Creato da: loneydoll il 09/01/2011
bla bla

addensando eroderei re seri

   

se ricordiamo

come chiedere

 

e lo facciamo

 

il mondo si curva

attorno ai nostri desideri

 

non sempre ciò che desideriamo

si rivela un bene per noi

 

ma il mondo si limita a dare

non ha giudizio

 

e se viviamo senza giudizio

siamo oltre i desideri

 

 

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44 gatti in fila x 3 col resto di 2

Post n°52 pubblicato il 11 Aprile 2014 da loneydoll

Non si offendano gli uomini e le donne di chiesa, se parlerò di preti. Prendendo spunto da tre di loro. Anzi quattro ma comunque tre, poi capirete perché ….. E quattro donne insieme in un negozio di fiori. * Che mi tenta a canticchiare  44 gatti in fila x 3 col resto di 2 …..  Ma andiamo in ordine.

Entrò nel negozio di fiori. Dietro al bancone, la fioraia, qualche anno meno di lei, difianco una coetanea, davanti al bancone due anziane signore, più o meno l’età della madre, di cui una è la cugina. Simpatiche,tutte, ma le signore … affettuose mamme, disposte allo scherzo e ciarliere. Sempre incontrandole, insieme o da sole, provava vero piacere. Con loro, scambiava due chiacchiere volentieri.Tutte e due, a modo loro, erano dei guerrieri. E infatti, anche stavolta, fu tentata e si fermò a parlare. “come va? Tutto bene?”
quelle cose che comunque, è la nostra lingua, vanno bene per tutti; dipende con quanto cuore le pronunci, se esprimono amore invece di forma.
E al sintetico aggiornamento degli stati di salute, seguì l’inevitabile commento finale:  “voi siete giovani ancora, noi oramai siamo vecchie, cosa vuoi fare? Abbiamo quella casetta,lassù, che ci aspetta” lei sorride, non sono beghine, non si riferiscono al cielo. Parlano del loculo che hanno già pronto al cimitero. Anche sua madre quattro anni prima aveva avuto questo delirio … inutili le argomentazioni: “ mamma,farai in tempo – mamma, non mi sembra il caso- mamma, mi farebbe anche un po’strano” . Alla fine, le aveva detto che non aveva 3.000,00 euro da spendere per comprare una casa al cimitero, che, tra l’altro,  si augurava sarebbe servita il più tardi possibile. E se l’avesse comprata, poi, e conveniva morire entro i prossimi vent’anni,se no casetta al cimitero, ciao, pluff, acquisto scaduto,  e la devi ricomprare …. È assurdo. Considerato che non le è ancora capitato di vedere morti insepolti. Comunque, tornando alla storia ed al negozio di fiori, la cugina della madre se ne uscì con la frase: “quando sarò morta dovranno fare …. “ intendendo i riti del funerale.
Che più si invecchia e più si pensa alla fine. Banale, forse, ma affascinante da sperimentare. Da piccola l’aveva chiesto al nonno. L’aveva sentito con gli altri una sera alla veglia, al fuoco del camino, parlavano di morte,  con paura. Gli chiese: “ma da vecchi, perché uno ha paura di morire? Da vecchi, ormai, non ti sei abituato che devi morire?E poi tanto vai in cielo, no?”  Aveva risposto, dall’uomo semplice che era: “no cocca, perché la vita è bella e più ci stai e più ti dispiace andartene. Il cielo poi, non si sa – aveva esitato –com’è”

Lei si mise a ridere e rispose “ragazze, mi sa che ci tocca rassegnarci tutti .. Uno,perché una volta morti, faranno di noi quel che ci pare. Due, potreste anche essere le ultime, di tutte noi qui dentro, ad andarsene. Tanto vale vivere, al meglio, non pensarci, e lasciare l’organizzazione a chi ci sopravvive” e le signore ora ridono e vogliono il racconto del suo funerale ideale, assicurando che se ci fossero ancora state, loro glie l’avrebbero organizzato … e lei,inizia a raccontare:  “anzi tutto, mi dovete far cremare … Se volete poi potete tenere un po’ di cenere sul caminetto, no? Ah,vi fa senso, va bene. Cremare perché? Meno spazio, anzi zero, se dispersi nell’aria. Son piccola, ho occupato poco spazio nella vita, non vorrai farmene occupare più da morta … Peccato non poterlo fare all’aperto. Il rogo, dico …. Ho cremato da sola, con pira stile india, il mio penultimo cane.…
Funerale di sera (la pira sarebbe scenografica) Se è estate, cerimonia all’aperto. Nel prato delle feste. Se è inverno,palestra. Chiesa no, grazie, nemmeno l’oratorio. In ogni caso, festa e brindisi, per favore, e se volete, portate ognuno un pensiero, un ricordo, anziche un fiore. O tutti e due, volendo, fate un po’ come vi pare. Gradirei una band, potendo scegliere, magari quei brillanti fetenti del paese, ed un dj. Musica comunque, ma non da funerale. Insomma una festa-funerale, quelle cose caraibiche, tribali … le vedo perplesse … tipo al sud, dico, dove si mangia esi beve e c’è un sacco di gente e diventa un po’ una festa, per noi che siamo abituati al grigio e al nero. Tento di spiegare … le vedo respirare di sollievo e rischiarare e riprendere il gioco … va a capire . Musica e balli, e gente triste ma felice insieme. Te sei matta, è il commento che fanno, e che spesso lei si sente fare. Chiedono ancora: e niente prete? Rispondo: “a meno che non sia come quello di xxxxxx, lascia stare” …. La fioraia, informata: “non c’è mica più, l’hanno mandato via” …
Peccato, con lui la chiesa era piena di donne devote. Anime che avevano ritrovato la strada …. Un gran fico, veniva dall’est, fisico atletico. A vederlo in giro  in moto roba da dire che spreco di carne. Aveva pensato fosse un carabiniere, prima di sapere che era il nuovo prete. Poi si seppe che la sera partiva ed andava in riviera; alcool,donne & R’n’R … e alla fine, che nemmeno era prete …
Continuo: ma tanto da morta farà chi rimane. Di certo c’è che se muoio prima di tua cugina, mi sa che un prete non l’ eviterò… magari sarà don xxx, che almeno lui è onesto. Non come quello del paese, che pur avendo peccato ampiamente e platealmente, finchè ha potuto, adesso che è vecchio tuona dal pulpito, con tanto di nomi e fatti, moratorie estreme. Ma dico, voi che siete donne di chiesa, non pensate che dovrebbe parlare ispirato dal vangelo? Le danno ragione e citano un loro ricordo, un prete di campagna ormai morto, un altro che aveva peccato, con tanto di prole. Almeno però, dicono loro, aveva la decenza di non giudicare. Era stato un brav’uomo, e sapeva ascoltare. Già. Concludono così il loro tempo. Si è fatto tardi. Si salutano.  E amen.

 
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