LaRagazzaDelleArance

E un anno se ne va...

Sono nella sala d'attesa del mio medico, ho bisogno di una ricetta per fare degli esami del sangue e penso a questo anno che sta per finire. 

Visto come sono stata fisicamente dovrei dire "Menomale" ma in realtà in questo anno mi sono successe anche delle cose belle: mi sono liberata del vecchio lavoro e della gente marcia che mi obbligava a frequentare, ho messo su casa e domenica finalmente è nato mio nipote e non ho mai visto mio fratello più felice e completo di così, la mia famiglia sta tutta bene quindi forse il bilancio è più positivo che altro. Eppure tutta questa positività non riesco a percepirla. 

Tornando a domenica, ho assistito a buona parte del parto di mia cognata .... Beh sappiate che nonostante lei sia stata coraggiosissima e di dice abbia avuto un parto "da manuale" a me ha fatto passare la voglia di avere figli! Che paura pazzesca!!!! Un dolore immenso!!!

Io e N. Da circa un paio di mesi abbiamo rapporti  completi e non protetti quindi per quanto ne sappiamo potrei anche essere già incinta, ma dopo tante lamentele, ora che anche lui lo vuole io sono incerta perché ho troppa paura del dolore. Spero sia solo quello è non che sto covando qualche pensiero nascosto dei miei!

Ho anche deciso di smettere con la pastiglia dell'Ansia, voglio vedere come vA. 

Il mio cagnolino P. Comincia ad abituarsi e sporca meno e io gli voglio sempre più bene Anche se ha un po' cambiato i nostri equilibri di coppia e ne stiamo risentendo in intimità. Avrei tante cose da dire su questo ma non voglio far partire la tragedia dentro di me almeno per orA. 

Alla fine dell'anno mi viene sempre un po' da pensare al passato a volte anche con nostalgia, ma poi passA sempre. 

Chissà cosa mi riserva il prossimo anno? Nel frattempo auguri!

QUANTE COSE SON SUCCESSE ....

Quante cose son successe dall'ultimo post, forse non me le ricordo nemmeno più tutte.

Probabilmente la tristezza, le mancanze ed i disagi che sentivo erano solo il "covare" altro che piano piano stava arrivando ...

Si è tornata Lei, l'ansia e il panico.

Tutto è cominciato così: lunedì all'ora di pranzo N. Mi porta in un negozio di animali e mi fa conoscere Pepe, un cucciolo di barboncino nano del quale ci innamoriamo tutti e due subito..

Mercoedi sera lo vado a prendere e lo porto a casa.

Giovedi mattina ci svegliamo e sia io che N. Abbiamo un forte malore, una nausea e senso di svenimento atroce, solo che io in contemporanea cominciò ad vere attacchi i panico quasi continuamente. Questo va avanti per giorni e io attribuisco il tutto all'arrivo di Pepe, tanto da pensare di rinunciare a lui.

Sabato mattina vado dallo Psyco, tragitto tortuoso e pieno di ansia onc e lacrime. Questa volta non abbiamo parlato, mi ha fatto sdraiare sul divano e mi ha aiutato a rilassarmi..ne sono uscita svuotata e ho dormito immediatamente fino a sera.

Da quel giorno ad oggi è ta tutta una lenta ripresa, oggi va decisamente meglio, mi svegliò l la mattina con una nausea tremnta ed il mal d vivere in corpo ma poi piano piano passa e la giornata va avanti.

Pepe fa un sacco di disastri ma mi mette allegra e mi fa giocare, gli voglio giá tant bene.

N. È il mio angelo custode, questa nuova crisi non l'avrei mai "superata" senza di lui, mi ama tanto e io amo lui.

Sono terrorizzata all'idea che tutto possa ricominciare, seriamo si stato solo un momento ...

...Ci SIAMO.

Ho capito, ho capito cosa non va.

Probabilmente ci hi messo del tempo a capirlo per il solo fatto che non volevo ammetterlo a me stessa.

Mi manca casa.

Mi manca la casa dove sono cresciuta, il paese che ho odiato tutta la vita, mia mamma, i miei fratelli, le mie amiche, la familiarità delle cose.

Mi manca alzarmi il mattino e andare a bere un caffè al bar di M., entrare ed essere salutata, scambiare due parole.

Mi manca andare a far spesa in un posto dove mi dicono ciao quando entro.

Mi manca sentirmi con A., G. e S. per un caffè o una passeggiata o un uscita normale.

Mi manca il mio tempo da sola che solo l'indipendenza ti lascia usare.

Con N. sto bene, siamo innamorati e cerchiamo di capire come si fa a costruire un futuro insieme, la nostra famiglia.

Quindi? cosa vorrei? sinceramente vorrei per una volta nella mia vita non dover scegliere, vorrei non dover sempre rinunciare a qualcosa per averne un'altra, vorrei essere normale per una volta almeno.

Prima avevo la classica vita perfetta infilata in ua relazione malata, ora ho una relazione perfetta infilata in una vita "difettosa".

Vorrei avere lui integrato nella mia vita di prima, vorrei che avessimo la nostra casa al paesello, avere un figlio da accompagnare all'asilo ed incontrare li le mie amiche ed insieme berci un caffè ed andare in piazza a comprare il pane. Poi vorrei andare a casa, spicciare le faccende, preparare il pranzo e poi alle 16:00 andare a prendere il mio bambino all'asilo e portarlo a salutare la nonna per fare merenda insieme. Vorrei fare tutto a piedi. Vorrei preparare la cena guardanodolo giocare e vedere come corre alla porta quando sente il rumore della macchina del suo papà che rientra a casa. Vorrei un cane piccolo e con il pelo raso. Ecco cosa vorrei davvero.

Invece devo scegliere, o N. o la mia vita di prima ma senza di lui. Perchè non posso avere entrambe le cose? perchè nella mia vita è sempre stato cosi? Io non so scegliere, qualsiasi scelta potrei fare mi renderebbe infelice per metà. SOno destinata ad essere infelice per metà ...da quando sono nata.

14 anni fa ho perso mio padre, meridionale emigrato al nord da ragazzo. Avevo 16 anni, non abbiamo avuto nemmeno il tempo di conoscerci ma oggi che sono adulta e che ne ho vista qualcuna lo conosco attraverso le mie esperienze e solo oggi capisco come si sentiva lui ogni volta che lasciava casa sua.

Il tempo aggiusta sempre tutto vero? chissà magari devo solo darmi altro tempo e la vita sceglierà per me. 

TROVERO' MAI PACE?

SONO IN CRISI, in crisi con me stessa, con il mondo, con l'universo, con qualsiasi cosa esista...e quel che non esiste lo invento!

Sono io il problema, sono un problema costante per me stessa e per chi mi sta intorno.

Non mi do pace, non mi accontento mai, è come se fossi costantemente in viaggio, un viaggio a tappe ravvicinate. Ne arggiungo una e non faccio nemmeno in tempo a gioire perchè devo pensare a come raggiungere la successiva.

Ieri mattina mi sono svegliata con il pensiero di aver sbagliato tutto, di essermi messa in una situazione senza via d'uscita, di essermi strangolata con le mie mani. Ho pensato che se volessi lasciare N. domani mattina non potrei farlo...o meglio lo farei perchè mai potrei stare con una persona che non voglio...ma sarebbe davvero una situazione difficile da gestire non solo emotivamente ma anche praticamete.

Ho pensato che mi sento un po' sola, un po' annoiata dal solito tram tram, quinon ho svago, lavoro casa casa lavoro. Ho pensato che la vita che facio non mi mette in condizione di conoscere persone nuove e fare amicizia.

Ho pensato che vorrei un cane.

ho pensato che sono grassa, bianca e ho un taglio di capelli orribile che mi sta da cani. Domani vado dal parrucchiere.

Ho pensato che non ho niente di cui lamentarmi realmente ma muoio dalla voglia di farlo.

ho pensato che forse dovrei stare sola, che coe dice mia mamma sono uno spirito libero.

ho pensato che vorrei stare sola.

Io conosco perfettamente il mio problema, io ho bisogno dello ZA ZA ZU, io senza quello vado i tilt, ho bisogno di emozioni nella pancia, di brividi nella schiena, ho bisogno di pensare di struggermi di amare con passione e soffrire con l'anima, la vita "normale" mi spegne, la tranquillità mi toglie stimoli. 

Io non troverò mai pace, Guardo N. e gli cerco disperatamente qualcosa che non va, qualcosa che giustifichi il mio malessere ma non lo trovo, lui mi ama e me lo dimostra ogni giorno. Sono io che non funziono...

Ripenso al mio matrimionio in questi giorni e al fatto che forse tutto è successio perchè IO sono andata in crisi, non perchè noi siamo andati in crisi, perchè sono andata in crisi da normalità.

Ho anche pensato che magari sono incinta e tutto sto casino lo stanno facendo i miei ormoni impazziti.

Mah...fatto sta che domani N. parte per Roma e tornerà sabato notte, mi manca già.

TA..TA..TATA..TA..TA..TATA....SPOSIAMOCI?

Gli ho chiesto di chiedermi di sposarlo.

Mi ha risposto che me l'ha già chiesto 1000 volte e sono io che non dico di si.

Insomma, come faccio a dire di si ad una proposta fatta con lo stesso entusiasmo che suscita un brodo di dado e che ho pure suggerito?

Gli ho chiesto di darmi un momento magico da ricordare, da portare sempre nel cuore e da raccontare tra 50 anni ancora con gli occhi lucidi, ma lui continua a chiedermelo come se stesse cercando un paio di calzini che non trova nel cassetto.

Credo che semplicemente la sua voglia di sposarmi non sia altro che il riflesso della mia. Quando G. mi chiese di sposarlo era il 1 gennaio del 2004, seduti su un marciapiede fronte lago con l'isoletta con il castello di san Giulio illuminata di arancio che spuntava dall'acqua, cosi dal niente, completamente infreddoliti, si gira e con gli occhi pieni di lacrime mi dice "volevo chiederti se mi vuoi sposare" con tanto di lacrima a lato viso e moccolo al naso. In realtà non ha fatto nulla di stravagante o sfarzoso, ma mi ha fatto capire che voleva che dicessi si, ha reso quel momento un momento da ricordare nonostante ad oggi siamo divorziati. Gli risposi di si e gli chiesi da quanto aveva organizzato il tutto, mi rispose che tutto gli era nato in testa la sera prima quando uscito dalla nostra camera d'albergo per prendere una fetta di torta da portarmi si commosse al pensiere che avrebbe voluto trovarmi in camera ad aspettarlo tutti i giorni della sua vita. 

N. mi ama non lo metto in dubbio, me lo dice e io gli credo, ma una donna certe cose le sente, lui potrebbe anche non sposarmi mai, gli basta quello che abbiamo. Se anche io domani gli dicessi "si ti sposo è ufficiale", se non sarò io a prendere in mano le redini della cosa, lui non insisterebbe per fissare nessuna data e il tutto si ridurebbe in uno squallido "a si lo faremo, magari più avani, adesso vediamo".

Mi rifiuto!io sono innamorata persa di quest'uomo voglio che si dia il giusto valore e rispetto a questa promessa se mai lo faremo. 

o forse, semplicemente, voglio solo sentirmi la sua pricipessa come la più banale delle donnette.

Si vorrei essere sua moglie, vorrei essere la sua famiglia, vorrei vedere in lui la voglia di esporsi, di impegnarsi con me davanti a tutti. Non accadrà.

Succederà nel più banale dei modi, se avremo la fortuna di avere un figlio, quando faremo il battesimo faremo anche la tanto agognata firmetta in comune. Andrà cosi e io resterò per sempre con il magone che, si ho avuto il matrimonio dei miei sogni con tutti i fronzoli del caso, ma non con il mio principe azzurro.

Che peccato, siamo stati magia pura per tanto tempo, mi ero davvero convinta che saremmo stati capaci di restare magia per sempre ed invece stiamo diventando una semplice coppia normale, felice ma terribilmente normale.

L'unica normalità che ho conosciuto in vita mia mi ha ucciso.