Creato da Narciso_Ale il 02/12/2014

La Siciliana Bionda

Nenti vitti, nenti sacciu, ma quanto scrivo però...

 

« Scopa di piùChat »

Leggere le etichette

Post n°47 pubblicato il 24 Marzo 2015 da Narciso_Ale

Non sono mai stata una molto attenta alle etichette, nonostante passi gran parte della mia vita nei vari supermercati. Li conosco più o meno tutti e di conseguenza ho anche quasi tutte le tessere raccolta punti. Ma da quando ho cambiato la mia alimentazione ho cambiato anche modo di fare la spesa, prediligendo laddove posso, prodotti bio. Oramai i prodotti bio si trovano anche in quei supermercati storici che vendevano solo prodotti di largo consumo. Ma non sempre si riescono a comprare, perché diciamocelo, i prodotti bio costano di più rispetto altri. Ed ecco che delle volte si deve optare per la sottomarca del supermercato.

Così è successo a me venerdì scorso mentre cercavo il latte di riso per preparare dei biscotti vegani al grano saraceno. C'era una marca conosciuta in quanto sponsorizzata in televisione e un'altra marca del supermercato. La prima costava quasi 3 €, la seconda la metà. Quale scegliere?

Poi mi viene in mente che sul portale di Libero avevo letto un articolo su come leggere le etichette. Giro il prodotto e cosa leggo? Prodotto in Italia da ..... (la marca sponsorizzata in tv).

Magari non è bio, ma se è prodotta dalla stessa industria, vorrà dire che è buona. Ed è lì che ho pensato che spesso ci lasciamo coinvolgere da quello che i media propongono.

Ora non mi resta che capire come mai le sottomarche dei discount sono prodotte da grandi aziende.

Magari qualcuno di voi lo sa già e riesce a chiarirmi le idee.

E voi? Leggete mai le etichette? La scadenza e chi più ne ha più ne metta?

La Siciliana Bionda.

Narciso_Ale

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/LaSiciliana/trackback.php?msg=13155977

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 24/03/15 alle 09:13 via WEB
confesso, poco, pochissimo. Recentemente a mia madre è venuto il trip contagioso, di controllare se il prodotto ha olio di palma (tutti in pratica). Io mi limito a vedere la scadenza. Sono una frana al supermercato.
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 09:17 via WEB
Pensa che io sono nella fase trip da prodotti bio anche per la cura della persona, senza siliconi, senza profumi e altre menate varie ed ho scoperto un mondo nuovo.
 
il_pablo
il_pablo il 24/03/15 alle 09:25 via WEB
le "sottomarche" semplicemente costano di meno perchè il prodotto non è gravato dai costi di pubblicità/marketing e strategie commerciali, nei supermercati non li troverai posizionati negli scaffali ad "altezza occhio" in quanto nella GDO si paga anche il posizionamento sugli scaffali... comunque anche se il produttore è lo stesso non è detto il prodotto sia identico.
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 09:35 via WEB
Ohmamma, ma dietro la vendita di un prodotto c'è tutto questo? Addirittura paghi per il posizionamento della roba? No, ma io son troppo curiosa! Voglio troppo andare a fondo su questo argomento. Grazie Pablo
 
   
il_pablo
il_pablo il 24/03/15 alle 10:28 via WEB
si, è tutto studiato... fai caso quando entri in un supermercato, all'ingresso ci sono sempre le cazzate superflue (tipo i cestoni TUTTO A 1 EURO) e le le cose necessarie (tipo alimentari) sono sempre in fondo al supermercato, così quando entri che hai il carrello vuoto prima lo riempi con le vaccate superflue e poi in fondo al supermercato troverai l'alimentari....
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 10:38 via WEB
E pensa che io ingenuamente pensavo che le mettessero lì solo per far risparmiare il consumatore. In effetti quando vado mi lascio abbindolare da qualsiasi prodotto e poi va a finire che dimentico cosa mi serve realmente..
 
     
il_pablo
il_pablo il 24/03/15 alle 10:46 via WEB
se vuoi approfondire fai una ricerca con "facing e shelf marketing" ... c'è un mondo
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 11:05 via WEB
Lo farò di sicuro
 
pennaLibera81
pennaLibera81 il 24/03/15 alle 10:18 via WEB
Ci sono super studi su questo argomento..ricerche universitarie...marketing...c'è l'imbarazzo della scelta come quantità di materiale.. :)
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 10:25 via WEB
Io non ne sapevo assolutamente nulla, è come se cascassi da un però credimi...
 
   
pennaLibera81
pennaLibera81 il 24/03/15 alle 10:50 via WEB
:))) ...non so se hai presente la pubblicità in cui dicono che il capo gli ha fatto una lavata di capo e la ragazza immagina lui, e il capo che gli lava i capelli...io ti ho appena vista cascare dal pero :))))
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 11:07 via WEB
Ho presente, ho presente, e ho presente pure la tua risata al pensiero :-))
 
     
pennaLibera81
pennaLibera81 il 24/03/15 alle 17:19 via WEB
:D
 
monellaccio19
monellaccio19 il 24/03/15 alle 11:01 via WEB
Perché se vuol essere sul mercato e allargare la fetta dei suoi consumatori, un'azienda si preoccupa di servire quella fascia che bada al prezzo più basso. Ti avverto tuttavia, che se costa la metà, non è lo stesso prodotto: basta cambiare un solo componente è il gioco è fatto!!! Resta la magra consolazione che se è prodotto dalla stessa azienda dovrebbe essere "garantito". Attenzione, anche il comprare un componente del prodotto su un mercato diverso, mette la casa produttrice nella condizione di praticare un prezzo più basso!!! Per esempio, il riso cinese costa meno del riso italiano!!! Dure leggi del mercato!!! Buon lavoro Ale.
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 11:08 via WEB
Ecco vedi? Al discorso di cambiare un componente non ci avevo pensato. Ed io che pensavo che andare a fare la spesa fosse rilassante? Sti par de ciufoli. E bisogna pensare a leggere l'etichetta, la data di scadenza, dove conservarlo... Miiiiiiiii
 
ranocchia56
ranocchia56 il 24/03/15 alle 12:35 via WEB
Ecco di questo argomento ne so abbastanza, visto le mie intolleranze alimentari. E' vero che le case pubblicizzate pagano di più e i prodotti sono in bella mostra, quindi i costi di tutto questo li paga il consumatore. Ma poi c'è anche un altro fattore che mi ha spiegato un dirigente di un'azienda alimentare. Ecco il procedimento: l'azienda compra una determinata quantità di materie prime all'ingrosso per pagarle meno, la produzione come puoi vedere dalle etichette è a ciclo continuo, anche di notte, i prodotti sono moltissimi e l'azienda più o meno sa che non riuscirà a venderli tutti, allora concorda con supermercati di fornire i prodotti a prezzo inferiore con il nome di una sottomarca, anche se in realtà li confeziona sempre lei. A volte si trovano anche prodotti buoni come quelli di marca, magari c'è qualche ingrediente differente, tipo l'olio di girasole è sostituito con quello di palma o il burro da margarina. Chiaro che quando ti fanno delle offerte c'è sempre un motivo o una scadenza ravvicinata o un prodotto che non hanno più intenzione di vendere o la mancata vendita e di conseguenza lo stallo di mesi in giacenza. Quindi guarda bene le etichette, è molto importante la data di scadenza, la provenienza italiana deve essere d'obbligo sperando che sia veramente così, a parte alcuni prodotti che sono buoni anche esteri, e parlando sempre di provenienza, attenzione da quale regione viene a seconda dell'alimento che si compra, poi conservazione e ingredienti, da evitare olio di palma anche se è dappertutto e determinati conservanti. Vedrai che se impari ti verrà facile scegliere i prodotti. Comunque se hai altre domande sono a disposizione anche in pvt :)
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 12:44 via WEB
Sei stata veramente di aiuto, sappilo. Sì mi sa che ti chiederò anche in privato, perché non sapevo mica tutta sta storia.
 
Pitagora_Stonato
Pitagora_Stonato il 24/03/15 alle 13:43 via WEB
http://ioleggoletichetta.it/
 
 
Pitagora_Stonato
Pitagora_Stonato il 24/03/15 alle 13:45 via WEB
Io sono anni che ormai leggo l'etichetta. Sul sito che ti ho indicato sono elencati diversi prodotti discount o marca supermercato che sono prodotti dalle grandi aziende.
 
   
Pitagora_Stonato
Pitagora_Stonato il 24/03/15 alle 13:48 via WEB
http://ioleggoletichetta.it/bancadati/index.php/Pagina_principale
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 13:53 via WEB
Ti ringrazio Pitagora. In effetti è da quel sito che mi si è aperto un mondo. Lo aveva pubblicato per l'appunto Libero in home page. Grazie davvero
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 24/03/15 alle 14:10 via WEB
E' da quando ho avuto mia figlia (ormai è grande) che presto più attenzione alle etichette. Da un po' (con l'arrivo del nipotino) cerco anche io, se possibile, di acquistare prodotti bio... dove ne vale la pena. Ad esempio... per un po' ho comperato la farina 00 bio, sino a che ho avuto l'illuminazione leggendo un articolo del Dr. Berrino: spendere soldi per una farina 00 Bio non ha senso, perchè con la raffinazione perde anche eventuali residui di fertilizzanti che restano con la crusca... il problema è che andrebbe comunque usata poco e sostituita con quella integrale.
Sul perchè costano meno i prodotti non di marca te lo hanno già detto sopra, quindi non mi dilungo. Ciaooooooo. Laura
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 14:22 via WEB
Infatti io uso spesso la farina integrale, che comunque va usata per fare il pane con quella 0. Sì in effetti biologici certi cibi hanno ben poco, essendo raffinati comunque... Ciao Laura :-)
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 24/03/15 alle 15:38 via WEB
ciao Laura, scusa se mi intrometto, ma se i fertilizzanti restano nella crusca e usiamo farina integrale (che contiene anche la crusca) ci becchiamo la crusca + i fertilizzanti....
 
   
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 15:45 via WEB
Non se ne esce geisha mi sa con questo argomento delle etichette. Se prima pensavo di saper leggere un'etichetta ora mi rendo conto che sono ancora all'ABC :-(
 
   
LunaRossa550
LunaRossa550 il 25/03/15 alle 00:08 via WEB
infatti geishaxcaso, per quello è importante, parlando di farine integrali, puntare sul biologico, proprio per evitare di intossicarsi mangiando cibi che contengono pesticidi o fertilizzanti. La 00 può anche essere non bio, ma l'integrale no. Ciao
 
     
geishaxcaso
geishaxcaso il 25/03/15 alle 00:48 via WEB
Ad ogni modo, visti i tempi, bisogna andare sempre cauti con le etichette... Non credo sia possibile schivare tutti gli inquinanti, ci resta da usare il buon senso e cercare di mangiare cose semplici e riconoscibili, poi, come sempre, tra il dire e il fare...
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 24/03/15 alle 14:34 via WEB
Non scordiamo comunque che le etichette sono sotto il potere delle lobbyes ... vedasi olio d'oliva , o la " carne argentina" : è un prodotto trattato (iniectadora tipo betoniera e prodotti per insaporirla) e non potrebbe essere venduta in Italia come carne, ma essendo d'importazione si bypassa il divieto. So che non ti riguarda, ma è istruttivo sul sistema . Recentemente fotografando mozzarelle ho scoperto che ci sono due linee : quella dal latte quotidiano e quelle col latte in polvere riutilizzato ( pizzerie, toast, formaggi fusi...) Buon appetito !
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 14:37 via WEB
Ho scoperto del latte in polvere quando ho comprato la macchina per fare il pane in casa che tra gli ingredienti per il pane integrale mi dice di metterlo. Ma ti pare? Io non lo uso e il pane viene lo stesso, mettendo pochissimo sale e pochissimo zucchero di canna integrale... Sì guarda, se si inizia a cercare e a scavare non se ne esce più e si rischia di vivere solo respirando. Che poi anche lì che te lo dico a fare lavorando in piena città.. Ciao Angelo :-)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 24/03/15 alle 15:34 via WEB
...guarda, fino a qualche tempo fa i biscotti a marchio del supermercato e le sottomarche della lidl contenevano tutti olio di palma, ma spesso erano buoni come quelli del mulino bianco che conteneva solo "grassi vegetali", essendo buoni uguale ero convinta che essendo l'olio di palma vegetale anche il mulino bianco lo usasse, senza dichiararlo... infatti poi è cambiata la normativa e anche il mulino bianco s'è dovuto adeguare, e adesso non usa più grassi vegetali, ma olio di palma.... io continuo a prendere i frollini del discount quando serve, anche se preferisco le fette biscottate, che contengono olio di palma uguale :( le sottomarche costano meno perchè non hanno il marchio celebre, la pubblicità, banderas e cavolate varie... io cerco di controllare dove è fatto il prodotto ;P ho trovato ottimi pandoro a marchio carrefour, fatti, guarda caso, a castel d'azzano, dove produce la bauli. la pacchia comunque sta per finire perchè la comunità europea ha deciso che ora sulle etichette basta indicare la sede del distributore ma non lo stabilimento di produzione. quindi sui biscottini della lidl c'è la sede della lidl italia e basta. e non è un progresso. insomma vale sempre la regola di assaggiare e confrontare comunque :)
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 24/03/15 alle 15:43 via WEB
No non ci credo? Avevo sentito questa storia che volevano togliere dalle etichette da dove provengono, però così andremo indietro anzichè andare avanti. Io non conosco ancora tutte queste cose su olio di palma o grassi vegetali... Mi dovrò documentare al più presto.
 
   
Pitagora_Stonato
Pitagora_Stonato il 27/03/15 alle 10:58 via WEB
L'olio di palma è praticamente in quasi tutti i prodotti da forno, Barilla, da quando è subentrato l'obbligo di specificare che tipo di olio si utilizza, ha cambiato la pubblicità del pane bianco e adesso ci tiene a precisare che è olio ex di oliva. Ma prima? Potrei ricordare male, ma mi pare fosse "grassi vegetali non indorgenati". Ci sono alcune ditte, poche che usano olio di girasole, di arachidi e lo specificano in etichetta. Ma l'argomento Olio di Palma è vasto, complesso, pone diverse questioni importanti sul piano della salute dei consumatori, della salute degli ecosistemi, della sua tracciabilità, del riespetto dei contadini e delle popolazioni, dell'inquinamento.
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 27/03/15 alle 11:01 via WEB
Sei informatissimo. Mi sa che quando avrò qualche dubbio su qualche prodotto, chiederò a te. Grazie mille veramente.
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 24/03/15 alle 17:12 via WEB
quanto fa 'ncazzare sta "normativa europea" , regno sempre più evidente delle moltinazionali, adesso poi che arrivano le segrete norme derivanti dal trattato di libero scambio commeNon rciale con l'America , branco di zozzoni ancora di più ! 'st'europa più la guardo e più puzza !
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 24/03/15 alle 17:13 via WEB
pure disgrafico, quando m'incazzo !
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 25/03/15 alle 08:53 via WEB
Dai non ti incazzare Angelo :-)
 
dottore10
dottore10 il 24/03/15 alle 18:12 via WEB
talvolta. Mia madre è peggio, non vuole mettersi gli occhiali e così a volte compra cose vicino la scadenza: una volta mi fece mangiare mozzarelle scadute, le conseguenze te le puoi immaginare...
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 25/03/15 alle 08:53 via WEB
No no posso immaginare invece..
 
arw3n63
arw3n63 il 24/03/15 alle 18:44 via WEB
Leggo più che altro le scadenze e la provenienza, gli ingredienti non per qualunque cosa, se sono destinati anche a mio marito sì perchè è un allergico e devo starci attenta, però non uso prodotti bio, però preferibilmente prodotti italiani, mi fido del supermercato dove di solito faccio la spesa e gli alimentari li compro sempre nello stesso posto.
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 25/03/15 alle 08:54 via WEB
Anche io tendo ormai a comprare prodotti italiani, soprattutto poi quando vado dal fruttivendolo di fiducia al quale chiedo sempre la provenienza.
 
card.napellus
card.napellus il 24/03/15 alle 20:42 via WEB
Anni fa controllai per curiosità la marca di salse che avevo in frigo: una maionese, una salsa tartara e un'altra porcheria. Pur essendo di varie marche, venivano tutte dallo stesso indirizzo. Ovviamente è possibile che la maionese coop venga da un tubo e quella esselunga o penny da un altro tubo. Ma io sono una personcina smaliziata e penso che (visto che il vasetto era identico) la sola differenza fosse l'etichetta e il colore del tappo.
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 25/03/15 alle 08:55 via WEB
Se cominciamo a controllarli tutti secondo me ci viene un attacco di isteria collettiva
 
ipazia.0
ipazia.0 il 24/03/15 alle 21:20 via WEB
Io sono una fanatica dell’etichetta. I prodotti devono essere italiani (poi però scopri che c’è chi bara),i prodotti con l’etichetta del supermercato sono quasi sempre legati a grandi case. Ovviamente la Barilla (per esempio) ti fa pagare la pubblicità,il prodotto a marchio Unes,Esselunga,Gigante, non hanno il peso della pubblicità. Per il bio o i prodotti dell’equo e solidale ovviamente il prezzo è più alto,m la ragione è legata al tipo di coltivazione e al rispetto dei diritti umani. Quando” presa diretta” andò a mettere il naso nei prodotti bio uscirono delle belle sorprese. Non si può fare di ogni erba un fascio...... ma i furbetti sono ovunque. Io che da anni sono abbonata a altroconsumo ho scoperto che alla Coop ci sono i prodotti migliori,purtroppo l’unica Coop vicino a casa si trova a 15 Km e fa veramente schifo. Ciao :-) Laura
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 25/03/15 alle 08:55 via WEB
Eh lo so che sei fanatica, anzi, è proprio grazie a te che ho cominciato a leggere e guardare, ero curiosa dei discorsi fatti e da lì mi si è aperto un mondo. Ciao Laura, Ale :-)
 
aldo.giornoa64
aldo.giornoa64 il 24/03/15 alle 21:35 via WEB
CIAO NARCISO, NOI NON SIAMO AMICI, MA NESSUNO MI PUO' VIETARE DI CONDIVIDERE IL TUO POST. COMPLIMENTI PER IL POST. CHE CONDIVIDO PIENAMENTE TUTTO IL TUO POSTATO, UN SINCERA SALUTO ALDO.
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 25/03/15 alle 08:51 via WEB
Ciao Aldo, si hai ragione non siamo amici. Ma almeno il post lo hai letto? No, perché siccome ti vedo bazzicare sempre in altri blog e le frasi sembrano tutte un copia incolla, mi spieghi cosa condividi del mio postato? Sono curiosa di sapere la tua opinione in merito. Un sincero saluto Aldo, Ale. Ah dimenticavo: nel gergo di internet scrivere a lettere maiuscole sta ad indicare che è come se stessi urlando, potresti gentilmente scrivere in minuscolo la prossima volta? :-) Grazie
 
   
geishaxcaso
geishaxcaso il 26/03/15 alle 12:09 via WEB
(...azz!!!)
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 26/03/15 alle 12:11 via WEB
ahahahah no ma ti pare geisha? :-))) Ha beccato anche me
 
     
angelorosa2010
angelorosa2010 il 26/03/15 alle 19:24 via WEB
(miii... sembri timida , ma a spiegarti chiaramente ci riesci eccome ! )
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 27/03/15 alle 08:03 via WEB
ehhh già
 
gianpy5
gianpy5 il 25/03/15 alle 00:23 via WEB
Ciao Ale quelo che compone il prezzo di un prodotto sono tantissimi fattori, alcuni te li hanno già detti come la pubblicità, il marchio, ecc. ecc. solo una minima parte è data dai costi di preparazione e/o coltivazione. Molte marchè hanno una "sottomarca" che serve per fare il controsto con la marca più nota ma è la stessa cosa, praticamente è lo stesso problema del farmaco di marca ed il generico, sono PERFETTAMENTE uguali ma su uno non ci sono tutte gli aumenti che vengono messi sull'altro!!! Come sempre (anche in altri settori abbigliamento e peletteria) è solo questione di marketing e spesso quelli "di marca" sono peggio e costa di più!!! Ciao
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 25/03/15 alle 08:56 via WEB
Che poi il tarlo anni fa me lo avevi fatto venire proprio tu, che se non erro avevi scritto un post molto interessante sulle marche e i sottoprodotti! Ciao Gianpy
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 26/03/15 alle 16:28 via WEB
Comunque, come ti hanno già detto, il fatto che due prodotti provengano dalla stessa ditta e dallo stesso stabilimento (e molto spesso hanno anche un packaging del tutto simile) non significa affatto che siano uguali. Non è come per i farmaci: in quel caso conta il principio attivo, ma nell'alimentazione non ne facciamo soltanto una questione chimica. Francamente, non avendo particolari intolleranze o problemi di salute, più che alle etichette mi affido al mio gusto. E poi alla fine per la salute conta soprattutto un corretto bilanciamento dei cibi, molta varietà e poca quantità.
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 26/03/15 alle 16:32 via WEB
Io sono nella fase dei 5 pasti al giorno, pochi ma costanti nella giornata. Io non è che abbia particolari intolleranze, a parte le cozze o qualche alimento che mi provoca allergia, ma è stato un crescendo il volermi informare ed è lì che mi sono resa conto di aver comprato per anni cibi che magari poi non avevano neanche provenienza italiana, come ieri che ho comprato le noci al supermercato, leggo l'etichetta ed ero stracerta provenissero dall'Italia. Poi oggi le porto in ufficio, guardo meglio e leggo: noci provenienza Australia. Nooooooooooooo
 
bahkty
bahkty il 27/03/15 alle 08:40 via WEB
Sempre
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 27/03/15 alle 10:26 via WEB
Pensa che io ho cominciato ora a leggerle..
 
   
bahkty
bahkty il 27/03/15 alle 11:07 via WEB
Prima eri dislessica? ^_^
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 27/03/15 alle 11:59 via WEB
^____^ No semplicemente non prestavo attenzione alle etichette. Prima compravo il cibo per saziarmi, ora per nutrirmi ^_^
 
     
bahkty
bahkty il 27/03/15 alle 12:50 via WEB
Heheh, mi sarei meravigliato leggendoti ^_^ un passo deciso verso la cura del proprio essere ^_^ complimenti
 
     
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 27/03/15 alle 12:53 via WEB
Sì e fondamentalmente perché ora mi voglio bene, mentre prima quando ingurgitavo roba no. E per fortuna ora il mio stomaco ringrazia ^_^
 
     
bahkty
bahkty il 27/03/15 alle 16:13 via WEB
Ma daiii, e cosa t'eri fatta di tanto grave?
 
Mamma_Aua
Mamma_Aua il 27/03/15 alle 12:06 via WEB
Sempre! Specie se si tratta di generi alimentari e di marche sconosciute... Baciuzz
 
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 27/03/15 alle 12:12 via WEB
Brava sister :-))
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 23
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963