No no... stavolta non so se torni. Forse dovrei piangerci, o forse no. Forse dovrei essere felice, perchè tu sarai solo e io no, prima o poi. O forse tu sarai meno solo di me, io non ti mancherò e la tua vita sarà davvero più libera.
Anzi no, soffrirai, perchè felice come lo eri con me tu non lo sei stato mai e sai che non c'è replica per questa cosa.
Forse ci hai già ripensato e non sai cosa dirmi.
Forse non te ne frega niente e sai bene che va bene così.
Forse non ti ricordi nemmeno chi io sia perchè non sei qui, e lì dove sei non hai ricordi con me. Ma io ho letto da qualche parte che quando ami una persona, la vedi ovunque. Ovunque.
Ed io sai chi è che vedo ovunque? Marco.
Sì, lui. Ovunque. Nelle strade, nelle piazze, nei bar, in tv, nei lineamenti delle persone buone, nei sorrisi sinceri, accanto a me.
Ed ora mi domando, l'ho mandato via io. Come tu hai fatto con me.
Ed in quel momento nulla mi sembrava più giusta.
Fino a due mesi dopo, quando preso dalla paura, non mi volle.
Ed io dico che è colpa sua se ho incontrato altre persone pessime, tra cui te.
è colpa sua se mi ha permesso di conoscere altri dopo di lui, perchè quando lui è tornato era troppo tardi. Io credevo di essere innamorata, credevo che il destino avesse fatto il suo corso e che non era più tempo di stare con lui.
Mi sbagliavo, ovviamente. E così gli ho permesso di allontanarsi e mi sono persa.
Poi ho conosciuto 2 coglioni. Uno di quelli sei tu.
Il primo non ha senso. Tu sei quello vero.
Quello che aldilà dei miei forse si dispiacerà di avermi mollata.
Quello a cui io mancherò, quello che proverà nuove emozioni: la solitudine, l'incertezza, il vuoto. Sentirà di aver fatto mille passi indietro. E guardandosi attorno scoprirà che gli amici che credeva presenti in realtà sono impegnati a mantenere vive le proprie relazioni. Che non c'è poi così tanto spazio per un esaurito di 37 anni preso da sindrome premestruale.
E allora si guarderà intorno e si domanderà: lei dov'è?
Come ho fatto a lasciarla, come mi è saltato in mente?
Che merda che sono...
Peccato che io non sarò lì ad applaudire.
Peccato.