Creato da ladyjane1 il 13/09/2009

LE TUE ORME DENTRO

...

 

 

Ho sentito la tua voce (di Marcello De Tullio)

Post n°28 pubblicato il 14 Dicembre 2009 da ladyjane1

Dopo una notte di sonno agitato
mi sono svegliato e un raggio di sole
è entrato illuminando la mia stanza.

Vado alla finestra
e ho visto il sole nascere
e sulle ali del vento
ho sentito la Tua voce
e mi sono accorto
di quanta sete ha il mio cuore.

Vorrei gridare al mondo
cosa sei per me,
vorrei gridare al mondo
cosa fai per me
e tutti capirebbero
perché io sono felice.

Quando cammino per le strade
Tu cammini con me,
ti riconosco tra la gente
di ogni razza e nazionalità.

A volte mi fermo
perché la strada è faticosa,
ma vedo il Tuo volto sorridente
che mi dice:

"Il tuo cammino è lungo,
dovrai fare tanta, tanta strada.
Quando avrai amato
come io ho amato
e pregato per i tuoi nemici
potrai bussare alla mia porta
ed io ti aprirò
e da me sarai dissetato."

 
 
 

Se tu mi vedessi ora – Cecelia Ahern

Post n°27 pubblicato il 12 Dicembre 2009 da ladyjane1

“Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso.
Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete.
Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio.
Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo, o persino che produca una sorta di suono cerimonioso, come l’eco di un cembalo o il rintocco di una campana.
Invece è silenzioso, e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore.
Se rumore c’è, è interno.
Un urlo che nessuno all’infuori di te può sentire.
Un boato così forte che le orecchie rintronano e la testa fa male.
Si dimena nel petto come un grande squalo bianco intrappolato nel mare; ruggisce come la mamma orsa a cui è stato rapito il cucciolo.
Ecco cosa sembra e che rumore fa.
È un’enorme bestia intrappolata che si agita, presa dal panico e grida come un prigioniero davanti ai propri sentimenti.
L’amore è così…nessuno ne è indenne.
È selvaggio, infiammato come una ferita aperta esposta all’acqua salata del mare, però quando si spezza il cuore non fa rumore.
Ti ritrovi a urlare dentro e nessuno ti sente”.

 
 
 

e.. basta...

Post n°26 pubblicato il 29 Novembre 2009 da ladyjane1
Foto di ladyjane1

Sai cos'è bello, qui?
Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate.
Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente.
Il mare cancella, di notte.
La marea nasconde.
È come se non fosse mai passato nessuno.
È come se noi non fossimo mai esistiti.
Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui.
Non è più terra, non è ancora mare.
Non è vita falsa, non è vita vera.
È tempo.
Tempo che passa.
E basta

 
 
 

Seta... A. Baricco

Post n°25 pubblicato il 24 Novembre 2009 da ladyjane1
Foto di ladyjane1

"Rimani così, ti voglio guardare,
io ti ho guardato tanto ma non eri per me,
adesso sei per me,
non avvicinarti,
ti prego, resta come sei,
abbiamo una notte per noi, e ...
io voglio guardarti, non ti ho mai visto così,
il tuo corpo per me, la tua pelle, chiudi gli occhi,
e ... accarezzati, ti prego".
"Non aprire gli occhi se puoi, e accarezzati, sono così belle le tue mani,
le ho sognate tante volte adesso le voglio vedere,
mi piace vederle sulla tua pelle,
così ti prego continua,
non aprire gli occhi,
sono qui,
nessuno ci può vedere e ...
io sono vicina a te,
accarezzati signore amato mio,
accarezza il ... ,
ti prego!!!"

A questo punto lei si fermò!!!!
Continuate, vi prego, "Lui" disse ....

" è bella la tua mano sui ... miei capelli,
non smettere, a me piace guardarla e guardarti,
signore amato mio,
non aprire gli occhi
non ancora
non devi aver paura sono vicina a te.
Mi senti? sono qui.
Ti posso sfiorare è seta questa.
La senti? è la seta del mio vestito.
Non aprire gli occhi e ... avrai la mia pelle".

- Lei disse, leggeva piano, con una voce da donna bambina:

"Avrai le mie labbra,
quando ...
ti toccherò per la prima volta...
sarà con le mie labbra,
tu non saprai dove,
a un certo punto...
sentirai il calore delle mie labbra,
addosso,
non puoi sapere dove se.....
non apri gli occhi,
Non aprirli!!!!
Sentirai la mia bocca
dove non sai ... d'improvviso."

Lui ascoltava immobile,
dal taschino del completo grigio spuntava un fazzoletto bianco, candido,...

"forse sarà nei tuoi occhi,
appoggerò la mia bocca
sulle palpebre e le ciglia,
sentirai il calore entrare nella tua testa
e
le mie labbra nei tuoi occhi, dentro,
o forse
sarà sul tuo sesso,
appoggerò le mie labbra laggiù
e
le schiuderò,
scendendo a poco a poco."

- Lui ascoltava,
teneva lo sguardo fisso su una cornice d'argento, vuota, appesa al muro, -

 "finché alla fine ti bacerò
sul cuore,
perché ti voglio
ti morderò la pelle
che batte sul tuo cuore
perché ti voglio
e con il cuore tra le mie labbra
tu... sarai mio
davvero
con la mia bocca nel tuo cuore
tu ....
sarai mio
per sempre e...
se non mi credi
apri gli occhi, signore amato mio,
e guardami,
sono io
chi potrà mai cancellare questo istante che accade
e questo mio corpo senza più seta
le tue mani lo toccano
i tuoi occhi che lo guardano"

Lui ascoltava, a un certo punto si voltò a guardarla, la vide,
voleva abbassare gli occhi ma......... non ci riuscì -

" il mio corpo ...
la tua schiena che ...
le tue braccia che non mi lasciano andare
..........................................
non c'è fine, non finirà lo vedi?
Nessuno potrà cancellare
questo istante che accade.
Per sempre getterai la testa all'indietro
Gridando!
Per sempre chiuderò gli occhi
Staccando le lacrime dalle mie ciglia
La mia voce dentro la tua
La tua violenza a tenermi stretta
Non c'è più tempo per fuggire e forza per resistere.
Doveva essere questo istante,
e questo istante è
credimi
Signore amato mio
questo istante sarà
da adesso ... in poi
sarà ...
fino alla fine".

- Lei disse, con un filo di voce, poi si fermò.
Non c'erano altri segni, sul foglio che aveva in mano, l'ultimo.
Ma, quando lo girò per posarlo vide alcune righe ancora,
ordinate, inchiostro nero nel centro della pagina bianca ... -

"Alzò lo sguardo su di Lui.
I suoi occhi la fissavano,
e lei capì che erano occhi bellissimi.
Riabbassò lo sguardo sul foglio"

Noi ....
non ci vedremo mai più,
Signore
Disse. 

Quel che era per noi
l'abbiamo fatto
e voi lo sapete.

Credetemi: l'abbiamo fatto per sempre.
Serbate la vostra vita
al riparo da me
E non esitate un attimo
se sarà utile
per la
vostra felicità
a dimenticare questa donna
che ora vi dice
senza...
rimpianto
addio.

 

 
 
 

Alda Merini

Post n°24 pubblicato il 02 Novembre 2009 da ladyjane1

io come voi
sono stata sorpresa
mentre rubavo la vita
buttata fuori
dal mio desiderio d'amore.
io come voi
non sono stata ascoltata
e ho visto le sbarre del silenzio
crescermi intorno e strapparmi i capelli.
io come voi
ho pianto ho riso e ho sperato.
io come voi
mi sono sentita togliere
i vestiti di dosso
e quando mi hanno dato in mano
la mia vergogna
ho mangiato vergogna ogni giorno.
io come voi
ho soccorso il nemico
ho avuto fede
nei miei poveri panni
e ho domandato
che cosa sia il signore
poi dall'idea della sua esistenza
ho tratto forza
per sentire il martirio
volarmi intorno come colomba viva.
io come voi
ho consumato l'amore da sola
lontana persino dal cristo risorto.
ma io come voi
sono tornata alla scienza
del dolore dell'uomo
che è la scienza mia

 
 
 

Mi hanno raccontato di luoghi...

Post n°23 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da ladyjane1

Mi hanno raccontato che esistono luoghi fatti apposta per innamorarsi.
Io non sono mai stato tra le gondole aguzze e le acque languide di Venezia.
Non ho mai vissuto le tiepide notti romane, quando cammini in punta di piedi per non disturbare quel sogno che sta riposando all’ombra delle cose più belle.
Eppure so che esistono certi luoghi fatti per le carezze, per la passione morbida, quando ti sorprende.

 

“Innamorarsi, succede così spesso. Ti alzi un giorno e ti innamori. Senza averlo mai preso in considerazione, magari proprio in quel tipico momento della tua vita in cui avevi deciso che non ti sarebbe mai più successo!

Eppure l’ironico e beffardo destino ha già scelto per te e l’amore gli ha fatto da complice per farti cadere…
Innamorarsi può comportare problemi, complicazioni, arrabbiature. Ma sarà sempre meraviglioso: è un regalo spesso inaspettato che si scarta con titubanza e gioia, con incertezze ed entusiasmo.

Ti lasci andare soltanto un po’… che male farà ti dici?!
E poi, con l’aiuto di una canzone che d’un tratto diventa speciale, con una luna un po’ oscurata, molte stelle in cielo… tutto si trasforma in una magia insolita e preziosa, che ti fa vivere più di quanto avessi mai vissuto, sperare l’insperabile, osare l’inosabile!

Ecco perché amo tanto l’amore: perché rende i giorni degni d’essere vissuti…”

“Nelle nostre vite c’è un solo colore che dona senso all’arte e alla vita stessa. Il colore dell’amore” 

Amore inteso come sentimento, un sentimento profondo e duraturo che ci farà conoscere l’altro per ciò che è, e soprattutto ci farà conoscere noi stessi per ciò che siamo. Questo amore diventa il punto di partenza da cui crescere insieme.

 

 

 

 

A questo punto penso che non esistano luoghi speciali, ma solo istanti...

 
 
 

e... adesso ... (9)

Post n°22 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da ladyjane1

mentre la teneva tra le braccia
gli vennero in mente
dei versi che aveva letto
pochi giorni prima
cercando di lei...

Pablo Neruda - POESIE D'AMORE

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio: "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri, in lontananza".
Il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa io l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.

Sentire la notte immensa, ancora più immensa senza lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.

Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna di averla persa.

Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.

Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Ormai non l'ho più, è vero, ma forse l'amo ancora.
E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.
E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.

Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

 
 
 

e... adesso... (8)

Post n°21 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da ladyjane1

Una sola notte per dirsi troppe cose.
La paura e la fuga.
Due destini che si incrociano senza mai toccarsi davvero.

Arrivò a casa
che ormai i lampioni
erano accesi da un pezzo...

poca gente che correva
nei portoni
le finestre illuminate
le ricordavano vecchi vissuti
odori di minestra e di carbone
quella vecchia Milano
che sapeva di fabbrica
e di metallo.

Entrò nel box quasi urtando il muro
la tristezza immensa che l'avvolgeva
non le dava il senso di cosa stesse facendo.

l'immagine di un pensiero negli occhi le portò alla mente alcune frasi lette in un libro:
"La paura e la fuga.... Due destini che si incrociano senza mai toccarsi davvero".

ecco, quella era la soluzione di tutto
ecco, cosa voleva dire la sua giornata
ecco, cosa voleva dire quel turbine di emozioni provate.
Ma perchè si domandò?
non era meglio lasciare che tutto fosse come il nulla tra loro?
ora provava solo amarezza e vuoto
Quando... fece per 
prendere un paio di bottiglie di vino le venne in mente quando 
le raccontò dei vini da meditazione:

Consigliarti un vino da meditazione,
bene vediamo..
intanto devi sapere che,
ciò che rende importante un vino
è la concentrazione degli aromi - la struttura;
i vini dolci, che di solito escono da un appassimento dell'acino,
sono decisamente i più concentrati,
e quindi un vino passito,
ad esempio, da delle sensazioni particolari che il vino secco non può esprimere
e per questo motivo c'è l'abitudine di chiamarlo
"vino da meditazione".
Quando assaggi un gorgonzola e ci metti vicino un Marsala Soleras,
questo può considerarsi un vino da meditazione.
Un Ala Amarascato della Corvo di Salaparuta,
un Barolo Chinato,
uno Sherry Pedro Ximenez,
abbinato con il cioccolato...
Un Torcolato di Breganze,
un Recioto di Gambellara o Soave,
un vostro Albana passito,
abbinati a formaggi delicati...
Un Sagrantino passito di Montefalco
o un Moscato Rosa trentino
li metti con delle crostate di frutta..
e poi....con i formaggi a pasta dura,
e piccanti dello Sfurzat o Sforzato della Valtellina 5*,
Amarone della Valpolicella, Barbaresco,
Nobile di Montepulciano,
il Brunello di Montalcino,
il Sagrantino di Montefalco,
del Montepulciano d'Abruzzo,
del Taurasi,
del Primitivo di Manduria,
del Duca Enrico della Corvo,
tutti vini con un invecchiamento che va dai 5 a 8 anni -
serviti ad una temperatura di almeno 18/20°....
sono il TOP dei "VINI da MEDITAZIONE"

Avrebbe passato ore ad ascoltarlo
ma ora era lì
sola nel buio dei sotterranei
a guardare quelle bottiglie
cercando di risentire la sua voce...
Solo il silenzio.

Tirò su con il naso chiuse la serranda e salì.
tutto taceva
come il vuoto che aveva dentro.

entrò in casa,
stava per chiudere la portà
ma qualcosa glielo impedì
si voltò e...
due braccia l'avvolsero
due labbra la baciarono
si sentì entrare dentro
si sentì riepire
del suo odore

era lì... aveva tentato di scappare da Lei
ma ora era lì
non importava null'altro
solo loro...
si amarono
si resero unici
nell'unirsi
una sola notte per dirsi troppe cose...

 
 
 

e... adesso... (7)

Post n°20 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da ladyjane1
Foto di ladyjane1

Ebbe un attimo d’esitazione.
Si voltò ancora verso di lei che lo guardava attonita.
Diede un’alzata di spalle e svanì nella nebbia della sera autunnale.
In quel momento pensò fosse la cosa più giusta da fare
ma, dentro di sè sentiva che l'avrebbe rivista...

Lei rimase lì...
ferma senza parole
con un grido strozzato in gola
quando vide la nebbia assorbire
quell'ombra.

Si accese una sigaretta
il fumo le aggredì la gola
facendola quasi soffocare
Diede di stomaco, si asciugò
cominciò a sudare
le tremavano le mani
cominciarono a scorrerle sul viso le lacrime
che cercava di reprimere
Nella testa un turbinio vuoto di pensieri
che le saliva in corpo
«era qui... ora ho il vuoto assoluto...
»

Risalì in macchina
accese il motore
e con una sgommata scappò via.
Riprendendo la strada fatta qualche ora prima...

Si era prosciugata di
ogni emozione
ogni pensiero
di tutto quello che la nebbia aveva regalato...

Convinta che non era finito nulla
era solo l'inizio
di ...

un istante di quella vita ...

 

 
 
 

e... adesso... (6)

Post n°19 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da ladyjane1
Foto di ladyjane1

mentre ascoltavo
cercavo con la mente
il suono di quelle parole
...
terre emerse
sfondano il solco
della mente naufraga
uomo...
donna...
ricercato amplesso
di amore lontano
una goccia, lascia bagnate le labbra
di un pallido
rosè...
Lo ascoltavo parlare
quanto avrei dato
per sentirlo all'infinito
Mi sentivo unica
come un tempo
ma cosa potevo adesso?
avevo voglia delle sue braccia
del suo sentire
del suo respiro
del suo silenzio...

 
 
 

Al Stewar,The year of the cat

Post n°18 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da ladyjane1

 
 
 

Baker Street

Post n°17 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da ladyjane1

 
 
 

e... adesso... (5)

Post n°16 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da ladyjane1
Foto di ladyjane1

e gli disse...
« Ciò che resta è così poco che lo puoi dimenticare,
come un soldo nella tasca di una giacca da lavare,
che non vale quasi niente, è una misera moneta,
ciò che resta è solamente il fatto che non l’hai mai spesa.»

Ci fu silenzio...

Il vento le sfiorò i capelli
un brivido percorse entrambi
sapevano che era il momento
ma...

nei pochi secondi
successivi alle parole
l'aria si riempì di vuoto
tutto il mondo si fermò
a guardarli parevano statue in tensione

i loro corpi iniziarono a irrigidirsi ed a scomporsi nell'insieme
la percezione dell'altro li penetrò
erano oltre la realtà
erano oltre a tutto ciò che fino ad ora avevano vissuto

Lei si riempì del suo odore
Lui si riempi del suo senso
ma restarono fermi ad assaporare
quell'istante
quell'emozione
quelle vibrazioni che emanavano.

e lui...

 
 
 

e.. adesso... (4)

Post n°15 pubblicato il 22 Ottobre 2009 da ladyjane1

I pensieri colpirono la mente
riproponendole immagini di vissuti lasciati in un angolo remoto
che mai immaginava potessero ritornare a galla.
< un ufficio, gente che discuteva, una mano che si stringeva nel presentarsi.. >...
Rivide l’immagine di quegli occhi entrare nei suoi, nel tentativo di scrutarle l’animo
Era stato dolce lasciarsi cullare da quel viso, da quella percezione di unicità che provava nel lasciarsi guardare...
Tutto era finito lì.

Tutto poi era tornato nel limite della professionalità
e null’altro era accaduto negli anni successivi.
La vita era continuata senza che quell’istante avesse un significato. 

e... adesso...

Aveva ricevuto nella mattinata sul telefonino, da un numero mai visto ed anonimo per lei, un messaggio che diceva:
“Stavolta ho bisogno di Te, troviamoci domani alle 13 alla dogana di Cannobio”

Scioccamente come un automa aveva preso l’auto,
aveva percorso la strada
senza soffermarsi un secondo a domandarsi cosa stesse facendo.

e... adesso...
Ora era lì, combattuta dallo scappare e restare
con un vortice di domande che le roteavano in testa.

ora era lì...
era lì, nella nebbia, e lo sentiva arrivare
Sentiva nuovamente i suoi occhi penetrarla
nonostante desse le spalle alla sbarra doganale.
I passi le diedero il senso della sua presenza.
I suoi occhi le entrarono dentro, come allora.
Il silenzio le accarezzo i capelli
Si sentì avvolgere dal suo odore

Ti amo. Ho bisogno di te.
Ho cercato in tutto questo tempo di stare lontano
Di guardarti vivere, ma non posso sprecare ancora tempo.
Non posso viverti accanto senza saperti nei miei pensieri
Ho bisogno di baciarti e di cullarti in ogni istante

Amami ovunque e sempre...
 

Lei si voltò...

 
 
 

John Mayall Bluesbreakers with Eric Clapton - Hideaway

Post n°14 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da ladyjane1

 

good....

 
 
 

Carlos Castaneda... I NAGUAL E LA LORO ENERGIA

Post n°13 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da ladyjane1

Stregoni meno antichi, risalenti a circa 3.000 anni fa riconobbero tra di loro alcuni che erano dotati di una particolare e potente configurazione energetica: i Nagual.
L’uovo luminoso di un uomo normale è suddiviso in due scomparti, quello di un Nagual invece in quattro. Questa struttura permette di immagazzinare molta energia e di controllare con efficacia non solo il proprio Punto d’unione, ma anche quello di altre persone. Quindi un Nagual è un uomo o una donna che può guidare altri stregoni.
«Sotto la direzione di questi uomini e donne particolari, fiorì nel Messico antico una cultura che non è stata mai veramente compresa dagli storici. Gli stregoni di quel tempo avevano portato le loro tecniche del sognare ad un punto tale di perfezione, che erano in grado, tramite le loro attenzioni del sogno accomunate in un solo sforzo, di proiettare copie di case o di intere città in altre dimensioni, per poi seguire essi stessi e fermarsi a vivere in quei mondi. Sognavano e creavano insieme un nuovo mondo.
I templi di Teotihuacan nelle vicinanze di Città del Messico sono un esempio di ciò, e gli archeologi continuano ad interrogarsi sulle dimensioni e sugli scopi di queste costruzioni. La piramide del sole, ad esempio, ha una superficie di base molto più grande di quella dell’opera più monumentale del mondo antico, la famosa piramide egizia di Cheope, ed un altro quesito irrisolto riguarda la cosiddetta strada dei morti, così chiamata perché negli anfratti delle mura di questa cittadella, lunga più di un chilometro, furono trovati resti umani deformati. Improbabile che fossero vittime di combattimenti di guerra, giacché non furono rinvenuti altri indizi, come armi, che potessero supportare questa tesi. E dove poteva essere sparita la popolazione – così, senza lasciare alcuna traccia, a tal punto che gli storici a tutt’oggi non sanno nemmeno quale popolo ci vivesse.

Secondo Castaneda Teotihuacan era una città degli antichi stregoni. I sognatori sarebbero stati appostati negli anfratti delle mura per tutta la lunghezza della strada della morte, con il compito di fissare nell’attenzione del sogno l’immagine della piramide della luna posta alla fine della strada.» (1)

Castaneda riferisce:
«Ad un certo segnale, tutti fissavano con lo sguardo la piramide per memorizzarne le immagini, prese dalle diverse angolazioni per il Sognare. Alcuni per l’intensità dello sforzo, arsero bruciati dal “fuoco dal profondo”, anche se non completamente, e questo spiega i resti umani, che furono lasciati al loro posto perché si riteneva fossero pervasi da una forza misteriosa. Subito altri sognatori li sostituivano prendendone il posto di volta in volta.

Il loro scopo era di arrivare a Sognare insieme la piramide in un altro luogo, e quindi di concretizzarne e mantenerne l’esistenza in quel luogo per decenni o anche più. La città materiale di Teotihuacan e le sue costruzioni erano per essi solo una specie di modello: quella che contava era la versione Sognata della città. Usavano l’immagine della città per renderla immortale nella realtà del Sogno.
In questo come anche in altri luoghi – per esempio nello Yucatan – tra l’800 a.C. e
l’800 d.C. e in certi casi anche più tardi, le popolazioni di intere città scomparvero in altri mondi, cioè nelle città da loro ricreate nel Sognare

La scomparsa di questa cultura magica avvenne a causa di successive cruente ondate di invasori stranieri.
Ancora oggi in Messico molti stregoni sono i discendenti di quei conqui-statori che dichiarano di seguire la via tolteca, senza però averla compresa nell’essenza e senza avere la capacità di vedere. (2)

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

(1) Norbert Classen, Carlos Castaneda e i Guerrieri di don Juan
(2) Castaneda, Lettura al workshop intensivo di Los Angeles, 12 ago-sto 19

 
 
 

e.. adesso... (3)

Post n°12 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da ladyjane1
Foto di ladyjane1

Un'ombra nella bruma
le venne incontro
e...

cominciò a tremare...
le lacrime cominciarono a scendere
rigandole il viso...

getto la sigaretta
e si mise a singhiozzare
in silenzio, ma tremava...

l'ombra nella bruma
la riportò indietro nel tempo
sentì gli stessi passi sulla ghiaia
sentì quel respiro avvicinarsi...

Si voltò con le spalle
cercando di soffocare
nel bianco
la tensione di anni...

Tornò indietro di qualche anno
quando, nello stesso posto
nella nebbia
lasciò scorrere un'ombra oltre il confine...
Le lacrime che cuocevano il suo viso
non bastarono
a trattenere quei passi oltre la sbarra del confine.

Ed ora era lì...
Lo sentiva dietro le sue spalle
lo sentiva come allora
sapeva che era lì
sentiva il suo respiro
percepiva il suo calore

Si sentì avvolgere dalle sue braccia
ma non si voltò
si lasciò cullare da quel calore
da quel profumo...

e...



 
 
 

e... adesso... (2)

Post n°11 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da ladyjane1
Foto di ladyjane1

Guardò l'orologio e risalì in auto.
Arrivò alla dogana e si mise in attesa.
Pochi minuti dopo sentì...

La nebbia si stava già alzando
e rendeva opaca l'aria
Uno scricchiolio di passi sul selciato...
attrasse la sua attenzione
girò lo sguardo
e nulla....
Solo quell'appannamento sempre più bianco
di quell'aria che tra poco
sarebbe stata piena di odori...

Si riaggomitolò nel maglione
e cercò di appisolarsi.

Nulla...
Uffa...
Prese una sigaretta
scendendo dalla macchina
e cercò di distrarsi dai pensieri che cominciavano a stonarle la testa...

Un'ombra nella bruma
le venne incontro
e...

 
 
 

2/4 Careful With That Axe Eugene (Ummagumma Live-1969)

Post n°10 pubblicato il 01 Ottobre 2009 da ladyjane1

 
 
 

Pink Floyd - A saucerful of secrets (Ummagumma version)

Post n°9 pubblicato il 01 Ottobre 2009 da ladyjane1

 
 
 

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