Creato da delego.in.te il 13/10/2012

Lamine sovrapposte

Flusso laminare - Flusso il cui comportamento è determinato dalle forze di attrito interno. Nel flusso laminare, a differenza del flusso turbolento, gli strati infinitesimi di fluido scorrono dolcemente uno sopra l’altro, senza che avvenga alcun rimescolamento, neanche a livello microscopico. (treccani)

 

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Ristorante a Tradate aperto a tutti gli stranieri

Post n°60 pubblicato il 25 Marzo 2013 da delego.in.te
 


Musica: Fausto Leali - Angelo negro

A Tradate,  cittadina in provincia di Varese, sui volantini e le locandine di una griglieria è stampata la frase:

 “Si accettano tutti gli stranieri”.

 Il ristoratore, siciliano, spiega: “Nel mio ristorante gli stranieri sono i benvenuti, troveranno ottimo cibo a un prezzo accessibile a tutti”.

Prosegue: “Io in zona ci sono da tanti anni e mi capita spesso di ricevere lamentele da parte di stranieri che mi chiedono se possono entrare, facendomi capire che altrove hanno ricevuto dei rifiuti. E perché non dovrei farli entrare? Il locale è mio, i prezzi li faccio io e le regole anche. Quindi ho semplicemente messo nero su bianco una cosa che sento”.

La trovata pubblicitaria ha acceso il dibattito nella cittadina. Molti quelli si domandano se effettivamente vi siano locali che non consentono l’accesso agli stranieri, il ristoratore assicura: “Ce ne sono tanti, gli stranieri non li vuole nessuno. Quando entrano dicono che non hanno posto anche quando magari non hanno tavoli prenotati, perché c’è pregiudizio”.

 Negli altri ristoranti e nei bar della cittá allargano tutti le braccia e alzano gli occhi al cielo garantendo che gli stranieri entrano ovunque e che nessuno si è mai messo a fare questioni sulla provenienza dei clienti.
Fonte: Il Fatto Quotidiano

La pubblicità in questione, mi mi può sembrare esagerata in un paese civile, mi ricorda un po', con le dovute differenze, quei negozi che, spesso al nord, hanno scritto sulla porta: “Entrata libera”. Dovrebbe essere ovvio che in un negozio si possa entrare liberamente, eppure lo scrivono.

Credo che la scritta della pubblicità, per quanto strana, non faccia del male a nessuno. Decideranno gli stranieri se boicottare o frequentare il locale. 

La concorrenza potrebbe spingere anche gli altri a scrivere la stessa frase e rendere tutti i locali aperti a tutti.

In Italia, purtroppo, le cose ovvie e di buon senso bisogna ribadirle sempre.

Vedi il nostro Parlamento.  Ci dovrebbero essere le persone più oneste che diano l'esempio ai cittadini, ma alcuni di loro appena non vengono eletti, passano dalla Camera alla camera di sicurezza.

Ci vorrebbe una legge che sancisca il principio:

"si accettano solo parlamentari onesti".

 Integrazione al post

In seguito al commento di cricetodoc, aggiungo questa immagine:

 


Torino anni '70

Commenti al Post:
cricetodoc
cricetodoc il 25/03/13 alle 14:51 via WEB
Il paragone ti sembrerà forte ma mi vengono in mente quelle orribili insegne in cui si vietava l'ingresso agli ebrei. Oggi non lo si scrive più ma i "pregiudizi" esistono ancora. E nemmeno la crisi economica consente di superarli.
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 25/03/13 alle 15:05 via WEB
Si anche quelle che dicevano che non si affitta ai meridionali (ti riporto una foto nel post).
La differenza è che questo non lo vieta e in certe zone potrebbe andare controcorrente, secondo me.
 
LupoSolitairo
LupoSolitairo il 25/03/13 alle 19:30 via WEB
Ma da un paese schifosamente razzista cosa vi aspettate? Ma se in Emilia mi hanno chiesto se fossi li da anni dal momento che "sembra quasi uno di noi, non può essere napoletano". (e mi fermai lì solo per un caffè mentre ero in viaggio) Questi civilissimi cittadini italiani non hanno mai incontrato nessuno che gli faccia passare la voglia di comportarsi così.
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 26/03/13 alle 00:54 via WEB
Sono napoletano anche io e abito a pochi km di distanza da Tradate. Un po' di razzismo nell'aria l'ho sempre avvertito e mi contengo. Una parte della classe politica lo ha fomentato da anni e l'altra ha sempre fatto finta di niente o é stata complice. Negli ultimi anni le spese le hanno fatte soprattutto gli stranieri e in particolar modo quelli con la pelle più scura. Quello che mi fa rimanere di stucco é vedere meridionali al nord (di una certa età) scagliarsi contro gli extracomunitari o votare per la lega. Il razzismo, purtroppo, é conseguenza dell'idiozia a parte alcuni casi in cui qualche figlio di... ne diventa idelogo e lo professa per fare proseliti tra gli idioti. Gli idioti, quindi, non potranno mai capire ad esempio che in questo momento, alcuni stati nordeuropei (in testa la Germania), cercano di sottomettere e impoverire, cittadini di stati del sudeuropa. L'Italia, lo ha subito e lo subirà per molti anni, grazie a Monti (emissario della Merkel e delle banche), con la connivenza di PD e PDL (che ritroveremo insieme nel prossimo governo) e degli apparati d'informazione. Parte degli italiani lo ha capito, ma non troppi. Si é sempre meridionali di qualcuno.
 
sciarconazzi
sciarconazzi il 29/03/13 alle 09:41 via WEB
Il razzismo non va bene ma è vero anche che non sempre una certa "insofferenza" nasca spontaneamente.
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 29/03/13 alle 10:49 via WEB
Vedi, se uno scrive: "vietato l'ingresso a chi piscia sui muri", può anche avere ragione. Se, però, uno scrive o fà capire che non è desiderato l'ingresso degli stranieri, sicuramente ha torto. Penalizzi una etnia o condizione sociale, a prescindere dalle intenzioni.
 
   
sciarconazzi
sciarconazzi il 07/04/13 alle 09:56 via WEB
Tra l'altro è un'arma a doppio taglio (non fare entrare gli stranieri), perché diminuisce il numero dei potenziali clienti.
 
     
delego.in.te
delego.in.te il 07/04/13 alle 21:01 via WEB
Il razzismo non tiene conto dei benefici economici. Proprio il giorno che ho scritto questo post, ho sentito la notizia che gli extracomunitari in Lombardia sono diminuiti. É la prima volta da dieci anni. Naturalmente è dovuto alla mancanza di lavoro. Questo significa che non sono gli extracomunitari che portano via il lavoro agli italiani, ma è il lavoro che ha bisogno anche degli extracomunitari. Stavamo meglio quando c'era il lavoro e gli extracomunitari o adesso che il lavoro sene va in altre nazioni insieme agli extracomunitari e agli Italiani?
Purtroppo è difficile farlo capire agli idioti dell'identità patriottica.
 
donnacamminante
donnacamminante il 29/03/13 alle 14:04 via WEB
Di fronte a evidenti atteggiamenti di pregiudizio o di razzismo non basta una contenuta disapprovazione silenziosa, le reazioni devono essere forti, dirompenti, immediate; quei gestori hanno fatto benissimo; il sano senso di vergogna deve riprendere il posto che gli spetta nella coscienza di certe persone.
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 29/03/13 alle 14:44 via WEB
Potrebbe sembrare una trovata pubblicitaria e in effetti lo è, trattandosi di un volantino pubblicitario. Secondo me, però, è anche abbastanza coraggioso. Ribadire una cosa ovvia, mette in evidenza che forse tanto ovvia non è. Sicuramente porta a galla un problema.
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: "possibile che bisogna specificare una cosa così normale". Evidentemente nei fatti non lo è. Se qualcuno non se ne fosse accorto è meglio ricordarglielo, visto che in certi comuni vietano di aprire locali che preparano cibi "etnici" in nome dell'identità gastronomica locale, però poi importiamo succo d'arancia congelato dal Brasile, facendo marcire le arance in Sicilia e tutti sono felici.
Tutto il discorso fatto per gli stranieri si potrebbe fare per i disabili o per altre categorie "tenute a debita distanza".
 
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