Post n°76 pubblicato il 28 Agosto 2012 da Francesco_Palmieri
ti saluto e sorrido |
Post n°75 pubblicato il 28 Agosto 2012 da Francesco_Palmieri
ed ora lasciami stare |
Post n°73 pubblicato il 14 Aprile 2011 da Francesco_Palmieri
Non so se agonia o consumazione questo svanire d'anni e la trappola è mortale il fosso non ha bordo
inutile aspettare qualcuno che si affacci la corda che mi salvi e sto schiacciato al fondo faccio giri in tondo mi siedo e mi rialzo conto i passi e l'eco
(lo sento il non sapore di vita in surrogato perché la fame è brama anche di cuoio e sassi avanzi di tovaglia).
Intanto mi preparo ad assestare il colpo di pungiglione in coda e aspetto che tu passi vita fiore seno la polpa fluorescente di labbra col rossetto. Francesco_Palmieri |
Post n°72 pubblicato il 14 Aprile 2011 da Francesco_Palmieri
Tienimi lontano continua a guardarmi come in un cannocchiale, fammi pianeta oscuro in mezzo a tante stelle.
Non ti accostare troppo lasciami nel nero o se vuoi in azzurro ai gradi sottozero dove è solo cielo.
Non ti avvicinare non voglio ancora sogni da buttare o prendimi la mano e scrivi dentro al palmo le lettere di un nome che io possa ricordare. (Francesco Palmieri) |
Post n°71 pubblicato il 14 Aprile 2011 da Francesco_Palmieri
Forse perché tu mi porti al mare incarti con le stelle un giorno e un altro tiri la corda a tende per il sole
forse perché hai diamanti nascosti dentro ai palmi porpora e rubini sporgenti sopra al labbro acquamarina in mezzo alle tue ciglia e sguardi a spingere lontano il cielo raccolto nelle mani (e azzurro per visioni e voli salite verticali d'aereoplani).
Forse perché basta un appena tra pelle e seno a radere ogni spina nel folto dei capelli a mettere il bavaglio a contrattura e pena e curve per vortice e vertigine una folata dall'infinito a qui e sonno di lenzuola dopo l'amore...
Tu non lo sai ancora le volte che rinasco in mezzo a te e il sole. Francesco_Palmieri |
Post n°70 pubblicato il 06 Febbraio 2011 da Francesco_Palmieri
Inadatto, come i pesci in aria i passeri in mare, come angeli sottoterra o demoni in cielo,
incompiuto, come una parola taciuta una frase spezzata il viaggio affondato da una furia di vento
(ed era veleggio d'azzurro verso l'unica spiaggia che valesse la pena, una terra promessa dove latte era l'acqua ogni frutto di miele)
sfigurato, fra un corpo di creta che si spacca col sole e un respiro impazzito che vuol fuggire nell'aria
io mezzo uomo mezzo figlio bastardo di un dio voluto e perduto comunque sbagliato io di cielo io a terra.
Francesco_Palmieri |
Post n°69 pubblicato il 06 Febbraio 2011 da Francesco_Palmieri
Ho cercato la mia casa tra le nuvole così, come fanno i bambini, i puri di cuore, che puntano gli sguardi in mezzo al cielo perché è in cielo che a volte sfrecciano angeli
(e poi, solo ragioni forti come dio ma senza dio da che già troppo orrore qui, dalla porta al mondo, per scorgervi fra fumo e polvere le impronte scintillanti del divino).
Ho cercato il senso di anni e giorni così, come gli stormi in direzione sud, come le mandrie dove cresce l'erba perché vivere al sole è già una vita buona,
ma a noi ogni cosa è fiamma il lampo di una torcia e troppe morti moriamo (dalla porta al mondo) finché la vita dura.
Francesco_Palmieri |
Post n°68 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da Francesco_Palmieri
giochiamo a vivere? facciamo che tu sei tutta d'ali che ti posi sul balcone e bussi con le nocche alla finestra, facciamo che io ti apra e tu intirizzita ed io il fuoco un tepore di lana il caldo buono sotto alle coperte e l'inverno fuori il ghiaccio ai vetri il marmo della brina a soffocare l'erba, facciamo che ti spogli e tu m'insegni il cielo, che appoggi sulla bocca le labbra sulle labbra, facciamo che ci amiamo e tu mi dici nell'orecchio che si è sciolta già la neve, che fuori non è sera e il prato è tutto fiori, facciamo che mi baci facciamo che io lo scordi che ora sto alla finestra che fuori è tutto bianco che sto alla finestra che angeli non vedo. Francesco_Palmieri
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Post n°67 pubblicato il 03 Gennaio 2011 da Francesco_Palmieri
Non trova luogo l'urlo, un niente la preghiera, boccheggio di pesci le parole in questo mondoacquario gelato dall'inverno.
Si nasce e si muore sempre ancora vivi sempre nel desiderio ultimo che non sarà compiuto.
(E sto davanti a un dio che non vedo
indeciso, io,
se pietà o rabbia).
Francesco_Palmieri (2009) |
Post n°66 pubblicato il 24 Ottobre 2010 da Francesco_Palmieri
Cosa c'è da capire in una giornata che inizia e poi finisce e in mezzo un respiro vita d'occhi orecchie pelle lingua un profumo di colonia.
Dove andiamo?
ma al morire ad uno ad uno come pesci, uccelli, frutta di una stagione sola, e primavera troppo breve troppo novembre troppo dicembre.
Chi siamo?
a volte fiori a volte ruspe carogne sotto il barocco di un discorso, sempre carne a consumarsi tra un orgasmo e uno spavento, un decollo d'astronave e poi il suolo ed il fracasso.
Da dove veniamo?
ma dal ventre di una madre dove un sacco nelle viscere era l'infinito intero e sonno quieto il durare al buio...
Poi l'eterno si spezzò alla luce. Con un grido. Un pianto. Il primo. Ed è tutto quello che sappiamo. Per davvero.
Francesco_Palmieri |
Post n°65 pubblicato il 24 Ottobre 2010 da Francesco_Palmieri
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Post n°64 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da Francesco_Palmieri
e voglio dirtelo senza metafore il silenzio a mezzanotte e la luce ancora accesa a dirmi che non dormo.
Sarà forse più tardi che mi attraverserà una stella o forse una bocca grande che non avrà una faccia (ma solo labbra in fiore di carne d'aria e voglie).
E poi verrà domani con le scintille in testa, sogni cometa in fiamme e vita che non basta.
Francesco_Palmieri |
Post n°63 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da Francesco_Palmieri
Mi tieni in pugno con i tuoi anni estivi e quei tuoi occhi pieni di lontananze e sponde ancora da vedere (e porti navi bagagli fatti e sfatti i treni le coincidenze gli aerei sopra al mare).
Mi tieni in pugno quando ti vedo (alta) sopra a tacchi spinti, per te solo centimetri per me distanza innumerabile (da te che sei una donna che ha freschi sulle labbra i baci del risveglio e ancora tempi lunghi per perdere e cominciare ricominciare e perdere e sette vite sette ancora da contare).
Io da questo spazio estremo ho giorni terminali, il panico non detto di qualche scommessa appena e sei tu che hai nel pugno la combinazione, il lancio della freccia a spaccarmi il cuore, a dirmi che il morire non è chiudere gli occhi respiro che si arresta
ma un battere alla tua porta che non è legno
è muro.
Francesco_Palmieri |
Post n°62 pubblicato il 12 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri
Che ho fatto, mio dio, perché il mio viaggio in eterno passasse da questa stazione, da questa sosta obbligata in una terra straniera (e noi figli di una specie minore ad annegare in pozze d'azzurro tra questo e quel cielo che non si lascia vedere). Perché, mio dio, questo confino d'agonie e spaventi nel punto più cieco di un immenso e di stelle, in questa prigione che ha il mare di fronte la calma di onde che non si fanno toccare. (Noi, che siamo di terra mai avremmo dovuto alzare in alto lo sguardo) Francesco_Palmieri |
Post n°61 pubblicato il 12 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri
Per vivere ho sparso fuoco e sale su un ultimo dolore (quel colpo dritto al cuore la freccia nel tallone la lancia che indovina il punto più mortale) è stato uno strappare il vivo con i denti passare con la gomma i segni scritti in cielo e richiamare a terra alianti ed aereoplani (perché del grido a dio non torna neanche l'eco) è stato un goccia a goccia morire un tanto al giorno non dire più al mattino stanotte ho fatto un sogno mutare la carne in calce edificarmi muro. Ho fatto a pezzi il cuore sfilato sangue e vene lasciato solo l'osso a trattenere il peso e sto senza respiro senz'aspettarmi un vento un colpo d'aria ai piedi un angelo tutta pietra. Francesco_Palmieri (luglio 2010) |
Post n°60 pubblicato il 05 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri
Ti chiedo perdono, figlia mia, per il salto mortale da un altrove a qui dove non c’è rete a frenare la caduta e già per me è spasimo la sosta. E se pure t’amo non mi dico fiero per quel poco di mare versato nel secchiello, per il castello che avrei voluto roccia a cingere il tuo passo, ed era pastafrolla. Ti chiedo perdono, figlia mia, allora non sapevo che a te non padre e madre sarebbe stato il mondo ma strada insidia bosco battuto dai predoni, girone di più inferni per essere nata un giorno. Se fossi stato dio avresti avuto sfoglio di un tempo sterminato e non il brivido di adesso ad ogni compleanno. E non ci sarebbe stata serpe non ci sarebbe stato frutto a farmi vacillare per un perdono in più. In ultimo ti prego di non guardarmi troppo, ignora i miei capelli e il bianco che mi assale, la pelle che si appanna nel conto alla rovescia, e vedimi sulle scale dove anche oggi io ho vinto la partita che gioco con la morte. Perdonami per sempre, figlia mia, per il salto mortale da un altrove a qui dove non c’è rete a frenare la caduta, perdonami per sempre perché un tempo io ancora non sapevo che già nascere è entrare nel morire. Francesco_Palmieri |
Post n°59 pubblicato il 05 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri
Se un giorno io morissi, Francesco_Palmieri |
Post n°58 pubblicato il 05 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri
Mi piacerebbe |
Post n°57 pubblicato il 05 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri
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Post n°56 pubblicato il 01 Luglio 2010 da Francesco_Palmieri
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