Chésta lé casa mè

VOGLIONO ELIMINARCI TUTTI, ANCHE CON LA DROGA

Italia: Finanziavano i talebani con il traffico d'eroina - arresto di 40 musulmani d'origine pakistana

19 maggio 2011

“Dobbiamo affogare questi cristiani nell'eroina„

ROMA - traffico di droga, immigrazione clandestina ed islamismo: tali erano i tre pilastri della vasta rete che ha appena smantellato la polizia antiterrorista italiana, al termine di una lunga indagine cominciata nell'aprile 2008.

“Affogheremo i cristiani nella droga„, ecco ciò che hanno tra l'altro sentito i ricercatori in occasione di ascolti telefonici.

Nel quadro dell'operazione “Scutum„ , 40 mandati di perquisizione sono stati effettuati questa mattina nei confronti di pakistani (per la maggior parte originari della provincia di Peshawar) residenti in Italia ed imputati di appartenere ad un'organizzazione per il traffico d'eroina, l'immigrazione clandestina e la fabbricazione di falsi documenti. Si tratta, secondo una nota della Corte di Napoli, che ha coordinato le operazioni, “di un'organizzazione criminale a base etnica„ che si dedicava al traffico di stupefacenti dell'Afganistan e del Pakistan verso l'Italia. Forniva in particolare quantità enormi di droga ad un'altra associazione criminale, interamente composta, quella, di membri del gruppo etnico ghaneano “Dagomba„, che era basata nelle province di Napoli e di Caserta, con ramificazioni a Bologna e Varese, e che è stata anche smantellata dalle forze dell'ordine.

Gli ascolti telefonici hanno rivelato una potente organizzazione pakistana con ramificazioni in tutta l'Italia, in particolare nella regione di Napoli, a Macerata, a Bologna ed a Roma. La droga, soprattutto dall'eroina partiva dalla provincia afgana di Nangarhar per arrivare poi in Campania, ma anche a Bologna e Varese. I profitti della droga servivano a sostenere il movimento islamista “Tehreek e Nafaz e Shariat e Mohammadi„ legato al capo talebano Maulana Fazlullah, il cui braccio armato è attivo nella valle di Swat, in Pakistan.

I ricercatori inoltre hanno messo alla luce del giorno contatti regolari tra le Comunità pakistane stabilite in Italia e quelle di Spagna e di Gran Bretagna per favorire l'entrata di clandestini del Pakistan. In occasione delle perquisizioni sono stati tra l'altro sequestrati 300 formulari di regolarizzazione di lavoratori pakistani, delle fotocopie di passaporti, delle ricevute di pagamenti per 90.000 euro.

Una bella presa, dunque. Purtroppo, con le decine di migliaia di clandestini e di pseudo-profughi sbarcati a Lampedusa in questi ultimi mesi, le reti islamo-ethnico-criminali rischiano di essere molto rapidamente ricostituite.

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