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Con calma e per piasèr

 

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DIFENDIAMOCI!

Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
poi penseremo a individuare
chi glielo sta lasciando fare.

 

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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

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IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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Dichiarazione Universale
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................................

 

 

 
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Barista non serve il caffè al magrebino, il cliente lo denuncia: «Sei razzista»

Post n°816 pubblicato il 10 Aprile 2012 da lecasame

Barista non serve il caffè al magrebino, il cliente lo denuncia: «Sei razzista»

Esasperato dall'ennesima rissa fra stranieri ubriachi, il gestore della coop di Abano impone il divieto alle dipendenti

di Eugenio Garzotto

PADOVA - Un caffè rifiutato per ben due volte a un nordafricano. Secondo quest’ultimo, a causa del colore della pelle, tant'è vero che ha deciso di denunciare il fatto ai carabinieri di Abano. Ma per il gestore del bar il motivo è un altro. Il fatto è avvenuto l'altro ieri al centro ricreativo comunale di via Donati, la struttura dell'amministrazione gestita da 7 anni dalla cooperativa sociale Faber. Sarebbe stato - secondo la denuncia - lo stesso presidente del sodalizio, Lorenzo Pistore, a dare disposizione ai dipendenti di rifiutare per due volte all'immigrato la tazzina. Un caso di razzismo? Non proprio.

Pistore, infatti, ammette di avere impartito quell'ordine. Motivo:

l'esasperazione cui il gestore del Crc è oramai giunto dopo l'ennesima rissa consumatasi nel locale, il giorno precedente, scoppiata proprio per un dissidio fra extracomunitari.

Ma andiamo con ordine. Tutto comincia la sera prima, il sabato della vigilia pasquale. Il Centro ricreativo ospita un concerto all'aperto che richiama un centinaio di persone. D'improvviso,

salgono i toni fra due nordafricani. Si comincia con urla e spintoni, poi si passa a calci e pugni.

La gente assiepata vicino al piccolo palco teme che la situazione degeneri e si rifugia all'interno del locale. Pistore in quel momento è assente. Viene informato dai dipendenti della cooperativa che poi chiamano i carabinieri. Arriva una pattuglia e gli animi si sedano.
I militari procedono all'identificazione dei due "contendenti". Poi tutto torna tranquillo. Ma Lorenzo Pistore la prende malissimo. È la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il Crc è frequentato da anziani e famiglie. Un posto tranquillo in cui spesso però alcuni extracomunitari alzano il gomito e perdono il controllo.

Più volte il gestore del centro ha chiesto aiuto a un nordafricano
(di cui però non vuole dire il nome) con un rilevante "peso" nella sua comunità di intervenire per placare gli animi più accesi e tenere sotto controllo i connazionali che hanno maggior propensione a esagerare con l'alcol e a perdere il controllo anche per motivi futili. Ricevendo sempre un rifiuto. Ed eccoci a domenica. Quando proprio quella persona varca l'ingresso del Crc, si avvicina al bancone e chiede un caffè. Pistore ha dato precise disposizioni alle dipendenti: niente consumazione. Una forma di «ripicca» per il mancato appoggio.

L'uomo se ne va, ma nel pomeriggio si ripresenta. La scena è la medesima: ancora la richiesta di un caffè, ancora una risposta negativa. Il messaggio è chiaro. E soprattutto, indirizzato a una persona specifica che non può equivocare. Se ne va minacciando una denuncia per razzismo e mantiene la promessa: ieri ha varcato la soglia della caserma dei carabinieri. Oggi Pistore si recherà al comando per fornire la propria versione dei fatti.

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=190075&sez=NORDEST

Se l'immigrazione fosse stato - e fosse - un fenomeno seriamente gestito e controllato, oggi non saremmo PREDA di immigrati clandestini, violenti, delinquenti.

 
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