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Con calma e per piasèr

 

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Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

.........................................

 

IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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'I veri razzisti sono gli stranieri che delinquono

Post n°822 pubblicato il 12 Aprile 2012 da lecasame

''I veri razzisti sono gli stranieri che delinquono''
E' la premessa di Marco Zappa per spiegare l’iniziativa a livello nazionale intrapresa

VITERBO – ''Premetto che noi non siamo affatto razzisti. Riteniamo invece che i veri razzisti siano loro. Quegli esseri bestiali, assimilabili a quelli che un tempo venivano definiti 'barbari', che agiscono con modalità ormai tristemente note: reiterati casi di stupro, pestaggi violentissimi e casi sempre più frequenti di omicidio. Un comportamento che denota un disprezzo misto a odio verso gli italiani. Ecco perché diciamo che i razzisti sono loro''.

Parte da questa premessa la spiegazione dell’iniziativa a livello nazionale intrapresa da Marco Zappa, apprezzato pittore e scultore, figlio di Ausonio Zappa, il fondatore delle Accademie di Belle Arti di Milano e Viterbo, vittima di un selvaggio pestaggio nella sua villa a Bagnaia durante un rapina compiuta da quattro giovanissimi romeni.

Si tratta di una sorta di ''manifesto'' in 12 punti, intitolato ''Movimento d’identità nazionale'', finalizzato a sollecitare alle istituzioni una serie di interventi necessari a restituire tranquillità alle famiglie, a promuovere l’integrazione degli immigrati ''che vivono onestamente tra noi la realtà del lavoro quotidiano ed assistono con vergogna e imbarazza alle brutali gesta di una esigua minoranza di loro connazionali'', e a colpire con durezza e determinazione chi delinque.

Perché ha scelto proprio la pubblicazione di un ''manifesto'' per porre all’attenzione dell’opinione pubblica la sua iniziativa?

''E’ un tentativo, forse ingenuo ma sentito, di svegliare tutti noi dal torpore del perbenismo, dall’ignavia e dall’ipocrisia dilagante che hanno corrotto le nostre coscienze. Ammesso e riconosciuto lo scadimento etico della nostra società, a partire dalla carenza educativa della famiglia e la ricerca di vani ideali, tanto effimeri quanto superficiali, dobbiamo pur registrare un fenomeno sconosciuto a noi italiani, che ci ha trovato impreparati, quindi privi di difese. Mi riferisco alla

massiccia invasione di immigrati comunitari dell’Est europeo, in primo luogo romeni, e di extracomunitari

di varie provenienze che sta destabilizzando la qualità della nostra vita e, soprattutto, le abitudini consolidate da in secoli di sviluppo culturali che hanno sancito la grandezza del nostro Paese. Un’invasione che ha dato buoni frutti di integrazione e rispetto reciproco, ma che ha anche generato una spirale di violenza brutale ad opera di frange criminali giunte in Italia al solo scopo di delinquere''.

L’immigrazione è un fenomeno che riguarda tutto il continente europeo. Perché lei ritiene che ci siano bande criminali che prediligono l’Italia per le loro scorribande?

''Perché conoscono bene le nostre leggi, la cronica incapacità del nostro Paese a rendere effettive le pene inflitte, la tentazione irresistibile delle nostre classi dirigenti a discernere le ragioni sociologiche, antropologiche, psicologiche o filosofiche che sottintendono tali comportamenti. Disquisizioni che finiscono per occultare la verità, cioè che tale furia bestiale non nasce da situazioni contingenti o casuali, me è ben studiata e premeditata, e trova facile attuazione in una realtà, qual è la nostra, retta da leggi risibili, cavilli. Sanno bene che ad ogni episodio di violenza noi ci indigniamo, gridiamo vendetta, ma poi aspettiamo il prossimo caso per ricominciare daccapo e pieghiamo la testa. Proprio come vogliono loro''.

Non teme che la sua iniziativa possa travolgere anche gli immigrati onesti, che sono la stragrande maggioranza, e innescare una spirale di odio anche contro di loro?

''No. Conosciamo bene i meriti degli stranieri onesti. A loro chiediamo di comitati o rappresentanze cittadine per segnalare subito alle forze dell’ordine gli elementi pericolosi, affinché possano essere subito espulsi dal nostro Paese''.

12/04/2012 - 04:00

 
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