Creato da: lecasame il 04/04/2010
Con calma e per piasèr

 

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DIFENDIAMOCI!

Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
poi penseremo a individuare
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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

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IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESE

 

QUESTA E' SPARTA!

 

Dichiarazioni DIRITTI UMANI

Dichiarazione Universale
dei diritti umani

................................

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dei diritti dell'uomo nell'islam

................................

 

 

 
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Inno nazionale a scuola, in Alto Adige gli alunni non dovranno cantarlo

Post n°928 pubblicato il 03 Luglio 2012 da lecasame

Inno nazionale a scuola, in Alto Adige gli alunni non dovranno cantarlo

"Gli alunni delle scuole in Alto Adige non saranno obbligati a cantare l'inno di Mameli". Lo ha affemato l'on. Karl Zeller. La commissione cultura della Camera – ha annunciato - ha infatti approvato un emendamento della Svp che prevede che sarà il consiglio provinciale a stabilire le modalità di insegnamento dell'inno, come anche della storia del Risorgimento e dell'unità d'Italia.

"Il disegno di legge – ha spiegato Zeller - rappresenta un problema, perché la storia dell'Alto Adige non è paragonabile con quella delle altre Regioni. Ora siamo riusciti a fissare un iter particolare per la Provincia di Bolzano". "Di sicuro – ha aggiunto - l'Italia attualmente avrebbe ben altri problemi da affrontare". "Il ddl – ha precisato Zeller - deve ora ancora passare per le altre commissioni, per poi passare al Senato".

6 giugno 2012

http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=28522

.........................................................................................................

Qualche "piccola" nota su fatti che forse non tutti conoscono e che possono aiutare - come hanno aiutato me - a capire meglio come stanno le cose.

Il Süd Tirol divenne italiano senza un referendum di annessione e la popolazione era contraria in percentuali che andavano dal 95 al 98%.

 

Bozen (ma anche Gorizia e Trieste)  non ebbero nemmeno il referendum del 1946, in base al quale, si dice che i votanti avrebbero indirettamente accettato la Costituzione.

Il Süd Tirol trattiene il 90-95% di una parte delle tasse, non tutte le tasse dirette e nessuna tassa indiretta. Investono sul loro territorio quei soldi al posto dello Stato, e lo fanno MEGLIO. Non ricevono soldi da Roma, ne versano meno degli altri e fanno da soli.

Il Süd Tirol è secondo nella classifica del PIL procapite dopo Milano.

 
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Commenti al Post:
Quintana5
Quintana5 il 08/07/12 alle 13:39 via WEB
Una notazione: uno dei due capoluoghi di provincia dell'Alto Adige si chisma Bolzano, non Bozen. Veniamo alle loro lamentele: i torti subiti (?) circa 60 anni fa mi lasciano del tutto indifferente, da italiano, perché nemmeno i giuliano dalmati avrebbero voluto passare sotto la Jugoslavia di Tito, ma a loro capitò sorte ben peggiore, se non ricordo male; gli abitanti della provincia di Bolzano hanno un'autonomia e dei diritti unici al mondo, sono trattati ottimamente, per cui, come ho detto in passato che le lagne di chi ancora parla di Garibaldi per giustificare uno stato di arretratezza, ora la stessa cosa dico ai cari altoatesini: basta lagne, siete cittadini italiani e da questa condizione giuridica non si torna indietro. Non è poi rispondente al vero che non ricevono soldi da Roma, i trasferimenti equivalgono a poco più di 1000 euro a testa, ben meno dei 3000 dei valdaostani, ma dire niente non risponde a verità. Ricordiamo anche, visto che ci tengono alla loro etica, che il Presidente della Provincia di Bolzano guadagna più del Presidente della Repubblica Federale tedesca e che si rifiutò di festeggiare i 150 anni dell'Unità d'italia. Questa poi dell'inno è la consueta cedevolezza italiana: come non vorrei cedere a chi chiede di non festeggiare il Natale perché offende i suoi sentimenti religiosi, allo stesso modo dico a loro, usando le parole del Premier australiano, che condivido: "esercitate il vostro diritto di andarvene". Quanto alla bontà dell'Amministrazione, la Lombardia avrebbe più diritto di loro di lamentarsi, ma non lo fa...
(Rispondi)
 
 
lecasame
lecasame il 16/07/12 alle 00:01 via WEB
Conosco piuttosto bene alcune persone che sono di Bolzano e quando citano la propria città dicono Bozen. Qual è il problema se la sottoscritta utilizza il nome che gli stessi abitanti di questa città usano? Alle altre indicazioni risponderò prossimamente.
(Rispondi)
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 16/07/12 alle 19:14 via WEB
Per mia curiosità: se andassi a visitare la capitale della Francia diresti che vai a Parigi o a Paris? E la capitale del Regno Unito la chiamiamo Londra o London? Consentimi di esprimere la quasi certezza che dici "Londra" e "Parigi", quindi questo vale a maggior ragione per una città che si trova in Italia! E anche io conosco delle persone che sostengono di abitare a "Palemmo"....
(Rispondi)
 
 
 
 
lecasame
lecasame il 19/07/12 alle 15:16 via WEB
In un mio commento, se mi va, scrivo anche Palemmo. Mica sto scrivendo un dettato a scuola
(Rispondi) (Vedi gli altri 8 commenti )
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 19/07/12 alle 16:57 via WEB
Ho visto che hai scritto "Bozen" e "Sud Tirol" ed in effetti hai ragione, sui commenti si usa l' idioma che si vuole...giusto, certamente. Allora dico le ultime cose che mi vengono in mente: uagliò, chss ssò buone col le sold dell'ieltr, ma le vuless'avvedé senza! E' molisano, della provincia di Isernia, vale no? Mica è un dettato!
(Rispondi)
 
 
 
 
lecasame
lecasame il 20/07/12 alle 18:34 via WEB
Certo che vale.
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 21/07/12 alle 10:27 via WEB
Perfetto: i miei prossimi interventi allora saranno all'insegna dell'omaggio all'Italia, si partirà con il dialetto delle provincia di Terni!
(Rispondi)
 
 
 
 
lecasame
lecasame il 21/07/12 alle 13:01 via WEB
Fai pure. Ti ricordo che potrebbero non capirti.
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 21/07/12 alle 23:52 via WEB
Gná ghe s'embareno! Eche sol'io deo gabí a issi?
(Rispondi)
 
 
 
 
lecasame
lecasame il 22/07/12 alle 19:45 via WEB
Set drè a dì chi?
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 23/07/12 alle 18:22 via WEB
Dat ca si a' padrn de cs, t'ha da faz capei!
(Rispondi)
 
 
 
 
lecasame
lecasame il 24/07/12 alle 17:32 via WEB
Esatto.
(Rispondi)
 
 
lecasame
lecasame il 28/08/12 alle 16:42 via WEB
Ho finalmente ripreso il tuo commento per rispondere con calma e dopo aver verificato meglio ciò che commentavo al post. Dunque. In effetti non è vero che il Sudtirol non riceva soldi da Roma, anzi, insieme al Trentino "ci guadagnano" più di 2 miliardi di euro l'anno (più di 4000 miliardi di lire) come differenza fra ciò che versano allo stato italiano e ciò che lo stato italiano gli trasferisce (c.d. residio fiscale). Chi paga sono le sole regioni con residio fiscale attivo, cioè quelle che danno a Roma più di quello che ricevono: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Lazio, quest'ultima probabilmente a causa delle molte sedi legali di grandi aziende. Verificato tutto questo mi ritrovo a non avere simpatia per l'autonomismo sudtirolese (come anche trentino ad esempio) SE fatto con i soldi altrui e SE fatto non riconoscendo agli altri gli stessi diritti di cui gode. Peggio, il Sudtirol non riceve solo soldi ma gode anche del riconoscimento di una specificità etnica, come uso del tedesco, toponimi bilingui, posti pubblici assegnati in base all'etnia ("proporzionale etnica") ecc. che - sarà anche invidia - trovo ingiusto ed ipocrita da parte di chi zitto zitto in questa Italia degli sprechi e dei furbismi ci sta benissimo e nella quale ha trovato una vera e propria gallina dalle uova d'oro. E dunque, ci vado giù pesante. Perché dove mai una minoranza etnica può sperare di trovare una maggioranza che in parte la mantiene ed al contempo le riconosce ampissimi spazi di autonomia etnica e politica? Il Sudtitol fa il pesce in barile in una Italia che minacciata nell'unità dalla Lega Nord riscopre un patriottismo patriottardo degno di Mussolini, che schiaccia le identità, le culture e le lingue e che schiavizza fiscalmente i "coglioni" padani che ancora hanno voglia di lavorare e fare impresa. Dovessimo essere davvero tutti italiani - come lo stato centrale e centralista asserisce - allora va cancellata ogni autonomia e tutela etno-linguistica, ogni trasferimento a regioni e province speciali che, se siamo tutti italiani, speciali non possono essere per definizione. Se invece ad ogni popolo fosse riconosciuta la propria specificità dovrebbero essere riconosciuti a tutti diritti oggi esclusivi dei sudtirolesi e andrebbero rivisti lauti trasferimenti che non troverebbero più giustificazione (se mai è esistita) in una diversità etnica, perché etnicamente diversi lo sono tutti i popoli. L'Italia non è né sbadata né stupida e sa benissimo che riconoscere certi privilegi - che tanto non paga di tasca sua - a Sudtirol, Trentino, Friuli e Valle d'Aosta è utilissimo a frammentare geograficamente ed etnicamente le ambizioni indipendentiste padane corrompendo i cittadini di queste regioni offrendogli trasferimenti in cambio del loro benestare, espresso sotto forma di mancato voto leghista/indipendentista, allo stato delle cose di una Italia unita e di un Nord vessato che paga per tutti. (Vedi i partiti autonomisti locali che mirano a difendere ed ampliare autonomia e trasferimenti pubblici ma mai mettono in discussione l'Italia unita) Ci ho messo un mese e mezzo ma mi sono chiarita le idee. Grazie Quintana per avermi dato l'opportunità di conoscere meglio questo argomento.
(Rispondi)
 
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