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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...
Proclama all’occidente “’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole. Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”. ......................................... IL CUCULO... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati... SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESEQUESTA E' SPARTA!Dichiarazioni DIRITTI UMANIDichiarazione Universale ................................ Dichiarazione Universale ................................ |
IL CUCULO: NATURA INSEGNA... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati... LEGGI TUTTO Messaggi di Maggio 2012
Post n°863 pubblicato il 09 Maggio 2012 da lecasame
Fa prostituire la moglie anche dopo l’aborto: i carabinieri arrestano un 39enne albanese L'uomo controllava la moglie e la cognata ossessivamente 8 maggio 2012 - di Francesca Marruco Le controllava in maniera ossessiva: contava i loro clienti e i minuti che trascorrevano con ognuno di loro. Controllava il modo in cui si vestivano e si truccavano. Per attirare più uomini possibile. Portava in strada e riportava a casa la moglie, la cognata e altre connazionali per farle prostituire. Quando la moglie rimase incinta si infuriò perché non avrebbe più potuto lavorare. Quando poi lei aveva abortito spontaneamente, lui l’aveva costretta a vendere ancora il suo corpo anche nei giorni successivi, quando lei aveva bisogno di riposo e aveva perdite e dolori continui. Sfruttamento E’ accusato di sfruttamento della prostituzione aggravato da violenza e minacce Lato Proletar, un albanese di 39 anni arrestato dai carabinieri del reparto operativo dei carabinieri di Perugia. E’ stato arrestato dai militari del reparto operativo aiutati da quelli del Cio, giunti da Firenze per qualche mese, martedì mattina, nell’ambito dell’operazione «Pallotta» in cui sono finiti in carcere altre cinque persone. Una è ancora ricercata. Ossessionato dai guadagni Il colonnello Pierugo Todini e il cpaitano Giovanni Rizzo, in conferenza stampa, hanno parlato di un «pesante contesto di assoggettamento, fisico e psicologico, attraverso il quale l’uomo mira ad ottenere dalle donne il massimo del profitto realizzabile». Ossessionato dal guadagno, hanno spiegato ancora i militari, indicava alle donne dove vendere il loro corpo a seconda dei posti più redditizi della città e anzi aveva anche progettato di trasferire l’attività a Nizza, dove secondo lo sfruttatore, era possibile realizzare guadagni più alti. Nizza e Perugia A Perugia si parla di 30 euro per una prestazione in auto e 60- 70 in un appartamento. A Nizza invece, emerge dalle conversazioni, si parla anche di 150 - 200 euro a prestazione. E l’uomo nell’estate del 2011 infatti porta lì le donne e le obbliga a prostituirsi per un paio di settimane. Poi il suo telefono finisce intercettato perché ha contatti con un altro albanese arrestato. E i carabinieri mettono fine alle angherie che le donne dovevano sopportare. http://www.umbria24.it/prostituire-moglie-laborto-carabinieri-arrestano-39enne-albanese/96909.html
Post n°862 pubblicato il 09 Maggio 2012 da lecasame
Sudafrica: uno stupro ogni 26 secondi
http://ca.news.yahoo.com/gang-rape-video-goes-viral-shocking-south-africa-181759729.html Accade a Soweto, la towship dove il governo bianco dell’Apartheid aveva previsto abitassero gli Africani di Johannesburg, per tenerli separati dalla popolazione civile. Evidentemente, non avevano poi tutti i torti, visto che il 25% dei Neri ammette di avere violentato una donna. 19 aprile 2012 Il video di una ragazza di 17 anni violentata da una banda, viene diffuso da telefoni cellulari in modo “epidemico” attraverso il Sud Africa da mercoledì, scioccante in una nazione dove la violenza contro le donne è endemica. La ragazza è stata violentata la scorsa settimana in un sobborgo di Johannesburg, Soweto, ha detto la polizia. più di un quarto degli uomini sudafricani ha ammesso di aver violentato una donna o una ragazza.
Post n°861 pubblicato il 09 Maggio 2012 da lecasame
PULIZIA ETNICA Via Prè - Centro Storico di Genova 4 maggio 2012 Con nessun altro nome, potrebbe essere descritto quel che sta accadendo in Italia, e che sta accadendo sotto i nostri occhi. Attoniti e imbelli. Una sostituzione lenta e pacifica, e per questo più subdola, della popolazione autoctona con elementi estranei. In nome dell’accoglienza, dell’apertura all’altro, della resa incondizionata all’ideologia nichilista dell’interscambiailità-degli-individui, stiamo assistendo all’occupazione del nostro Paese. E dell’intero continente europeo. Quello che un tempo era un valore non-negoziabile, l’indipendenza e l’autogoverno, è oggi bollato come “razzista”. Quello che era, e dovrebbe essere, il valore fondante di ogni Democrazia, l’Identità, viene oggi deriso e vilipeso in nome di un assurdo multiculturalismo e autolesionismo etnico. Mentre i politici europei, sempre più in balia della demenza senile che coglie ogni élite al tempo del proprio tramonto, si arruffano come vecchie comari inacidite in stolte diatribe elettorali, quello che stiamo perdendo è l’unica cosa che conta: noi stessi. La nostra Civilizzazione. Dante, Shakespeare, Goethe, Boudelaire, Cervantes: tutti seppelliti da un’ondata indistinta. Dall’immigrazione che sta sconvolgendo, e distruggendo, l’entità etno-culturale del nostro continente. Non resterà, nulla. I nostri teatri, le nostre Chiese, i musei e i cimiteri ove riposano i nostri avi, tutto verrà seppellito dall’ingordigia del consumismo e dall’ignoranza dei nuovi venuti. Tutto verrà dimenticato sotto le muffe e l’erba, come le rovine di Roma. Una civiltà cadrà sotto l’impeto e l’ignoranza dei nuovi barbari. Al di là delle statistiche manipolate, oggi, gli abitanti non-autoctoni di nascita o di origine, di prima seconda o terza generazione non importa, sono già il 30% degli abitanti della Francia e della Gran Bretagna. Più del 25% in Germania e più del 10% nell’agonizzante Spagna. Quasi il 10% in Italia. Se nulla verrà fatto, tra meno di due generazioni, Gran Bretagna e Francia, saranno i primi due paesi a cadere sotto il giogo dell’occupazione. Il resto d’Europa seguirà. Sepolta per sempre, sotto l’ignavia di chi non l’ha difesa. E di chi ha fatto di tutto, perché non ci fossero motivi per difenderla. Molti di voi ci scrivono e spesso le mail terminano con: “qualcuno deve fare qualcosa!“. Ognuno di noi smetta, di pensare che ci sia un altro, in qualche posto, che deve agire. Chiediamo a noi stessi, cosa possiamo fare oggi, per la nostra terra. Prima che sia troppo tardi.
Post n°860 pubblicato il 08 Maggio 2012 da lecasame
Trasmesso dalla TV tedesca "Stern" il 17 marzo 2004 Per il volo di andata da Roma a Bruxelles
Post n°859 pubblicato il 08 Maggio 2012 da lecasame
Craxi accusa Napolitano di aver taciuto sul finanziamento illegale del PC
Post n°858 pubblicato il 07 Maggio 2012 da lecasame
Picchia la moglie e la violenta con una scopa In manette un indiano di 34anni, che ha seviziato la moglie con un manico di scopa: la donna e i tre figli affidati ad una comunità BRESCIA - 7 maggio 2012 Un indiano 34 enne è stato arrestato domenica pomeriggio per le pesanti violenze ai danni della moglie. Le vicine di casa, intervenute a causa delle urla ripetute, si sono trovate di fronte ad una scena agghiacciante: l'uomo infuriato e completamente ubriaco, la moglie 30enne non solo aveva segni di percosse in viso ma anche tracce evidenti di una violenza sessuale perpetrata con un manico di scopa. «Chiamate un dottore, sto male» ha detto la donna alle vicine, che l'hanno trovata in casa in compagnia del figlio più piccolo, di soli 18 mesi, mentre le due bimbe più grandi (di 5 e 3 anni) stavano giocando nel parco sotto casa. Gli agenti della squadra mobile sono quindi intervenuti arrestando l'uomo e convincendo la moglie a sporgere denuncia (non era la prima volta che subiva violenze tra le mura domestiche). Dopo un intervento chirurgico di sutura è stata assegnata ad una comunità insieme ai suoi tre figli. http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_maggio_7/indiano-20167733200.shtml
Post n°857 pubblicato il 03 Maggio 2012 da lecasame
Bari, scoperto falso cieco: in 25 anni ha riscosso pensione per 323 mila euro Bari - (Adnkronos) - L'uomo, 57 anni, deve rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato. Avviata la procedura per il recupero delle somme riscosse indebitamente Bari, 3 maggio 2012 (Adnkronos) - In 25 anni un falso cieco ha percepito la pensione di invalidita' incassando una somma pari a 323 mila euro prima di essere scoperto dai militari della Guardia di Finanza di Bitonto, in provincia di Bari. L'uomo, 57 anni, come accertato dalle Fiamme Gialle, conduceva una vita assolutamente normale: passeggiava in maniera disinvolta per le strade di Bitonto, attraversando incroci stradali trafficati, faceva la spesa controllando attentamente i prezzi e la merce, si muoveva per la citta' con uno scooter. Tra l'altro in passato il falso non vedente ha fatto il meccanico e il giardiniere e per i lavori agricoli utilizzava un trattore. L'uomo deve rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato. Inoltre, e' stata avviata la procedura per il recupero delle somme riscosse indebitamente. La pensione, intanto, e' stata gia' revocata dall'Inps.
Post n°856 pubblicato il 02 Maggio 2012 da lecasame
Monfalcone: ora gli Islamici vogliono una “madrasa”. Come i Talebani 22 aprile 2012 MONFALCONE. Nel rione di Aris, e non più in centro, a Monfalcone potrebbe nascere la prima “madrasa”, un centro islamico di indottrinamento, di quelli tanto amati dal Mullah Omar. Sono in corso trattative per acquisire la proprietà dell’immobile sfitto che dal 2000 e fino a due anni fa ospitava, in via Primo Maggio, il discount “Hardi”, proprio di fianco del bar al “Cavallino”. E ieri alle 11, alla presenza anche di un architetto monfalconese per la stima di parte, è avvenuto il primo sopralluogo, protrattosi per un’ora circa. Il Centro culturale islamico Baitus-Salat, secondo quanto appreso, ha infatti puntato gli occhi sul grande magazzino, in origine un deposito di piastrelle, costruito nel 1964 su una superficie di 1.840 metri quadrati. Lo ha confermato Sante Mio, contitolare dell’autosalone di via Cesare Augusto Colombo e comproprietario dell’area in questione. «Sei mesi fa io e il mio socio abbiamo ricevuto la prima telefonata d’interessamento da parte dell’Associazione Baitus-Salat e ora abbiamo effettuato un primo sopralluogo tecnico». La cifra in ballo non è da poco, si parla di 600mila euro (3mila a metro quadro). «Ma siamo ancora nella fase iniziale delle trattative – precisa Mio –: l’atto di vendita non è ancora perfezionato. Per quanto ho appreso la comunità bengalese, che in città conta 2mila anime, ha intenzione di realizzare nell’ex magazzino un centro di studio della lingua e del Corano». «Al momento – continua – mi risulta esista un luogo di ritrovo in centro città, ma è di dimensioni troppo ridotte per ospitare tutti gli islamici. Credo che i potenziali acquirenti debbano capire se il loro progetto è fattibile o meno. L’immobile ha comunque tre possibili destinazioni d’uso: residenziale, commerciale e artigianale. Ritengo che la destinazione abitativa possa includere anche la sede di un’associazione culturale». Naturalmente la proprietà spera di perfezionare la trattativa in corso e di concludere l’affare, anche se il problema del prezzo non è di scarso rilievo per la comunità bengalese, che avrebbe anzi chiesto uno sconto. «In origine – ha spiegato Mio – per quell’area sfitta da due anni avevo avanzato il progetto di realizzazione di un complesso edilizio di 12 appartamenti, ma con la sopravvenuta crisi del settore immobiliare l’idea è naufragata». Tra i residenti di via Primo Maggio, ieri mattina, circolava già la notizia di un’avvenuta cessione. Questo per la rimozione, una settimana fa, del cartello “vendesi” affisso sull’immobile. «Magari fosse così – precisa Mio -. In realtà l’abbiamo tolto proprio in rispetto della trattativa in corso e da quando ciò è avvenuto ho registrato altri tre interessamenti: quello di una ditta per la realizzazione di un magazzino deputato allo stoccaggio di biancheria intima, quello di un piastrellista e di un costruttore. Inutile sottolineare che nell’attuale frangente si è costretti a vendere per ottenere liquidità». E se al posto dell’Hardi sorgesse un luogo di preghiera, magari una sorta di moschea? «Personalmente – ha concluso Sante Mio – non avrei alcun problema: da viaggiatore ho visitato numerosi Paesi musulmani e visitato diversi edifici di culto; non vi ho mai visto qualcosa di male in ciò. Esprimere parere contrario equivarrebbe a fare razzismo». Il signor Mio, da buon affarista, se ne frega della sua terra e della sua città. E come al solito, per “confondere”, agita il vetusto spettro del “razzismo”. E’ invece alto, l’allarme che suscita la costruzione, non di una Moschea, già atto grave e invasivo, ma di una “madrasa”, ovvero quei centri di indottrinamento islamico che in Pakistan hanno generato il simpatico movimento dei Talebani. I residenti del posto potrebbero, presto, avere come vicini, dei terroristi in erba. ......................................... E' chiarissimo, ci stanno invadendo e comprando. Di quali conferme avete ancora bisogno?
Post n°855 pubblicato il 02 Maggio 2012 da lecasame
Cinque regioni, dove più della metà dei detenuti sono immigrati 2 maggio 2012 Il triste primato delle cinque regioni italiane, nelle cui carceri, oltre il 50% dei detenuti è straniero.
Dati al 31 Gennaio 2012
http://www.ristretti.it/commenti/2012/febbraio/pdf2/detenuti_31_gennaio.pdf
Post n°854 pubblicato il 02 Maggio 2012 da lecasame
LA TUBERCOLOSI SFIORA IL SANNIO E NESSUNO LO SA di Alessandro Paolo Lombardo - 7 marzo 2012 Potrebbero essere del Mali, del Centrafrica o della Guinea. Tra gli immigrati giunti lo scorso maggio nel Sannio ed ospitati in una struttura di contrada Cesine, a San Giorgio del Sannio, sarebbero stati registrati dei casi di turbercolosi. Due, forse tre. Alcune persone che hanno svolto attività nei centri dove gli immigrati erano ospitati sono stati infatti contattati e sottoposti a controllo medico. Il centro tubercolosi di Benevento è obbligato al segreto di ufficio, non risponde ma, cosa forse più significativa, non smentisce e mi consiglia di chiedere, se sono preoccupato, al mio medico di famiglia. Così ottengo delle rassicurazioni: «Quelli non stanno nemmeno più a San Giorgio del Sannio… poi erano in un posto un po’ isolato, quindi l’ASL ha ritenuto di sottoporre a dei test soltanto i responsabili del centro che erano lì dalla mattina alla sera.» Il gestore della struttura accogliente di contrada Cesine dichiara, tuttavia, di non saperne niente. Al responsabile della struttura faccio allora qualche domanda generica. Non sa nemmeno perché gli immigrati che risiedevano nel suo centro siano stati spostati in un agriturismo di Flumeri «dalla sera alla mattina». Quello che sa, il gestore della struttura, è che nelle sue competenze in ambito sanitario rientrava soltanto l’assegnazione di un medico di base agli immigrati. Ma controlli sanitari veri e propri ve ne saranno stati in struttura? «Solo la prima volta venne la Croce Rossa e fece uno screening un po’ superficiale, uno screening visivo, diciamo.» «L’unica questione – mi dice poi – è quella dei centri sociali» L’affermazione mi lascia un po’ perplesso, temo che l’intervistato voglia intavolare una discussione di ordine sociologico. Tutt’altro. Il responsabile mi spiega che alcuni ragazzi del centro sociale sono stati sottoposti a controllo giacché avevano svolto attività nel centro a contatto con gli immigrati. La tubercolosi è molto pericolosa ma la trasmissione non è facilissima. Attacca solitamente i polmoni. Raramente un’infezione latente diventa attiva ma se ciò accade e la malattia non viene trattata il tasso di mortalità è molto alto (circa il 50%). «I sintomi classici sono una tosse cronica con espettorato striato di sangue, febbre, sudorazione notturna e perdita di peso. Se i batteri riescono ad accedere al flusso sanguigno da un’area di tessuto danneggiato si diffondono nell'organismo e creano molti focolai di infezione, tutti con l’aspetto di piccoli tubercoli bianchi nei tessuti» (Wikipedia). La forma maggiormente contagiosa è la cosiddetta TBC aperta o “bacillifera” in cui i bacilli tubercolari possono essere emessi all’esterno con la tosse, propagandandosi per via aerea.
Non sappiamo da quale forma di tubercolosi fossero affetti gli immigrati ammalati che sono stati accolti a San Giorgio del Sannio. Sappiamo che i test di controllo finora eseguiti sulle persone considerate a rischio hanno dato esiti negativi. A questo dato confortante si aggiungono delle speranze. La speranza che i nostri compaesani a tempo determinato ora ricoverati a Flumeri o in qualche ospedale irpino stiano bene, sulla via della guarigione. La speranza che gli immigrati siano stati sottoposti, nell’interesse di tutti, a dei controlli sanitari seri e non solo a un generico “screening visivo”. http://www.bmagazine.info/index.php?option=com_content&view=article&id=3107%3Ala-tubercolosi-sfiora-il-sannio-e-nessuno-lo-sa&catid=34%3Aattualita&Itemid=83&lang=it
Post n°853 pubblicato il 02 Maggio 2012 da lecasame
Rimini: Chiuso il kebab vicino alla stazione per irregolarità e sporcizia di Andrea Lattanzi - 1 maggio 2012 Venerdì la polizia ha fatto chiudere il kebab dei giardini, situato nei pressi della stazione ferroviaria di Rimini, per sporcizia e irregolarità. Gli agenti della polizia hanno trovato all’interno del negozio tanta sporcizia, vari prodotti scaduti ed alcuni elementi per la cucina non a norma. I poliziotti sono tornati sabato dal gestore e non solo lo hanno sanzionato con una multa di 3.600 euro ma gli hanno intimato di fare interventi di pulizia e di trasformazione strutturale del locale. Il cittadino del Bangladesh ha preferito chiudere l’attività. Fonte: "Il Resto del Carlino" http://www.libertas.sm/cont/news/rimini-chiuso-il-kebab-vicino-alla-stazione-per-irregolarita-e-sporcizia/60747/1.html
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