Creato da: lecasame il 04/04/2010
Con calma e per piasèr

 

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DIFENDIAMOCI!

Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
poi penseremo a individuare
chi glielo sta lasciando fare.

 

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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

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IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESE

 

QUESTA E' SPARTA!

 

Dichiarazioni DIRITTI UMANI

Dichiarazione Universale
dei diritti umani

................................

Dichiarazione Universale
dei diritti dell'uomo nell'islam

................................

 

Messaggi del 06/03/2012

 

EGIZIANO UCCIDE COMPAGNA ITALIANA CON L'ACCETTA

Post n°777 pubblicato il 06 Marzo 2012 da lecasame

Litiga con la convivente e la uccide:
tre colpi di accetta alla testa e al collo

Il killer è fuggito ma è stato bloccato in casa di un conoscente
I due avrebbero dovuto sposarsi ma lei ci aveva ripensato

UDINE - Non ci sono quasi più dubbi. Il movente dell'efferato omicidio commesso questa mattina nel bosco in località La Vuache a Osoppo (Udine) è di natura sentimentale. Il presunto assassino, Ahmed Mohamed Yassin, 53 anni, egiziano da tempo residente a Osoppo, non ha digerito il rifiuto della compagna alla sua proposta di matrimonio. Ne è nato un violento litigio, cominciato alle 8.30 sotto casa della vittima, Giulia Candusso, 45 anni di Gemona (Udine), e terminato nel bosco di Osoppo.

Tragico l'epilogo. Yassin estrae un'accetta, presa in casa di Augusto Casasola, l'uomo che lo ospitava dal 25 maggio, e colpisce la donna. Il primo colpo la prende alle spalle. Poi viene colpita in testa da almeno 4 fendenti, uno al lato destro del capo le provoca una profonda ferita e una copiosa perdita di sangue. A ritrovare la donna è un suo vicino di casa che, insospettito dal violento litigio, li segue. Ma quando arriva nel bosco che Giulia gli ha confidato essere luogo frequentato con Ahmed è ormai troppo tardi. La donna è già stesa a terra, senza vita. E lui non può far altro che lanciare l'allarme.

Sono le 9.30. Comincia subito la caccia all'uomo che si conclude nel raggio di pochi chilometri. Il presunto omicida viene trovato in casa a Osoppo, pronto per farsi un bagno, come aveva chiesto, agitato e tutto sudato, al suo padrone di casa. Addosso a Yassin non vengono trovate tracce di sangue, così come ripulita e riposta sullo scaffale degli attrezzi sembra anche l'arma del delitto. L'uomo viene portato in caserma a Osoppo e dopo essersi trincerato nel silenzio, in attesa dell'avvocato d'ufficio, risponde alle domande del pm Alessandra Burra titolare delle indagini. La confessione attesa, però, non arriva.

Gli elementi raccolti in una giornata frenetica di indagini dai carabinieri di Osoppo, del nucleo operativo di Tolmezzo e investigativo di Udine, sono comunque sufficienti a far scattare l'arresto in quasi flagranza. Omicidio volontario le accuse finora contestate all'egiziano. Ma la sua posizione potrebbe aggravarsi nelle prossime ore, con la contestazione delle aggravanti dei futili motivi, della crudeltà e, forse, della premeditazione.

Nelle prossime ore l'uomo verrà condotto davanti al gip di Tolmezzo per la convalida dell'arresto, poi sarà nuovamente sentito dagli inquirenti. Nel frattempo già domani dovrebbe essere eseguita l'autopsia sul corpo della donna. L'incarico è già stato conferito al medico-legale Carlo Moreschi.

http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=155260

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SICILIA e CAMPANIA le prime regioni con case non catastate

Post n°776 pubblicato il 06 Marzo 2012 da lecasame

In Italia un milione di case “fantasma”

5 marzo 2012

Roma - Case più o meno abusive sconosciute al catasto; vecchi ruderi di campagna ristrutturati e trasformati in abitazioni o case di vacanza; immobili ai quali sono stati aggiunti un piano, una o più stanze, o hanno cambiato destinazione d’uso. La caccia agli “immobili fantasma”, avviata l’anno scorso, ha dato i primi frutti: l’Agenzia del Territorio ha scovato oltre 1 milione di case esistenti, abitate ma ignote al Fisco, mai comparse cioè nella dichiarazione dei redditi dei proprietari. Il risultato è confortante: gli accertamenti effettuati entro il 31 dicembre 2011 hanno consentito di”mettere nel mirino” quasi 500 milioni (472 milioni per l’esattezza) finora evasi senza rimedio.

La guerra all’evasione si arricchisce così di un nuovo filone mentre nello stesso arco di tempo, il 2011, controlli e accertamenti hanno consentito di incassare in totale 7 miliardi 361 milioni con un incremento del 22,7 per cento rispetto all’anno precedente, che in euro significa 1 miliardo 361 milioni in più affluiti nelle casse del Fisco. Il pugno di ferro contro gli evasori fa crescere il “tesoretto” a disposizione del governo, che il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera ha quantificato complessivamente in 12,3 miliardi nel 2011.

Come mai questa differenza? Al gettito fiscale bisogna aggiungere sanzioni e interessi. In più, il dato del ministero non tiene conto delle somme pagate dai contribuenti infedeli, che versano il dovuto spontaneamente prima che sia emessa la cartella esattoriale. Infine, la contabilità del 2011 non può considerarsi ancora chiusa perché non tiene conto dei versamenti da parte delle banche che non si fermano al 31 dicembre 2011. .

Tassate le case fantasma. Partita nel 2010, la caccia agli “immobili fantasma” ha portato in cassa quasi mezzo miliardo per tasse non pagate. . Gettito comunque destinato a crescere perché la legge prevede il recupero degli importi non pagati negli anni precedenti.

La ricerca delle “case fantasma” si è svolta in due tempi: fino al 30 aprile del 2010 era previsto un accertamento basato sulle dichiarazioni dei proprietari, da maggio in poi l’Agenzia del Territorio ha provveduto a classificare i fabbricati sulla base di rendite presunte. Nel complesso, sono state controllate circa 2 milioni 300 mila di particelle catastali e che ha portato a individuare oltre 1 milione di immobili ignoti al Catasto ai quali è stato attribuito un valore di oltre 800 milioni.

La classifica: Sicilia al top. E’ la Sicilia la Regione che detiene il primato degli “immobili fantasma” con oltre 153 mila fabbricati ignoti al Fisco fino allo scorso anno e ora finalmente emersi. Segue la Campania con circa 130 mila immobili non accatastati. La Liguria è agli ultimi posti con 13 mila 208 fabbricati portati alla luce del sole, terz’ultima seguita in coda da Molise e Valle d’Aosta.

Lotta all’evasione. Controlli e accertamenti nel corso del 2011 hanno fatto incassare al Fisco 7 miliardi 361 euro evasi: una somma che cresce fino a 12,3 miliardi considerando interessi, sanzioni, adesioni spontanee e tempi lunghi della contabilità statale. E’ questo il famoso “tesoretto” capitalizzato con la lotta agli evasori, che il premier Mario Monti vorrebbe utilizzare per tagliare le tasse ai contribuenti onesti. Ma le somme incassate dal Fisco fanno gola a molti e rischiano di finire al centro del solito tira e molla, come accadde all’epoca del governo Prodi. Fra le ipotesi circolate in questi giorni c’è anche l’utilizzo del getto anti-evasione per finanziare gli ammortizzatori sociali.

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Trovo preoccupante l'ultima frase dell'articolo: "finanziare gli ammortizzatori sociali"...
Mentre il fatto che le prime regioni disoneste siano la SICILIA e la CAMPANIA non mi stupisce per niente.

 
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Brescia camionista di Modugno Mario Albanese uccide l’ex moglie, la figlia di lei e altre due persone

Post n°775 pubblicato il 06 Marzo 2012 da lecasame

Brescia. Camionista di Modugno Mario Albanese uccide l’ex moglie Francesca Alleruzzo, il suo amico Vito Macadino, la figlia di lei Chiara Matalone e il suo fidanzato Domenico Tortorici

4 marzo 2012

BRESCIA. CAMIONISTA UCCIDE L’EX MOGLIE,
LA FIGLIA 19ENNE DI LEI E ALTRE 2 PERSONE

BRESCIA – Tragedia della follia stanotte a Brescia dove ben quattro persone sono state uccise. A commettere la strage è stato un camionista di 34 anni originario di Modugno (Bari), Mario Albanese, spinto dalla gelosia nei confronti dell’ex moglie, che è una delle vittime. La donna gli aveva dato tre figli, che hanno assistito alla strage.

CHOC

ALLE 3.30. È successo tutto intorno alle 3.30 in via Raffaello a San Polo. L’uomo ha atteso sotto casa dell’ex coniuge che lei rientrasse in compagnia del nuovo compagno. Quando i due sono arrivati ha sparato, in strada, prima all’ex moglie Francesca, 44 anni, e poi a Vito, 55enne amico della donna, uccidendoli. Poi è andato nella villetta dell’ex moglie, dove ha trovato Chiara, la figlia ventenne della donna, che la vittima aveva avuto da una precedente relazione, ed il fidanzato Domenico, di passaggio dalla Calabria, pure lui ventenne: l’uomo ha impugnato di nuovo l’arma e non ha risparmiato neppure loro. La scena si è svolta davanti ai figli di lui, di cinque, sette e dieci anni, che sono stati risparmiati.
Alcuni testimoni hanno riferito che il camionista, dopo aver sparato e ucciso l’ex moglie e altre tre persone, si è puntato la pistola alla tempia per togliersi la vita. È stato a quel punto che è intervenuto un carabiniere in borghese che, abitando a pochi metri di distanza, aveva udito gli spari. Secondo il racconto dei testimoni l’arma si è inceppata e il carabiniere si è avventato contro l’uomo riuscendo a disarmarlo dopo una collutazione nella quale ha riportato alcune contusioni. Il militare è stato accompagnato in ospedale per essere medicato. L’omicida è attualmente in Questura, sentito dal pm Antonio Chiappani e dal dirigente della Squadra Mobile, Riccardo Tumminia, che stanno cercando di fare maggiore luce sui motivi, probabilmente di ordine sentimentale, che hanno scatenato la strage. Prima dell’interrogatorio è stato portato in ospedale per gli esami di rito: il sospetto è che possa aver agito sotto effetto di stupefacenti.

LE VITTIME Si chiamava Francesca Alleruzzo, 45enne maestra in una scuola elementare di San Polo, un quartiere di Brescia, l’ex moglie di Mario Albanese freddata a colpi di pistola dal 34enne mentre si trovava in un’auto fuori dalla casa di via Raffaello. Insieme a lei un amico, Vito Macadino, 56 anni. A essere uccisi nella notte anche la figlia della donna, Chiara Matalone, e il suo fidanzato, Domenico Tortorici, entrambi 19enni, arrivati dalla Calabria e a Brescia solo di passaggio per trovare la madre di lei.

www.ioleggo.it

 
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