Creato da: lecasame il 04/04/2010
Con calma e per piasèr

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001.

 

DIFENDIAMOCI!

Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
poi penseremo a individuare
chi glielo sta lasciando fare.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultimi commenti

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Ultime visite al Blog

Negro1981FabioVenezia1981urlodifarfallamarco.mestrinaroFRA81XLBTDangela.pellegrini51cassetta2donatellagiacomazzifavarulo.vincenzodiego336nchieffoormaliberabompietro1952chifandaniela
 

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

.........................................

 

IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

Leggi tutto

 

SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESE

 

QUESTA E' SPARTA!

 

Dichiarazioni DIRITTI UMANI

Dichiarazione Universale
dei diritti umani

................................

Dichiarazione Universale
dei diritti dell'uomo nell'islam

................................

 

Messaggi del 13/04/2012

 

Tranviere aggredito da un immigrato

Post n°826 pubblicato il 13 Aprile 2012 da lecasame

Anche la moglie del dipendente atm ha ricevuto un calcio

Tranviere aggredito da un immigrato

Il conducente del 23, a fine servizio, ha ricevuto un pugno in faccia da un africano che pretendeva di farlo ripartire

MILANO - Aggressione ai danni di un conducente Atm da parte di un cittadino africano, ieri pomeriggio alle 16.15 in piazzale Bottini: la vittima, 36 anni, ha riportato un taglio al labbro inferiore. Il conducente del tram 23, giunto a fine corsa, stava sistemando il mezzo quando un uomo di presunta origine senegalese gli ha chiesto di

condurlo in piazza Leonardo da Vinci.

Dopo aver spiegato di non poter ripartire perché giunti al capolinea, il conducente Atm

è stato aggredito con un pugno

dall’uomo, che è poi fuggito nella stazione della metropolitana di Lambrate, ha saltato i tornelli ed è salito su un convoglio diretto verso la stazione Centrale. Ad allertare le forze dell’ordine è stata la moglie 42enne del conducente che, attendendolo al capolinea, ha assistito alla scena e, cercando di intervenire,

è stata colpita con un calcio.

L'uomo è stato sicuramente ripreso dalle telecamere di sorveglianza della stazione di Lambrate: indagini in corso

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_aprile_7/tranviere-aggredito-africano-piazza-bottini-2003994077800.shtml

..................................................................................................

IMMIGRATI prepotenti e arroganti!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

BERTINOTTI E' STATO BOCCIATO TRE VOLTE ALLE SUPERIORI

Post n°825 pubblicato il 13 Aprile 2012 da lecasame

Sapevate che anche Bertinotti, come Renzo Bossi, è stato bocciato tre volte alle superiori?

Uno è chiamato “Il Trota” ed è additato quale esempio della scarsa meritocrazia italiana. L’altro è stato persino docente universitario. Verrebbe da pensare che uno sia un autentico somaro e l’altro un intellettuale, come minimo laureato. Invece no. Renzo Bossi, il “Trota”, e Fausto Bertinotti, il docente universitario, vantano la medesima carriera scolastica. Entrambi non sono laureati, anche se per la verità il figlio del leader del Carroccio è ancora all’inizio della sua carriera universitaria. Ed entrambi si sono diplomati con ben tre anni di ritardo a causa di ripetute bocciature.

Su Renzo Bossi si sa già tutto e il contrario di tutto, inutile soffermarsi ulteriormente. Parliamo di Fausto Bertinotti: il “comunista in cachemire” si è diplomato come perito elettronico (!!) presso l’Istituto Tecnico “Omar” di Novara. Correva l’anno 1962, Fausto Bertinotti è nato nel 1940: il diploma gli è stato consegnato alla veneranda età di 22 anni (età in cui oggi in teoria si potrebbe conseguire una laurea breve) a causa delle

tre bocciature maturate durante i cinque anni delle scuole superiori.

Non esattamente uno studente modello. Eppure ha fatto una brillante carriera in politica. E nessuno se ne lamenta.

Per la verità in pochi conoscono le peripezie scolastische del comunista in cachemire, ma i pochi che ne hanno l’onore addirittura riescono a trasformare lo scarso rendimento in un “valore aggiunto” che depone a favore di Bertinotti.

Guardate come lo descrive Aldo Cazzullo in questo articolo apparso sul Corriere della Sera nel 2005.

Bertinotti , secondo Cazzullo,

non è “un somaro”, “un asino”, bensì, udite udite, ”L’unico leader della sinistra italiana ad aver avuto una formazione proletaria” (!!), “ad aver imparato a leggere non sui classici ma sulle pagine sportive dell’Avanti” (!),

E poi?

“E poi le interrogazioni all’Istituto per periti industriali Omar, dove si diplomò con un paio di anni di ritardo (parziale ammissione di Bertinotti, in realtà gli “anni di ritardo” sono tre n.d.r.) parlando per ore anche se impreparato”.

Ma che bravo!

Insomma, a differenza di Renzo Bossi, Bertinotti ne esce bene. Ed era pure in gamba, molto in gamba, perché durante le interrogazioni parlava per ore anche senza sapere nulla. Si potrebbe dire che in politica sia rimasto lo stesso.

Cari laureati italiani con 110 e lode, sappiate che Bertinotti è diventato presidente della Camera. E pure docente universitario, incarico prestigioso che in teoria dovrebbe spettare ai soli laureati. Invece no,

 il glorioso ateneo di Perugia, per festeggiare i suoi 700 anni di storia, nel 2008 ha deciso di offrirgli nientemeno che una cattedra da “docente di diritto costituzionale”.

Osserviamo il manifesto che raffigura il viso di una precaria e quello di Renzo Bossi: c’è scritto “Laureata con 110 e lode, operatrice call center, 800 euro al mese” sotto la ragazza, “Bocciato tre volte alla maturità, consigliere regionale della Lombardia, 10.000 euro al mese” sopra il “Trota”. Diecimila, però, sono anche le preferenze che Bossi jr ha ottenuto per diventare consigliere regionale.

E se sostituissimo la faccia di Renzo Bossi con quella di Fausto Bertinotti, scrivendo

 “Bocciato tre volte alle superiori, mai laureato, ex parlamentare, ex segretario di partito, ex presidente della Camera, ex docente universitario, pensionato a 9.000 euro al mese”?

Ovviamente, non potrebbe mancare la considerazione finale che appare sul manifesto: “Questa è l’Italia!”. O no, cari compagni?

http://www.qelsi.it/2011/sapevate-che-anche-bertinotti-come-renzo-bossi-e-stato-bocciato-tre-volte-alle-superiori/

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

GRADUATORIE PER ALLOGGI PUBBLICI A SAN MINIATO (PISA)

Post n°824 pubblicato il 13 Aprile 2012 da lecasame

Graduatoria provvisoria per l'assegnazione di alloggi pubblici

San Miniato (PISA) - 10 aprile 2012

 

Ai primi venti (20) posti
gli unici che avranno concrete possibilità di prendere casa
CI SONO SOLO cinque (5) ITALIANI

S V E G L I A  G E N T E !

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Torino: campo rom tra topi, rifiuti, sale biliardo e bar abusivi

Post n°823 pubblicato il 13 Aprile 2012 da lecasame

11 Aprile 2012, ore 10:45

Torino: nell'inferno del campo rom tra topi, rifiuti, sale biliardo e bar abusivi

Il campo nomadi di lungo Stura Lazio è una città nella città. Un inferno per chi ci vive. Ma anche per chi abita o lavora lì vicino. Le uniche a sorridere sono le bambine, che la mattina fanno da mamme ai fratellini appena nati. Li portano a spasso in passeggino sulla via principale, fatta di terra e pietre, facendo lo slalom tra i cadaveri dei topi. Le mamme, quando il sole si alza, stendono i panni. I padri dormono ancora, sfilacciano i cavi di rame o chiacchierano, bevendo una birra dietro l'altra. Le bimbe che giocano con bambole in carne ed ossa non vanno a scuola. E neppure i maschietti, che quando non escono per cercare ferraglie o battere moneta ai semafori passano il tempo giocando a biliardo nei bar dentro il campo. Per ora, gli zingari ne hanno aperti tre. Uno più piccolo dentro una baracca con sala per le feste e televisore, uno con gazebo e carambole, l'altro con dehor per le danze.

Rivendono - senza scontrino - birre, Coca Cola e superalcolici. Ma anche acqua potabile, visto che nel campo non c'è neppure una fontana. Le condizioni igieniche sono disperate.

Le toelette, una tazza dentro un gabbiotto di legno senza porte, scaricano direttamente nel fiume.

L'immondizia si confonde con i giocattoli, diventa parte integrante della città, che continua ad ingrandirsi, ad accogliere persone nuove e ad inglobare problemi. Non tutti, naturalmente, delinquono. Anzi, in molti campano raccogliendo ferri vecchi che poi vengono ripuliti e rivenduti. Ma i criminali ci sono, e il rischio di "contagio" della parte sana di un campo in cui

un uomo venne bruciato vivo perché si rifiutava di andare a rubare

resta altissimo.

Alcuni pregiudicati, pare che in questi giorni siano cinque o sei, hanno addirittura ottenuto i domiciliari. E i magistrati, per spedire loro pratiche e convocazioni, fanno riferimento al numero delle baracche, tracciate con una bomboletta spray di colore rosso. I numeri dei residenti, invece, sono incerti. Ma alcune stime parlano di duemila persone. Tra loro, anche due italiani che hanno deciso di abbandonare la vita dall'altra parte del fiume per trasferirsi qui, in quel girone infernale che monsignor Nosiglia definì «da quarto mondo». «L'ho fatto per amore - spiega uno dei due - e sono stato accolto benissimo. In fondo stiamo bene, ma se ci dessero qualche pala per raccogliere l'immondizia e qualche cassone industriale per buttarla staremmo meglio».

Stefano Tamagnone -
tamagnone@cronacaqui.it 

http://www.cronacaqui.it/torino/24396_torino-nellinferno-del-campo-rom-tra-topi-rifiuti-sale-biliardo-e-bar-abusivi-foto-e-video.html

VIDEO

....................................................................

Se andassero a lavorare e pagassero le tasse potrebbero vivere civilmente e l'immondizia la butterebbero regolarmente nei cassonetti comunali. E magari invece di delinquere e defecare nei fiumi potrebbero essere una risorsa per il Paese che li ospita.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963