Creato da: lecasame il 04/04/2010
Con calma e per piasèr

 

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DIFENDIAMOCI!

Intanto difendiamoci
da chi ci sta sbranando,
poi penseremo a individuare
chi glielo sta lasciando fare.

 

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UN GIORNO MIGLIAIA DI UOMINI LASCERANNO...

Proclama all’occidente 
del presidente algerino Houari Boumediene
nel 1974 dal podio delle Nazioni Unite:

“’Un giorno milioni di uomini lasceranno l’emisfero sud per fare irruzione nell’emisfero nord. E non in modo amichevole.

Verranno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo con i loro figli. E’ il ventre delle nostre donne che ci darà la vittoria”.

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IL CUCULO

... quando si schiude l’uovo del cuculo, il piccolo intruso sbatte fuori dal nido i suoi “fratellastri” caricandosene sul dorso le uova e gettandole fuori, o spingendo giù gli altri uccellini del nido se sono già nati...

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SPOT PARTITO DEMOCRATICO SVEDESE

 

QUESTA E' SPARTA!

 

Dichiarazioni DIRITTI UMANI

Dichiarazione Universale
dei diritti umani

................................

Dichiarazione Universale
dei diritti dell'uomo nell'islam

................................

 

Messaggi del 09/05/2012

 

ALBANESE FA PROSTITUIRE MOGLIE E COGNATA

Post n°863 pubblicato il 09 Maggio 2012 da lecasame

Fa prostituire la moglie anche dopo l’aborto: i carabinieri arrestano un 39enne albanese

L'uomo controllava la moglie e la cognata ossessivamente

8 maggio 2012 - di Francesca Marruco

Le controllava in maniera ossessiva: contava i loro clienti e i minuti che trascorrevano con ognuno di loro. Controllava il modo in cui si vestivano e si truccavano. Per attirare più uomini possibile. Portava in strada e riportava a casa la moglie, la cognata e altre connazionali per farle prostituire. Quando la moglie rimase incinta si infuriò perché non avrebbe più potuto lavorare. Quando poi lei aveva abortito spontaneamente, lui l’aveva costretta a vendere ancora il suo corpo anche nei giorni successivi, quando lei aveva bisogno di riposo e aveva perdite e dolori continui.

Sfruttamento E’ accusato di sfruttamento della prostituzione aggravato da violenza e minacce Lato Proletar,

un albanese

di 39 anni arrestato dai carabinieri del reparto operativo dei carabinieri di Perugia. E’ stato arrestato dai militari del reparto operativo aiutati da quelli del Cio, giunti da Firenze per qualche mese, martedì mattina, nell’ambito dell’operazione «Pallotta» in cui sono finiti in carcere altre cinque persone. Una è ancora ricercata.

Ossessionato dai guadagni Il colonnello Pierugo Todini e il cpaitano Giovanni Rizzo, in conferenza stampa, hanno parlato di un «pesante contesto di assoggettamento, fisico e psicologico, attraverso il quale l’uomo mira ad ottenere dalle donne il massimo del profitto realizzabile». Ossessionato dal guadagno, hanno spiegato ancora i militari, indicava alle donne dove vendere il loro corpo a seconda dei posti più redditizi della città e anzi  aveva anche progettato di trasferire l’attività  a Nizza, dove secondo lo sfruttatore, era possibile realizzare guadagni più alti.

Nizza e Perugia A Perugia si parla di 30 euro per una prestazione in auto e 60- 70 in un appartamento. A Nizza invece, emerge dalle conversazioni, si parla anche di 150 -  200 euro a prestazione. E l’uomo nell’estate del 2011 infatti porta lì le donne e le obbliga a prostituirsi per un paio di settimane.  Poi il suo telefono finisce intercettato  perché ha contatti con un altro albanese arrestato. E i carabinieri mettono fine alle angherie che le donne dovevano sopportare.

http://www.umbria24.it/prostituire-moglie-laborto-carabinieri-arrestano-39enne-albanese/96909.html

 
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Sudafrica: uno stupro ogni 26 secondi

Post n°862 pubblicato il 09 Maggio 2012 da lecasame

Sudafrica: uno stupro ogni 26 secondi

 

http://ca.news.yahoo.com/gang-rape-video-goes-viral-shocking-south-africa-181759729.html

Accade a Soweto, la towship dove il governo bianco dell’Apartheid aveva previsto abitassero gli Africani di Johannesburg, per tenerli separati dalla popolazione civile. Evidentemente, non avevano poi tutti i torti, visto che il 25% dei Neri ammette di avere violentato una donna.
Qualcuno chiamerebbe l’Apartheid, “difesa preventiva”.
E mentre prima dell’avvento della nazione “arcobaleno”, la sicurazza delle città sudafricane era invidiata in Europa, oggi in Sudafrica se sei donna, hai più probabilità di essere violentata che di imparare a leggere. Puoi rientrare nel 30 per cento delle adolescenti iniziate al sesso attraverso uno stupro: si stima che ne avvenga uno ogni 26 secondi
[1], ma i casi taciuti sarebbero dieci volte tanti.
E’ interessante, proprio il nuovo Sudafrica di Mandela venga indicato dai seguaci dell’immigrazionismo, come “perla” della società multietnica, come modello di armonia da seguire. Se il SA di oggi è un esempio, lo è come esempio da additare ed evitare.
Un paese pieno di risorse naturali, che ha un solo problema, i suoi abitanti. O almeno, una parte consistente di essi.
Oggi il Sudafrica, lungi dall’essere il ricco paese che era prima del 1994, sta lentamente scivolando verso il livello economico dei propri vicini. Per evitare lo stesso destino, l’imperativo è bloccare l’africanizzazione dell’Europa.

http://www.lagazzettadelsudafrica.net/archives-2011/389-infosanita-sud-africa-violenze-sessuali-su-donne-servizio-sanitario-nazionale-aids-e-vaccino-contro-la-malaria.html

19 aprile 2012

Il video di una ragazza di 17 anni violentata da una banda, viene diffuso da telefoni cellulari in modo “epidemico” attraverso il Sud Africa da mercoledì, scioccante in una nazione dove la violenza contro le donne è endemica. La ragazza è stata violentata la scorsa settimana in un sobborgo di Johannesburg, Soweto, ha detto la polizia.
Giornalisti del Daily Sun hanno portato l’attenzione della polizia sul video, che ha trovato la ragazza mercoledì.
La ragazza ha la capacità mentale di un quattro anni, secondo il sito Web News testimone oculare, il che non è strano, visto che il QI medio subsahariano è circa 75.
Il giornale Star on-line ha riferito che il video dura 10 minuti e 33 secondi, mostrando la ragazza violentata da sette diversi maschi, mentre urla.
La diffusione del video ha costretto il Sud Africa a confrontarsi con la sua incidenza sconcertante di stupro. Più di 56.000 casi sono stati segnalati alla polizia dello scorso anno. Ma il crimine è spesso sottostimato, come nel caso della 17enne, infatti gli stupri non vengono denunciati. Uno studio del 2009 Medical Research Council del governo ha rivelato che solo uno su 25 stupri sono stati segnalati alla polizia. La stessa indagine ha trovato che

più di un quarto degli uomini sudafricani ha ammesso di aver violentato una donna o una ragazza.

 
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PULIZIA ETNICA

Post n°861 pubblicato il 09 Maggio 2012 da lecasame

PULIZIA ETNICA

Via Prè -  Centro Storico di Genova

4 maggio 2012

Con nessun altro nome, potrebbe essere descritto quel che sta accadendo in Italia, e che sta accadendo sotto i nostri occhi. Attoniti e imbelli. Una sostituzione lenta e pacifica, e per questo più subdola, della popolazione autoctona con elementi estranei. In nome dell’accoglienza, dell’apertura all’altro, della resa incondizionata all’ideologia nichilista dell’interscambiailità-degli-individui, stiamo assistendo all’occupazione del nostro Paese. E dell’intero continente europeo. Quello che un tempo era un valore non-negoziabile, l’indipendenza e l’autogoverno, è oggi bollato come “razzista”. Quello che era, e dovrebbe essere, il valore fondante di ogni Democrazia, l’Identità, viene oggi deriso e vilipeso in nome di un assurdo multiculturalismo e autolesionismo etnico. Mentre i politici europei, sempre più in balia della demenza senile che coglie ogni élite al tempo del proprio tramonto, si arruffano come vecchie comari inacidite in stolte diatribe elettorali, quello che stiamo perdendo è l’unica cosa che conta: noi stessi. La nostra Civilizzazione. Dante, Shakespeare, Goethe, Boudelaire, Cervantes: tutti seppelliti da un’ondata indistinta. Dall’immigrazione che sta sconvolgendo, e distruggendo, l’entità etno-culturale del nostro continente. Non resterà, nulla. I nostri teatri, le nostre Chiese, i musei e i cimiteri ove riposano i nostri avi, tutto verrà seppellito dall’ingordigia del consumismo e dall’ignoranza dei nuovi venuti. Tutto verrà dimenticato sotto le muffe e l’erba, come le rovine di Roma. Una civiltà cadrà sotto l’impeto e l’ignoranza dei nuovi barbari. Al di là delle statistiche manipolate, oggi, gli abitanti non-autoctoni di nascita o di origine, di prima seconda o terza generazione non importa, sono già il 30% degli abitanti della Francia e della Gran Bretagna. Più del 25% in Germania e più del 10% nell’agonizzante Spagna. Quasi il 10% in Italia. Se nulla verrà fatto, tra meno di due generazioni, Gran Bretagna e Francia, saranno i primi due paesi a cadere sotto il giogo dell’occupazione. Il resto d’Europa seguirà. Sepolta per sempre, sotto l’ignavia di chi non l’ha difesa. E di chi ha fatto di tutto, perché non ci fossero motivi per difenderla.
Arrendetevi! Gridano sempre più assatanati i sacerdoti del nuovo culto. Il futuro è multietnico, vaticinano. E voi, non potrete farci nulla, ogni “resistenza è vana“.
E lo dicono, perché è con l’ineluttabilità dell’esito, che si cerca di disarmare la resistenza all’invasione. E’ con questo senso di “destino ormai compiuto”, che si cerca di “anestetizzare” la ribellione.
Non credete a quello che dicono. Sempre più Italiani si stanno svegliano dal “sonno indotto”. La Grande Depressione farà il resto. Il nostro compito è farci trovare pronti, non cedere un millimetro della nostra Identità: nelle scuole, nelle persone che frequentiamo, nei locali dove andiamo, nelle persone a cui diamo lavoro e a quelle a cui non lo diamo. In quel senso di appartenenza che non deve mai abbandonarci.

Molti di voi ci scrivono e spesso le mail terminano con: “qualcuno deve fare qualcosa!“. Ognuno di noi smetta, di pensare che ci sia un altro, in qualche posto, che deve agire. Chiediamo a noi stessi, cosa possiamo fare oggi, per la nostra terra.

Prima che sia troppo tardi.
La guerra è qui, oggi. E’ ogni giorno, la resistenza all’invasione, è ogni giorno. Non arrendetevi.

http://identità.com/blog/2012/05/04/pulizia-etnica/

 
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