Creato da Lelahel il 25/05/2005
Le mie parole...Io.. Quello che sento

 

Post N° 326

Post n°326 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Lelahel

Ancora non riesco a spiegarmi come persone che sono state così fondamentali nella mia vita, ora sono scomparse.
Eppure il ricordo è vivo, riesco a vedere ancora tutti i momenti passati insieme, tutto quello che di bello e di brutto c'è stato. Poi come ci siamo avvicinati, così ci siamo allontanati.
Avevo messo tutto da parte, come dice il Liga "
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì" e ieri ho trovato quella mail che ai tempi mi fece piangere e non poco..era il 2003, ora dopo 5 anni rileggendo ciò gli occhi sono di nuovo lucidi

"Esplorando se stessi si scoprono cose che spesso non si è nemmeno consapevoli di nascondere.
Allora capita di inciampare in qualche emozione, in qualche sentimento, in qualche stato d'animo che sono lì in silenzio.
Mi è capitato ieri per caso di tirare fuori un vecchio CD di Shade, e di infilarmi sotto le coperte ancora troppo poco assonnato, ed i pensieri hanno iniziato a girare nella mia testa vorticosamente senza lasciarmi quasi capire a cosa stessi effettivamente pensando. Una rapida carrellata della mia vita, diciamo dai 13, 14 anni in poi, ovvero quando ho iniziato ad avere una vera vita sociale, quando ho iniziato a frequentare gente che non per forza facesse parte della mia famiglia.
Mi sono venute in mente molte delle persone che hanno attraversato i binari della mia vita e su quei binari hanno lasciato parte del loro bagaglio, perchè io passando lo raccogliessi. Mi sono venuti in mente i primi gruppetti con cui ho iniziato a "girare", quelli con cui era quasi d'obbligo essere un po' imbecille, per sentirsi pienamente parte.
All'inizio si era davvero in tanti, si andava sempre in giro, qualche volta si usciva la sera, e puntualmente si veniva puniti dai genitori per il ritardo con cui si era varcata la porta di casa. Di queste persone, quasi nessuno è rimasto, col passare degli anni tutti son scomparsi, ognuno ha preso la propria strada. Qualcuno è rimasto imbecille come 10 anni fa, qualcuno è cresciuto e sta lavorando o studiando per fare qualcosa della propria vita, qualcuno ancora è cresciuto troppo in fretta, e adesso lavora per fare qualcosa non solo della propria vita, ma anche per quella di un figlio che come dicono gli art.31 magari è "dovuto a qualche birra e ad un sedile posteriore"...
Ma il punto è che tutti questi sono passati, ce ne sono state tante altre di persone con cui si è condiviso qualcosa. Mi è capitato molte volte che dei bei rapporti andassero sciupati per delle piccole cavolate; Una parola di troppo, detta nel momento sbagliato può fare davvero grossi danni e poi il grande Vasco ci ha insegnato qualcosa sull'orgoglio "ne ha rovinati più lui che il petrolio". E di orgoglio io ne ho tanto, forse pure troppo, al punto che spesso si confonde con la stupidità di chi non è capace di ammettere un errore. La cosa strana è che a volte quest'orgoglio sembra sparire del tutto e ti viene da chiedere scusa anche per una colpa che in fondo in fondo non è nemmeno colpa.
Tutto questo preambolo per dirti cosa è capitato ieri.
Stavo parlando con un'amica, non è da molto che la conosco, ma inspiegabilmente, la considero già un'Amica, con la A maiuscola, è una persona alla quale è impossibile non affezionarsi, simpatica, dolcissima, sincera, una di quelle persone che quando passano sui binari della tua vita non ti lasciano un misero zainetto, ma una serie di borsoni formato famiglia, per i quali ti devi per forza fermare per caricarli tutti. Parlando con quest'amica, ho riso e scherzato come al solito, ho provato anche a fare il serio (annoiandola in 2 minuti...), e poi d'un tratto le ho detto una cosa, forse espressa male, che le ha fatto cambiare umore. Si è intristita e arrabbiata e non c'è stato verso di farla tornare allegra com'era solo qualche attimo prima.
Non credo di aver fatto qualcosa di sbagliato e mi ha fatto male quando mi ha detto "tu parli troppo" e come spesso accade quando mi sento ingiustamente accusato, ho risposto senza pensare troppo a quello che usciva dalla mia bocca.
E' stato proprio ascoltando Shade, sotto le coperte che mi sono reso conto che non m'importava niente di essere nel giusto, ma l'unica cosa che realmente mi interessava era di aver fatto "star male" una persona per la quale tutto vorrei ma non questo.
Quindi non stare a dirmi che tutto è ok, l'ho capito, ma nonostante ciò ho comunque voglia di chiederti scusa per averti portato via l'allegria che avevi ieri... lasciamelo fare..."




 
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Post N° 325

Post n°325 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Lelahel

Sono altre le persone che dovrei e vorrei escludere
Sono altre le persone con le quali dovrei atteggiarmi da presuntuosa, arrogante e prepotente.
Eppure ancora una volta son sono riuscita a trattenere quelle parole, che non dovevo pronunciare, che non volevo pronunciare.
Mentre parlavo mi sentivo e volevo tapparmi la bocca ma.... ma non l'ho fatto.

Stupida IO!
 

"sono questo le parole,
dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre,
un bacio a testa prima del sonno un altro prima di partire,
le parole che ho detto, e chissà quante ancora
devono venire… "

 
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Post N° 324

Post n°324 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da Lelahel

Ho guardato fuori stamattina e il sole se n’era andato
Ho messo su un po’ di musica per iniziare la giornata
Mi sono persa in una canzone familiare
Ho chiuso gli occhi e sono sgusciata via
Così tanta gente è venuta e se n’è andata
Le loro facce sbiadiscono al passare degli anni
Ancora ricordo se ci ritorno sopra
Chiaro come il sole nel cielo d’estate

More Than A Feeling

 
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Post N° 323

Post n°323 pubblicato il 05 Febbraio 2008 da Lelahel

Sapevo che prima o poi sarei tornata a scrivere sul mio caro vecchio blog, sapevo che prima o poi sarebbe arrivato quel motivo che mi avrebbe spinto di nuovo a scrivere qui.
Si perché questo è il mio spazio, dove posso parlare senza che nessuno mi ascolti, posso scrivere senza che nessuno legga, posso sfogarmi senza che nessuno mi consoli o mi compatisca.
Sapevo che lo avrei fatto, per questo non l'ho chiuso, troppi ricordi… e ora sono di nuovo qui. Leggo le ultime cose scritte ed è come se lui mi aspettasse, come se sapesse che prima o poi sarei tornata di nuovo confidarmi con lui.
Eh già caro blog..eccomi qui, e sai benissimo che sono qui e perché ho un gran bisogno di urlare e che le situazioni non vanno come vorrei.
Sai però, il groppone in gola non c'è più.. Mi rendo conto che le esperienze passate sono servite, mi sento più forte, anche in quegli attimi in cui ho voglia di cedere al pianto e immancabilmente cedo, poi si fa largo quell'orgoglio che pensavo di non avere e che mi fa guardare allo specchio, con gli occhi lucidi e un sorriso un po’ spento ma con la coscienza pulita.
Questa volta non ho sbagliato, sono stata me stessa, non mi sono lanciata, non mi sono buttata, camminavo ancorata a terra.. Tu ti sei lanciato, tu ti sei buttato, tu hai volato.
Io avevo i miei dubbi, ma ci ho provato. Tu non li avevi e ora dici che sei confuso e che mi chiamerai.
Quando, come, dove e perché? Inutile chiedere, tu non rispondi.
Sono delusa da te
Sono orgogliosa di me.
Io che mi sento sempre l'eterna ragazzina a 29 anni ho vissuto un'esperienza con l'anima e la coscienza di una donna.
Tu che sei un uomo di 47 anni, non sai neanche come comportarti, e a questa età, con il tuo bagaglio di esperienza che ti ha portato da me, ora risulti patetico e grottesco.
Ti penso e sorrido..per tutti sei un grande, perché il tuo nome è importante, perché tu sei qualcuno.
Per me sei solo un piccolo uomo, che ha organizzato la partita, l'ha giocata per metà ma poi ha voluto abbandonare il campo.
Paura di perdere?
Il gioco non era divertente?
Ti sei fatto male?

Io sono la vincitrice.. Non ora, ma lo sai anche tu.. Che quando ci incontreremo, io riuscirò a guardarti negli occhi e tu no!

 
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Post N° 322

Post n°322 pubblicato il 10 Maggio 2007 da Lelahel

Non si tratta del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto; più che altro è come se avessimo versato mezza pinta in un boccale da una pinta. Ma dovevo vedere quanta birra c'era, e adesso lo so!

 
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