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LA POESIA NELL'ORLANDO FURIOSO DI L. ARIOSTO

Post n°348 pubblicato il 24 Maggio 2016 da marialberta2004.1
 
Foto di marialberta2004.1

 

Clicca sull’immagine: Ritratto di Ludovico Ariosto tratto dall’Orlando Furioso del 1532 

CLICCA TAG, in alto a sin., poi CLICCA ARIOSTO e FURIOSO, per notizie su Ariosto, sull'Orlando Furioso e le altre sue Opere, e per la Bibliografia  

Maria Alberta Faggioli Saletti

 

LA POESIA nell’ Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (1474-1533). 

2016 V° Centenario della prima edizione del Furioso

 

9 Orlando Furioso, la poesia: verità storica e verità poetica,

l’onorate man degli scrittori 

Nel Canto XXXV, l’evangelista Giovanni, scrittore come l’Ariosto, anch’egli con Astolfo sulla Luna, per recuperare il senno perduto di Orlando, pronuncia un’orazione in difesa della poesia e degli scrittori veri, con parole che esprimono le convinzioni dell’Ariosto: la fama del pietoso Enea, del forte Achille, del fiero Ettore e di tanti altri “che lor si puon con verità anteporre” è stata creata da l’onorate man degli scrittori”.

Aggiunge Giovanni: “Non fu sì santo né benigno Augusto/  come la tuba di Virgilio suona./ L’aver avuto in poesia buon gusto/ la proscrizion iniqua gli perdona.” Augusto non è stato grande imperatore come lo ha descritto Virgilio; egli piuttosto ha saputo tenersi amico il grande poeta.

E Omero ha fatto altrettanto con la vittoria di Agamennone sui troiani (nell’Iliade) e gli oltraggi dei Proci a Penelope (nell’Odissea). Insomma, la poesia, anziché verità storica (verità e sapienza), è verità poetica, cioè favola, invenzione, e ribaltamento della verità storica, che solo il vero scrittore sa creare: “se tu vuoi che ’l ver (la verità poetica creata dal vero scrittore) non ti sia ascoso,/ tutta al contrario l’istoria converti(Canto XXXV, Ottave 20-30).

 

 

 

 
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