Creato da: marialberta2004.1 il 03/12/2007
Ferrara

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

zoecorvinaannatinacontinovince19591valy485michela.grossi75novizioemanuelerikiliberoonofrisilrossettiverniciatureclaus.gisidora.manciaglialdoclemenzi1942nata52copernicano111hopeandhappy
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

I miei link preferiti

 

 

 
« Mostra “Emozione barocca...Galeazzo Giuliani, Dizio... »

Mostra “Emozione barocca. Il Guercino a Cento”, dal 9 novembre 2019 al 15 febbraio 2020.

Post n°424 pubblicato il 10 Dicembre 2019 da marialberta2004.1
 
Foto di marialberta2004.1

   

Maria Alberta Faggioli Saletti  

Mostra “Emozione barocca. Il Guercino a Cento”, dal 9 novembre 2019 al 15 febbraio 2020-prorogata fino al 13 aprile, a cura di Daniele Benati. 1

 

Clicca sull’immagine: Guercino, San Carlo Borromeo in orazione, olio su tela 1614, Cento, Chiesa parrocchiale di San Biagio.

 

 

Catalogo Emozione barocca. Il Guercino a Cento, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Mi) 2019, con saggi di Daniele Benati, FaustoGozzi, Barbara Ghelfi, Tiziana Contri, testi delle Schede (dipinti, affreschi e tempere decorative, disegni, iconografia) di Elena Bastelli, Daniele Benati, Alessandro Brogi, Giacomo A. Calogero, Massimo Francucci, Barbara Ghelfi, Federico Giannini, Fausto Gozzi, Tommaso Pasquali.

 

Un’App gratuita per smartphone, ‘Cento. Città del  Guercino’, facilmente scaricabile dal sito del Comune di Cento, presenta i luoghi legati alla vita del maestro, con la loro storia: la casa, la bottega, le chiese e le case che ospitano i suoi dipinti.  L’applicazione è realizzata dal FrameLAB –Dipartimento di Beni Culturali dell’Alma Mater Studiorum, in collaborazione con il Comune di Cento, a cura di Barbara Ghelfi e Alessandro Iannucci. 

Biglietti: a Cento, in Corso del Guercino, 29/c (tel. 051 6843334),e al Centro Pandurera (Centro Comunale Polivalente), Via XXV Aprile 11, con parcheggio  (tel. 0516843112). La biglietteria non è presente nelle sedi della Mostra;

e-mail: ilguercinoacento@comune.cento.fe.it.

 

▪A Cento, sua città natale, magnifici quadri, tele, disegni, decori raccontano formazione, percorso ed evoluzione di Giovanni Francesco Barbieri (Cento, 8 febbraio 1591- Bologna, 22 dicembre 1666), protagonista secentesco del Barocco, italiano ed europeo. Era detto Guercino, a causa di un occhio strabico. Un resoconto completo, dagli esordi centesi, al soggiorno bolognese e veneziano per studio, poi per lavoro presso il Vescovo di  Bologna (Alessandro Ludovisi, 1615-17), e all’attività  ferrarese, in Castello, presso il Cardinale Legato di Ferrara, Jacopo Serra (1619-20), alla dimora romana di lavoro presso il papa Gregorio XV, il suo mecenate bolognese Alessandro Ludovisi (1621-1623), fino al trasferimento definitivo a Bologna (1642-1666), con la gran fama di maestro dal pennello rapido e dal forte segno pittorico, al servizio di committenti importanti, esigenti e colti. Il Guercino esordisce, come detto, nella sua città natale, e a Cento egli rimane profondamente legato per l’intera vita. Le produzioni del giovane precoce pittore centese erano conosciute e ammirate sia dai pittori contemporanei (il giovane centese è stato lodato per primo dal grande pittore bolognese Ludovico Carracci, non solo per la ‘felicità dell’invenzione’, ma anche come ‘disegnatore di talento’, nonché ‘coloritore felicissimo’), sia da biografi. 

Pittore e opere sono note ai viaggiatori di passaggio, tra i quali Goethe che, nel 1786 in visita a Cento, la definisce città in cui “il suo [del Guercino] è il nome di un Santo che corre sulle labbra degli adulti come dei bambini”. 

▪La monografica centese, ha un percorso espositivo, in due sedi non lontane: alla Rocca, gli affreschi, e nella Chiesa di San Lorenzo, dipinti e disegni.  

▪Nella suggestiva Rocca trecentesca, al primo piano, gli affreschi giovanili di Guercino e della sua Bottega, provenienti dalla Casa Pannini (1615-17), e da Casa Chiarelli Benotti (1617), di recente acquisiti dal Comune e mai esposti al pubblico, ne documentano gli esordi come decoratore di dimore nobili centesi (gli affreschi, riportati su tela, sono oggi alla Pinacoteca Civica di Cento). I dipinti, ispirati a stampe d’epoca, rappresentano il suo amore per il paesaggio,  per la natura, la campagna e i luoghi rustici, per gli animali, la vita quotidiana a Cento, il lavoro nei campi, e le attività legate alla sua terra (la caccia, la pesca, compresa quella del gambero, crostaceo presente nello stemma del Comune di Cento), ma anche per i divertimenti e i passatempi giovanili sulle rive e nelle acque del fiume Reno. Nei paesaggi e nei cieli, freschezza, spontaneità e naturale perfezione di colori e forme (i tipici alberi e le nuvole del Guercino) esprimono la sua affettuosa partecipazione umana.

 

Da segnalare, Paesaggio con cavallo bianco detto “La Rozza”, poetica raffigurazione della vecchia cavalla indebolita che bruca l’erba, Veduta campestre con mietitura del grano, la mietitura con la falce, Paesaggio campestre con estrazione della canapa da un macero, la coltivazione e la lavorazione della canapa della quale Cento era centro importante, con la produzione del cordame centese in uso alla flotta di Venezia e venduto in importanti piazze inglesi (Londra e Liverpool). Tra gli affreschi del ciclo decorativo che Il Guercino e isuoi allievi hanno eseguito nella Casa Chiarelli Benotti,desta particolare interesse Cortile campestre con pozzo e catasta di legna, il cui studio è un Disegno di Paesaggio del Guercino che fa parte della Collezione reale inglese, nel Castello di Windsor (Catalogo, p. 151). Curiose due opere realizzate a temperasu tela con la tecnica del guazzoPaesaggio con festa da ballo campestre e Paesaggio con assalto di uomini armati alla festa campestre, eseguite da un aiutante vicino a Guercino e con libero accesso ai disegni del Maestro.

Nella stessa Rocca, per il visitatore è stato predisposto un video interessante e sorprendente, con la presentazione degli affreschi di Casa Provenzali(1613-14) finora mai visti, ma in corso di restauro. Nel 1614, Guercino viene ingaggiato da Alberto Provenzali, fratello del celebre mosaicista Marcello, per decorare un salone del piano nobile della propria casa con una serie di scene sulla vita di Provenco, centurione dell’esercito di Cesare, leggendario capostipite romano della casata. Il lavoro che gli viene proposto è di grande prestigio e risulta il suo primo incarico importante in qualità di decoratore di grandi spazi. Guercino esegue i disegni delle scene che illustrano le imprese eroiche. Gli episodi delle imprese sono separati da otto nicchie con Telamoni monocromi, autografi, possenti figure reali e vitali, grazie all’uso del chiaroscuro, distintivo della pittura giovanile del Guercino (App Cento.Città del Guercino).

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963