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La commedia, ambientata a Ferrara, si regge sull’amore tra Licinia e Flavio, che il giovane cerca di soddisfare, nascondendolo al padre Ilario e procurando un incontro segreto in casa di Lena, una ruffiana vicina di casa. In scena, i diversi tentativi per rendere possibile quell’incontro segreto, nella casa di Lena, con la complicità del marito Pacifico, e la connivenza di Corbolo, astuto servo di Flavio. Dall’incontro, Lena, abile mezzana, cerca di trarre non solo una buona somma di denaro per i servigi prestati, ma anche la soddisfazione di fare un dispetto al nobile Fazio, padre di Licinia, che è inserito in uno sporco mènage à trois con Lena stessa (sua amante), e con il marito Pacifico. Il "triangolo" di personaggi attempati, il ricco e geloso Fazio (padre di Licinia), il docile e ignobile Pacifico, e Lena amante del primo e moglie del secondo, è efficace e di gran spicco teatrale. Intanto Corbolo (servo del giovane Flavio), cerca di indirizzare gli eventi, per procurare al padrone il denaro che Lena chiede, così, riesce a spillare a Ilario (padre di Flavio) il denaro necessario. Tra le bugie di Corbolo, da segnalare, quella secondo cui Flavio è stato sorpreso da Pacifico in adulterio con Lena. Ilario però corre a chiedere aiuto a Fazio che, mostrandosi gelosissimo, si infuria. Ma inganni e stratagemmi di Lena e di Corbolo (spesso in conflitto tra loro, dato che Corbolo cerca di ridurre le pretese economiche di Lena) non hanno alcuno sbocco o realizzazione, anzi creano l’occasione esterna che permette lo “svelamento” della situazione iniziale dell’amore tra Licinia (figlia di Fazio) e Flavio. Contrariamente ai progetti, l’incontro tra Flavio e Licinia ha luogo in casa della fanciulla e viene scoperto dai parenti, che però concludono senza intoppi un felice matrimonio fra i due. Anche Lena è contenta del denaro guadagnato e della fedeltà di Fazio. -L. Ariosto, La Lena. Comedia di Messere Ludovico Ariosto, Stampata in Vinegia per Nicolò di Aristotile detto Zoppino, M.D.XXXV (Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, S.16.2.44); L. Ariosto, La Lena, a cura di S. Bianchi, Biblioteca Universale Rizzoli, Classici, Milano 1995, 2005. -G. Ferroni, Per una storia del teatro dell’Ariosto, in La Rassegna della Letteratura italiana, LXXIX-1975, pp. 112-113.
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