Mirko's Free LivingLa Vita è Bella, anzi è.......... UNICA ! ! ! ! ! ! ! |
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TESTARDO
Testardo
Io so' testardo
c'ho la capoccia dura
e per natura non abbasso mai lo sguardo
è un'esigenza
perché c'ho 'na pazienza da leopardo
e so' testardo
e non mi ferma gnente
vado sempre avanti fino al mio traguardo
indifferente
e non m'importa gnente se ritardo
io so' de legno
e sembro muto e sordo
ma le tue parole, sta' tranquillo
che me le ricordo
e qualche volta me le segno
io so' de coccio
quello che dico faccio
io so' uno che, comunque vada
le promesse le mantiene
che poi nemmeno me conviene
molto
perché so' un muro
e pure se t'ascolto fondamentalmente
so' sicuro
che la tua vita è appesa a un filo
e io c'ho le forbici
però
se ancora un po' mi piaci
la colpa è dei tuoi baci
che mi hanno preso l'anima
de li mortacci tua
Io so' De Chirico
dico in un senso simbolico
c'ho un controllo diabolico
quasi artistico
del mio stato psicofisico
e se hai capito, mo' traducilo
e so' tenace
perché alla gente piace
ma è evidente che con un coltello
me poi fa' cambià opinione
aho, so' testardo
ma mica so' cojone
io so' de marmo
ma tu m'hai sbriciolato
perché so' testardo fino al punto
che so' sempre innamorato
pure se tu m'hai già scordato
- (e infatti l'hanno vista...)
- m'hanno informato!
però
se ancora un po' mi piaci
la colpa è dei tuoi baci
che mi hanno preso l'anima
de li mortacci tua
Testo e musica: Daniele Silvestri
Piero Monterisi: batteria
Max Gaze': basso
Maurizio Filardo: chitarra maranza
Monica: fisarmonica
Daniele Silvestri: pianoforte, chitarra classica
Adelchi Battista: programamzione
INNO A ROMA
Roma divina, a Te sul Campidoglio
dove eterno verdeggia il sacro alloro
a Te nostra fortezza e nostro orgoglio,
ascende il coro
Salve Dea Roma! Ti sfavilla in fronte
il Sol che nasce sulla nuova storia;
fulgida in arme, all'ultimo orizzonte
sta la Vittoria.
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.
Per tutto il cielo è un volo di bandiere
e la pace del mondo oggi è latina:
il tricolore canta sul cantiere,
su l'officina.
Madre che doni ai popoli la legge
eterna e pura come il Sol che nasce,
benedici l'aratro antico e il gregge
folto che pasce!
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.
Benedici il riposo e la fatica
che si rinnova per virtù d'amore,
la giovinezza florida e l'antica
età che muore.
Madre di uomini e di lanosi armenti,
d'opere schiette e di penose scuole,
tornano alle tue case i reggimenti
e sorge il sole.
Sole che sorgi libero e giocondo
sul colle nostro i tuoi cavalli doma;
tu non vedrai nessuna cosa al mondo
maggior di Roma.
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Solstizio d'Estate (21==>24 giugno) Ecco schematizzata la situazione a mezzogiorno solare del solstizio d'estate per un osservatore a circa +45° di latitudine geografica:Si nota che il Sole raggiunge la sua massima declinazione e la sua massima altezza sull'orizzonte. L'arco diurno è più lungo che in qualsiasi altro periodo dell'anno. L'ombra di uno gnomone proiettata lungo la linea meridiana, raggiunge la sua minoma lunghezza.
E' uno dei sabba minori, chiamato anche Mezza Estate, e ricordato (il 24 giugno) come Festa di S. Giovanni (AUGURI) dalla tradizione cattolica. Il Solstizio d’Estate rappresenta il giorno di massima potenza del Sole, quando la luce prevale sulle ombre della notte (cio’ corrisponde all’inizio dell’estate astronomica). Qui il Dio e’ nel suo pieno vigore, e viene celebrato con l’accensione di fuochi. La Dea, invece, attende di spargere il frutto della sua unione, mentre tutto intorno la natura e’ in pieno rigoglio. Un tempo, tradizionalmente, si usava accendere grandi falo’ nei campi in onore del sole, facendo passare il bestiame tra di essi perche’ fosse purificato dal fumo, e saltando sulle fiamme (quando queste si abbassavano) per propiziare fertilita’ e un buon raccolto. Nella tradizione magica invece, la notte del 24 e la prima mattina, rappresentano il momento piu’ propizio per la raccolta di erbe e piante, od anche della rugiada, da usarsi poi nel corso dell’anno per rituali e altre operazioni. L’erba di San Giovanni (Iperico), il Vischio, il Sambuco, la Verbena e l’Artemisia sono tra le erbe da raccogliere in questa notte. La tradizione popolare italiana, di qualsiasi regione, e’ piena di gesti benauguranti e piccoli riti finalizzati alla divinazione sul futuro matrimonio delle fanciulle, specialmente nelle prime ore del 24 giugno. Esporre un uovo in un bicchiere durante la notte per trarre poi auspici sulle possibili nozze, colare piombo fuso nell’acqua per conoscere il mestiere del futuro marito osservando le forme create dal raffreddamento del metallo. Una leggenda tramanda che vicino al famoso Noce di Benevento, ci fosse un laghetto o un torrente in cui le donne si bagnavano proprio in questa notte, per aumentare la propria fertilita’. Rinomata e preziosa e’ la rugiada di questa notte. Nel nord europa, se una donna desiderava molti figli, doveva stendersi nuda nell’erba bagnata. Cio’ anche se voleva bei capelli e una buona salute. Se volete raccogliere la rugiada, potete stendere un panno tra l’erba, strizzandolo poi il mattino successivo. Oppure scavare una piccola buca, in cui inserirete un bicchiere o un altro contenitore. Sopra di esso poi metterete un telo impermeabile, fissato ai bordi della buca (in alto) e con un foro al centro proprio sopra l’orlo del bicchiere (sul fondo). La rugiada si depositera’ sul telo e scendera’ nel vostro contenitore. Va detto che i moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano tuttora il giorno di “Midsummer” (Mezza Estate, per citare Shakesperare) e i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge richiamano sempre migliaia di persone. La notte di San Giovanni, a Roma, fino al 1872 (anno in cui la festa fu soppressa dal governo italiano), dopo l'Ave Maria veniva sparato un colpo di cannone che dava inizio ai festeggiamenti. Chi voleva si metteva in attesa del passaggio delle streghe, sedendosi, con il mento appoggiato ad un bastone doppio, con lo sguardo rivolto alla Santa Croce, scrutando il cielo. Anche nelle notti più nuvolose, il buon vino dei Castelli romani faceva il più del lavoro, permettendo a tutti di avvistare streghe e fantasmi delle grandi malvagie eroine capitoline, come Lucrezia Borgia, la papessa Giovanna e la famigerata donna Olimpia, patrona dei corrotti e dei corruttori. Quella sera poi, ci si trovava nelle osterie per mangiare tutti insieme le lumache, in modo da scongiurare futuri litigi ed appianare insieme vecchie scaramucce. Le lumache inoltre, in quanto animaletti cornuti, se mangiate in abbondanza, scongiuravano anche il pericolo di essere traditi dai propri amati. Il tutto si risolveva poi nella generale allegria e fraternità, all'insegna dei brindisi e della buona cucina. L'uovo della notte di S. Giovanni Le ragazze da marito, se vogliono conoscere qualcosa sulle loro future nozze, dovranno, la sera della vigilia del 24 giugno, rompere un uovo di gallina bianca e versarne l'albume in un bicchiere o un vaso pieno d'acqua. Il Sole, nel suo moto annuo lungo l'eclittica, all momento del solstizio estivo (21-22 giugno) viene a trovarsi alla sua massima declinazione. Coordinate equatoriali del Sole:d=+23°,5 (declinazione) BUON W.E. &... BUON SOLSTIZIO D'ESTATE A TUTTI / E |
INFO
LOVE IS.....
Inviato da: ilguforeale
il 18/04/2010 alle 21:26
Inviato da: luce1001
il 05/04/2010 alle 13:07
Inviato da: luce1001
il 03/04/2010 alle 20:08
Inviato da: romina05
il 03/04/2010 alle 02:41
Inviato da: STREGAPORFIDIA
il 02/04/2010 alle 14:06