Creato da: Midorigirl il 26/11/2005
postumi di un anno di vita nipponica+ ritorno alla vita bolognese

 

 

Post N° 144

Post n°144 pubblicato il 19 Marzo 2006 da Midorigirl

...Ma come posso dare l'anima
e riuscire a credere
che tutto sia più o meno facile
quando è impossibile ...

Mi sento un po' meglio..finito di lavorare, oggi ho preso una pausa dalla tesi e sono andata a fare shopping, tanto per svagarmi un po', ad Harajuku, la mecca  dello shopping "giovane" di Tokyo. E' davvero un posto molto movimentato, musica a palla in tutti i negozi, tanta, tanta, tanta gente, e giovani giappi di tutte le tendenze, dai punk ai fighetti alle lolita agli hip-hop-maniaci..mentre spulcio tra magliette e vestiti vari in cerca di qualcosa che mi piace, mi capita tra le mani una maglietta con su scritto: "He can't read your mind and you need to talk how you feel about it"..ma che cavolo, ma allora c'è qualcuno che me lo fa apposta?? anche quando non ho voglia di pensare a niente puntualmente qualcosa me lo impedisce. Inutile dire che la maglietta non l'ho comprata!!!

 
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Post N° 143

Post n°143 pubblicato il 18 Marzo 2006 da Midorigirl
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A lungo durerà il mio viaggio
                                                   -Rabindranath Tagore

A lungo durerà il mio viaggio
e lunga è la via da percorrere.

Uscii sul mio carro ai primi albori
del giorno, e proseguii il mio viaggio
attraverso i deserti del mondo
lasciai la mia traccia
su molte stelle e pianeti.

Sono le vie più remote
che portano più vicino a te stesso;
è con lo studio più arduo che si ottiene
la semplicità d'una melodia.

Il viandante deve bussare
a molte porte straniere
per arrivare alla sua,
e bisogna viaggiare
per tutti i mondi esteriori
per giungere infine al sacrario
più segreto all'interno del cuore.

I miei occhi vagarono lontano
prima che li chiudessi dicendo:
«Eccoti!»

Il grido e la domanda: «Dove?»
si sciolgono nelle lacrime
di mille fiumi e inondano il mondo
con la certezza: « lo sono! »

 
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Post N° 142

Post n°142 pubblicato il 16 Marzo 2006 da Midorigirl

Quando sono triste il tempo sembra fermarsi e non scorrere mai, lasciandomi bloccata qui, ad assaporare tutto il mio dispiacere. La mia camera è già piena di lacrime, devo trovare un altro posto dove nascondermi e piangere in pace. Ho solo bisogno di qualcuno che mi prenda e mi porti via e mi faccia sorridere, perchè non mi ricordo più come si fa...e non voglio cedere ancora, non voglio, ma è troppo dura e temo di aver resisistito abbastanza. Questa non è la mia vita, sto male, malissimo, mi sento imprigionata in quest'isola per mia scelta e devo aspettare che il tempo passi per poter finalmente raggiungere l'aereo che mi riporterà alla mia vita. Sono stanca, i giapponesi non li sopporto più, mi sono scocciata

 
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Post N° 141

Post n°141 pubblicato il 16 Marzo 2006 da Midorigirl
Foto di Midorigirl

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'e' tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia

 
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Post N° 140

Post n°140 pubblicato il 14 Marzo 2006 da Midorigirl
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Sadako all'età di undici anni

 
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Le gru della piccola Sadako

Post n°139 pubblicato il 14 Marzo 2006 da Midorigirl
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Oggi voglio raccontare la commovente storia di Sadako, che forse qualcuno avrà già sentito. Dal momento che ho visitato Hiroshima, su cui ho intenzione di scrivere anche molti altri post, comincio dalla storia che emoziona quanti si recano in visita alla città della tragedia atomica..e mi ci metto anche io.

Sadako aveva due anni quando la bomba atomica fu sganciata sulla città di Hiroshima, il 6 Agosto 1945. Crebbe sana e robusta, apparentemente incolume ai mali che affligevano i coetanei sopravvissuti alla bomba, esposti alle forti radiazioni seguenti l'esplosione. A Sadako piaceva l'atletica, di tanto in tanto aveva vinto qualche gara. Fu durante una gara di corsa, nel 1955, che Sadako avvertì un forte mal di testa e perse conoscenza. Aveva dodici anni. Le venne diagnosticata la Leucemia, una delle malattie più diffuse dall'atomica. Le condizioni di salute di Sadako peggiorarono sempre di più. Ma lei non si diede per vinta. Sadako non perse la speranza. Credeva infatti che se fosse riuscita a comporre 1000 origami a forma di gru, sarebbe guarita. La gru, secondo la simbologia giapponese, rappresenta felicità e longevità. Sadako riuscì a comporre le 1000 gru, ma le sue conzioni non migliorarono. Sul suo lettino d'ospedale, cominciò allora farne un altro migliaio. Ne aveva composte 1500 quando la malattia vinse sulla sua vita. Sadako morì all'età di dodici anni, dopo solo otto mesi dalla diagnosi. Il suo sforzo e il suo coraggio commossero tutta la nazione. I suoi compagni di scuola finirono la sua serie di gru, e ancora oggi, i bambini di tutto il Giappone portano in omaggio origami a forma di gru quando visitano Hiroshima e le posano davanti al monumento dei bambini, che ha in cima una statua di Sadako che sorregge una gru.

Nel blocco di pietra sottostante il monumento è incisa la scritta: " This is our cry. This is our prayer. For building peace in this world". Il monumento venne costruito grazie ai finanziamenti di 3200 scuole giapponesi e donazioni da parte di altri nove paesi. La sua costruzione fu completata il 5 Maggio 1958. Ispirato a Sadako, il monumento ricorda anche tutti gli altri bambini vittime della bomba.

Il monumento si trova nel parco della Pace, nel centro di Hiroshima. A pochi passi dall'ipocentro dell'esplosione della bomba atomica.

 
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Post N° 138

Post n°138 pubblicato il 13 Marzo 2006 da Midorigirl

Listening: Heroes- David Bowie

A palla: Every you, every me- Placebo

Un po' di auto-incoraggiamento ci vuole

 
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Too much poison come undone..

Post n°137 pubblicato il 12 Marzo 2006 da Midorigirl

Se il buongiorno si vede dal mattino, il mio oggi fa decisamente schifo. Sono nella fase di lunatismo storta. Primo pensiero appena sveglia: "Che rottura di...ancora in Giappone". Apro la finestra e ad innervosirmi ancora di più ci si mettono le condizioni atmosferiche, mai in sintonia con i miei sentimenti: una bella giornata, il vento caldo soffia tra i pini e i primi ciliegi in fiore..tutto ciò fa da sfondo ai miei pensieri cupi. Guardo lo pseudo giardino zen con i pini bassi e la fontanella con la canna di bambù e la ghiaia e le rocce della casa di fronte. Fa molto Giappone. E mi dà il nervoso. Oggi mi sento stufa di starmene qua, non vedo l'ora di finire gli esami e tornare in Italia. Che può essere anche un paese meno organizzato, meno efficiente e dove c'è tanta gente cogliona che ha votato dalla parte sbagliata, ma è casa mia e non ci posso fare niente. Mi manca.

 
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Tokyo again, naturally

Post n°136 pubblicato il 11 Marzo 2006 da Midorigirl

Ci siamo salutate di fretta, ho appena fatto in tempo ad indicarle il banco del check in e sono corsa via. E' il nostro saluto, è il modo in cui ci salutiamo quando lei parte da Bologna o io parto per Bologna. Veloce, neanche ci guardiamo. Perchè sappiamo che poi non ci rivedremo per mesi. E entrambe sappiamo che anche un minuto in più basta per piangere. E siamo troppo orgogliose per farlo l'una davanti all'altra. Ma io vedo i suoi occhi lucidi così come lei vede sempre i miei. E infatti, ho pianto, da sola, in silenzio, sul treno che mi riportava verso casa. Solo che stavolta la mia casa è Tokyo. Mia mamma è tornata a casa.

E mentre guardo Tokyo avvicinarsi al di là del finestrino, il sole splende come non mai. Una bellissima giornata, forse, la prima di primavera. E mi sento anche io sotto questa luce che avvolge la metropoli più grande del giappone. Sento che ciò vedo scorrere veloce è qualcosa di mio. Un posto in cui ricorderò sempre di aver vissuto. Bene o male, ci ho vissuto. E questo lo rende mio. Da oggi ritorno alla mia "solita vita" giapponese. Mi sento però sospesa. Non è facile vivere e adeguarsi sapendo che tanto poi si ritorna a casa, il pensiero rende lo sforzo del tutto inutile ed è una tentazione verso la rinuncia. Non ho mai sentito il ritorno così vicino, ad oggi..circa tre mesi e mezzo. Sembra niente in confronto a tutti i mesi che ho già vissuto qui.

 
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Post N° 135

Post n°135 pubblicato il 27 Febbraio 2006 da Midorigirl
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Ancora non mi sembra vero..dopodomani andrò all'aereoporto a prendere mamma! ho aspettato così a lungo il suo arrivo..sto organizzando tutti i giri che faremo..ci sono troppe cose da vedere a Tokyo che non c'entra tutto!! Ho deciso che andremo anche a Kyoto e Hiroshima...insomma sti gg sono abbastanza occupata, ma sono pensieri piacevoli. Finalmente il mio umore è migliore del solito (beh non sono proprio lo specchio della felicità, ma almeno sto meglio rispetto al mese di Dicembre-Gennaio). Con lo stipendio mi sono anche regalata l'ultimo modello di i-pod da 30Gb..sono due giorni che lo studio per capire come funziona. E' una lotta tra me e lui, ma comincio a capirci qualcosa....

Tuttavia, penso ancora molto spesso al ritorno. Non vedo l'ora di rivedere tutti gli amici, di vivere la mia vita, come la intendo io, visto che qui ho dovuto stravolgere tutte le abitudini e questo mi va stretto. Ma mancano solo quattro mesi, posso farcela, tutto sommato. E credo che tornerò ancora in Giappone. E la prossima volta, sarò preparata.

Saluti a tutti!!! Chiudo bottega per due settimane...

 
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Post N° 134

Post n°134 pubblicato il 21 Febbraio 2006 da Midorigirl

Al diavolo tutti gli sforzi e i buoni propositi..ieri sera ero in crisi. Paranoia e ansia...io devo sempre lottare, lottare, lottare per affermarmi, e più lotto più devo dimostrare quello che valgo e perchè l'ho conquistato. E sembra che c'è gente che non fa un passo fuori dalla porta di casa, e ottiene senza lottare ciò a cui ambisco io: l'amore vero, laurea in tempi programmati, un lavoro interessante e anche belle vacanze. Non ce la posso fare e la paura costante di deludere chi crede in me...mi spinge verso l'oblio..si, ieri sera ho ceduto e non me ne pento. Ho ripreso le gocce...avevo smesso, forse non dovevo portarle con me, ma non ce l'ho fatta...ed è stato così bello perdere la coscienza per un po'..lasciare il mondo nella nebbia e dormire, dormire, dormire. Oggi non sto meglio di ieri, ma almeno ho dormito in pace. Ho un po' di mal di testa..ma è normale. Ma è così bello il momento in cui senti che l'effetto arriva e sto per addormentarmi come un bimbo indifeso..senza pensieri..

 
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Post N° 133

Post n°133 pubblicato il 20 Febbraio 2006 da Midorigirl

...with this tainted soul, with this weak young heart, am I too much for you?

 
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Non è rose e fiori...

Post n°132 pubblicato il 19 Febbraio 2006 da Midorigirl

Ancora in paranoia per le ricerche per la tesi...il lavoro è divertente ma ogni tanto mi incazzo con qualcuno...

Ho riflettuto sulle mail che mi arrivano dai miei amici in Italia. Tutti scrivono le stesse cose quando pensano a me:

Chissà che bello passare il compleanno laggiù

Chissà quanto ti diverti

Sai che figo studiare all'estero.

Bene, è ora di dire come stanno le cose. Ma è mai possibile che nessuno considera gli sforzi, la fatica che si fa per conquistare giorno dopo giorno un posto in una società che non mi appartiene? E' mai possibile che nessuno pensa al senso di estraneità con cui tutti i giorni convivo, alla fatica mentale di usare sempre inglese e giapponese per esprimermi, per farmi conoscere, per parlare ma con pochissime possibilità di parlare italiano?

Può sembrare un sogno, o una fortuna inaudita o chissà quant'altro... in realtà io credo sempre di più di aver avuto un gran coraggio a venire a Tokyo completamente da sola. Che c'entra, conoscevo un paio di altri ragazzi che avrebbero studiato con me, ma niente di più, solo conoscenti, neanche amici. E non mi sto facendo complimenti. Dico che è davvero dura. Specie quando mi sono resa conto che, se volevo vivere bene qui, bisognava che lottassi da sola e mettessi da parte le paure e le angosce, e andassi avanti. Bisognava che mi buttassi.

Nessuno ha idea di come ci si senta a passare le feste lontani da tutti gli amici di una vita, dai genitori, dai nonni a cui voglio bene, e ripiegare sulle conoscenze che mi sono fatta qui. gente con cui sto bene ma di cui fondamentalmente non mi frega niente. E' come fare un salto nel vuoto, cominciare una vita TUTTA nuova, e ciò non implica che sia meglio di quella che vivo in Italia. Mi manca tutto dell'Italia, tutto, perfino le cose più stupide tipo la tv demenziale. Ma anche quello fa Italia. Qui è come non avere passato, non c'è nessuno a  ricordarti i momenti vissuti insieme o che sappia chi tu sia. Qui io sono quello che riesco a dimostrare di essere, giorno dopo giorno.

Ed è una prova difficilissima riuscire ad essere sè stessi senza avere la possibilità di parlare la propria lingua. Parlare una lingua straniera comporta dei limiti sulla propria personalità, non ci si può esprimere con i propri codici culturali, ma si prende in prestito un'altro metodo di comunicazione che alla lunga modifica il senso delle battute, dell'ironia, dell'offesa, si entra in un'altra cultura. E' un po' come cancellare il proprio background, in senso lato...

E poi, tutte le volte che mi sento stupida perchè magari sbaglio qualche parola e scazzo sulla grammatica..avete idea di come ci si sente a vivere almeno ogni giorno una situazione in cui non si è capiti?

Sono orgogliosa, certo, di quello che faccio, e so che per me è una grande conquista. Ma io e solo io so la fatica che c'è dietro, ogni singolo giorno, per essere arrivata dove sono. E per andare avanti.

Sarò più forte, e ho già imparato cose preziose da questa esperienza. E' formativo, di sicuro.

Ma vorrei che tutti la smettessero di pensare che basta prendere un aereo per essere felici. Qua io non sto facendo i giri turistici..non sto vivendo alla giornata come un turista fa. No No. Vivere all'estero non è la stessa cosa che farcisi una vacanza e vedere e vivere tante belle cose. La vacanza lascia bei ricordi perchè si è vissuti per quindici giorni uno stile di vita diverso, il che fa bene allo spirito. Ma vorrei vedere quanti riuscirebbero a modificare il proprio stile di vita per un anno intero..mangiando cibo diverso, ascoltando musica diversa, ecc ecc

 
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Fuso orario

Post n°131 pubblicato il 18 Febbraio 2006 da Midorigirl

Visto che magari più di uno se l'è chiesto, lo scrivo...

Qui in Giappone siamo 8 ore in avanti rispetto all'orario italiano.

Il che significa: quando in Italia è mezzogiorno, qua sono le 8 di sera.

Ragazzi..vivo nel futuro

In Giappone non c'è ora legale e ora solare come in Italia, l'orario rimane fisso tutto l'anno, quindi, quando a Ottobre l'Europa cambia orario, ci saranno 7 ore di differenza invece di 8.

Per inciso: il jet lag si soffre di più viaggiando verso est che verso ovest. Quando si viaggia verso ovest, si soffre di più al ritorno. Quando si viaggia verso est si soffre di più all'andata. Scegliete voi..

 
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You oughta know

Post n°130 pubblicato il 16 Febbraio 2006 da Midorigirl

Tutte le volte che andiamo al karaoke il mio amico Dolf si incazza con me perchè scelgo sempre Alanis Morrissette che a lui non piace. E comincia "Who's responsible for this song..let me guess". Ma nn devo rendergli conto. Perchè non è Alanis, ma un canzone, una in particolare che serve a farmi incattivire quanto basta per cantare tutto il resto. Una canzone in cui non c'è neanche una riga che non mi ricordi la rabbia che ho provato, che ancora provo. In cui non c'è neanche una riga che non mi ricordi quello che ho vissuto...

Quando a Giugno, nella mia casa bolognese, potevo metterla a tutto volume e urlare, urlare, urlare tutta la mia rabbia, e poi seguiva la catarsi...il momento in cui tutti gli incantesimi sono finiti e io mi sono svegliata. E non era un brutto sogno, ma la triste realtà. La verità che ho dovuto accettare, per andare avanti da sola, per partire ferita ma con la decisione di non chiamarlo più.

Avevo mandato ad Anto un Cd dove avevo registrato solo questa canzone, senza scrivere niente, nient'altro che un biglietto bianco con questo messaggio:

"Auguri. Ascoltala. Ti riguarda"

A settembre, pochi giorni prima di partire, lui mi ha mandato un messaggio. il che mi ha reso ancora più incazzosa.

Ma poi, la distanza distorce i ricordi e io, mi sono messa a scrivergli infinite lettere i primi mesi che ero qui a Tokyo. Lui ci ha pensato. Io, sono la solita rincoglionita. Dovevo lasciar perdere, se non gli avessi scritto, era meglio. Ma ormai, è inutile piangere su ciò che ho fatto. Allora ritorno a sfogare un po' la mia rabbia con questa canzone...è la stessa rabbia di mesi e anni fa....

I want you to know that I’m happy for you
I wish nothing but the best for you both
An older version of me
Is she perverted like me
Would she go down on you in a theater
Does she speak eloquently
And would she have your baby
I’m sure she’d make a really excellent mother

’cause the love that you gave that we made
Wasn’t able to make it enough for you to be open wide, no
And every time you speak her name
Does she know how you told me you’d hold me
Until you died, ’til you died
But you’re still alive

Chorus:
And I’m here to remind you
Of the mess you left when you went away
It’s not fair to deny me
Of the cross I bear that you gave to me
You, you, you oughta know

You seem very well, things look peaceful
I’m not quite as well, I thought you should know
Did you forget about me mr. duplicity
I hate to but you in the middle of dinner
It was a slap in the face how quickly I was replaced
Are you thinking of me when you fuck her

’cause the love that you gave that we made
Wasn’t able to make it enough for you to be open wide, no
And every time you speak her name
Does she know how you told me you’d hold me
Until you died, ’til you died
But you’re sill alive

Repeat chorus

’cause the joke that you laid in the bed that was me
And I’m not gonna fade
As soon as you close your eyes and you know it
And every time I scratch my nails down someone else’s back
I hope you feel it...well can you feel it

 
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Tesi, questa sconosciuta....

Post n°129 pubblicato il 16 Febbraio 2006 da Midorigirl

Sono in paranoia per la tesi...l'altro ieri mi sono messa a studiare un po' il materiale che avevo e mi sono venuti parecchi dubbi e soprattutto: sono a corto di tempo per tutte le ricerche che avevo previsto. Diciamo che non mi sono ancora messa seriamente a fare ricerca bibliografica e mi sono disperatamente accorta di essere proprio una cretina!! Mi rimangono quattro mesi in Giappone ma:

ad Aprile ricomincio le lezioni con esami annessi e connessi e lavoro anche...

Ho concluso che prox mese decurto i giorni di lavoro per dedicare più tempo alla tesi

Già oggi sono stata in biblioteca, e di 29 libri che cercavo con mia sorpresa ce n'erano 20, il che è positivo, intanto posso lavorare su quelli

Sono un po' infastidita dal fatto che il mio relatore (il mio prof a Bologna) se ne è lavato completamente le mani. Gli ho comunicato qualche mese fa che avevo delle idee su un determinato argomento di letteratura giapponese che sto studiando qui a Tokyo e lui si è limitato a dirmi che l'idea è buona perchè non ci sono studi in Italia riguardo questo tema e quindi ho l'occasione di presentare qualcosa di originale e che pertanto posso cavarmela benissimo da sola. Ora, va bene l'atto di fiducia, MA NON SI FA COSì!!! Ho bisogno che mi segua mentre faccio le mie ricerche, quando mi vengono in mente dubbi e idee nuove, ho già cambiato più volte prospettiva..

In pratica, mi sto facendo la tesi da sola, e questo costa fatica. Ho paura che poi, a lavoro finito, se ne esca che non vada bene. Ma non ho altra scelta, in Italia non c'è davvero nessun materiale su cui possa studiare e devo per forza raccogliere tutto qui e nel più breve tempo possibile...non vorrei fare una tesi schifosa, il tema l'ho scelto io e mi piace molto anche. L'idea di presentare qualcosa di originale è un punto di forza. Ma ho paura di non fare in tempo a raccogliere tutti i libri che mi servono...

....vinceròòòòòòòòòòòòòòòòòò.....

 
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...There are a lot of things that turn bad out there...

Post n°128 pubblicato il 13 Febbraio 2006 da Midorigirl

...Now that I've lost everything to you, you say you want to start something new, and it's breaking my heart...but if you wanna leave take good care...baby baby it's a wild world, it's hard to get by just upon a smile...

La vita che ho lasciato in Italia continua a non darmi pace.

Mi ha scritto Micky, il mio migliore amico, annunciando che aveva una grossa notizia per me, e che mi avrebbe fatto piacere.

Mi scrive di Manu. Dice che si è lasciato con la ragazza, che non fa altro che ripetergli che si è reso conto di quanto gli manco, di quanto gli abbia lasciato, che non può dimenticarmi. "contenta? adesso è pronto per te" scrive ironicamente Micky. Manu mi ha scritto delle bellissime mail ultimamente, sento tutta la sua sincerità, immagino i suoi occhi, mentre mi scrive che ho lasciato una ferita, che ora che sono così lontana si è reso davvero conto di come gli manco.

Una delle storie più belle, in cui ho creduto fino in fondo, dopo che Anto  mi ha lasciato e non mi ha insidiato di nuovo. Sempre Anto, sempre lui. Avevo trovato in Manu tutto quello che avrei voluto in Anto, tutto ciò che mi piace, tutto ciò che mi fa stare bene. Ma c'era ancora lui, lui, lui nella mia testa. E Manu viveva le sue situazioni complicate. Non siamo riusciti a viverci, io e Manu, e continuiamo ad avere rimpianti. Così, sono andata avanti, convinta che il destino ci aveva fatto incontrare nel momento più sbagliato. Io non gioisco per la fine di una relazione, anche se altrui, anche se a mio vantaggio. No, questo non mi rende felice. Anche se è una conferma. E' arrivata tardi. forse serviva davvero che partissi per il Giappone perchè lui si rendesse conto che mi avrebbe perso, sul serio. Ne abbiamo parlato tanto, ma la partenza sembrava così lontana e irreale. Invece sono qua. E lui, si è fatto due conti nella coscienza...

Ma adesso...io non oso chiedergli di aspettarmi. Non oso, non riesco neanche a pensarci. E' una pretesa assurda, ho ancora quattro mesi in Giappone..Ma c'è anche da dire che adesso che so di questa sua decisione, non riesco a smettere di pensarci. Se questa è una possibilità per costruire tutto quello che avremmo voluto quando cause di forza maggiore ce l'hanno impedito.

E sento che sarà un salto nel vuoto, ma dovrò dirlo ad Anto prima o poi. E non sarà nè facile, nè indolore. Per entrambi. Ma ormai, non ci credo più  ad una vita insieme...sono disincanata.

Aspetto che Manu mi risponda all'ultima mail, aspetto di leggere cosa mi scrive...

 
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Post N° 127

Post n°127 pubblicato il 13 Febbraio 2006 da Midorigirl

...Parlo già da sola, e disegno nell'aria, certo, ho un po' peccato...

 
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Kimono...

Post n°125 pubblicato il 11 Febbraio 2006 da Midorigirl
Foto di Midorigirl

E' l'inverno la stagione in cui vengono indossati di più i kimono. Interamente in seta, si dice che mantengano caldo il corpo. In primavera e in estate vengono invece indossati quelli di cotone. Un kimono è a tutt'oggi un abito molto costoso, anche se non è raro vedere ogni giorno qualche donna di qualsiasi età iche lo indossa. Comunque, di norma vengono indossati per occasioni importanti, feste nazionali o momenti che richiedono una particolare formalità, tipo i matrimoni o il primo colloquio di lavoro.

 
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Quasi un inferno....

Post n°124 pubblicato il 11 Febbraio 2006 da Midorigirl

Al ristorante oggi è venuta a mangiare mezza Tokyo..ma quanti cazzo sono i giapponesi..alle due e mezza c'era ancora gente in fila fuori dalla porta..se sono stanca!!! E poi, i clienti rompipalle....che ti fanno smaronare per tutto il resto del giorno, che non sono contenti se non rompono le palle, che si lamentano con me perchè è da un sacco che aspettano il dolce. PER INCISO: LA COLPA E' DEL CUOCO CHE ANCORA NON L'HA PREPARATO. Ma siccome la clientela è con me che è in contatto, è con me che si lamenta di tutto il resto. Che poi, poveri cuochi, anche loro oggi hanno lavorato come schiavi. Oggi in Giap è festa nazionale e quindi tutti a mangiare italiano..ma si...

Una richiesta: QUANDO ANDATE A MANGIARE FUORI PER FAVORE, SIATE GENTILI, UN SORRISO DI UN CLIENTE RENDE IL LAVORO PIU' PIACEVOLE A TUTTI...

 
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