AVE CAESAR MORITURI
Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità!
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Dopo esser stato avvisato di far parte di un elenco di INDAGATI per un tentativo di concussione nei confronti del Commissario della Regione Campana Bassolino, Clemente Mastella lascia definitivamente la maggioranza. Issata con forza e tenacia la fatidica "bandiera bianca" dopo esser stato attaccato da più fronti e in modo particolare dagli stessi comunisti che adesso piangono come coccodrilli sull'addio esemplare di Clementino, il Governo rischia la FINE. L'ex-GuardaSigilli ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Romano Prodi spiegando il suo addio dalla maggioranza e dal Governo non garantendo più il sostegno "esterno" come aveva in precedenza promesso.
C'eravamo tanto amati, mi verrebbe da dire, ma invece non è mai stato AMORE vero tra Mortadella e Mastella. Rispetto, forse SI, ma mai amore. "Basta, è finita" così ha intitolato la lattera indirizzata a Romano Prodi e continunado ha esclamato "Usciamo dalla maggioranza, l'esperienza di questo centrosinistra è finita. Alla base della mia decisione, è la mancata solidarietà alcuni esponenti della maggioranza in seguito alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto me e la mia famiglia".
Dopo tutto chiedeva solo un pò di solidarietà, ed invece qualche mascalzone non gli ha rivolto più la parola facendolo sentire solo, molto solo. Ai giornalisti ha ammesso che "Ringrazio Romano per lo splendido e prestigioso incarico di ministro, anche se è stato drammatico. Il rapporto umano con lui rimane e rimarrà sempre, ma l'esperienza politica del centrosinistra è chiusa".
Ora il Governo si spacca e si pensa alle elezioni che sono dietro l'angolo e di GUFI contro Prodi ce ne sono a migliaia. Certo è giunto il momento di lasciare e le CAMERE nei prossimi giorni dovranno pronunciarsi a proposito di questa "mozione di sfiducia" nei confronti del Governo più disastroso degli ultimi cinquant'anni. "Se ci sarà da votare la fiducia, voteremo contro. Prodi, se vuole, può andare a cercare una maggioranza. Noi siamo per le elezioni, anche se questa è una prerogativa del Capo dello Stato. Ma dal punto di vista politico per noi è meglio andare a nuove elezioni". Più chiaro di così si muore davvero.
Ma Clementino no si ferma mica qua, lui ha mille sassolini da togliersi dalle sue scarpette colorate e rivolgendosi al probabile futuro della Sinistra dice "Ha voluto correre da solo e ci ha esclusi. Adesso ha questa opportunità, la colga al volo. A Veltroni auguro buona fortuna, di vincere le elezioni del 2.500 dopo Cristo". Questa è pesante, ma Veltroni si sa ha lo stomaco di ferro e se non ha fatto una piega davanti al DEGRADO SOCIALE verso il quale va la povera ROMA, figuratevi se s'impressionerà di una battuta di Mastella.
In serata, mentre è in corso il vertice con tutti i segretari dell'Unione, il capogruppo del Pd alla Camera Antonello Soro fa sapere che Prodi non è intenzionato a salire al Quirinale come invocato da più parti. Martedì mattina alle 9 ci sarà la Conferenza dei capigruppo, poi Prodi riferirà in aula: secondo quanto si apprende da fonti del governo e del centrosinistra, il premier sarebbe orientato a chiedere la fiducia. E' il minimo che possa fare, sperando che se ne vada in VACANZA per tutta la VITA, sperando che l'ITALIA possa veramente riprendere a CORRERE, sperando di non mostrare più la sua faccia di PIETRA dalle parti di ROMA.
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FINI COME BADOGLIO
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