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IL MITO DI OVIDIO ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE
Post n°266 pubblicato il 06 Dicembre 2018 da gabbiano642014
Joseph Kosuth, Maxima Proposito (Ovidio) SCUDERIE DEL QUIRINALE -Roma Sulla salita del Monte Cavallo 13, la modifica del complesso edificio delle Scuderie del Quirinale,completata nel corso degli anni da Pio IX ha permesso la trasformazione da rimessaggio per cavalli e carrozze in spazio espositivo d'arte d'eccellenza. La mostra dal 17/10/18 al 20/01/19,in ricorrenza del bimillenario, "OVIDIO,AMORI,MITI E ALTRE STORIE" curata da Francesca Ghedini,non tratta la morte del poeta nato a Sulmona,ma tutta la sua opera poetica nell'alone luminoso della "Metamorfosi". Le opere esposte sono sculture,vasi manoscritti, dall'antichità classica ai neon di Joseph Kosuth. Kosuth contrappone i testi di Ovidio ,di grande importanza storica a testi scritti in inglese. In una sala una scritta neon riporta: Ovido Metamordosi libro 3 L'agnizione Par.463-470 Quod cupium mecum est. - Quel che voglio è con me. Joseph Kosuth What I desire, I have - Quel che desidero ho. Vi presento Ovidio in un angolazione diversa,provate a riflettere in quella scritta al neon. Quanto riflettono su di noi la visione di parole coniate nel passato? Nel libro dell'esistenza è una riflessione sul rumore di infinite argomentazioni del vivere. L'opera d'arte è la "metamorfosi" nel percepire l'immagine. Ovidio e Kosuth escono dal cerchio d'ombra dell'antico e ci rivelano quel che oggi è il disagio giovanile,l'amore,il possesso. La metamorfosi nel tempo dell'immagine può significare il chiarore nei pensieri della giovinezza ,per arrivare al traguardo all'ombra della saggezza notturna della vecchiaia. Il compagno d'amore di Ovidio,nella metamorfosi è quel gioco di ruoli che dalla mitologia della passione,del pathos erotico, del tradimento diviene la violenza e il possesso della donna. Nell'incanto delle montagne,dei prati,dei boschi,il mito di Ovidio,nella metamorfosi si trasforma in natura contaminata. Una riflessione potrebbe essere che nei mille linguaggi,mille silenzi, climi,stagioni,nella perdita della presenza vitale,la metamorfosi è il cambiamento dell'essere,il suo rinnovamento spirituale. Adesso che avete visionato quella frase,comprendete che l'arte non è noia profonda. L'arte e il pensiero umano si incontrano nella Metamorfosi, in quell'incanto,in quell'antica forza della mente, in quel mito-odierno che può modificare il mondo.
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