Mare stellatomarinaia di spirito e di origine cerco di vivere e condividere emozioni. |
MARE STELLATO
Mare Stellato, l'espressione l'ho trovata in una canzone di Alesssandro Errico "L'uomo dei sogni", ma è l'immagine figurativa che più mi rappresenta.
Mare essenza naturale delle mie origini, misterioso e affascinante , calmo o agitato che con le sue onde può lambire dolcemente una spiaggia di sabbia sottile cullando la piccola barchetta ormeggiata in porto sotto il faro, o può travolgere tutto ciò che ha davanti con un'inusitata forza. Luminoso quando è colpito dai raggi del sole, tenebroso quando i cupi nuvoloni grigi offuscano l'orizzinte. Profondo di una profondità che a volte stordisce se non si arriva attrezzati e motivati , pauroso nel buio della notte ma quando le stelle iniziano a splendere su nel cielo e la luna si specchia nella sue acque ecco che tutto appare diverso..le onde con il lento movimento luccicano riflettendo le stelle, piccoli diamanti si scagliano dal fondo al cielo in uno spettacolo che entra nel cuore e che distende le membra e quello che si prospetta al viandante è lo spettacolo di un 'essenza che se solo si ha la voglia e la pazienza di scoprire offre misteri e tesori nascosti....questo è il mare stellato.
DIRITTI D'AUTORE
IO
IL MARE
BILANCIA ASCENDENTE BILANCIA
AREA PERSONALE
MENU
I MIEI BLOG AMICI
I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA
NINNA NANNA
a un amico che mi ha fatto vivere belle emozioni
ASSAPORO LA NOTTE
IL TEMPO
ARRIVERà
LE TASCHE PIENE DI SASSI
Post n°41 pubblicato il 23 Agosto 2016 da asteroided0
"Per un caro amico" Ero sulla banchina del porto solitaria e in dolci pensieri assorta Il sole si posa con ardente colore sulle acque scintillanti dalla marea sospinte
Fuggono i minuti in una danza vertiginosa che riflette nel cielo tutti i colori vermigli della sera
Mi sembrava di udir le antiche favole, i racconti soavi e primitivi, di quando ero bambina e con il mio papà su questa banchina venivo a pescar con gli occhi arguti di curiosità e il cuor che palpitava dalla gioia
Ora son sola e guardo il sole che dolce e focoso si posa sulle onde scintillanti
Attendo il raggio verde l’ultimo raggio che emana prima di assopirsi sulle ombre della sera
Non c’è
Ma un raggio ugualmente si irradia scintilla come da una saetta favilla di vita da Dio scappata sorriso di un angelo che riesco a sentir tra un messaggio e una foto tra una risata e un sospiro
Chiudo gli occhi e lascio parlar quella voce di angelo che sento brillar un diamante dalle mille facce che Dio mi ha inviato per farmi ammirar la bellezza del sole che scende la sera
Fermati, contempla quella luce Troverai una mano che ti vuole sostenere Troverai un cuore che ti vuole abbracciare E la sera quando il sonno Stringerà la tua mente e i tuoi occhi Troverai un piccolo angelo che ti farà compagnia Fino a mattina Un angelo dal nome soave e delicato Scelto da Dio per me
Brescia 23 agosto 2016 Diana |
Post n°40 pubblicato il 23 Agosto 2016 da asteroided0
Notte di inizio estate Il venticello accompagna il pensiero Come una carezza che tra i capelli Si insinua nel calore della notte; luna che splende nel cielo corteggiata da uno stuolo di stelle; e li una piccola goccia di rugiada si posa sul dorso di una foglia e piano piano scivola verso la punta. Brilla ai raggi della luna Sussurra parole, piccoli pensieri. Cosa dici amica della notte ? Parlo di un cuore che batte Tra mille sussulti e teneri sguardi Di un cuore che ha ripreso a volare Tra una canzone e un pensiero di mare Ricordo favole antiche tramandate dai grilli e dalle cicale nel vento della notte dall’alba dei tempi. Racconto di sogni leggiadri Tenuti in un cassetto Che alla sera batton le ali ma sanno che son solo dei ladri Nascosti tra la gente delle perdute menti Parlo di libertà e giustizia, di vita e di meraviglie intraviste appena in una piccola goccia di rugiada che voleva scaldar la notte al fuoco dell’amore.” Diventa di un verde smeraldo La piccola goccia di rugiada e risplende alla luce del sole come un piccolo diamante In una meravigliosa mattina Di inizio estate Per sciogliersi al sole Per gelare di notte Per volare nel cielo dei mitici sogni
Diana |
Post n°39 pubblicato il 21 Luglio 2016 da asteroided0
Oggi ti immaginavo accanto a me, tu mi guardavi in silenzio e io ti prendevo la mano, tu mi abbracciavi in un abbraccio che non mi hai fatto mai, così forte che mi mancava il respiro , ma non volevo interrompere quel momento magico. Vorrei dirti tante cose, raccontarti delle mie poesie che mi hanno pubblicato, sogno che si è realizzato dopo tanto, dei ragazzi che hanno finito la scuola, del viaggio in Inghilterra e dell’altro in Spagna, vorrei parlarti di Santa Rita e del Santuario della Madonna dell’Ambro, dei prati di Castelluccio di Norcia Vorrei raccontarti quanto ti ho pensato in questi sei mesi, ogni giorno e quasi ogni istante, quanto ho pregato per te, per noi, perché tu tornassi, perché tu un giorno ti accorga che ti manco e che con noi potreste essere felici tu e tuo figlio. Vorrei poter leggere un tuo messaggio in cui mi scrivi che vuoi parlarmi, che vuoi vedermi Vorrei poterti incontrare e abbracciare in silenzio senza dirti niente solo “ mi sei mancato tanto ma ora sei qui” Vorrei poter ridere con te, gioire, viaggiare, vedere la tv, passeggiare mano nella mano in riva al mare o per le vie della città mentre mi racconti del tuo lavoro Vorrei poterti dire di nuovo “ ti amo”
Ti immagino fortemente, e cerco di visualizzare il momento in cui tutto questo accadrà, io ci credo, si ci credo, so che la Madonnina che ci ha già fatto incontrare una volta, lo farà di nuovo, io ci credo, io sono sicura, noi ci rincontreremo e la nostra vita insieme sarà fantastica |
Post n°38 pubblicato il 15 Aprile 2014 da asteroided0
Sparire. Lasciarmi trafiggere dagli sguardi, dai raggi di sole e dalle parole, senza rimbalzarli. Senza che possano mutarmi in forma od essenza. Scomparire. Dissolvermi. Irresistibile ed affascinante attrazione che mi cattura pensieri e desideri nella sua trappola suadente. Specialmente nei giorni senza orizzonte, giorni da strisciare rasoterra, da respirare appena, tanto per sopravvivere. Specialmente oggi. Poter essere una piccola barca di pescatori, addormentata nel bagnasciuga caldo e umido con i sogni che volano cullati dal caldo del sole e dall’incessante spumeggiare delle onde. Poter essere un fiore di montagna incantato davanti un quadro di cielo e montagne mentre un soffio di vento torna sempre ad accarezzarlo. Poter essere la lente nell’obbiettivo di un telescopio a riflettere senza tregua la luce delle stelle, e dell’universo. Poter essere il viaggiatore di ogni viaggio, il camminatore di ogni cammino, il testimone di ogni paesaggio per respirare ogni luogo e diventarne parte. |
Post n°37 pubblicato il 25 Ottobre 2013 da asteroided0
A volte sono strani i casi delle vita, creano coincidenze che ti lasciano stupito. Ma forse quelle cose che ti appaiono quasi magiche erano scritte sul tuo percorso e tu non lo sapevi. Tutto nasce da una ostinata permanenza in solitudine. La mia solitudine non è triste, ma molto affollata, molto rumorosa. Mi ci trovo anche bene, ma la possibilità di trovarsi in due, di trovare un’alleanza, è la scoperta di una possibilità di intesa, la opportunità di creare una sorta di “soluzione “ tra due persone, non una saldatura, ma qualcosa di solubile appunto. Non ho mai vissuto sperando…. A me non piace la parola speranza. La speranza che, come dicevano i latini, è l’ultima dea, è anche ciò che ti fa stare fermo, in attesa, che ti fa aspettare, che ti dà un tempo di inciampo e di intralcio perché intanto speri che qualcos’altro indipendente da te faccia avvenire qualcosa. Io non amo la speranza e non amo le attese. Io agisco, io sono. Non sono mai stata capace di fermarmi, neanche quando la situazione lo richiedeva, lo esigeva . Ma poi è accaduto qualcosa, il punto di svolta, di non ritorno, la morte di mia mamma ad agosto….lì mi sono fermata…ero impietrita da quel dolore così profondo e così vero, così diverso dal dolore fino a lì provato, un dolore che mi ha colpito le emozioni più profonde e la capacità stessa di fare. E dopo essermi fermata ho iniziato a vedere tutto in modo più chiaro, più trasparente, il tempo non aspetta tempo, il tempo non ci dà tregua, è inutile sperare in un domani migliore, un domani che non arriva mai, oggi, solo oggi esiste, solo oggi respiro e il cuore batte . Eppure, ho ripreso a camminare, a non fermarmi..Ed è così che ho deciso che la mia vita deve valere ogni attimo, ogni respiro e che ogni piccola cosa deve potermi emozionare…. Arrivano momenti in cui incontri qualcuno che ti aiuta a percorrere in modo diverso dal solito il tuo percorso, può essere un amico/a, un collega, uno sconosciuto, una persona che hai conosciuto semplicemente in FB e con cui scrivi senza neanche conoscerla o anche una persona che assume per un po’ un ruolo diverso. Coincidenza? Caso ? destino ? Mi piace pensare solo che si tratta di angeli che ci vengono inviati per aiutarci a scoprirci, a ritrovarci, a illuminarci. Quando li incontri ti accorgi subito che è accaduto qualcosa di particolare, di unico, di eccezionale . Avverti una sintonia , senti che le vostre anime si sono riconosciute e che hanno iniziato a dialogare prima che ancora che i vostri corpi , che la nostra bocca. Quando poi questa persona assume un ruolo anche diverso….bè l’emozione che si prova è irrappresentabile, c’è qualcosa che ti attira, qualcosa che ti spinge a lasciarti andare, a mollare gli ormeggi . Non sai cosa sia ma sai che sono sensazioni sottopelle che ti fanno agire, sai che c’è una forza che ti muove in avanti , che ti spinge a navigare in una mare sconosciuto ma affascinante e fantastico. Basta un attimo e le parole divengono conversazioni di vecchi amici, guardarsi frettolosamente come anime legate da tempo, stringersi la mano e come fare l'amore, vedersi la prima volta è come conoscersi da anni! E’ come aspettarsi da tempo e poi ritrovarsi Non puoi fare progetti, non puoi pensare al futuro, puoi solo vivere intensamente il momento come quando sei al mare e respiri con tutti i tuoi polmoni l’aria piena di salsedine lasciando che la stessa ti pervada interamente. Tanti pensieri ti arrovellano in quel momento la testa, chimere di vecchi meccanismi mentali ti imbrigliano il cuore. Sai che non devi cedere a questi miraggi, sai che il passato ti ha insegnato a rifuggire da queste situazioni che ti legano l’animo. La parola vorrebbe andare oltre l’animo ma la imprigioni, cerchi di dominare le parti di te che si ribellano e che vorrebbero costringerti a non essere libera. Libera…solo quando riesci a esprimere nella pienezza dell’attimo tutta te stessa solo allora sei libera e non ha senso la parola “impegno” né la parola “ domani “ sai che il tuo animo vuole esprimersi e vuole farlo liberamente e non perché è impegnato , vuole esprimersi e lo vuole fare da sola o anche con quell’anima che ha incontrato per caso sulla via, è una forza che ti spinge, ti spinge e non puoi resistere e chi lo fa è pazzo…chi la segue è solo folle, sanamente folle Diana |
Post n°36 pubblicato il 01 Ottobre 2013 da asteroided0
Quale cometa attirerà il tuo sguardo? Oltre Orione satelliti nel buio, luci di aerei si muovono nel cielo.
Non mi curo del mio segno: non so se sia di terra o fuoco, se sia nato l’anno del Drago o quello del Serpente.
Cammino sulle linee del destino bilanciando speranze ed illusioni con il passo leggero dei funamboli.
Puoi giurarci, io non credo agli astrologi: ignoro il mio futuro e colgo il giorno come la farfalla nello stagno.
Non si può aspettare il tempo Inesorabile, lungo, implacabile
e allora?
E il tempo s’è fatto mare dove immergere speranze a rinfrescare il ritrovarsi. E s’è fatto note, dolci, suadenti, tenera sinfonia di primavera.
E s’è fatto cielo Di notte In cui brillano le tante stelle
E s’è fatto stella La mia stella Che custodisce tenera e dolce I miei sogni
Cammino sulla linea del destino E non aspetto il tempo
Una stella attira il tuo sguardo
E come funanboli Ci diamo la man E insieme camminiamo E non ti chiedo niente
1 ottobre 2013 Diana
|
Post n°35 pubblicato il 18 Aprile 2013 da asteroided0
“Non erano baci ma trascinamento, forza, energia vitale che stava facendo incontrare i nostri animi, chi sa uniti un tempo e poi dispersi. Animi morti o solo in letargo, dal tempo, dal passato, dalle brutte esperienze, accecati dal sole di ...mezzogiorno . Se esiste una tecnica di resurrezione ce la siamo praticata, i nostri animi si sono svegliati, si sono incontrati. Il tuo animo teneva sotto il mio e il mio reggeva il tuo, come fa una terra con la neve, come fa la barca sul mare…Emozione , il battito del cuore che ci faceva compagnia e che sussurrava ciò che a parole non ci siamo detti.. Stanotte anche solo per un momento mi sono sentita unica. Domani, lo so è un altro giorno. Ma non mi importa…domani tutto potrà accadere, ma oggi….oggi siamo stati insieme ed è stato bellissimo” ( tratto da Frammenti – Diana aprile 2013) |
Post n°34 pubblicato il 15 Aprile 2013 da asteroided0
Uno dei miei più grandi problemi sono le scarpe , invidio chi porta i tacchi alti e quelle scarpe che ti fanno sentire tutta tirata . Ci ho provato a tenerle su , a camminare ma ne ho prese di storte di quelle che fanno male che poi ti inchiodano e non ti fanno più camminare, ti lasciano immobile ad aspettare che il mondo arrivi a te ma il mondo non arriva . Allora mio malgrado ho deciso che io sono quella da tacchi bassi da scarpe comode . Riesco a non stare ferma , riesco a camminare ad andare avanti a non aspettare più quel qualcosa o qualcuno che tanto non arriva . Io sono per le scarpe comode quelle che ti portano lontano. Certo è più difficile così essere guardata ed essere seguita, è impegnativo ma io devo stare nelle mie scarpe e chi sa forse nel cammino si incontra qualcuno con le scarpe comode che ha voglia di camminare con me 11 aprile 2013 Diana |
Post n°33 pubblicato il 15 Aprile 2013 da asteroided0
Sapete cosa è la felicità ? Quanti filosofi ne hanno parlato e quanto ognuno di noi la ricerca. Epicuro, in una Lettera sulla felicità a Meneceo, lo ravvisava sul fatto che non c'è età per conoscere la felicità....non c'è età ma il tempo è ...in ogni caso un grande tiranno ci dà e ci toglie ciò che può renderci felice con la velocità della luce. E allora cosa è la felicità ? è quel secondo che non dimenticherai mai perchè ti ha emozionato così tanto che lo porterai sempre con te, quel secondo che avresti voluto non finisse mai e del quale non puoi far altro che combattere con tutta te stessa per farlo rinnovare in un'emozione che però è solo presente 11 aprile 2013 Diana |
Post n°32 pubblicato il 15 Aprile 2013 da asteroided0
C’era una volta.........e c’è anche oggi........alle pendici di un monte del Trentino, nella catena delle Dolomiti del Brenta, in una distesa di verde, inghirlandata da variopinti e profumati fiori: la casetta delle farfalle. Un habitat fantastico, dove la magia dei colori mette le ali all’ immaginazione per trasferirla nel mondo dei sogni. ...ed il sogno prende l’animo, la mente. il cuore e finalmente sosta ad osservare uno spettacolo magico fatto di colori, forme e intricate movenze delle più belle farfalle del mondo. La vita delle farfalle si svolge in una grande pace e serenità , tra mille fiori, prati verdi e distese interminabili di boschi. La natura riserva un grande spettacolo e quel posto è l’habitat di tante altre specie di animali, uccelli, lombrichi, cerbiatti, tartarughe , lepri.. Lo spettacolo dà vita alla fantasia di chi ha la fortuna di osservare. Dalla vetta più alta si osserva la valle, lo sguardo si perde all’orizzonte e si incrocia con il volo delle aquile e dei falchi, le nuvole ti sfiorano , il vento ti accarezza il viso e sembra di essere in Paradiso Era arrivata la primavera . Un piccolo bruco camminava verso la grande montagna. Sulla sua strada incontrò un grillo." Dove vai ?" gli chiese. Senza smettere di camminare, il bruco rispose:" Ieri ho fatto un sogno:ho sognato che ero sulla cima della montagna e da lì potevo guardare tutta la valle. Era bellissimo !Così ho deciso di realizzare il mio sogno."Mentre il bruco si allontanava il grillo disse:" Devi essere pazzo! Come farai ad arrivare fin lassù? Tu, un piccolo bruco ? Per te, una pietra sarà una montagna,una piccola pozzanghera sarà un lago,e qualsiasi ramo sarà una barriera insuperabile !"Ma il piccolo bruco era gia lontano Il piccolo bruco continuava a camminare perché dentro di sè sentiva che doveva farlo. Dopo qualche tempo, stanco e senza forze, sentendosi sul punto di morire, decise di fermarsi a riposare, e costruì col suo ultimo sforzo, un bozzolo. Il sole brillava in modo speciale,gli animali si avvicinarono a vedere i resti dell'animale più pazzo del mondo che per realizzare il suo sogno era morto . Ma a un tratto quel bozzolo grigiastro,cominciò a rompersi, e con gran meraviglia videro spuntare un paio di occhi e due antenne......A poco a poco, uscirono anche due bellissime ali, dai colori stupendi. Era una farfalla !
. Intanto sulla cima della montagna , una tartaruga, dopo essersi svegliata dal suo lungo letargo, si trovò a vagabondare fra le piante, nutrendosi delle loro foglie e dei loro fiori. Essa andava lenta, la sua testolina usciva da una enorme corazza. Anche le zampette venivano fuori dalla casetta, pronte a ritirarsi in qualunque momento di pericolo. La tartaruga procedeva dritta sulla sua strada, con la sua andatura lenta e con quel musetto dal sorriso dolce e guardava meravigliata ogni fiore e ogni filo d’erba, canticchiando di tanto in tanto e parlando con le formiche, i lombrichi e i bruchi che incrociava sulla strada.
La farfalla, nel frattempo, dalle enormi ali variopinte di blu e turchese, aveva realizzato il suo sogno, era riuscita a volare libera, a liberarsi del suo animo e di bruco ed era giunta sulla cima della montagna. Di lì si posò sull’orlo dello sperone che guardava la valle e ammirava stupita il panorama. Dopo un po’ volteggiò e dopo aver girovagato tra qualche pozzanghera e un paio di laghetti, si posò su un piccolo masso nascosto nell’erba. Girando lo sguardo notò la tartaruga , un animale stranissimo, con quella enorme casa sulle spalle. Il suo cuoricino batté forte. Vedere un animale tanto strano, che si portava dietro la sua gigante casetta, la fece tremare di paura ma al tempo stesso la incuriosì. La tartaruga, dal canto suo, nel notare subito i colori blu e turchese della farfalla, rimase ad osservarla, incantata per tanto fascino ma stranita anch’essa dalla diversità di questo essere. La farfalla raccolse tutte le sue forze e le rivolse la parola: ”Oh tu che mangi le foglie di questa meravigliosa pianta, non ti sei stancata di restare lì ferma a guardare l’orticello ? non ti andrebbe di arrivare lì sull’orlo dello sperone per osservare il panorama ? “. La tartaruga, colpita dalla bellezza delle ali e dai meravigliosi colori che coprivano il corpo della farfalla, ascoltò poco ciò che essa le diceva e, per tutta risposta, le fece un’altra domanda: “Angelo dai colori azzurri, da quale regno provieni? Sei pazza se pensi che io possa arrivare laggiù con il peso della mia casa ” La farfalla le si posò sul musetto allegro, la guardò negli occhi e le disse “ ehilà ma vorresti restare sempre qui, non vorresti proprio sbirciare cosa c’è qui in giro ? “ e intanto le raccontò della sua storia, di quel bruco che voleva arrivare in cima alla montagna e di quello che aveva fatto per riuscirci .La tartaruga la prese per folle, era impaurita dalla sua forza ma affascinata al tempo stesso. Così dicendo la tartaruga tentò di raggiungerla, fece anche dei passi più lunghi delle sue zampette ma dopo un po’ il suo corpo così pesante glielo impedì. La bella farfalla cercava di incitarla e con gesti assurdi cercava di tirare a modo suo la tartaruga, ma dopo u po’ si rese conto che per quanti sforzi facesse non era possibile farla andare più veloce . La farfalla si posò di nuovo sul musetto della tartaruga guardandola negli occhi . La tartaruga anche la fissò. Quello sguardo in quel momento disse loro tante cose, un’emozione profonda scaturì in entrambi. Da quel giorno la farfalla si divertiva a volare di fiore in fiore per poi riposarsi sopra la casetta della sua amica tartaruga e la tartaruga continuava i suoi piccoli passettini salutando le formichine sulla strada. La primavera, con tutto il suo splendore, accarezzava la natura ed i suoi abitanti. Le piante e gli animali godevano della bella stagione, mentre i raggi del tiepido sole giocavano a nascondino fra le piante di quei prati. Le farfalle nella casetta più in là erano tutte in festa, ma la farfalla non voleva andare lì, le sarebbe dispiaciuto lasciare la sua amica tartaruga anche se il suo cuore le diceva di volare lontano . Un giorno, delle nuvole nere oscurarono il sole; tuoni riecheggiavano nella valle e una pioggia torrenziale si abbatté su quel bosco. Gi animali fuggivano cercando riparo . La farfalla che si trovava a spasso con la sua amica tartaruga, non ebbe il tempo di raggiungere la casetta delle altre farfalle, era tutta bagnata, le sue ali avevano perso gli splendidi colori e non riusciva più a battere le ali ormai bagnate. Era, proprio, in difficoltà. La tartaruga, in un primo momento, non sapeva come comportarsi, si era già rifugiata nella sua casetta e guardava la farfalla che in difficoltà batteva le ali . Allora le venne un’idea, uscì dalla sua casetta , avanzò il passo e decise di ospitare la sua amica farfalla nella sua casetta. Ritirò la testolina e le zampette in modo da lasciare lo spazio necessario perché la farfalla vi potesse entrare. Rimasero insieme, vicine, vicine, finché le nuvole nere si allontanarono. Ritornò a splendere il sole La farfalla uscì dal suo rifugio, ringraziò la sua amica e volò nell’azzurro del cielo. La tartaruga rimase ad osservare le capriole della sua amica ma ora più che mai voleva seguirla . la farfalla le si posò sul muso e le disse “ tu non puoi diventare una farfalla, e mi hai attratto per questo, perché sei così diversa da me , io non posso tirarti a vedere il panorama laggiù, la strada è lunga e faticosa e non sappiamo se ce la faremo , però se vuoi posso volteggiare su di te, cantando e ridendo, guardandoti negli occhi . Tu puoi avanzare un pochino e guardarmi, cantando con me , puoi cercare di starmi vicino allungando il tuo musetto, io non correrò . Non ti dico che arriveremo a guardare il panorama sullo sperone di roccia, ma potremmo insieme per un po’ guardare quanto è bello il cielo cantando e danzando e se ti sforzi con la fantasia potremmo anche immaginare di volare, tu e io insieme per un po’ scoprendo posti diversi che né tu né io mai avremmo immaginato . Ma se non riesci a volare come me neanche con la fantasia , non farlo, io voglio che tu resti te stessa ma che ti possa solo emozionare con me, la vita è così strana e così dura, viviamo questo sole meraviglioso che è spuntato dalle nuvole senza pensare a nulla “
La tartaruga guardava la leggera farfalla e le disse “ mio piccolo angelo,mi piacerebbe raggiungerti fin laggiù e volare con te, ma ora non posso e non voglio, ora preferisco camminare con una tartaruga simile a me, ora preferisco non impegnarmi in voli emozionali e che mi impegnino energie , son tartaruga “ : La farfalla cominciò a battere le ali e con impeto di rabbia le disse “ sei tartaruga ma hai dimostrato di saper volare e tu ora rinunci a delle belle emozioni per camminare con una tartaruga, ti accontenti di questo ? non ascolti il battito del tuo cuore, non ascolti cosa ti sta dicendo, perché lo freni e non lo fai volare ?". Ma la tartaruga non rispose.
La farfalla allora con le ali piegate cercò di spiccare il volo, non ci riuscì ma volando raso terra si allontano cercando di dirigersi verso la casetta delle altre farfalle…” 3 e 15 aprile 2013 Diana |
INFO
MARE STELLATO
L'UOMO DEI SOGNI
LA NOTTE
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: I_will_survive0
il 25/04/2012 alle 12:50
Inviato da: asteroided0
il 12/04/2012 alle 14:57
Inviato da: tileggonegliocchi73
il 12/04/2012 alle 14:53
Inviato da: eric65v
il 31/03/2012 alle 13:38
Inviato da: libellula_md
il 30/03/2012 alle 01:04