DIO E GLI UOMINI
Ci sono atei che si interessano a Dio molto più di certi credenti frivoli e superficiali
Se sarà confermata ci potrebbe essere un allarme generale per i giocattoli in plastica morbida per la prima infanzia. Lo ha spiegato ieri la responsabile del Centro, Domenica Taruscio, in occasione della celebrazione all'Iss della Prima Giornata di sensibilizzazione sulle malattie rare che si svolge in contemporanea in vari paesi europei.
|
Post n°119 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da deontologiaetica
Medici verso il rinvio a giudizio per gli aborti con la Ru486 “Ero sola in casa”, ha raccontato una ragazza, “quando, all’improvviso, mi è arrivata un’emorragia. Non sapevo comportarmi e ho dovuto chiamare un’amica prima di precipitarmi in ospedale”. Molte hanno spiegato che il medico diceva loro di continuare tranquillamente le loro attività: una ballerina di tango ha persino sostenuto uno spettacolo, per poi abortire qualche ora dopo. “L’Emea, l’Agenzia europea del farmaco, non prevede il ricovero”, ribatte Viale, “e nel corso della sperimentazione della RU486 tutti gli atti volontari per interrompere la gravidanza sono stati praticati in ospedale. Se per usare la RU486 la donna deve essere ricoverata per diversi giorni, si avrà una forte limitazione, se non addirittura il divieto, dell’uso della pillola nelle nostre strutture”. L’avviso di chiusura indagini (atto che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio) è stato spedito a Viale, al primario, Mario Campogrande, al professore universitario Marco Massobrio e al direttore generale dell’epoca, Gian Luigi Boveri. Ma è solo Viale che risponde degli episodi avvenuti per l’intero arco della sperimentazione. Gli altri, che ritengono di non aver violato nessuna norma, sono indagati solo per il primo periodo (l’estate del 2005). Si parla di una violazione dei protocolli e, per Viale, di una tentata truffa alla Regione legata a irregolarità, che potevano costare un esborso, nel rilascio di 289 permessi di uscita temporanea. “È solo un equivoco”, spiega il ginecologo. La Regione, comunque, non si costituirà parte civile. Viale ha incassato la solidarietà dei radicali: la segretaria del partito, Rita Bernardini, spiega che nelle carte dell’indagine “non si configurano reati” e torna a chiedere che la registrazione in Italia della RU486 venga effettuata nel più breve tempo possibile. Contrari il giornalista Giuliano Ferrara (”è un veleno farmacologico che ripristinerà la solitudine degli aborti clandestini”) e il senatore leghista Massimo Polledri (”la pillola è la nuova mammana”), mentre l’associazione di consumatori Aduc ribadisce che il prodotto “è legale da anni in quasi ogni Paese occidentale, è raccomandato dall’Oms e approvato dalle agenzie del farmaco Usa e Ue. E praticamente ovunque lo si assume fuori dal regime di ricovero”. |
Post n°118 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da deontologiaetica
|
Post n°117 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da deontologiaetica
Sono italiani i giovani più innamorati San Valentino. Sondaggio in 31 paesi Anche se non credono all'amore eterno, i giovani italiani sono i più innamorati, e attribuiscono molta importanza al colpo di fulmine. Sono i dati che emergono da un sondaggio on-line fatto per San Valentino dalla "Habbo.it",una community virtuale per adolescenti della finlandese Sulake. Per l'inchiesta sono stati intervistati 64 mila ragazzi di eta' tra i 12 e i 17 anni di 31 paesi. Il 90% degli italiani ha risposto di essere già stato innamorato, contro una media internazionale dell'82% e contro l'88% in Francia, l'86% in Germania. Alla domanda "se l'amore eterno esiste", l'Italia però crolla un po', infatti soltanto il 47% dei teenager ha risposto di sì, insieme a Francia e Gran Bretagna. Alzano invece la percentuale Olanda, Brasile, Svizzera e Germania con una oscillazione tra il 66% e il 76%. Rimane forte il mito del colpo di fulmine: il 66% di tutti i ragazzi interpellati crede che sia un evento possibile. E l'amore a prima vista convince il 73% degli italiani. Per San Valentino, il sito Habbo.it ha adottato una speciale veste grafica, con tanto di 'Habborella', una specie di colorata love-boat, a bordo della quale si possono regalare rose rosse e dedicare canzoni d'amore. |
SCUSA MA NON CHIAMARLO AMORE COMMENTO Un baldo e palestrato macellaio vicentino di trentaquattro anni (VEDI IL PRECEDENTE POST) si è incapricciato di una ragazzina tredicenne. L'ha fatta salire in macchina e ha avuto un rapporto sessuale con lei. Poi l'ha nuovamente incontrata e , "clandestinamente" ha tenuto in piedi con la ragazzina ( frequentante la seconda media) una "storia" di quattro mesi. SCOPERTO, DENUNCIATO E PROCESSATO si è appellato ... all'AMORE. E, alla fine, ci ha creduto pure il tribunale di Vicenza. Così, invece dei dodici anni previsti dal codice per stupro o i cinque e mezzo richiesti dall'accusa il focoso playboy ha subito una pena ( si fa per dire ) di un anno e quattro mesi e la condanna a versare 20mila euro di risarcimento alla piccola vittima. Perchè, in fondo, «era amore». Un «vero, autentico, sentito e irresistibile sentimento d'amore». Che dire? Non conosciamo la tredicenne in questione e non commetteremmo mai l'errore di sottovalutare il potere di una lolita. Nè quello di una madre distratta. Specialmente oggi che, secondo una ricerca da poco pubblicata, il primo rapporto sessuale avviene proprio verso i tredici anni. Quando è solo dai quattordici in poi che si è considerati legalmente "maturi" da quel punto di vista. Per carità, sono tutti quesiti interessanti e tutt'altro che secondari. Che ci appassionano un po' meno solo perchè, oggi, dall'altra parte, c'è un "bamboccione" ( il macellaio) economicamente evoluto, socialmente evoluto che ritiene che tra lui e la bambina di ventun anni più giovanedi lui fosse «vero amore». Per carità, nella vita tutto può succedere. Ne siamo drammaticamente consci. Ma scambiare il sembiante dell' amore per amore, è una cosa che smette di succedere quando si entra nell'età adulta. E’ una cosa che, appunto, succede agli adolescenti con loro passioni bollenti scambiate per ultime quando in realtà sono solo le prime, scambiate per uniche quando, in realtà, ne seguiranno a dozzine. Sono pulite e assolute. Rese eterne dai poeti come quella di Giulietta e Romeo raccontata da Shakespeare. Che non a caso erano adolescenti, che non a caso erano coetanei. E' quello che succede quando si è piccini, appunto. Se accade dopo, tocca dargli un altro nome. Oppure, tocca darsi un'altra vita. Cercarsene una. Come dovrebbe fare, indipendentemente dalla sua pena "low cost", il signor Antonio Di Pascale di anni trentaquattro. Macellaio e vicentino. Capace di grandi conquiste e di ancor più grandi convincimenti. Perchè ha fatto capitolare una tredicenne e perchè in tribunale ha tirato fuori il cellulare, come in un libro di Moccia. Come in una scena girata da Muccino, come un sabato sul ponte Milvio tra lucchetti e motorini. Messaggi e messaggini, con parolette e paroline ricevute da lei. A dimostrazione del fatto che... Vedete? «Era amore». Sì, signor Di Pascale. Magari quello è pure amore. Solo che non è a lei che deve arrivare addosso. E’ lei che fa pena e , mi scusi, repugnanza. E’ lei che per certi "amori" è scaduto, come un prodotto avariato.
Sesso con una 13enne
VICENZA - Condannato per aver fatto sesso con una tredicenne ma non per stupro e con uno sconto di pena perché fra lui, 34 anni, e quella ragazzina tanto più giovane era «amore». Questa in sintesi la motivazione con cui il Tribunale di Vicenza ha condannato a un anno e 4 mesi Antonio Di Pascale, un macellaio vicentino per il quale l'accusa aveva chiesto cinque anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale. I giudici - come riportano i quotidiani locali dopo il deposito delle motivazioni - hanno accolto la tesi difensiva dell'avvocato Teresa Ferrante, riconoscendo la «minore gravità». LE POSIZIONI - Al processo la ragazzina disse che la loro storia era cominciata nel 2005 quando l'uomo la convinse a salire in auto e la indusse a un rapporto sessuale. Secondo l'accusa, dopo il rapporto la tredicenne divenne succube dell'uomo, tanto che la relazione proseguì per quattro mesi. La difesa invece ha sostenuto che lei era pienamente consenziente e inviava all'uomo «messaggini d'amore». I giudici hanno escluso lo stupro su minore (che prevede una pena fino a 12 anni di carcere) e hanno condannato l'uomo per atti sessuali con una minorenne (reato punito anche se la vittima è consenziente), ma concedendo le attenuanti generiche e della minore gravità perché l'imputato «è risultato coinvolto in un vero e proprio sentimento d'amore». I GIUDICI - Per i giudici quindi la tredicenne era consapevole e consenziente. Del resto, lo stesso Di Pascale al processo ammise tutto e continuò ad affermare di essere follemente innamorato della giovanissima. I giudici hanno anche accertato che la relazione si era svolta in una atmosfera normale, se così si può dire, in cui il fidanzato colmava di attenzioni e gentilezze la sua ragazza. Una sentenza comunque che fa discutere, tanto che sono molte le posizioni contrarie alla decisione dei giudici tra cui quelle di psicologi e avvocati di associazioni per la tutela dei minori. Si attende ora l'appello per vedere se la sentenza sarà nuovamente ribaltata.
|
Di bocca in bocca Storie e curiosità sul cibo Come nasce il tartufo? Perché la marmellata è una scommessa con il futuro? Il peperoncino fa bene alla salute? L’olio è anche un alleato della bellezza? Chi ha «inventato» il gelato? Si consuma ancora il «Pan di Toni»? Di bocca in bocca è un piccolo ma intrigante viaggio attraverso storie e curiosità legate al cibo che – proprio di bocca in bocca – sono giunte fino ai nostri giorni: specialità ed usanze custodite e tramandate dalle comunità agricole e dalle marinerie della nostra Penisola e non solo. Scorrendo le pagine di questo libro incontrerete intellettuali e monache, filosofi ed indovini, adzore e pescatori, principi e contadini che, per necessità o per vezzo, si sono occupati di alimenti, della loro trasformazione ma anche della loro presentazione in tavola… Senza dimenticare l’importante gioco della seduzione in cui il cibo può essere un complice davvero provocante… Giacinta d’Agostino è giornalista dal 1983. Dopo una lunga esperienza nel giornalismo d’inchiesta (nel 1997 con Orazio Barrese ha scritto per i tipi di Rubettino il saggio La guerra dei sette anni. Dossier sul bandito Giuliano) ha orientato il suo interesse professionale verso il settore dell’agroalimentare, maturando una profonda conoscenza nell’ambito della storia e delle tradizioni dell’enogastronomia italiana. Ha fondato l’associazione culturale Panartesia con la quale ha realizzato cene-evento in collaborazione con noti chef italiani ed internazionali. È stata per diversi anni addetto stampa al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; oggi collabora come foodwriter con la FN Editrice e le sue testate (Natura & Benessere, EsteticaMente, Terranauta). È critico enogastronomico, organizza eventi e degustazioni, è consulente per la comunicazione e per le PR di ristoratori e chef, è giurata nell’ambito di concorsi gastronomici. È socia dell’Associazione Stampa Agroalimentare (ASA), è Cavaliere dell’Accademia del Peperoncino, è citata nella pubblicazione Gli specialisti del vino e della vite edito dall’Unione Italiana Vini. Nel 2004 ha pubblicato con la FN Editrice la guida Lazio: i sentieri del gusto e dell’arte, coautrice Donatella Cerulli; attualmente collabora anche con Corriere Vinicolo, Enopress, Mare in Italy, Alter Ego, realizzando servizi e reportage sia in Italia che all’estero. Di bocca in bocca Storie e curiosità sul cibo
|
Post n°113 pubblicato il 18 Gennaio 2008 da deontologiaetica
C’e’ ancora incertezza, tra i farmacisti, nell’applicazione della legge 296 del 2006, entrata in vigore il prim gennaio, che prevede l’emissione dello scontrino recante il codice fiscale dell’assistito. Cosa fare se questo non ha con se’ il codice fiscale o la tessera sanitaria? E’ per questo che oggi il ministero della Salute ha emanato una circolare in cui si spiega che “il farmacista e’ comunque tenuto a fornire il farmaco anche in caso di mancata esibizione della tessera sanitaria che, in ogni caso, si consiglia comunque di portare con se’ al momento dell’acquisto per facilitare la corretta procedura di identificazione dell’assistito contribuendo ad un servizio piu’ efficiente e veloce da parte della farmacia”. A seguito della nuova norma, spiega il ministero in una nota, “in molte farmacie e’ stato richiesto al cliente di esibire la tessera sanitaria al momento dell’acquisto del farmaco. Su tale documento, infatti, e’ impresso il codice fiscale che puo’ essere letto con facilita’ dal farmacista attraverso strumenti informatici che consentono l’immediata lettura del codice e il trasferimento automatico dello stesso sullo scontrino. Senza tessera sanitaria il farmacista, essendo comunque tenuto a trascrivere il codice sullo scontrino, sara’ costretto a farlo a mano impiegando piu’ tempo |
Post n°112 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da deontologiaetica
|
IL PRETE INNAMORATO E L'ESORCISTA SCOMUNICATO "UCCELLI DI ROVO" Monsignor EMMANUEL MILINGO e don SANTE SGUOTTI sono oggi a Napoli in veste di «MADRINI» DI «TUTTO SPOSI», LA PIÙ IMPORTANTE RASSEGNA EUROPEA SUL MATRIMONIO. I due, pochi minuti fa, hanno aperto un convegno SUI "PRETI SPOSATI". Si tratta del primo contatto diretto che il prete-papà ha con l'ex presule scomunicato dalla Santa Sede. L'incontro ufficiale “padovano” tra i due è fissato invece per il pomeriggio di venerdì 18 gennaio al ristorante «IL FILO’» DI MONTEROSSO. Milingo sarà accompagnato dalla moglie MARIA SUNG sposata con il rito della setta Moon, rimarrà con l'ex parroco, con la convivente di quest’ultimo, Tamara e il loro figlioletto. Con loro anche un ristretto numero di seguaci per tutta la serata. Cena compresa. VEDI ANCHE QUESTI MIEI PRECEDENTI POST: sospensione a divinis ecclesiastica" nel passato applicata a casi ritenuti gravissimi ( nelle foto don Sante Sguotti e Paola Perego che lo ha spesso ospitato nel suo programma ) Il girone dei sospesi, come lo Scritto il 28/10/2007 - 13:24:29 | Leggi tutto il post In questi ultimi mesi la figura di DON SANTE SGUOTTI è balzata agli onori della cronaca perchè il giovane parroco di un borgo di PADOVA ha deciso di "muoversi alla luce del sole". A FRONTE di tanti preti pedofili, omo, soliti a rubare un Scritto il 27/10/2007 - 21:22:09 | Leggi tutto il post " CHE HA SCATENATO I MEDIA INTORNO ALLE VICISSITUDINI (TIPO "UCCELLI DI ROVO" ) DI don SANTE SGUOTTI PARROCO A MONTEROSSO FRAZIONE DI ABANO SEMBRA VOLGERE FINALMENTE ALL'ULTIMA PUNTATA! INFATTI, TRA Scritto il 04/09/2007 - 17:22:08 | Leggi tutto il post
|
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: doncialis
il 13/11/2010 alle 17:26
Inviato da: qtvr
il 08/10/2010 alle 19:24
Inviato da: fz581
il 29/09/2010 alle 10:00
Inviato da: dianavera
il 12/07/2010 alle 20:16
Inviato da: doncialis
il 06/04/2010 alle 22:13