Creato da deontologiaetica il 23/02/2007

DIO E GLI UOMINI

Ci sono atei che si interessano a Dio molto più di certi credenti frivoli e superficiali

 

 

scienze, salute, soldi, tecnologia,

Post n°130 pubblicato il 04 Luglio 2010 da deontologiaetica

La giovinezza vien mangiando: ecco il superpomodoro anti-età

 

Donne, paura di invecchiare? Tranquille perché adesso a combattere contro i segni del tempo ci penserà il superpomodoro. Basta quindi con creme o lifting facciali, l’elisir della giovinezza si  può gustare direttamente a tavola. Questo ortaggio speciale  è stato presentato per la prima volta in occasione dell'Assemblea della Coldiretti, nell'ambito del progetto ‘Una filiera agricola tutta italiana”, e promette di essere un vero toccasana per la salute.

Ma non temete, perché il superpomodoro è del tutto naturale. E’ stato coltivato infatti  dalle aziende agricole dell’Emilia Romagna e della Lombardia e dopo il raccolto è stato trasformato  in passate e polpe pronte da gustare.

Si tratta di  un pomodoro, non geneticamente modificato, che vanta di un’alta concentrazione, circa il 50% di licopene. Questa sostanza svolge un'azione antiossidante superiore al betacarotene. Tant’è vero che è persino in grado di comportare una serie di benefici per la salute, aiutando a prevenire alcuni tipi di tumore, malattia cardiovascolari, a proteggersi dall'attacco dei radicali liberi e ritardando l'invecchiamento.

E ancora: «Il suo contenuto e la capacità di assorbimento aumenta infatti considerevolmente in tutti i derivati del pomodoro, poichè la cottura del frutto risulta positiva per la stabilità della molecola, anche rispetto a quella della vitamina C. Varie ricerche dimostrano che il corpo può assorbire più efficacemente il licopene dopo che è stato trasformato in succhi, sughi, concentrati o ketchup», assicura Coldiretti.

Insomma, il superpomodoro si appresta così a diventare uno degli alleati prediletti delle nostre cucine. Tuttavia, è anche vero che  questo ortaggio è già il condimento maggiormente acquistato dagli italiani. Si stima infatti che si consumi in famiglia circa 550 milioni di chili di pomodori in scatola o in bottiglia l’anno. Ma ora questi dati potrebbero sicuramente incrementare: d’altronde come poter farsi scappare un pomodoro anti-età?

 

 
 
 

"Win for Life"

Post n°129 pubblicato il 19 Aprile 2010 da deontologiaetica

PUBBLICITA' INGANNEVOLE. Sisal multata per pubblicità di "Win for Life"

Quarantamila euro di multa sono stati commissionati dall'Antitrust alla società Sisal per la pubblicità ingannevole sul gioco a premi "Win for life". Il gioco è stato pubblicizzato su internet, e attraverso le schede di gioco e le locandine, non chiarendo con precisione l'ammontare della vincita né il fatto che il montepremi sarebbe stato diviso, in caso di più vincitori per la stessa categoria di premio nella stessa estrazione.

Nel bollettino dell'Antitrust si legge: "Il messaggio di promozione del gioco a premi Win For Life diffuso a mezzo internet e caratterizzato dal claim 4.000 € al mese per vent'anni, a fronte della perentoria ed enfatica promessa di vincita di un cospicuo premio, non chiarisce con la dovuta evidenza la ripartibilità di quest'ultimo in caso di più vincitori per la medesima categoria di premio nella stessa estrazione, in quanto tale specificazione non è contenuta nella homepage, ma è disponibile unicamente nel Regolamento di gioco e nella sezione "quanto si vince"; inoltre questa indicazione, presente esclusivamente in alcune pagine web del sito in esame, di consultazione solo eventuale, non consente al consumatore una chiara, immediata e completa percezione degli elementi essenziali per una decisione consapevole sull'adesione al gioco di cui si discute".

Dopo aver acquisito anche il parere dell'Agcom, l'Antitrust ha deliberato che tale pratica commerciale è scorretta e ha multato la Sisal per 40.000 euro.

 
 
 

TECNOLOGIE, WEB, SCUOLA 2010

Post n°128 pubblicato il 11 Aprile 2010 da deontologiaetica

Università, lezione di e su Twitter
il web-learning sbarca in Italia

 

Stanno per finire i tempi in cui bisognava girare le aule universitarie a caccia degli appunti delle lezioni mancate in vista di un esame o setacciare gli scaffali delle biblioteche alla ricerca del volume indispensabile per la bibliografia della propria tesi. Adesso si può fare tutto, o quasi, dal proprio computer di casa. Dai podcast delle lezioni su "iTunes U", dai servizi su social network agli archivi elettronici come ArXiv, crescono le iniziative d'interazione tra Università e web.

Nel 2007, al lancio negli Usa, erano appena 16 le istituzioni a offrire gratuitamente su iTunes U  -  l'area dedicata all'interno dello store online di Apple  -  gli audio e i video di corsi, laboratori, singole lezioni, letture in lingua straniera, etc. Oggi sono oltre 600 sparse in 18 Paesi. Tra queste anche la Federico II di Napoli, il primo ateneo italiano ad avere aperto un proprio canale accanto a quello delle Università di Oxford, Cambridge e Yale. "Il tutto secondo la filosofia "Open Access". Non servono password. Chiunque, anche un semplice curioso, può accedere ai contenuti", precisa il professore Mauro Calise, direttore scientifico del progetto Federica, la piattaforma di web-learning dell'ateneo che a un anno dalla sua presentazione conta già 10mila utenti unici giornalieri da 108 Paesi diversi.

C'è poi chi si affida anche ai social network. Se sulle pagine ufficiali delle maggiori Università su Facebook, gli studenti possono oramai trovare veri "servizi di sportello", i 25 allievi del Master di secondo livello in Diritto del Lavoro e relazioni industriali inaugurato a gennaio dall'Università Statale di Milano sono stati obbligati a creare un proprio profilo su Twitter. La loro valutazione si baserà anche sulla loro capacità di interagire tra loro e con il docente sul sito di microblogging.



Anche l'archivio di pubblicazioni scientifiche arXiv si espande in proporzioni vertiginose: sviluppato nel 1991 dal professore Paul Ginsparg della Cornell University, attualmente contiene oltre 595mila articoli, nell'ultimo mese ha ricevuto 6000 nuove proposte e solo ieri è stato visitato da circa un milione e 500mila persone. Numeri che fanno concorrenza alle riviste scientifiche per due motivi: il primo, la gratuità dell'accesso gratuito per chi vuole leggere e pubblicare contro gli esosi costi degli abbonamenti scientifici; secondo, la pubblicazione in tempo reale di una ricerca in tutto il mondo contro i lunghi tempi di selezione e pubblicazione dei periodici.

Sulla scia di Ginsparg, anche le Università stanno aprendo i loro archivi creando delle biblioteche digitali dove poter leggere gratuitamente pubblicazioni accademiche e articoli scientifici, come le italiane Alm@ - Dl dell'Università di Bologna, UnissResearch dell'Università di Sassari o Padis della Sapienza. L'obiettivo è sempre lo stesso: una diffusione del sapere gratuita e accessibile a tutti illimitatamente 24 ore su 24, sette giorni su sette.

"La nuova frontiera dell'apprendimento è il web-learning, ossia la forza dell'e-learning trasferita in un ambiente di rete", commenta il professor Calise, convinto che una delle vie più efficaci per parlare alla nuova generazione di studenti "nativi digitali" sia proprio questa: "sfruttare la ricchezza della rete
".

 
 
 

IL VERO OBIETTIVO DELLA MELA

Post n°127 pubblicato il 03 Marzo 2010 da deontologiaetica

Apple denuncia HTC, scatena la guerra dello smartphone

Cupertino denuncia l'azienda di Taiwan per violazione di brevetti contenuti in iPhone. In ballo gli smartphone che utilizzano Windows Mobile e, soprattutto, Android. È Google il vero obiettivo della Mela?

Roma - Apple ha denunciato HTC sia alla Commissione internazionale del commercio statunitense (ITC) sia alla Corte distrettuale del Delaware: la produttrice taiwanese di smartphone avrebbe violato 20 brevetti di Cupertino relativi sia all'Interfaccia utente, che all'hardware, che all'architettura di design dell'iPhone.

Steve Jobs è intervenuto direttamente sulle motivazioni della decisione: "Possiamo restare seduti a guardare i nostri concorrenti appropriarsi delle nostre invenzioni, o possiamo fare qualcosa a riguardo. Oggi abbiamo deciso di far qualcosa: pensiamo che la concorrenza sia salutare, ma i competitor dovrebbero crearsi la propria tecnologia originale, non rubare la nostra". E ha sottolineato l'importanza dell'innovazione ripercorrendo nel comunicato i successi della storia di Apple. D'altra parte, Apple era passata al contrattacco già nel caso che l'ha vista controdenunciare Nokia, che l'aveva portata in giudizio con l'accusa di aver utilizzato senza autorizzazione una sua tecnologia protetta.

Il mercato degli smartphone, ultimamente dominato dalla presenza ingombrante di iPhone, sembra ora destinato a doversi decidere davanti a un Tribunale. Anche perché il ricorso all'ITC sembra estremizzare lo scontro: la Commissione non può accordare compensazioni per danni subiti, ma solo decidere per un blocco delle importazioni del prodotto condannato per violazione di proprietà intellettuale. E la medesima richiesta di ingiunzione permanente nel territorio degli Stati Uniti è stata fatta da Cupertino al tribunale del Delaware, insieme ad una notevole richiesta di risarcimento (il triplo dei danni all'interesse massimo). Tim Cook, COO di Apple, ha inoltre dichiarato che Cupertino non ha "certamente intenzione di offrire in licenza buone idee".

 
 
 

IMMIGRATI, INTEGRAZIONE, INSERIMENTO, GUERRIGLIA URGANA, GHETTI, REPRESSIONE, CONVIVENZA PACIFICA

Post n°126 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da deontologiaetica

FINALMENTE DAI BLIZ ALLE STRATEGIE DI INTEGRAZIONE

Moratti: tutta colpa del centrosinistra
"Negli anni '80 gli immigrati nella provincia di Milano erano 3mila, adesso sono 400mila. E' un fenomeno che e' andato crescendo in maniera esponenziale negli ultimi 30 anni e che non e' di facilissimo controllo se non attraverso un collegamento molto forte tra il governo centrale, i governi locali e con la collaborazione della societa' civile.
Negli anni scorsi ci sono state politiche che hanno aperto in maniera indiscriminata all'immigrazione. Sono le politiche del centrosinistra, dispiace dirlo, uno dei motivi che ha portato a questa situazione". cosi' il sindaco di Milano, Letizia Moratti, questa mattina a "la telefonata", la rubrica di Maurizio Belpietro su Canale 5.

Adesso, prosegue Moratti, "con il nuovo governo del centrodestra, stiamo lavorando su misure piu' severe. La clandestinita' e' un reato. Stiamo cercando di avere la massima collaborazione da tutte le istituzioni. Anche la magistratura, naturalmente, che ha un compito importante in questo. Noi come comune dobbiamo portare avanti politiche di integrazione: quindi rispetto e accoglienza per gli immigrati regolari, severita' nei confronti dell'immigrazione irregolare".-


Maroni: no ai blitz
No a "blitz e camionette", niente "Stato di Polizia": la questione immigrati va affrontata con "un nuovo progetto di integrazione". Cosi' il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, interviene dalle colonne del Corriere della Sera sui disordini di sabato
scorso a Milano in via Padova costati la vita al 19enne egiziano Ahmed Aziz El Sayed durante una rissa con gang sudamericane. Il responsabile del Viminale non vede il
"rischio banlieue" in via Padova e sottolinea come "bisogna cambiare passo nelle politiche di accoglienza e di integrazione" iniziando a "evitare le concentrazioni etniche
in un solo quartiere". Per Maroni e' importante evitare che "una zona di citta' diventi estranea a chi ci vive, una sorta di territorio separato, di zona franca".

E agli interventi repressivi spiega di preferire una "ristrutturazione" e delle "politiche di ricomposizione", per "mantenere insieme la citta'". Il ministro dell'Interno ribadisce "la necessita' di un cambio di passo" perche' "c'e' un modello sociale che non
funziona, che va ricostruito" e quindi c'e' bisogno di "una "gestione oculata degli insediamenti degli immigrati sul territorio". Vanno definite "le condizioni per cui un
extracomunitario regolare possa integrarsi davvero", aggiunge Maroni che poi replica al segretario Pd, Pier Luigi Bersani, che ha accusato il centrodestra di aver fallito nella
politica sull'immigrazione: "Sarebbe facile rispondere che nel 2008 gli sbarchi a Lampedusa erano settemila e nel 2009 li abbiamo ridotti a tremila - osserva il responsabile del Viminale -. Ma vorrei evitare il rimpallo delle colpe. Una classe politica non deve usare miseramente questi temi per una campagna elettorale".

Pd: tardiva scoperta della integrazione da parte della Lega
"Una vera e propria Babele di voci, ma nessuno che si assuma un po' di responsabilita' su quello che e' accaduto sabato, ma che poteva essere successo prima, in via Padova. Anche qui a Milano, come un mese e mezzo fa a Rosarno,
in troppi non hanno voluto vedere: dal Comune allo Stato. Dalla Moratti che oggi chiede 'rinforzi' al ministro Maroni che parla di nuova integrazione ma deve fare i conti con i suoi Salvetti e Calderoli che invocano rastrellamenti". Lo afferma Alessandro
Maran, vicepresidente dei deputati Pd. "I 'governanti' - afferma Maran - non hanno governato, non hanno visto chi, pur in regola con le leggi italiane, deve sopportare condizioni penose per dormire, mangiare e lavorare.
Non hanno visto come nel ghetto di via Padova prosperassero illegalita', violenze, spaccio, mafie italiane e straniere. Ora la Moratti chiama gli eserciti e Sacconi invoca un piano nazionale. Si cominci dalle piccole cose, magari controllando chi si arricchisce affittando al nero. Chi si arricchisce sulle spalle degli immigrati".

 

 

 
 
 

TUTTI NE PARLANO...

Post n°125 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da deontologiaetica

Appalti, in campo la difesa di Bertolaso "I passaggi di denaro? Insussistenti"

 

È insussistente qualunque ipotesi di passaggio di denaro che abbia riguardato la persona del dottor Bertolaso". Lo dice il legale del capo della Protezione Civile, Filippo Dinacci, in relazione all’inchiesta della Procura di Firenze sugli appalti del G8 alla Maddalena in cui si ipotizza che l’imprenditore Diego Anemone avrebbe cercato di recuperare 50 mila euro da dare a Bertolaso. "E d’altronde mi pare - aggiunge Dinacci - che la stessa autorità inquirente è costretta ad escludere un’ipotesi simile".

"Festini? Ricostruzioni fantasiose" "Si tratta di fantasiose ricostruzioni" nella migliore delle ipotesi quelle che vedono il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso coinvolto in festini o massaggi a sfondi sessuale. Lo dice il legale dello stesso Bertolaso, Filippo Dinacci, sottolineando che in seguito a indagini difensive "si sono acquisite prove" che dimostrano come i massaggi di cui ha usufruito Bertolaso sono stati fatti per motivi terapeutici.

"Ipotesi di fantasia" L’avvocato definisce inoltre una "ipotesi di fantasia" il rapporto sessuale che il capo della Protezione Civile avrebbe avuto con una brasiliana di nome Monica. "A fronte di fantasiose ricostruzione ho l’obbligo giuridico e morale - spiega Dinacci - di precisare che, a seguito di attività investigative della difesa, i cui risultati quanto prima saranno messi a disposizione dei magistrati, si sono acquisite prove che dimostrano come i massaggi di cui ha fruito il dottor Bertolaso, siano effettivi e necessitati da una sindrome cervicale accompagnata da contratture vertebrali". Massaggi a scopi terapeutici, dunque, che, prosegue il legale, "sono stati eseguiti da un soggetto munito di specifici diplomi rilasciati a seguito di esame da strutture riconosciute da enti istituzionali".

"Nessuna relazione" Con Francesca (la massaggiatrice citata nell’ordinanza della Procura fiorentina, ndr) "il dottor Bertolaso ha intrattenuto esclusivamente rapporti professionali". Quanto all’altro episodio contesto dalla Procura di Firenze, il rapporto sessuale con una ragazza brasiliana di nome Monica arrivata al Salario Sport Village portata dalla brasiliana Regina Profeta, Dinacci parla di una "ipotesi di fantasia". "Le indagini difensive dimostreranno l’assoluta insussistenza di questa ipotetica relazione - ribadisce - non solo ci limiteremo a negare l’episodio ma porteremo anche i fatti e le prove che non è mai esistito"." Spiace notare - conclude il legale di Bertolaso - che ancora una volta l’esigenza di creare una notizia scandalistica prevalga sulla realtà con inevitabili conseguenze in ordine al rispetto e alle dignità delle persone".

 
 
 

COPIA E INCOLLA

Post n°124 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da deontologiaetica

Il duo del copia e incolla non conosce "vergogna"

«Ma chi, io?». Solo tre sillabe e un punto interrogativo per racchiudere una morale ipertrofica, coraggiosamente egocentrica, remunerativa e inarrivabile ai più, che potrebbe continuare così: «Proprio io, Corrado Augias? Proprio io, Umberto Galimberti? Ma va’. Se c’ero, dormivo. Se non dormivo, avrò preso una svista. Oppure avrò dimenticato per un momento - ma solo per un momento, neh - la retta via. Dio, se poi esiste, o il Signor Rettore dell’Università, o il lettore pagante, o lo spettatore un po’ distratto, mi perdoneranno di certo. Poiché perdonarmi, se posso rubacchiare (ancora) una battuta, è il loro mestiere. Comunque, passiamoci sopra. The show must go on».

Ed è così che - resi energici da un’invidiabile fede nell’oblio - i suddetti Corrado Augias e Umberto Galimberti si sono dati appuntamento la vigilia di Natale su Raitre nel salotto televisivo di Augias Le storie-Diario italiano per discutere il tema del giorno: la vergogna. Argomento avventato. Ma andiamo per gradi.
«La puntata di oggi è da leccarsi i baffi!» ha introdotto Augias, notato nei mesi scorsi dalle cronache culturali per aver scopiazzato alcune sue parti del libro a quattro mani con Vito Mancuso Disputa su Dio e dintorni da La creazione del biologo americano Edward O. Wilson («ho preso frasi dal web senza controllare la provenienza», ha dichiarato Augias, come se fosse una scusa). Il filosofo Umberto Galimberti, invece, «capace di unire - ha detto Augias - le più cordiali capacità divulgative fondandole su una solida base di conoscenza», era già celebre, e non solo tra i lettori del Giornale, a causa di diversi scopiazzamenti reperiti qua e là tra le pagine dei suoi saggi che, per inciso, gli hanno procurato notevoli vantaggi accademici. Come dire, il tema della vergogna era pure azzeccatissimo, ma involontariamente. Chi conosceva i due, quindi, ha subito pensato che fossero rimasti vittima di un innamoramento reciproco e si è rilassato in poltrona per godere di una commedia cinica ma comunque piacevole, in questi tempi decadenti. I non informati sui fatti, invece, hanno teso l’orecchio, poiché la vergogna, pure sotto Natale, ha sempre un appeal suo peculiare.

E invece tutte queste aspettative sono andate deluse. Augias e Galimberti sono stati di nuovo vittime del tremendo nonché affidabile luogo comune secondo il quale il lupo perde il pelo ma non il vizio. Per tutta la trasmissione, un susseguirsi di zero controllo delle fonti, citazioni approssimative, svariati conformismi intellettuali. Risultato: persino Tullio De Mauro sull’Unità di ieri ha dovuto mettere in guardia spettatori e ammiratori coriacei circa la fragile «base di conoscenza» dei due entertainer culturali. «Conduttore e ospite - scrive De Mauro - sono scivolati verso la sociologia d’arrembaggio e hanno detto concordi che il sentimento della vergogna va scomparendo». Ma tale denuncia era la solita scontata frecciatina al capo di governo e alle sue spudorate squinzie, quindi arriviamo al sodo: «L’etimologia della parola vergogna - ha detto a un certo punto Galimberti - è “vereo gognam”, temo la gogna!», sottintendendo che c’è chi non la teme affatto (leggi: il capo del governo). Ed è stato qui che si sono, ahinoi, di nuovo rotte le uova nel paniere. «In latino si dice “vereor” - corregge De Mauro sull’Unità - e non “vereo”. E “gogna” non è parola latina, ma italiana moderna. “Vergogna”, poi, appartiene alle parole di più sicura etimologia ed è la continuazione popolare del vocabolo “verecundia”, un sostantivo latino tratto da “vereri”. Queste sono cose che si dicono con (appunto) un po’ di vergogna a causa della ovvietà che hanno per chiunque tenga a portata di mano, non diciamo un vocabolario etimologico, ma un qualsiasi buon vocabolario italiano. Sono cose banali e non è un peccato mortale ignorarle. Ma forse è una piccola vergogna, se si impiega e si dissipa l’autorità guadagnata in altri campi per spacciare notizie etimologiche senza fondamento».

Che sia stato questo un incidente, «un grave incidente dovuto alla fretta», secondo le parole già usate da Augias per lenire la sua precedente disavventura? Difficile dirlo. Che c’è nella mente di questi due quando accadono tali sviste? «Se avessi un libro che comprendesse al posto mio - scrive Kant - un direttore di coscienza che avesse coscienza al posto mio, un medico che giudicasse la mia dieta al posto mio, non dovrei compiere nessuno sforzo. Altri si assumerebbero questa fastidiosa incombenza al posto mio». Insomma, dietro questi incidenti potrebbe esserci solo banale pigrizia. Comunque molto ben pagata.

 
 
 

AUGURI A TUTTI PER QUELLO CHE PIU' VI PREME

Post n°123 pubblicato il 25 Dicembre 2009 da deontologiaetica

 
 
 

NOVITA' SCIENTIFICHE, I MISTERI DELLE PROFONDITA' OCEANICHE, MITI, LEGGENDE O REALTA'?

Post n°122 pubblicato il 22 Novembre 2009 da deontologiaetica

Trovato Dumbo sul fondo degli oceani



Censimento dei fondali, riconosciute 17 mila specie viventi
NOTIZIA DI POCHI MINUTI FA

ULTIMISSIME: C'é anche Jumbo Dumbo, un insolito essere con le pinne come le orecchie dell'elefantino della Disney, tra gli strambi animali che popolano i bui abissi dei fondali oceanici dove la luce non penetra e il cibo scarseggia: Jumbo Dumbo è una delle specie scoperte nel censimento degli abissi, in cui sono state riconosciute oltre 17 mila specie viventi, benché sia un posto così buio e inospitale.

A condurre il censimento sono stati gli scienziati del Census of Marine Life che completeranno il lavoro di censire le acque, dalla superficie al fondale, (fatto di svariati studi e spedizioni con strumenti ad alta tecnologia) entro fine 2010 per un totale di 210 spedizioni in ogni angolo degli oceani. Il Census Marine Life, composto da un maxi-team di 344 ricercatori di 34 nazioni diverse, ha censito 17.650 specie viventi al di sotto dei 200 metri dove la luce del sole non filtra più e gli animali sono al buio, 5722 sotto i mille metri.

Jumbo Dumbo e i suoi 'amici' con le pinne-orecchie (in tutto sono nove le specie di Dumbo) vivono tra 1000 e 3000 metri di profondità e sono specie di polpi con due pinne laterali. Jumbo Dumbo è lungo qualcosa come due metri e pesa sei chili. Non meno strano è il pesce 'coda di ratto' (Coryphaenoides brevibarbis) che vive tra 1700 e 4300 metri di profondità ed è un pesce bizzarro e allungato la cui età si può calcolare contando gli anelli di crescita nelle ossa dell'orecchio (otoliti), come si fa coi tronchi per datare gli alberi.

Un po' più su, intorno ai 1000 metri, troviamo coralli, cetrioli di mare, stelle, e una varietà incredibile di specie. Fanno notare la loro presenza anche strani vermetti (Lamellibrachia) che si cibano di petrolio in decomposizione e poi pesci che mangiano le carcasse di balene e altri abitanti dei mari. L'elenco è davvero infinito e più si va in profondità più gli animali sono diversificati e strambi, avendo ciascuno adottato una sua personale soluzione alla scarsità di cibo dell'habitat dove sono nati.

 
 
 

LUTTO NEL MONDO DELL'ARTE

Post n°121 pubblicato il 18 Maggio 2008 da deontologiaetica
 

Arte: è morto Pietro Cascella fece mausoleo a BERLUSCONI.

Da alcuni mesi era malato e aveva lasciato l'abitazione nel castello della Verrucola, a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara

In Italia lo ricordano soprattutto per un’opera sui generis, il mausoleo costruito per Silvio Berlusconi nel parco di Villa San Martino ad Arcore, con tanto di sarcofago personale.

 

Pietro Cascella è morto questa mattina nella sua casa di Pietrasanta, in provincia di Lucca, dove viveva insieme alla moglie, anche lei scultrice, Cordelia Von den Steinen. Era nato a Pescara il 2 febbraio 1921. Da alcuni mesi era malato e aveva lasciato l'abitazione nel castello della Verrucola, a Fivizzano, in provincia di Massa Carrara. La camera ardente sarà allestita a partire dalle 16 di oggi nel Chiostro di sant'Agostino, messo a disposizione dal sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni, molto legato all'artista. I funerali si svolgeranno martedì 20 maggio, alle ore 15, nel Duomo di Pietrasanta. "È morto un amico - ha detto Mallegni - e tutta Pietrasanta, che con lui aveva un rapporto strettissimo, si stringe ai familiari del maestro". Anche Loris Rossetti, sindaco di Fivizzano, dove lo scultore aveva mantenuto la sua residenza, nell'esprimere le condoglianze alla famiglia ricorda che Cascella ha realizzato la sua ultima opera proprio per il paese della Lunigiana: "è la 'Piazza dei Parchì, una fontana che simboleggia la confluenza dei tre parchi: quello regionale delle Alpi Apuane e quelli nazionali dell'Appennino Tosco-emiliano e delle Cinque Terre". La fontana, che era in corso di ultimazione, è posizionata nella frazione di Rometta, proprio all'ingresso di Fivizzano.

 

 
 
 

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