DIO E GLI UOMINI
Ci sono atei che si interessano a Dio molto più di certi credenti frivoli e superficiali
Post n°130 pubblicato il 04 Luglio 2010 da deontologiaetica
La giovinezza vien mangiando: ecco il superpomodoro anti-età
Donne, paura di invecchiare? Tranquille perché adesso a combattere contro i segni del tempo ci penserà il superpomodoro. Basta quindi con creme o lifting facciali, l’elisir della giovinezza si può gustare direttamente a tavola. Questo ortaggio speciale è stato presentato per la prima volta in occasione dell'Assemblea della Coldiretti, nell'ambito del progetto ‘Una filiera agricola tutta italiana”, e promette di essere un vero toccasana per la salute. Ma non temete, perché il superpomodoro è del tutto naturale. E’ stato coltivato infatti dalle aziende agricole dell’Emilia Romagna e della Lombardia e dopo il raccolto è stato trasformato in passate e polpe pronte da gustare. Si tratta di un pomodoro, non geneticamente modificato, che vanta di un’alta concentrazione, circa il 50% di licopene. Questa sostanza svolge un'azione antiossidante superiore al betacarotene. Tant’è vero che è persino in grado di comportare una serie di benefici per la salute, aiutando a prevenire alcuni tipi di tumore, malattia cardiovascolari, a proteggersi dall'attacco dei radicali liberi e ritardando l'invecchiamento. E ancora: «Il suo contenuto e la capacità di assorbimento aumenta infatti considerevolmente in tutti i derivati del pomodoro, poichè la cottura del frutto risulta positiva per la stabilità della molecola, anche rispetto a quella della vitamina C. Varie ricerche dimostrano che il corpo può assorbire più efficacemente il licopene dopo che è stato trasformato in succhi, sughi, concentrati o ketchup», assicura Coldiretti. Insomma, il superpomodoro si appresta così a diventare uno degli alleati prediletti delle nostre cucine. Tuttavia, è anche vero che questo ortaggio è già il condimento maggiormente acquistato dagli italiani. Si stima infatti che si consumi in famiglia circa 550 milioni di chili di pomodori in scatola o in bottiglia l’anno. Ma ora questi dati potrebbero sicuramente incrementare: d’altronde come poter farsi scappare un pomodoro anti-età?
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Post n°129 pubblicato il 19 Aprile 2010 da deontologiaetica
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Post n°128 pubblicato il 11 Aprile 2010 da deontologiaetica
Università, lezione di e su Twitter
Stanno per finire i tempi in cui bisognava girare le aule universitarie a caccia degli appunti delle lezioni mancate in vista di un esame o setacciare gli scaffali delle biblioteche alla ricerca del volume indispensabile per la bibliografia della propria tesi. Adesso si può fare tutto, o quasi, dal proprio computer di casa. Dai podcast delle lezioni su "iTunes U", dai servizi su social network agli archivi elettronici come ArXiv, crescono le iniziative d'interazione tra Università e web.
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Post n°127 pubblicato il 03 Marzo 2010 da deontologiaetica
Apple denuncia HTC, scatena la guerra dello smartphone Cupertino denuncia l'azienda di Taiwan per violazione di brevetti contenuti in iPhone. In ballo gli smartphone che utilizzano Windows Mobile e, soprattutto, Android. È Google il vero obiettivo della Mela? Roma - Apple ha denunciato HTC sia alla Commissione internazionale del commercio statunitense (ITC) sia alla Corte distrettuale del Delaware: la produttrice taiwanese di smartphone avrebbe violato 20 brevetti di Cupertino relativi sia all'Interfaccia utente, che all'hardware, che all'architettura di design dell'iPhone. Steve Jobs è intervenuto direttamente sulle motivazioni della decisione: "Possiamo restare seduti a guardare i nostri concorrenti appropriarsi delle nostre invenzioni, o possiamo fare qualcosa a riguardo. Oggi abbiamo deciso di far qualcosa: pensiamo che la concorrenza sia salutare, ma i competitor dovrebbero crearsi la propria tecnologia originale, non rubare la nostra". E ha sottolineato l'importanza dell'innovazione ripercorrendo nel comunicato i successi della storia di Apple. D'altra parte, Apple era passata al contrattacco già nel caso che l'ha vista controdenunciare Nokia, che l'aveva portata in giudizio con l'accusa di aver utilizzato senza autorizzazione una sua tecnologia protetta. Il mercato degli smartphone, ultimamente dominato dalla presenza ingombrante di iPhone, sembra ora destinato a doversi decidere davanti a un Tribunale. Anche perché il ricorso all'ITC sembra estremizzare lo scontro: la Commissione non può accordare compensazioni per danni subiti, ma solo decidere per un blocco delle importazioni del prodotto condannato per violazione di proprietà intellettuale. E la medesima richiesta di ingiunzione permanente nel territorio degli Stati Uniti è stata fatta da Cupertino al tribunale del Delaware, insieme ad una notevole richiesta di risarcimento (il triplo dei danni all'interesse massimo). Tim Cook, COO di Apple, ha inoltre dichiarato che Cupertino non ha "certamente intenzione di offrire in licenza buone idee". |
Post n°126 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da deontologiaetica
FINALMENTE DAI BLIZ ALLE STRATEGIE DI INTEGRAZIONE Moratti: tutta colpa del centrosinistra Pd: tardiva scoperta della integrazione da parte della Lega
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Post n°125 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da deontologiaetica
Appalti, in campo la difesa di Bertolaso "I passaggi di denaro? Insussistenti"
È insussistente qualunque ipotesi di passaggio di denaro che abbia riguardato la persona del dottor Bertolaso". Lo dice il legale del capo della Protezione Civile, Filippo Dinacci, in relazione all’inchiesta della Procura di Firenze sugli appalti del G8 alla Maddalena in cui si ipotizza che l’imprenditore Diego Anemone avrebbe cercato di recuperare 50 mila euro da dare a Bertolaso. "E d’altronde mi pare - aggiunge Dinacci - che la stessa autorità inquirente è costretta ad escludere un’ipotesi simile". |
Post n°124 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da deontologiaetica
Il duo del copia e incolla non conosce "vergogna" «Ma chi, io?». Solo tre sillabe e un punto interrogativo per racchiudere una morale ipertrofica, coraggiosamente egocentrica, remunerativa e inarrivabile ai più, che potrebbe continuare così: «Proprio io, Corrado Augias? Proprio io, Umberto Galimberti? Ma va’. Se c’ero, dormivo. Se non dormivo, avrò preso una svista. Oppure avrò dimenticato per un momento - ma solo per un momento, neh - la retta via. Dio, se poi esiste, o il Signor Rettore dell’Università, o il lettore pagante, o lo spettatore un po’ distratto, mi perdoneranno di certo. Poiché perdonarmi, se posso rubacchiare (ancora) una battuta, è il loro mestiere. Comunque, passiamoci sopra. The show must go on». Ed è così che - resi energici da un’invidiabile fede nell’oblio - i suddetti Corrado Augias e Umberto Galimberti si sono dati appuntamento la vigilia di Natale su Raitre nel salotto televisivo di Augias Le storie-Diario italiano per discutere il tema del giorno: la vergogna. Argomento avventato. Ma andiamo per gradi. E invece tutte queste aspettative sono andate deluse. Augias e Galimberti sono stati di nuovo vittime del tremendo nonché affidabile luogo comune secondo il quale il lupo perde il pelo ma non il vizio. Per tutta la trasmissione, un susseguirsi di zero controllo delle fonti, citazioni approssimative, svariati conformismi intellettuali. Risultato: persino Tullio De Mauro sull’Unità di ieri ha dovuto mettere in guardia spettatori e ammiratori coriacei circa la fragile «base di conoscenza» dei due entertainer culturali. «Conduttore e ospite - scrive De Mauro - sono scivolati verso la sociologia d’arrembaggio e hanno detto concordi che il sentimento della vergogna va scomparendo». Ma tale denuncia era la solita scontata frecciatina al capo di governo e alle sue spudorate squinzie, quindi arriviamo al sodo: «L’etimologia della parola vergogna - ha detto a un certo punto Galimberti - è “vereo gognam”, temo la gogna!», sottintendendo che c’è chi non la teme affatto (leggi: il capo del governo). Ed è stato qui che si sono, ahinoi, di nuovo rotte le uova nel paniere. «In latino si dice “vereor” - corregge De Mauro sull’Unità - e non “vereo”. E “gogna” non è parola latina, ma italiana moderna. “Vergogna”, poi, appartiene alle parole di più sicura etimologia ed è la continuazione popolare del vocabolo “verecundia”, un sostantivo latino tratto da “vereri”. Queste sono cose che si dicono con (appunto) un po’ di vergogna a causa della ovvietà che hanno per chiunque tenga a portata di mano, non diciamo un vocabolario etimologico, ma un qualsiasi buon vocabolario italiano. Sono cose banali e non è un peccato mortale ignorarle. Ma forse è una piccola vergogna, se si impiega e si dissipa l’autorità guadagnata in altri campi per spacciare notizie etimologiche senza fondamento». Che sia stato questo un incidente, «un grave incidente dovuto alla fretta», secondo le parole già usate da Augias per lenire la sua precedente disavventura? Difficile dirlo. Che c’è nella mente di questi due quando accadono tali sviste? «Se avessi un libro che comprendesse al posto mio - scrive Kant - un direttore di coscienza che avesse coscienza al posto mio, un medico che giudicasse la mia dieta al posto mio, non dovrei compiere nessuno sforzo. Altri si assumerebbero questa fastidiosa incombenza al posto mio». Insomma, dietro questi incidenti potrebbe esserci solo banale pigrizia. Comunque molto ben pagata. |
Post n°123 pubblicato il 25 Dicembre 2009 da deontologiaetica
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Post n°122 pubblicato il 22 Novembre 2009 da deontologiaetica
Trovato Dumbo sul fondo degli oceani Censimento dei fondali, riconosciute 17 mila specie viventi NOTIZIA DI POCHI MINUTI FA ULTIMISSIME: C'é anche Jumbo Dumbo, un insolito essere con le pinne come le orecchie dell'elefantino della Disney, tra gli strambi animali che popolano i bui abissi dei fondali oceanici dove la luce non penetra e il cibo scarseggia: Jumbo Dumbo è una delle specie scoperte nel censimento degli abissi, in cui sono state riconosciute oltre 17 mila specie viventi, benché sia un posto così buio e inospitale. A condurre il censimento sono stati gli scienziati del Census of Marine Life che completeranno il lavoro di censire le acque, dalla superficie al fondale, (fatto di svariati studi e spedizioni con strumenti ad alta tecnologia) entro fine 2010 per un totale di 210 spedizioni in ogni angolo degli oceani. Il Census Marine Life, composto da un maxi-team di 344 ricercatori di 34 nazioni diverse, ha censito 17.650 specie viventi al di sotto dei 200 metri dove la luce del sole non filtra più e gli animali sono al buio, 5722 sotto i mille metri. Jumbo Dumbo e i suoi 'amici' con le pinne-orecchie (in tutto sono nove le specie di Dumbo) vivono tra 1000 e 3000 metri di profondità e sono specie di polpi con due pinne laterali. Jumbo Dumbo è lungo qualcosa come due metri e pesa sei chili. Non meno strano è il pesce 'coda di ratto' (Coryphaenoides brevibarbis) che vive tra 1700 e 4300 metri di profondità ed è un pesce bizzarro e allungato la cui età si può calcolare contando gli anelli di crescita nelle ossa dell'orecchio (otoliti), come si fa coi tronchi per datare gli alberi. Un po' più su, intorno ai 1000 metri, troviamo coralli, cetrioli di mare, stelle, e una varietà incredibile di specie. Fanno notare la loro presenza anche strani vermetti (Lamellibrachia) che si cibano di petrolio in decomposizione e poi pesci che mangiano le carcasse di balene e altri abitanti dei mari. L'elenco è davvero infinito e più si va in profondità più gli animali sono diversificati e strambi, avendo ciascuno adottato una sua personale soluzione alla scarsità di cibo dell'habitat dove sono nati. |
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