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Post n°9 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da marinella95
Sulla tua parola getterò le reti ... Dal vangelo di Luca (5,1-10) Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e calate le reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontanati da me che sono un peccatore". Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere, d'ora in poi sarai pescatore di uomini". Spunti per una riflessione personale ... Gesù crede in Pietro, e gli lancia una sfida, quella di fidarsi anche se tutto sembra dire il contrario: "gettate le reti ... !" è un invito alla fiducia, è un incoraggiamento a non mollare e a credere nelle possibilità della vita e nelle proprie possibiità. Gesù vuole compiere un miracolo nel cuore stanco di Pietro e dei suoi compagni: vuole riempire di speranza e ottimismo la "rete" di vita dei primi discepoli. Ci crediamo anche noi in questo miracolo? E siamo disposti a prenderci carico gli uni gli altri di quello che ci succede? Solo in questa fiducia reciproca si scatena l'energia per non lasciarsi abbattere e per continuare nonstante i limiti e i fallimenti. Preghiamo: Grazie Signore dell'amicizia di gruppo.
PERCHE' RANA E SERPENTE NON GIOCANO MAI INSIEME C'era una volta il figlio di una rana che saltellava tra i cespugli, quando intravide davanti a sé qualcuno che giaceva lungo il sentiero. Era lungo e sottile e la sua pelle brillava con tutti i colori dell'arcobaleno. Pensaci ...
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