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Post n°82 pubblicato il 15 Giugno 2013 da amiciverde
Fateci caso. Il sole penetra in questi giorni nella vostra casa anche in angoli dove di solito non arriva. Come mai? Questa osservazione che a noi spesso sfugge è stata invece molto importante per i nostri antenati del paleolitico e ancor di più del neolitico. Si sta avvicinando il giorno del solstizio d'estate, il giorno più lungo. Il 21 giugno il sole si trova a picco sul Tropico del Cancro e per noi le ore di luce raggiungono il massimo dell'estensione temporale. Ma accade anche un altro fenomeno che preoccupava molto i nostri progenitori. Dal 21 giugno al 24 giugno il sole sorge e tramonta nello stesso punto dell'orizzonte. Noi non ci accorgiamo certo del fenomeno ma chi vedeva nel sole la fonte della vita e lo adorava come la massima divinità, questo fatto era causa di smarrimento. Dopo il 24 giugno il sole riprende il suo cammino ma invece di andare verso nord adesso va verso sud e le giornate inizano ad accorciarsi, come se il sole perdesse la sua forza. E' per questo che nell'emisfero settentrionale il giorno del solstizio d'estate era un momento molto particolare, con riti e culti che prevedevano grandi fuochi di sostegno per il sole e numerose altre usanze ormai incomprensibili per noi. Nelle ore fra il tramonto del 23 e l'alba del 24 giugno si verificavano magie e sortilegi,si poteva predire il futuro, si potevano allontanare tutti i mali, era questa la notte di mezz'estate di Shakespeare. Era una festa talmente importante che neppure la religione cristiana è riuscita ad eliminarla in un mondo contadino che molto doveva al sole. Ed allora la chiesa si è dovuta arrendere all'evidenza e ha sostituito i riti pagani con la festa di San Giovanni, unico santo di cui si festeggia la nascita. Oggi un po' dappertutto si sono ripresi i festeggiamenti di San Giovanni ma certo pochi ne conoscono l'origine e i significati. E' una storia affascinante perché ci aiuta a capire le radici del pensiero umano e il suo legame indissolubile con la natura. Se vi capiterà di assistere o partecipare ai festeggiamenti di San Giovanni ricordate che non sono giochi o divertimenti, ma sono il frutto di riti stratificati nel tempo creati dal bisogno dell'uomo di ottenere certezze in una vita piena di ingognite e angosce. Alcuni antropologi arrivano ad ipotizzare che il salto del fuoco abbia sostituito dei sacrifici umani messi in atto per aiutare il sole a superare questo suo momento critico. La festa può servire per ricordarci che il sole è ancora la nostra fonte di vita e che siamo più legati alla natura di quanto non siamo abituati a pensare. Per maggiori notizie sulla festa di San Giovanni si può visitare il blog: http://blog.libero.it/GiovanniBattista Nella foto: Fuochi di San Giovanni ad Alghero nei festeggiamenti organizzati dalla Pro Loco |
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