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Un blog creato da miryamY il 19/10/2005

Venti del nord

da Madrid al cielo.

 
 
 
 
 

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MYRIAM E YAIR SONO QUI DENTRO

 
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LE AMICHE

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DYLAN

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RICORDANDO, SENZA TROPPO DOLORE

Amo tutto ciò che è stato
-Fernando Pessoa

Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l’antica e erronea fede,
l’ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno.

 

 

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
  giorno gli stessi percorsi,
  chi non cambia la marcia,
  chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
  chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
  chi preferisce il nero su bianco
  e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
  proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
  fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
  davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
  chi e' infelice sul lavoro,
  chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
  chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
  consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
  chi non legge,
  chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
  aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
  della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
  chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
  risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
  vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
  di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
  splendida felicita'.

Pablo Neruda

 
 
 

 

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Ritenta, sarai più fortunata!

Post n°11 pubblicato il 22 Ottobre 2005 da miryamY
 
Tag: IERI
Foto di miryamY

Mini gonna di jeans, calze nere, non troppo trasparenti, scarpe allacciate alla caviglia, nere, con tacco vertiginoso, bella scollatura, giacca di pelle. Pronta. In soli 45 minuti l'opera di costruzione di un venerdì sera era completa. Appuntamanto alle dieci sotto casa mia, sqillo di avviso quando parti da casa, così mi faccio trovare fuori che i miei si stressano con tutto il via vai di casa mia.

H.22....

H.22.10....

H.22.20..... primo sms per accertarmi che qualcuno si fosse ricordato di me....NIENTE RISPOSTA

H.22.21...mi sdraio sul letto tutta intera per non sconpigliare i capelli (buona parte dell'opera era per domare i miei ricci!)

H.22.31 .... telefono... nessuna risposta...

H.22.40... l'entusiasta ragazzina di 27 anni che mezz'ora prima ballava davanti allo specchio, si sta innervosendo...

H.22.45... il PRONTO impastato di mio cugino mi preoccupa... DORMIVI???????? NON DOVEVAMO ANDARE A BALLARE NOI????????? (...che io sono qui vestita a festa a guardare Daria Bignardi che prende per il culo la Santachè?????!!!)

Morale della favola.

Siamo arrivati al pub alle 23, gli altri un attimino incazzati, mio cugino ancora tra le braccia di Morfeo e io ormai priva di ogni entusiasmo. Un jack, una sigaretta, due chiacchere con i soliti vecchi compagni di liceo... un altro Jack, un'altra sigaretta...due chiacchere con una che  voleva picchiare Paolo perchè l'ha tirata su di peso prendendola per il perizoma...CHE PALLE....
Capisco subito che aria tira, iniziano a girare voci che c'è una fila enorme davnti alla discoteca, che si paga 20 euri (PAZZIA!!!), che Luca non vuole guidare, io ho lasciato la patente a casa ( che comunque se la sarebbe presa la polizia al casello con l'etilometro!) e Laura sta insultando Paolo...

Alle 2 ero a casa a smontare l'impalcatura da sedicenne, con un mal di stomaco tremendo e con la stessa domanda di ogni serata passata così: MA IO CHE CAZZO CI STO A FARE ANCORA QUI??????????????

( Comunque non demordo... e stasera... ritento!!!)

"Fai pure delle sciocchezze, ma, sopratutto, falle con entusiasmo" Goethe

 
 
 
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DONNE CHE LEGGONO TROPPO

PEGGY LEE

 

«Democrazia

significa semplicemente

colpi di randello

dalla gente per la gente

Oscar Wilde

 
 

CORPO A CORPO

Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all’erta ancora
respirare l’aria come lama alla gola.
Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all’erta ancora
respirare l’aria come lama alla gola.
Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Il mondo è un corpo coperto di lividi,
i miei pensieri sempre più vividi.
Corpi sulla strada che si lasciano affittare,
tavole anatomiche da saccheggiare.
Corpo perfetto, corpo immortale.
Il corpo è la frontiera che si può violare.
SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI
LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO D’UN GRIGIO INFINITO.
Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Sono le gambe piene di lividi,
sono pensieri sempre più ruvidi.
Corpi di macerie da telegiornale,
corpi diplomatici in diretta a conquistare.
Suona la marcia suonala ancora,
la morte veste bene quando scatta l’ora.
Cristi che piangono per troppo dolore,
l’angoscia di un pianeta che puoi sezionare.
Taglia la torta, tagliala ancora:
chi è ricco resta vivo mentre il povero muore.
Corpi e macerie da conquistare
per un corpo d’armata sotto le fanfare.
Corpo straziato, corpo a corpo,
il corpo è l’innocenza che si può spezzare.
SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI
LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.
SANTI BUROCRATI SEME D’IPOCRITI
LA VITA È SCRITTA SOPRA UN CUMULO DI SOGNI
COME IN UN FILM DOVE TUTTO È DECISO
SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.
 
 
 
 

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