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Gomorra

Post n°46 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da signorina.elle



Un Paese in cui uno che ha scritto un libro, in cui racconta fatti conosciuti da tutti e smentiti da nessuno, deve girare con la scorta e non è più libero di andarsi a bere una birra, andarsi a comprare un libro o innamorarsi, è un Paese in cui tutti dobbiamo avere paura.

Roberto Saviano forse andrà via, lontano da qui.

Che il suo esilio forzato non passi nel silenzio, che non si accetti questa fuga, che si continui a parlarne, non solo per lui, ma per tutti noi.






 
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Commenti al Post:
le_corps
le_corps il 16/10/08 alle 11:33 via WEB
Quando penso a Saviano non posso non pensare alla sua giovane età. Ha la chiarezza e la lucidità, nonché la nettezza morale, di un giovane di un puro, e di un giovane ha l’ingenuità (che sia benedetta), nel senso che lui è senza (cattive) difese, non è stato ancora ricoperto dalla ruggine dell’accettazione e dell’opportunismo, dell’egoismo che va bene per noi e dell’altruismo che gli altri devono necessariamente praticare, della giungla in cui siamo gli uni contro gli altri e in cui non possiamo far altro che raccogliere le briciole del sistema perché se non le raccolgo io lo farà senz’altro qualcun altro e allora sono moralmente ineccepibile…va be’. Saviano pensava che raccontare la verità, raccontare dei fatti fosse un dovere fosse non scandaloso, che fosse normale. E invece in un paese come il nostro normale non è. Non ancora, vorrei dire. Gli esempi di gente che rischia la propria vita e pensa che sia necessario per diventare tutti un paese normale si moltiplicano, ed è di loro che bisogna parlare, ed è di loro che bisogna esibire il comportamento la moralità la purezza. Saviano è una persona che ha raccontato dei fatti, in modo lucido preciso, stabilendo connessioni lineari nel guazzabuglio dei traffici e degli interessi camorristici, e lui più di chiunque altro dovrebbe avere diritto a innamorarsi.
(Rispondi)
ventodamare
ventodamare il 16/10/08 alle 20:07 via WEB
Tutti sapevano tutto, ma chiudevano occhi, orecchie e bocca. Solo il clamore suscitato dal libro ha smosso le istituzioni. Questa e' la camorra, un virus inserito perfettamente nel tessuto sociale, tollerato ed alimentato da tutti, polizia, giudici e politici compresi.
(Rispondi)
 
signorina.elle
signorina.elle il 16/10/08 alle 23:58 via WEB
Saviano sostiene che il suo libro fa paura alla camorra, non tanto per le accuse che ci sono dentro, ma perchè lo hanno letto un milione e mezzo di persone almeno. E' la verità che fa paura, l'informazione, in poche parole l'opinione pubblica. Ecco perchè l'attenzione va tenuta alta per indirizzare a questi signori un messaggio preciso. Non ci fate paura, siamo contro di voi, lo saremo sempre e vi combatteremo. Siamo noi i loro nemici, le istituzioni sono loro alleate ecco perchè Saviano e i suoi lettori fanno paura.
(Rispondi)
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