Creato da testadirapa3 il 25/01/2011
un viaggio, tante anime perse.
 

 

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Le vostre armi.

Post n°128 pubblicato il 21 Maggio 2012 da testadirapa3

Re Milos li accompagnò alla fucineria per poi andarsene alla partita. Moltren e Dorlan volevano vedere la partita, ma Brooken Pheels li intimò di seguirli, magari i nuovi sviluppi avrebbero coinvolto anche loro. Al loro arrivo trovarono anche il conciatore, sembrava più brutto e più puzzolente del giorno prima. Appena arrivati posò la spada e il fodero nelle mani di Susan e se ne andò, non lasciandole neanche il tempo di ringraziarlo. <<Non ci faccia caso, per lui è normale comportarsi così. Almeno con gente che gli piace.>> Spiego Reuben. <<Se non gli piacevo, che avrebbe fatto, mi avrebbe tagliato direttamente la testa con la mia spada?>> Chiese attonita Susan. <<No, semplicemente ieri, non avrebbe preso la spada. O gli piaci a prima vista o no. E visto che siete in tanti è strano che gli abbiate fatto tutti una buona impressione.>> Si guardarono l'uno con l'altra: <<Eh, lo sempre detto che sono amato da tutti?>> Fece sarcastico Karl, dandosi delle arie. Qualche fabbro rise, Reuben si avvicinò ad un grosso tavolo che esponeva tutte le loro armi. <<Ecco, come promesso, le vostre armi.>> Tutti coloro che avevano lasciato le armi per supporti si avvicinarono al tavolo, come fecero i fabbri responsabili del lavoro. Con Michelle il lavoro era stato più grande e richiedeva ancora la collaborazione della ragazza. Karl fu fatto mettere in posizione da manichino a gambe e braccia larghe, intanto lo stesso fabbro del giorno prima gli sistemava i tridenti nei posti accordati il giorno prima. William si limitò ad indossare la sua teca incrociata sulla schiena con l'alabarda a doppia arma, così come fece Didier con i suoi mazzafrusti. Sondra, Susan e Angelo si misero ad un angolo insieme al Guardiano Pheels e a dei svogliati Moltren e Dorian, che in quel momento volevano essere a vedere la partita. Dopo un'ora quasi tutti avevano le loro modifiche indosso. Soltanto Michelle e il suo fabbro continuavano a lavorare con le armi. Ogni volta che sembrava che avessero finito a Michelle veniva in mente una nuova modifica da fare. Quando anche Michelle si sentì sicura di quanto fatto, Reuben riprese la parola: <<Il nostro lavoro non è del tutto finito. Quell'armatura che lei mi ha fatto vedere ieri, mi ha lasciato sveglio tutta la notte, ma alla fine sono riuscito ad avere un effetto simile, forse anche migliore. Venite a vedere.>> Li portò al piano superiore di quella fucina, dove c'era un poco di frescura rispetto al piano inferiore. Se al piano di sotto c'era una sorta di ordine nel caos, qui il disordine era la regola prima. C'era di tutto e buttato alla rinfusa sul pavimento e appeso al soffitto o alle pareti. Quel piano era molto grande e camminarono, tra le varie cianfrusaglie, per un bel po’ prima di arrivare in un angolo completamente libero e unico punto in ordine. Qui, al centro dell'ordine c'era un busto in forma umana. Reuben si portò accanto al busto: <<Ricordate quello che abbiamo visto ieri. Dopo la vostra partenza mi sono subito messo al lavoro per trovare qualcosa che andasse vicino alla vostra armatura. Ho provato tutte le combinazioni possibili tra tutti i metalli, combinazioni di leghe. Nessuna dava l'effetto sperato. Alla fine ho ripreso una vecchia ricerca che stavo facendo e con tutte le armi provate fino ad ora ha resistito. Guardate.>> Provò da subito con una spada, affondò il colpo e la spada rimbalzò all'indietro. Prese arco e frecce, ne scagliò una e questa all'impatto subì la stessa fine della lancia scagliata da Susan il giorno prima. La stessa sorte la subì una lancia. Con un alabarda, il capo fabbro rimbalzò all'indietro. <<Soddisfatti?>> Chiese ad un pubblico entusiasta. <<Posso?>> Chiese William, estrasse la sua pistola. <<Non te ne separi mai?>> Ironizzò Karl. <<Scherzi, senza mi sento nudo. ora fatevi un po’ in la che potrebbe essere pericoloso.>> Prese la mira e poi fece fuoco, il colpo risuonò forte in quel piano e seguì le previsioni di William. All'impatto il proiettile deviò la sua traiettoria e torno indietro, mancando di un soffio William. Gli indigeni si guardarono l'uno con l'altro. Tutti, compreso il Guardiano Pheels, che aveva avuto una visione privata il giorno prima di quell'arma, pensarono che quell'oggetto in mani sbagliate e malintenzionate, sarebbe il peggior incubo che si potesse avere. Reuben pensò con orgoglio che la sua invenzione aveva passato un esame molto difficile. Questo pensiero si riflesse in un sorriso soddisfatto, perché quando tutti si rivolsero verso di lui, William disse: <<Ha ragione di compiacersi della sua creazione, Mastro Fabbro, non è facile parare i colpi della mia pistola e respingerli al mittente.>> Reuben si profuse in un inchino di ringraziamento per il complimento ricevuto. <<Capo Reuben, quanto le occorre realizzare una ventina di queste maglie? Naturalmente a corpo completo.>> Chiese Brooken Pheels. Il capo fabbro sbiancò, già non era stato facile farne una, figurarsi trovare il materiale giusto per farne venti. <<Se il materiale che mi serve è subito disponibile posso finire il lavoro entro venerdì.>> <<Faccia conto che è arrivato ieri.>> Disse Moltren <<Per il momento quante ne può approntare?>> <<Con il materiale a mia disposizione ne posso fare almeno due.>> <<Bene, ci dia una lista di quello che le serve e entro poco sarà a sua disposizione.>> Reuben prese da una tasca un foglietto ripiegato e lo porse al principe con una raccomandazione: <<Vi prego che questa cosa non la sappiano altre persone.>> <<Moltren lesse il foglietto e ribatté sorridendo: <<Quale cosa? Lei non sa e noi non sappiamo.>> Si mise il foglietto in una tasca e si rivolse agli altri: <<Con permesso, avrei cose urgenti da fare.>> Scese le scale e sparì al piano di sotto. <<Anche noi abbiamo cose da fare, non è vero?>> Chiese il Guardiano agli Eledai, ognuno di loro guardò la propria arma con evidente desiderio. Seguirono il Guardiano per le scale, diretti verso il loro primo allenamento.

 
 
 
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