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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Dall'immenso archivio di Radiotre č possibile scaricare i podcast di alcune trasmissioni particolarmente interessanti per gli appassionati di musica nero-americana. On line le puntate del Dottor Djembč di David Riondino e Stefano Bollani. Da poco č possibile anche scaricare le puntate di Battiti, la trasmissione notturna dedicata al jazz , alle musiche nere e a quelle colte. Il tutto cliccando  qui
 

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Messaggi del 30/06/2012

LA VITA CAMBIA. O NO ?

Post n°2306 pubblicato il 30 Giugno 2012 da pierrde

 

 

 

Il titolo del brano (La Vita Cambia) che Falzone e Arsene Duevi suonano nel post precedente mi ha dato la stura ad una serie di riflessioni e ricordi di natura musicale.

Nel 1968 avevo quindici anni, ascoltavo non senza difficoltà di reperibilità di materiali i Jefferson Airplane, Grateful Dead, Jimy Hendrix. Avevo già visto in concerto i Van Der Graaf, i Genesis, i Soft Machine. Ero attratto e incuriosito dal jazz pur senza averne nessuna esperienza diretta. 

Negli ultimi anni delle superiori mi capitò di vedere nell'arco di una settimana due guppi di jazz: il trio di Romano Mussolini, che suonando standards a me sconosciuti mi annoiò non poco. Ovviamente ero io a non avere gli strumenti per decifrare e comprendere quella musica, mentre un effetto galvanizzante e pienamente coinvolgente mi fece il gruppo di Nunzio Rotondo. Era da poco uscito l'album Bitches Brew di Miles Davis e il quintetto di Rotondo si ispirava apertamente a quell'incrocio di rock e jazz.

Mi entusiasmai, grazie anche all'approccio semplice e diretto di Rotondo verso noi studenti, e mi lanciai alla ricerca di quell'album dal titolo impronunciabile tanto consigliato dal trombettista italiano. Le difficoltà iniziarono quando finalmente riuscii ad acquistare il doppio vinile: mi sembrava musica difficilissima, astrusa, impenetrabile.

Per mesi riprovai a metterlo sul giradischi (era  poco più che un elettrodomestico, altro che hi-fi...): sconsolato e sconfitto, ogni volta rinunciavo dopo un pò. Passarono alcuni anni, e mi capito di ascoltare e vedere molti jazz, sia in concerto che su vinile.

Un giorno misi sul piatto Bitches Brew, senza aspettative e per pura assonanza ad un articolo che stavo leggendo su Miles: miracolo, mi sembrò una musica del paradiso, un torrente di energia e di bellezza...

La maggior parte degli amici di quei tempi però è rimasta ostinatamente attaccata a quello che di più leggero allora si ascoltava. Ancora oggi impavidi 50-60enni si pavoneggiano con l'impianto hi-fi di casa ascoltando (nel caso dei più evoluti) Pink Floyd e Led Zeppelin.

Devo confessare di avere un problema irrisolvibile: non riesco assolutamente a sopportare tutti quegli album che per anni ho letteralmente consumato. Non so cosa mi scatti in testa ma dopo un paio di minuti di qualsiasi disco rock anni 60-70, pur dei migliori, la noia ed il deja-vu mi rendono inascoltabile musica che pure ho amato profondamente.

E' il caso ad esempio del blues degli Zeppelin che posto (senza farlo partire per i motivi di cui sopra): allora per me era meglio di Ilona Staller, adesso, nonostante sia ancora un pezzo trascinante e bellissimo lo posso ascoltare solo per pochi minuti e solo grazie ai bei ricordi.

Mi è capitato anche, alcuni anni fa, di essere a Lugano ad Estival Jazz in attesa della esibizione del trio di Pat Metheny. Concerto di apertura, ahimè, degli Yes, gruppo britannico che nei primi 70' non mi dispiaceva affatto.

Vedere arrivare in scena degli ultrasessantenni vestiti da adolescenti, con improbabili chiome cotonate e prodighi di mossettine pericolose per l'artrite e le giunture logorate dal tempo mi ha messo di buon umore. La musica era (per me) assolutamente inascoltabile, vecchia non di decenni ma di secoli, sparata ad un volume alle soglie del dolore fisico, senza nessuna speranza di essere non dico attuale ma nemmeno appetibile per dei dinosauri sopravvisuti.

Ovviamente grande successo e grandi applausi, e allora, tornando al titolo del brano di Dueve e Falzone, La vita cambia, la controdomanda è : per chi ? Per pochi credo, almeno musicalmente, visto che nelle maggiori rassegne jazz si trovano molti dei nomi del rock di decenni fa. Ma la famiglia Marley, Sting, Jack Bruce, che cosa hanno da raccontare di nuovo e di stimolante oggi ? Se qualcuno lo sa mi faccia sapere, sono proprio curioso.

 
 
 

SUONI MOBILI

Post n°2305 pubblicato il 30 Giugno 2012 da pierrde

Continuando a segnalare le rassegne lombarde a me vicine ecco Suoni Mobili, una rassegna che imperversa per il terzo anno consecutivo tra le provincie di Lecco e Monza.

Ovviamente non tutto è jazz, ma ci sono comunque appuntamenti stuzzicanti e degni di considerazione. A mio modo di vedere, su tutti, il nuovo progetto di Francesci Bearzatti dedicato a Thelonious Monk.

 Si parte con un triplo set di concerti a Casatenovo (LC) dal titolo AFRICA MON AMOUR che si aprono il 3 luglio con l'ormai celebrato duo Arsene Duevi & Giovanni Falzone, un originalissimo impasto sonoro tra una delle più raffinante trombe contemporanee e una calda e avvolgente voce nera. Seconda tappa africana ancora con Duevi il 4 luglio nel suo "La mia Africa", polifonia per cantante solo. Chiude AFRICA MON AMOUR il 5 luglio il percussionista Tetè Da Silveira con un laboratorio-concerto dedicato allo djembè abbinato ad un aperitivo biologico presso il Ristorante Sanmauro.

Il 6 luglio inizia la serie di eventi che incrociano Suoni Mobili con Estate a Merate che si aprono con il doppio spettacolo VITA DA CARTONI / BOLLYWOOD BABILONIA, sonorizzazione dei cartoni animati in Super 8 e suoni da Bollywood a cura degli ensemble strumentali di Musicamorfosi.
sabato 7 luglio alle ore 21.30 inizia la NOTTE BIANCA DI MERATE con una serie di eventi, concerti, e performance organizzati per le vie di Merate tra Piazza Prinetti, il Museo Civico, la Biblioteca, l'Osservatorio Astronomico, Villa Confalonieri e l'Area Cazzaniga. All'interno della NOTTE BIANCA le esibizioni di Nadio Marenco e laboratorio di lettura, Valerio ScrignoliZanko L'Arabe Blanco in combinazione con i canti afro di Arsene Duevi e i SuperCoriHillside Power TrioAndrea Zani con le fiabe e le storie raccontate daMariangela Martino, Serenate mobili con Roberto Zanisi (percussioni), Elisabetta Citterio (voce) eDemetra Fogazza, e molto altro ancora.

Domenica 8 luglio ci si sposta a Cremella (LC) per un omaggio jazz ai cantautori genovesi da parte del quartetto Francesco BearzattiGiovanni FalzoneNadio MarencoAndrea Zani dal titolo: IL CIELO IN UNA STANZA.
Il 9 luglio TENNIS PIANO, due pianoforti e un campo da tennis, con Cyrille Lehn e Giovanni Colombo aSirtori (LC).

Successivamente è la volta di un altro ciclo di concerti dal titolo UN VIAGGIO ROCK VERSO L'UTOPIA che si apre con l'esibizione del quartetto di Giovanni Falzone, le Mosche Elettriche con un programma tutto Miles Davis e Jimi Hendrix a Desio (MB) il 10 luglio. Seconda tappa a Casatenovo l'11 luglio con "Monk & Roll" del Tinissima 4tet di Francesco Bearzatti, tra il jazz di Monk e il rock classico. Terza tappa rock laLED ZEPPELIN SUITE della Giovanni Falzone Contemporary Orchestra a Monticello Brianza (LC) il 12 luglio.

Si cambia completamente atmosfera il 13 luglio a Sirtori (LC) con lo STABAT MATER di Angelo Comisso, composizione originale interpretata dal Trio Lichtblick formato da Markus StockhausenAngelo ComissoChristian Thomé, accompagnato dal Coro vocale femminile Làtomàs diretto da Diana D'Alessio. Nella stessa serata segue SCOLPIRE IL SUONO, un'esibizione in solo di Markus Stockhausen nell'ambito della mostra di sculture di luce di Giorgio Riva.

Altro ciclo di concerti SUONI NOMADI che inizia con il concerto di Paolo Angeli e Takumi Fukushima, tra rock d'avanguardia e sperimentazione, a Barzago (LC) il 14 luglio. Segue Fabien Guyot a Sirtori (LC) il 15 con un'esibizione per percussioni iraniane, maghrebine e di ogni genere. Terzo appuntamento del ciclo quello con il cantante/violinista mongolo Dandarvaanchig Enkhjargal a Bulciago (LC). Si ritroveranno poi sul palco assieme per l'esibizione del loro acclamato power-trio Violons Barbares in uno spumeggiante concerto "barbar-rock" a Casatenovo (LC) il 20 luglio. Chiude SUONI NOMADI il chitarrista ungherese Ferenc Snétberger in un recital di chitarra contemporanea, tra musica rom, flamenco e Brasile a Barzanò (LC) il 21 luglio.

Doppio omaggio al compositore John Cage, nel doppio annirversario che ricorre nel 2012 con gli appuntamenti di A YEAR FOR CAGE, prima con la "chitarra preparata" di Paolo Angeli Seveso (MB) il 23 luglio, poi aSirtori (LC), il giorno successivo, con il chitarrista polacco Rafael Roginski.

Ultimo ciclo di eventi di SUONI MOBILI 2012 è VOCAL PARADISE, una serie di incontri dedicati alla voce. Si parte con il seminario "Circle Songs" con lo straordinario gruppo vocale statunitense WeBe3. Le lezioni che si tengono a Cremella (LC) durante la mattinata del 27 sono aperte a professionisti e amatori, coristi e cantanti con ogni tipo di preparazione. Sempre il 27 luglio a Merate (LC) Rhiannon, David Worm, Joey Blake dei WeBe3 si esibiranno da vivo in un concerto per voci sole. Il coro polifonico Ancore d'aria, diretto da Oskar Boldre chiude anche questo ciclo a Triuggio (MB) il 28 luglio.

La stagione 2012 di SUONI MOBILI termina con una serata di canti e di balli dal titolo TU SEI UNA PARTE DI ME con l'ensemble QuattroQuarti e il gruppo di danza di Cinzia De Lorenzi a Merate il 3 agosto.
All'interno del cartellone anche i due mini-eventi PIANO SHOPPING presso Madre Bio di Muggiò (MB) ogni giovedì di luglio dalle 10 alle 19 concerto no-stop di non stop con il pianista Andrea Zani e il 14 luglio dalle ore 17.30 in poi BAT MOBILE con Roberto Zanisi e Tetè Da Silveira in un concerto mobile a tappe traVerano BrianzaViganò, e Casatenovo in giro per le piazze con le loro magiche percussioni.
Come ogni anno da tre anni a questa parte durante SUONI MOBILI anche quando non sono le persone ad andare incontro alla musica, è la musica a raggiungerle...

 
 
 
 

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                 Fabio Chiarini


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