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Un blog creato da Mthrandir il 11/01/2005

Schegge di vetro

Ad averlo saputo prima, me ne stavo nel Beleriand! (Le immagini riprodotte su queste pagine sono di proprietà dei rispettivi autori, sperando che la dichiarazione mi sollevi dalla promozione di cause civili, che non ho tempo)

 
 

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« CONSIDERAZIONE MA GUARDA UN PO’…….. »

UN COLPO AL QUORUM

Post n°45 pubblicato il 14 Giugno 2005 da Mthrandir
 

Il recente esito del referendum mi ha spinto a farmi una semplice domanda, retorica quanto si voglia, ma che, credo, abbia un suo senso.

Perché per ritenere valida l’espressione diretta di volontà del popolo – referendum - sovrano (risolino) è necessario che si esprima il 50% più uno degli aventi diritto al voto, mentre quando si tratti di stabilire la delega al potere - elezioni politiche o amministrative - la percentuale di votanti non ha effetto alcuno sulla validità del pronunciamento elettorale?

Ora, posto che si sono raccolte firme per chiedere al popolo sovrano (scusate, ma trovo questa definizione irresistibilmente comica) di esprimersi su qualsiasi argomento – attendo con ansia la richiesta di poter dire la mia sul modo più corretto di realizzare un acceleratore di particelle – mi chiedo perché non si combatta con altrettanto accanimento a favore di un referendum che tocchi il disposto dell’Art. 75 della Costituzione.

Ad esempio, oltre alla faccenda del quorum, sarebbe carino sapere perché, almeno in linea teorica, ci si sia potuti esprimere contro il nucleare (1987), ma non sia possibile farlo quando la legge riguardi tributi, bilancio, amnistia, indulto, autorizzazione e ratifica di trattati internazionali.

Ovviamente, ci saranno ragioni formali, impedimenti e quant’altro che giustificano la tregua nei confronti di queste disposizioni e saranno anche tutte perfettamente argomentabili.

Altrettanto ovviamente, si tratta di argomenti dove la modifica del quorum non sarebbe necessaria perché lo si raggiungerebbe senza patemi e a dispetto di qualsiasi raccomandazione ideologica e/o religiosa.

Ma, forse, la questione non trova asilo perché il pronunciamento popolare avrebbe l’esito pressoché scontato di mandare al mare non gli elettori, ma gli eletti.

Mthrandir

(Nella foto, un gesto simbolico senza valore concreto)

Commenti al Post:
IronicoDistacco
IronicoDistacco il 15/06/05 alle 12:05 via WEB
Il referendum non chiedeva di esprimersi sugli acceleratori di particelle, ma su questioni che toccano da vicino milioni di persone... se permetti c'è una bella differenza.... E cmq il tuo ragionamento porta dritto dritto a porsi una domanda fatale: COME DEVE ESPLICARSI IL POTERE DECISIONALE IN UNA COMUNITA'? Se ti pare una questione facile....
 
 
Mthrandir
Mthrandir il 15/06/05 alle 14:18 via WEB
Caro Ironico, ci vorrebbero molto spazio e molto tempo per rispondere adeguatamente, ma cercherò di usare un minimo di sintesi. Comincio dal quesito referendario. Se detto quesito avesse toccato effettivamente milioni di persone, come accadde per divorzio e aborto, il quorum lo si sarebbe raggiunto, a dispetto delle esortazioni ad optare per altre forme di intrattenimento. Continuare a negare questa oggettività significa, per chi lo ha promosso e sostenuto, rinunciare a capire le vere motivazioni del fallimento, che sono parecchie (abuso dello strumento su tutte, ma anche la difficoltà della materia). Io ho fatto il venditore per parecchi anni ed esiste una regola aurea in quel mestiere: se il “cliente” non capisce, non compra. Provo a fare una contro osservazione: se il quesito fosse stato: "fecondazione assistita SI o NO" le cose, probabilmente, sarebbero andate diversamente. Invece, è stato chiesto se andava bene la crioconservazione, il numero di tre embrioni, e via di seguito. La similitudine provocatoria con l’acceleratore mi pare che possa tenere, in questo senso. Sull’esplicazione del potere decisionale, ci sarebbe da discutere per anni o scrivere enciclopedie. Credo che sia non opinabile il fatto che la democrazia “diretta” sia applicabile solo su temi generali. Io, più semplicemente e senza lo scopo di affrontare per intero la questione, mi chiedo la ragione del distinguo: se un quorum serve, perché serve solo “a volte”? E, soprattutto, perché non è richiesto nel momento in cui si decide della delega del potere? Mthrandir
 
   
IronicoDistacco
IronicoDistacco il 15/06/05 alle 14:31 via WEB
Sul quorum mi sono posto la stessa domanda... e non trovo risposte un granché convincenti...
 
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