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Post n°194 pubblicato il 12 Aprile 2012 da valeriosampieri
Tag: Chokusenshu, Fujiwara no Shunzei, Fujiwara no Teika, Go Kuden, Goshirakawa In, Gotoba In, Kunaikyo, Letteratura, Letteratura giapponese, Libri, Minamoto no Toshiyori, Ogura Hyakunin Isshu, Poesia, Poetesse, Princess Shikishi, Principessa Shikishi, Senzaishu, Shikishi Naishinno, Shinkokinshu, Shokushi Naishinno, Shunzeikyo, String of Beads, William N. Porter
Traduco liberamente dall'inglese dal libro "String of Beads: Complete Poems of Princess Shikishi", di Sato Hiroaki, University of Hawaii Press, 1993 - 177 pagine, reperibile su google libri in anteprima limitata. Skikishi o Shokushi Naishinno 式子内親王, morta nel 1201, fu ammirata dai suoi contemporanei come una poetessa eccezionale. Fujiwara no Shunzei (o Toshinari 1114-1204), considerato, quando era al suo apice, un poeta rispettabile ed influente, selezionò nove sue poesie che inserì nella settima Antologia imperiale, Senzai Wakashu o Senzaishu, di cui era l'unico editore. Nove poesie sulle 1288 della collezione non costituiscono un numero eccezionale, ma evidenziano una forte considerazione per Shikishi. Molti importanti poeti delle precedenti generazioni -ad eccezione di Minamoto no Toshiyori (o Shunrai 1055-1129), poeta prediletto di Shunzei, che vide 52 sue poesie inserite nell'antologia, e di Shunzei stesso che fu costretto da Goshirakawa In (1127-1192) a portare a 36 le sue poesie (inizialmente Shunzei ne inserì soltanto 11)- avevano un numero di poesie, compreso tra le 18 e le 26, non di molto superiore a quello di Shikishi. Fujiwara no Teika (o Sadaie 1162-1241) figlio di Shunzei, nel novembre del 1201 fu incaricato da Gotoba In (1180-1239), insieme ad altri cinque famosi personaggi, di redigere l'ottava antologia, Shinkokin Wakashu o Sinkokinshu, ed ebbe modo di meglio apprezzare l'opera di Shikishi, morta da soli 10 mesi e la cui opera era stata pubblicata non molto tempo prima. I compilatori selezionarono ben 49 poesie di Shikishi, su un totale di 1979, e soltanto quattro poeti ebbero un riconoscimento numerico superiore al suo. Non inferiore fu l'apprezzamento dei compilatori delle successive 13 antologie, i quali inserirono sempre qualche poesia di Shikishi. In totale furono 155 le poesie di Shikishi distribuite in 15 antologie, numero ben lontano dai picchi di altri poeti (Shunzei ne ebbe 418 complessivamente, ad esempio), ma comunque considerevole. Tra le sue contemporanee, soltanto Shunzekyo no Musume (1171-1252, conosciuta anche come la Figlia di Shunzei o Lord Shunzei's Daughter: ella ne era in realtà la nipote, ma fu adottata da Shunzei come figlia) si avvicinò numericamente a Shikshi, con 116 poesie incluse nelle antologie imperiali (per la prima volta Shunzekyo apparve con 39 poesie nell'ottava antologia, Shinkokin Wakashu o Shinkokinshu). Il dato numerico non sempre corrisponde all'effettivo valore del poeta, ma è comunque indicativo dell'apprezzamento ed in effetti Gotoba In -di fatto l'editore principale dello Shinkokinshu- fu il primo a formulare commenti positivi su Shikishi. Nel suo trattato sulla poesia, Go Kuden, Gotoba definì Shikishi, insieme con Fujiwara no Yoshitsune (1169-1206) e Jien (1155-1225), come "eccezionale" tra i poeti della recente generazione, lodando la sua poesia come "momimomi", termine di difficile traduzione, data la penuria di esempi del suo uso nei testi classici, che Sato Hiroaki rende con "sinuoso" (ritengo nel senso di avvolgente, coinvolgente, penetrante nell'animo). Shotetsu (1381-1459) la citò, insieme con Shunzeikyo e Kunaikyo (1185-1204) come eccellente nelle poesie che hanno per tema l'amore. L'ammirazione per Shikishi è proseguita anche fino ai tempi recenti. Tra i commentatori degli ultimi due secoli, Yosano Akiko (1878-1942) definì Shikishi, in uno dei suoi tanka, "la mia sorella minore dell'antichità" (il che suona come uno strano contrasto tra la natura quasi ascetica di Shikishi e la sensualità dalla quale era fortemente attratta Akiko, grande ammiratrice di Izumi Shikibu, nota per i suoi eccessi in tale campo) e Hagiwara Sakutaro (1886-1942) la caratterizzò come "poetessa di tanka che cantano l'amore tragico". In tempi più recenti è anche apparsa una completa biografia intitolata Shikishi Naishinno Den. Ad onta di tutto ciò, poco si conosce della vita di Shikishi, della quale si ignora persino l'esatta data di nascita. E' noto che fu designata per la sua posizione religiosa ancora giovanissima (attorno ai 10 anni) ed anche se è probabile che lasciò tale carica prima di compiere 20 anni, ella mantenne una vita estremamente riservata al punto tale da generare nei contemporanei un senso di grande pena per lei. Potrebbe essere questo il motivo della penuria di informazioni sulla vita di Shikishi. Concludo questo post con la poesia n. 89 dell' Ogura Hyakunin Isshu, nella traduzione inglese di William N. Porter (da "A Hundred Verses from Old Japan", 1909): The ailments of advancing years Per quanto io voglia nascondere i patimenti del passare degli anni, un giorno il filo si spezzerà e le perle si spargeranno in lungo e in largo. L'età non può essere sfidata. |
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A Vale l'abbraccione di buona giornata. Non mi sono svegliata adesso, ma c'è ancora uno splendido sole, quindi la giornata sembrerà molto più lunga.