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Post n°210 pubblicato il 22 Maggio 2012 da valeriosampieri
Mi sono già occupato, nel post dedicato a Sherry Baby, di Frankie Valli and the Four Seasons che ebbero un buon successo negli anni 60. La caratteristica del gruppo consisteva nell'uso costante del falsetto. Questo brano molto grazioso, ripreso in seguito anche dai Poh con il titolo di "Tu non sai", nulla ha ha a che vedere con quello omonimo degli Aerosmith ed appare, almeno a me, come un antesignano dello stile musicale al quale, di lì ad un paio d'anni, si ispirarono i Beach Boys prima maniera. Il brano è molto semplice, senza pretese ed allegro, il che mi sembra non guasti in questo periodo nel quale di allegria sembra un po' ovunque sentirsi la mancanza. Oltre ai lutti, ai quali ho accennato nel precedente post, ai non lutti in quanto il vecchio rottame comunista e superpippo sono ancora lì vivi e soprattutto vegeti, purtroppo, alla situazione economica sempre più pesante, al pensiero di una massa di coglioni che vota per la lista di grillo (mi sa tanto che "parmigiano" non vuol dire "formaggio grattugiato", ma "cervello grattugiato"), a vieppiù deprimerci c'è pure il ritorno su questi schermi di Rattazzi. Intendiamoci, Rattazzi non è cattivo, è solo che ... è così ... Certo è che il buon Rattazzi è un tipo un po' balzano, ma ha anche alcune qualità nascoste, ve lo assicuro. Anzitutto, Rattazzi ha la qualità impagabile di saper nascondere accuratamente le proprie eventuali (e inesistenti) qualità, e questa non è dote da poco. Ma inoltre Rattazzi è anche un avido lettore; lui è il tipo che, passando davanti ad una libreria, si ferma davanti alla vetrina e legge avidamente i titoli e, talvolta, per soddisfare la sua cupidigia di sapere, non esita ad acquistare senza indugio il volume che ha suscitato il suo interesse. L'altro giorno, ad esempio, Rattazzi è stato colpito da un titolo che faceva bella mostra di sé: "Come vincere la droga". Nemmeno aveva finito di leggere il titolo e Rattazzi era già al bancone a chiedere ansioso: "Quanta droga posso vincere?". Frankie Valli and the Four Seasons "Rag Doll" (1964) Ooh, oo-oo-oo-ooh (Ooh-oo-ooh) (Hand-me-down) When she was just a kid her clothes were hand-me-down Ooh, oo-oo-oo-ooh (Ooh-oo-ooh) (Sad rag doll) I'd change her sad rags into glad rags if I could Ooh, oo-oo-oo-ooh (Ooh-oo-ooh) A-ahh, ah-ah-ah-ah ah-ahh (Rag doll, ooh)
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cantavate col cucchiahio usato come microfono? io invece ero diventato un esperto suonatore di bagnarola! Sai com'è, le chitarre c'erano, un pianoforte anche, a casa di un amico, ma era la batteria che mancava e toccava arrangiarsi in qualche modo! ^_____^
I brani di allora, Valerio, erano semplici come composizione e facilmente assimilabili, orecchiabili.. Si cantavano in un attimo con il ritmo giusto, brani poco sofisticati.. Forse perchè allora li percepivamo in modo diverso che non oggi. E i pochi anni, poi.. Mandi fantat ^___^
sai che dico, Vince? Famola finita co' 'sta storia dell'età: siamo come siamo e andiamo bene così! *___^ (sto mentendo spudoratamente e lo sai anche tu, ma in pubblico facciamo finta di crederci, almeno noi! ^______^)
Abbraccione Vale, saluti agli amici e BBB. tanti a Vince
Sono 10anni che prendo "muller" alla mattina: è proprio buono! .. b&b ^___^