Dopo la sera in cui siamo andati a cena al ristorante di quei due vecchi amici, pensavo che le cose stessero tornando a girare per il verso giusto. Pensavo che noi ce l'avremmo fatta.
Da quella sera ci siamo sentiti spesso e anche rivisti... il clima si stava distendendo e noi eravamo sempre meno tesi.
Tu sei stato cosi dolce, mi hai dimostrato, anche se non lo hai detto esplicitamente, che mi ami ancora e che forse tornare insieme è l'unica cosa sensata da fare.
Io in quel momento mi sono sentita strana, non so spiegare. Le tue parole mi facevano un immenso piacere e nello stesso tempo un enorme paura.
Forse abbiamo bisogno di rifletterci su ancora un po' prima di prendere una decisione definitiva.
E non è per il fatto che non sono sicura di noi... in queste ultime settimane ho pensato tantissimo a noi e alla nostra situazione e sono sicura che quello che provo per te è vero... ho ricominciato ad apprezzarti per quello che sei e per quello che mi ha fatto innamorare di te anni fa.
Sei un uomo bello, sexy, gentile, generoso, premuroso. Ma a volte sai essere molto egoista e sei uno stacanavista di quelli incalliti, il lavoro sempre lavoro... e questo è quello che ci ha fatto peredere, che ci ha fatto allontanare.
Ho paura che riportando la situazione a come era prima, tutto ricomincierà esattamente allo stesso modo... e io non voglio.
Voglio questo... quello che c'è ora tra noi, voglio questo cercarsi e trovarsi... voglio la complicità e l'intimità come due persone che si stanno scoprendo ora...Mi spaventa tornare alla solita routine di tutti i gg.
Cmq questo era il minimo perchè in fondo volevo tornare con te...
qualche giorno fa, io e mio marito eravamo a casa, era venuto a cena da me, ma poi sarebbe andata via come al solito. Mentre cenavamo, suona il campanello vado ad aprire e chi mi trovo davanti? R. inutile dire che ho rischiato l'infarto. Si è presentato li senza avvertirmi.
Senza farmi aprire bocca, ha iniziato a parlare lui. Dicendomi che aveva bisogno di me e che non reggeva più quella situazione. Io ero sparita dalla sua vita, non l'ho più cercato e non l'ho più chiamato... neanche sms... niente. Ha continuato a parlare interrompendomi ogni volta che aprivo bocca. Diceva che visto che io mi ero separata ormai potevamo vederci alla luce del giorno.
A quel punto mio marito mi ha raggiunto alla porta... l'imbarazzo era totale e la paura e l'angoscia mi stavano togliendo il respiro.
Sono riuscita solo ad urlare contro a R. con tutta la rabbia che avevo in corpo di sparire dalla mia vita spingendolo fuori dalla porta e sbattendogliela in faccia.
Quando mi sono girata verso mio marito, ho capito che era finita davvero stavolta.
Non mi ha detto niente, ma era sconvolto. Ha preso le sue cose e se n'è andato. Ho provato a fermalo ma mi ha scacciata.
Stamattina ho ricevuto una chiamata dal suo avvocato... vuole la separazione.
Come posso dargli torto!