Creato da: avalon500 il 08/10/2009
Raccolta di pensieri, immagini, sensazioni ed un pizzico di allegria !!!
Nomadi-L'ultima salita- dedicata a Marco PantaniClaudio e Manuela Villa - GranadaCarreras-Domingo-Pavarotti--Nessun Dorma
Post n°37 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da avalon500
Post n°34 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da avalon500
Post n°33 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da avalon500
La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei. Dopo il caffè, la Follia propose: 'Si gioca a nascondino?' 'Nascondino? Che cos'è?' - domandò la Curiosità. 'Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare.' Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia. '1,2,3...' - la Follia cominciò a contare. La Fretta si nascose per prima, dove le capitò. La Timidezza, impacciata come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi. La Gioia corse in mezzo al giardino. La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi. L' Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un grande masso. La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano. La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era già a novantanove. 'CENTO!' - gridò la Follia - 'Comincerò a cercare.' La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza. Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: 'Dov'è l'Amore?'. Nessuno l'aveva visto. La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò l'Amore. Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò a cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido. Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio. La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre. L' Amore accettò le scuse. Ancora oggi, quando si cerca l'Amore non lo si trova, e solo i folli si ostinano a cercarlo nonostante tutto ma soprattutto: l'Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.
Post n°32 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da avalon500
La vigliaccheria chiede: è sicuro? L'opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perchè è giusta.
Post n°31 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da avalon500
Post n°30 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da avalon500
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. E' la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace. Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo. E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia. Quando vi separate dall'amico non rattristatevi: La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura. E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito. Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano. E il meglio di voi sia per l'amico vostro. Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena. Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte? Cercatelo sempre nelle ore di vita. Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto. E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia. Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
Post n°29 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da avalon500
Nel XIII secolo in Scozia, la popolazione è divisa in clan e governata dagli aristocratici a loro volta obbedienti al Re d'Inghilterra Edoardo I. Non essendo, di fatto, riconosciuta dalla Plantageneto alcuna autorità e sovranità del territorio da parte dei nativi, essi sono obbligati a servire il re, pagando altissimi tributi e senza poter far alcun uso delle armi. In quest'ambiente nasce William Wallace (1267-1305), figlio di contadini, il quale da piccolo è allontanato dal suo villaggio. Compiuti venticinque anni vi fa ritorno, s'insedia nella comunità e sposa Murron, giovane ragazza del posto. Wallace riunisce sotto il suo comando alcuni clan scozzesi, formati per lo più da disperati e contadini, li trasforma in esercito e sferra l'attacco alla potenza militare inglese.
Post n°27 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da avalon500
Momenti in cui si ha voglia di mollare tutto, quando si pensa di essere arrivati in fondo al fondo. Quando non si sa se sfidare l’ onda o scendere a patti, indecisi se vincere o coprirsi di fango. Temendo che un fulmine nero, quasi uno scarto della traiettoria, attraversi la vita. Finché, come piume fluttuanti, come la Fenice che rinasce dalle sue ceneri, la voce del cuore strappa la vittoria.
Post n°26 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da avalon500
"Maestro sono pieno di incertezze, come posso dare certezze alla mia vita?" "La vita è un fiume. Cercane uno che sta per inondarsi, cammina fino al centro ed aspetta la piena. Quando le acqua torneranno calme, al centro del fiume ci sarai tu o il ricordo di te." E l` uomo si porto` al centro del fiume, aspettando la piena, le acque diventarono calde, e poi fredde, e poi calde, la piena non arrivava ma l` uomo era li`, al centro del fiume. Poi sui monti lontano il cielo divenne nero, la pioggia sorrise alla terra e le acque aumentarono e l` uomo sorrise alla piena. Ma la piena porto a valle cadaveri con le corna affilate e tronchi con i rami taglienti. Il Maestro aveva parlato di acqua, non di lame affilate e di sangue e fango. Ma l` uomo resto li`, i fianchi rossi di sangue, le acque scure di incertezze, un attimo e si sarebbe messo in salvo. Poi sorrise al lampo ed al fulmine e grido` al nembo nero: "Questo è il mio fiume, sono stufo e stanco di farmi spingere dalle acque, essere urtato dai tronchi, sporcato dai cadaveri. Questo è il mio fiume, io resto qui." Ed il nembo gli rispose, piangendo d` ira, ed il lampo e il fulmine lo abbracciarono brutali, tronchi e corna affilati come falci. Ma l` uomo alzo` le braccia al cielo, pensando alla moglie ed alla figlia che lo attendevano, sperando nel ritorno di lui, non nell` eco del suo ricordo. E l` acqua fini`, prima che finisse il sangue, prima che cessassero le lacrime di dolore, la ghiaia asciutta accolse l` uomo inginocchiatosi ed il fiume invidio` il ricordo dell` uomo, tornato insanguinato all` abbraccio di moglie e figlia.
Post n°23 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da avalon500
Post n°22 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da avalon500
Post n°18 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da avalon500
Una vita da mediano a recuperar palloni nato senza i piedi buoni lavorare sui polmoni una vita da mediano con dei compiti precisi a coprire certe zone a giocare generosi lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai stai lì una vita da mediano da chi segna sempre poco che il pallone devi darlo a chi finalizza il gioco una vita da mediano che natura non ti ha dato nè lo spunto della punta nè del 10 che peccato lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai stai lì stai lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai finche ce n'hai stai lì una vita da mediano da uno che si brucia presto perché quando hai dato troppo devi andare e fare posto una vita da mediano lavorando come Oriali anni di fatica e botte e vinci casomai i mondiali lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai stai lì stai lì sempre lì lì nel mezzo finchè ce n'hai finchè ce n'hai stai lì
Post n°15 pubblicato il 14 Ottobre 2009 da avalon500
Oggi l'ultimo concerto dei Pooh: "Il nostro sogno è schiattare sul palco" ultimo aggiornamento: 30 settembre, ore 20:08 Roma - (Adnkronos) - Domani al Forum di Assago di Milano l'ultimo concerto della band più amata dagli italiani con il batterista Stefano D'Orazio che, dopo 38 anni di carriera artistica insieme, ha deciso di lasciare. "Continuare? Forse, ma servono nuovi stimoli" Roma, 30 set. (Adnkronos/Ign) - "Il nostro sogno è schiattare sul palco". Lo rivelano a 'Vanity Fair' i Pooh che oggi al Forum di Assago di Milano terranno il loro ultimo concerto del tour 'Ancora una notte insieme'. Tutto esaurito da mesi. Una sorta di giro d'addio, almeno per il batterista Stefano D'Orazio che a 61 anni e dopo 38 anni di carriera artistica insieme, ha deciso di lasciare la band più amata dagli italiani. Sarà l'ultima notte insieme? Ne parlano a cuore aperto al settimanale i tre superstiti del quartetto: Roby Facchinetti, il tastierista, 65 anni, Dodi Battaglia, 58, il chitarrista e Red Canzian, 57, il bassista. D'Orazio, due giorni prima del servizio, ha infatti rinunciato a posare. E a parlare. "Non lo sappiamo". "Cinquanta per cento andiamo avanti, cinquanta finiamo qui", rispondono Dodi e Red. Mentre Roby spiega: "La voglia di continuare c'è, dobbiamo capire come. Abbiamo bisogno di nuovi stimoli, grandi progetti, cose mai fatte prima. Per esempio lavorare con i più grandi musicisti internazionali. Abbiamo una storia da difendere: per continuità e qualità, pochi hanno fatto come noi.Non stiamo cercando un nuovo batterista". Il che significa che i Pooh molto probabilmente non si fermeranno. L'intenzione, dicono, "era chiudere con il cinquantennale, nel 2016". Ma la decisione di Stefano ha messo in discussione l'idea. "Non è un'operazione di marketing, come ha insinuato qualcuno. Abbiamo dovuto condividerla per forza. Altrimenti l'avremmo offeso. E noi siamo suoi amici sul serio", dice Red. E Dodi: "Non la capisco, ma la rispetto". La sua è una scelta, non un colpo di testa - aggiunge Canzian - comunicato le sue intenzioni due anni e mezzo fa. Noi ci abbiamo convissuto fino a quando non sono circolate le prime voci che parlavano di litigi, avvocati e buonuscite milionarie. Solo allora abbiamo deciso di dire tutto. Per evitare che si sporcassero 43 anni di storia impeccabile. Non abbiamo litigato: Stefano si è stufato. Tutto qui".
Post n°14 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da avalon500
Seconda stella a destra questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino poi la strada la trovi da te, porta all'isola che non c'è. Forse questo ti sembrerà un strano, ma la ragione ti ha un po' preso la mano. Ed ora sei quasi convinto che non può esistere un'isola che non c'è. E a pensarci, che pazzia, è una favola, è solo fantasia e chi è saggio, chi è maturo lo sa: non può esistere nella realtà! Son d'accordo con voi, non esiste una terra dove non ci son santi né eroi e se non ci son ladri, e se non c'è mai la guerra, forse è proprio l'isola che non c'è ... che non c'è. E non è un'invenzione e neanche un gioco di parole se ci credi ti basta perché poi la strada la trovi da te. Son d'accordo con voi, niente ladri e gendarmi, ma che razza di isola è? Niente odio e violenza, né soldati, né armi, forse è proprio l'isola che non c'è ... che non c'è. Seconda stella a destra questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino non ti puoi sbagliare perché quella è l'isola che non c'è! E ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!
Post n°12 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da avalon500
Il nobile Bruto v'ha detto che Cesare era ambizioso: se così era, fu un ben grave difetto: e gravemente Cesare ne ha pagato il fio. Qui, col permesso di Bruto e degli altri - ché Bruto è uomo d'onore; così sono tutti, tutti uomini d'onore - io vengo a parlare al funerale di Cesare. Egli fu mio amico, fedele e giusto verso di me: ma Bruto dice che fu ambizioso; e Bruto è uomo d'onore. Molti prigionieri egli ha riportato a Roma, il prezzo del cui riscatto ha riempito il pubblico tesoro: sembrò questo atto ambizioso in Cesare? Quando i poveri hanno pianto, Cesare ha lacrimato: l'ambizione dovrebbe essere fatta di più rude stoffa, eppure Bruto dice ch'egli fu ambizioso, e Bruto è uomo d'onore. Tutti vedeste come al Lupercale tre volte gli presentai una corona di re ch'egli tre volte rifiutò: fu questo atto di ambizione? Eppure Bruto dice ch'egli fu ambizioso; e, invero, Bruto è uomo d'onore. Non parlo, no, per smentire ciò che Bruto disse, ma qui io sono per dire ciò che io so. Tutti lo amaste una volta, né senza ragione: qual ragione vi trattiene dunque dal piangerlo? O senno, tu sei fuggito tra gli animali bruti e gli uomini hanno perduto la ragione. Scusatemi, il mio cuore giace là nella bara con Cesare e debbo tacere sinché non ritorni a me.
Post n°11 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da avalon500
Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud. Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza. Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.
Post n°10 pubblicato il 10 Ottobre 2009 da avalon500
Se mi guardo nello specchio con il tempo che e' passato sono solo un po' più ricco più cattivo e più invecchiato. E' l'amara confessione di un cantante di successo forse e' l'ultima occasione che ho di essere me stesso. Quando ho smesso di studiare per campare di illusioni sono stato il dispiacere di parenti e genitori: ero uno di quei figli sognatori adolescenti che non vogliono consigli e rispondono fra i denti. Ma la musica e' cattiva e' una fossa di serpenti e per uno che ci arriva quanti sono i fallimenti, mi diceva quella gente che s'intende di canzoni "hai la faccia da perdente, mi dispiace non funzioni". Non importa se ho pianto e sofferto, questa vita fa tutto da se, nella musica ho solo scoperto il bisogno d'amore che c'e'. Chi lo sa che cosa e' vero in un mondo di bugiardi, non si può cantare il nero della rabbia coi miliardi, siamo tutti conformisti travestiti da ribelli, siamo lupi da interviste e i ragazzi sono agnelli che ti scrivono il dolore nelle lettere innocenti e la loro religione e' di credere ai cantanti ma li trovi una mattina con la foto sul giornale in quell'ultima vetrina con la voglia di gridare al mondo. Mi dimetto da falso poeta, da profeta di questo Fan's club, io non voglio insegnarvi la vita perché ognuno la impari da sé. Me ne andrò nel rumore dei fischi, sarò io a liberarvi di me, di quel pazzo che grida nei dischi il bisogno d'amore che c'e'. Ora basta io sto male non e' giusto. Nello specchio questa sera ho scoperto un'altro volto, la mia anima e' più vera della maschera che porto, finalmente te lo dico con la mia disperazione, caro mio peggior nemico travestito da santone.
Post n°9 pubblicato il 10 Ottobre 2009 da avalon500
E’ meglio fingersi acrobati che sentirsi dei nani… Spendendo tutti i sogni eludendo i guardiani… Finché il tuo cuore è intatto e il tuo coraggio non mente, ti ritroverai uomo dietro un fantasma di niente. Ti mostrano il sorriso e poi li scopri…assassini!… Ti vendono la morte pur di fare quattrini… E sulla pelle del tuo ultimo fratello innocente C’era rimasto un buco solamente… La tua idea, la tua idea… Non mollare, ma difendi la tua idea! Ricordi quando ti nasceva una canzone E quando la speranza aveva gli occhi tuoi? Vincerai, se lo vuoi… Ma non farti fregare gli anni tuoi! Il blu del cielo forse adesso ha una ragione… Ferma l’amore, non lasciarlo andar via! Chi di violenza vive forse ha quella soltanto… Prendi la gioia al volo prima che sia rimpianto… La tua macchina rossa potrai averla anche tu, ma non è a trecento all’ora che vivrai di più! La tua idea, la tua idea… Quando sparisce col sorriso la paura, ti vivrò accanto, farò il viaggio insieme a te! Sarò io la tua idea!!! Credimi tu non devi smettere di giocare agli indiani… Il tuo destino non è nella ruota, ma è nelle tue mani.! …ed è per questo, credimi, che è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani…
Post n°8 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da avalon500
Se un gatto fa qualche cosa si dice che è per istinto, se noi facciamo la stessa cosa, la definiamo intelligenza. Mi dà sempre un brivido quando osservo un gatto che sta osservando qualcosa che io non riesco a vedere. Per un gatto, di tutti i giochi nessuno è fatto meglio del proprio umano. E’ un giocattolo che può essere usato in molti modi e le parti che lo compongono possono essere orientate in ogni direzione. Viene consegnato completamente assemblato e quando gli si salta addosso emette dei suoni. Un gatto ha un’assoluta onestà emotiva: gli esseri umani, per una ragione o per l’altra, possono celare i loro sentimenti, un gatto no. Se fosse possibile dotare i gatti di ali, essi non si accontenterebbero di essere uccelli; sarebbero angeli Come quell’ enormi sfingi distese per l’eternità in nobile posa nel deserto sabbio, essi scrutano il nulla senza curiosità, calmi e saggi. Ai gatti non dispiace condividere il letto con altri gatti, basta che lo spazio sia equamente diviso fra di loro. Di solito c’è spazio per tutti…e lo spazio che rimane è per il padrone. La pulizia, nel mondo del gatto, è una virtù che viene addirittura anteposta alla devozione. Molti animali hanno una loro costellazione che brilla in cielo di notte. I gatti no. Ai gatti bastano i loro occhi lucenti per illuminare il cammino. I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l’uomo.
Post n°7 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da avalon500
I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l'amore con l'odio nelle loro relazioni Il cane è la virtù che, non potendo farsi uomo, s'è fatta bestia. Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato. Il cane è un gentiluomo. Spero di andare nel suo paradiso, non in quello degli uomini. La scelta del padrone da parte di un buon cane è un fenomeno magnifico e misterioso. Con rapidità sorprendente, spesso in pochissimi giorni, si stabilisce un legame che è di gran lunga più saldo di tutti... Un cane è la sola cosa su questa terra che vi ami più di quanto non ami se stesso La fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con una creatura umana. Dicono che gli animali non hanno un'anima... bè, io non ci credo. Se avere un'anima significa essere in grado di provare amore, fedeltà e gratitudine, allora gli animali sono migliori di tanti esseri umani. L'affetto per un cane dona all'uomo grande forza. I cani non mentono su ciò che provano, perché non possono mentire sulle emozioni. Nessuno ha mai visto un cane triste che fingesse di essere felice... Se raccogliete un cane affamato e lo nutrirete non vi morderà. Ecco la differenza tra l'uomo ed il cane.
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