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Impariamo il sole e quanto bene può farci...

Post n°51 pubblicato il 06 Giugno 2008 da girini
 


Dopo l'ultimo argomento trattato che ha fatto accapponare la pelle a tutti quelli che hanno visto delle terrificanti immagini, vorrei discutere di un problema il cui contenuto è molto più leggero ma altrettanto interessante ma paradossalmente meno preoccupante, nel senso che non c'è ne preoccupiamo più di tanto perchè ridimensioniamo il problema minimizzandolo a tal punto da renderlo indifferente .
Vorrei infatti parlare di alcune modi intelligenti di usare l'energia prodotta da un inesauribile fonte a nostra disposizione: il SOLE
A parte che Il sole è la più potente medicina che la natura abbia regalato all’uomo e di questo non siamo informati a dovere, e per ciò vi rimando al seguente link dove il tutto è spiegato per benino:la luce del sole antica e potente medicina;
volevo farvi sapere che grazie al Sole possiamo oggi riuscire anche a cucinare dei cibi. Esiste infatti un metodo di cottura che utilizza l'energia solare grazie alla CUCINA SOLARE, un attrezzo a forma di parabola che concentra i raggi solari in un determinato punto, detto fuoco, dove posizionato appositi contenitori (normali pentole o altro) si riesce ad ottenere la cottura dei cibi.

La cucina è composta da uno specchio parabolico, ed è costituita da parti separate, che riflettono i raggi solari su un contenitore posto, appunto sul punto di fuoco al centro della parabola. Il contenitore assorbe il calore concentrato e il contenuto comincia a cuocere. Ovviamente in base alle dimensioni della parabola i tempi cambiano. Ad esempio per portare ad ebollizione 1 litro di acqua con una parabola del diametro di 1 metro servono 18 minuti (circa 300W di potenza), mentre con una parabola di 1,4 metri servono solo 9 minuti. La temperatura massima raggiungibile è pari a quelle delle cucine classiche e si aggira intorno ai 200° permettendo quindi anche di friggere o infornare. I lati positivi sono molti. Si utilizza energia perfettamente pulita, ha un basso costo (si va da circa 100 a 200 euro), è facile da montare e da trasportare ed è utilizzabile per quasi tutto l'anno poichè la temperatura esterna influisce pochissimo sul riscaldamento che dipende esclusivamente dall'esposizione solare. Si può utilizzare già da un'ora dopo l'alba fino ad un'ora prima del tramonto. Per seguire il sole e rendere la parabola sempre perpendicolare ai raggi, bisogna spostare l'inclinazione ogni 20 minuti circa.
Dal funzionamento si intuisce la semplicità d'uso della stessa, ma non solo, si riesce anche a comprendere l'esiguità dello sforzo economico in termini di acquisto e il relativo risparmio energetico che offre grazie al costo zero della produttività.Queste cucine solari sono anche utilizzate per uno scopo bellissomo in quanto far bollire l’acqua con questo oggetto permette ai popoli che vivono nei paesi del terzo mondo quali l'Africa di cucinare in pochi minuti; contrariamente prima dovevano passare diverse ore a recuperare legna, combustibile tra l’altro sempre più scarso in quelle regioni e sterpaglie; permetteva così alle madri di emanciparsi e di spendere anche più tempo per badare alla prole. Far bollire l’acqua è fondamentale anche per un’altra ragione: eliminare i colibatteri fecali e quindi prevenire le dissenterie, la prima causa di morte nei paesi dove l’igiene è scarsa. Ed infatti vi è un progetto tuttora vigente, proprio per aiutare queste popolazioni a costruire queste cucine solari con i proventi derivanti dall'acquisto delle stesse e per quest'iniziativa vi riporto al seguente sito: http://www.eg-solar.de/
La speranza è quella che queste tecnologie derivati da fonti rinnovabili e non inquinanti prendano al più presto il posto di quelle che continuano a distruggere il nostro bel pianeta mietendo inconsapevolmente vittime per mancanza di informazione, ovviamente qui mi riferisco ad altro genere di energie, non solo quelle riferibili alla cucina.
Non mi resta altro che darvi le istruzioni per costruirvi una cucina solare fatta in casa dalle dimensioni ridotte ma allo stesso modo efficace:
munitevi di uno scatolo di cartone, colla e carta alluminio e seguite le seguenti istruzioni per raggiungere il risultato:

Prendete lo scatolo di cartone, ritagliatelo e sagomatelo secondo le seguenti misure
Applicate la colla con un pennello e successivamente adagiatevi sopra la carta alluminio in modo uniforme, una volta asciugato potete ripassare la colla vinilica sopra affinchè si crei una patina trasparente per far resistere nel tempo l'alluminio.
A questo punto sagomate ed assemblate le parti con del semplice scotch da imballaggio o più efficacemente con della colla, se prima avrete lasiato dei piccoli lembi ai lati per l'assemblaggio

A questo punto il gioco è fatto.
Se pero volete cimentarvi a costruirne delle altre più efficaci, ma più professionali allora visitate il seguente indirizzo:
http://digilander.libero.it/giannicrovatto/forno-in.htm

Mentre se volete acquistarne una, andate al link: ilportaledelsole.it
Che dirvi alla fine , se ringraziarvi per l'attenzione, ma ringraziarvi anticipatamente per la diffusione di questa tecnica anche per la sopracitata iniziativa a favore dei popoli più poveri della terra, dove se uno ci pensa bene, visto che il peggior nemico di queste nazioni del terzo mondo è la mancanza d'acqua e guarda caso il mare confina propio con questi paesi: non sarebbe tanto difficile costruire, ovviamente con le dovute tecniche che comunque per un attrezzo del genere sono elementari, un distillatore di acqua salata marina , il cui funzionamento è dovuto al riscaldamento dell'acqua salata che per evaporazione salendo verso l'alto viene catturata e fatta ridiscendere, ritorna magicamente sotto forma di acqua distillata potrebbe essere usata per l'irrigazione, ed una volta rimineralizzata potrebbe essere comunemente consumata per tutti gli usi.... UTOPIA ...Forza ragazzi che cambiare la sorte si può...
Vostro PEPPERINIX

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Commenti al Post:
vincenzoc2007
vincenzoc2007 il 06/06/08 alle 20:26 via WEB
io te lo dico e te lo diro' sempre sei un grande e devo essere sincero sono contento di conoscerti e di essere tuo amico uin abbracio e grazie per le tue perle di saggezza ci provero' a fare quello che hai scritto ciao
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/06/08 alle 20:38 via WEB
rinix, interessante il tuo articolo. purtroppo però la soluzione mi sembra poco pratica ed inutilizzabile dai più, almeno nella maggior parte dell'anno. certo che, anche usufruendone poche volte in un anno, magari condividendola con parenti ed amici, si otterrebbe comunque un risparmio tanto in termini di € che di CO2. Voglio segnalarti, di M. Correggia, "Il balcone dell'indipendenza". Per la modica cifra di €1, ci trovi preziosi consigli su come mantenere un piccolo spazio aperto in maniera efficiente. Cucina solare, compostaggio casalingo, and so on. Aggiungo, io raccolgo regolarmente l'acqua di pioggia in un contenitore da 60 L (ne vorrei di più, ma manca lo spazio) che poi uso per innaffiare le piante (ed allo scopo è meglio dell'acqua clorata dell'acquedotto) e, se serve, filtrata, per stirare. Il risultato è che evito di consumare da 300 a 400 L di acqua in un anno, evito di sputtare il ferro da stiro con il calcare, di comprare l'anticalcare che inquina, in contenitori di PET fatti in qualche petrolchimico che inquina, col petrolio che inquina, trasportato da una nave che inquina, etc etc etc. Non è una grande cosa, però contribuisce ad un mondo migliore. se lo facessero tutti, diverebbe sì una cosa interessante. ciao.
 
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Un blog di: girini
Data di creazione: 18/10/2007
 
 

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