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Prevenire il mal di schiena? Si può!!!

Post n°31 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da girini
 


Circa due anni fa, mi hanno diagnosticato, attraverso l'esame della risonanza magnetica, due ernie del disco, situate in L4L5 - L5S1 che sarebbero nell'ultimo tratto della colonna vertebrale dove inizia il tratto sacrale.
Non vi dico i dolori fisici che ho provato a seguito di tale malessere, non cè la facevo più. Il dolore si irradiava in tutta la gamba sinistra ed era come se avessi un pitbull che mi mordeva dal gluteo in giù, zoppicavo e camminavo assumendo una posizione antalgica che mi ritraeva in modo del tutto innaturale, sbilanciando il baricentro del mio corpo.
Non volendomi farmi prendere in giro dai medici dalle ricette troppo facili, allora mi misi letteralmente a studiare la conformazione anatomica della colonna vertebrale, per capire in pieno che cosa erano queste benedette protusioni discali, le cause da cui possono scaturire e quali i rimedi più efficaci.
In breve riusci a capire e comprendere cos'era e come era formato un disco intervertebrale e perchè alcune volte esso protundesse verso l'esterno, intaccando i fasci nervosi che passano dietro la colonna vertebrale causando questi lancinanti ed insopportabili dolori.
Nella maggior parte dei casi, il malessere è dovuto a seguito di uno sforzo fatto in maniera casuale, per il quale la forza incentrata nel punto della colonna vertebrale, da cui fuoriesce la protusione del cuscinetto ammortizzatore situato fra una vertebra e l'altra, è superiore al carico che essa può sopportare: in poche parole è come fare una forza maggiore sopra un hamburgher al cui centro è situato del Kecthup: immaginate cosa ne viene fuori.
Solitamente entro un tempo indicativo di quaranta giorni o poco più, questa protusione, se si è fortunati, ma nella maggior parte dei casi è cosi, dovrebbe risolversi da sola. Qundi aspettate almeno questo tempo per cominciare ad effettuare delle cure serie e soprattutto non credete nei facili rimedi che hanno risolto il problema entro tale termine.
Se non appartenete a questa categoria, vi sono diversi metodi poco invasivi per aiutare il problema:
  • L'agopuntura, che attraverso l'inserzione di aghi in determinati punti dei meridiani che passano nel nostro corpo, riesce ad anestetizzare tutta la zona, con evidente sollievo, e vi assicuro che funziona davvero, unico neo: è costosissima poichè deve essere fatta da un agopuntore veramente bravo ed accreditato stando alla larga dei millantatori:
  • L'ossigenoozonoterapia, attraverso la quale viene iniettato nel punto della protusione, del'ossigeno arrichito di ozono e con tale metodo visto che il cuscinetto da cui fuoriesce la protusione è composto per il 90 % di acqua, dovrebbe riuscire in qualche modo ad asciugarlo. I contro sono oltre all'aspetto economico, un po meno dispendioso rispetto a quello prima citato, ha delle variabili soggettive in quanto l'organismo può rispondere diversamente a questa tecnica, inoltre deve essere effettuata da personale medico specializzato e meglio ancora se con l'ausilio di apparecchiature diagnostiche che guidano nel punto esatto dove inserire l'ago;
  • Le infiltrazioni tac guidate che attraverso l'aiuto della tac individuano esattamente il punto in cui vi è la protusione in cui verrà successivamente inserito un ago che verrà nuovamente visualizzato attraverso la tac e se centrato nel punto esatto si inietterà dell'anestetico con del cortisone, il tutto per aiutare sempre la protusione a seccare, compito del cortisone, ed a alleviare il dolore con l'anestetico.
Quest'ultima tecnica anche se sembra più invasiva delle altre, in realtà è la più efficace e non presenta neanche molte controindicazioni, in effetti il cortisone che altro non è che un ormone che in situazioni di particolare stress viene rilasciato dal sangue dalle ghiandole surrenali, ha una duplice funzione, infatti ha un effetto anti infiammatorio sulla parte dove la protusione ha letteralmente "sbattuto" e lasciato inevitabilmente un danno ed aiuta a seccare la protusione . Vi sarete resi conto che non ho menzionato l'intervento chirurgico poichè questo è davvero indispensabile solo ed esclusivamente nei casi gravi di paralisi degli arti che oggi per la maggiore dovrebbe essere sconsigliato.
Fin qui le tecniche "specialistiche"; di seguito vi propongo quella più salutare, attraverso la quale, non appena guariti e per chi non lo ha ancora provato, serve per prevenire e riprevenire questo invalidante malessere, ovvero cambiare le abitudini della nostra postura, stando sempre attenti a mantenere una posizione eretta ed a svolgere con le gambe la maggior parte degli sforzi che altrimenti caricherebbero in maniera degenerante la nostra povera schiena;
  • E quindi vi dono queste regole in formato pdf da scaricare con lequali con soli 15 minuti al giorno e con molta buona volonta, riuscirete a dire addio al vostro mal di schiena cosi come ho fatto io: Cliccate sul seguente link
ALLUNGARE LA SCHIENA

Se avete bisogno di qualche piccolo consiglio, sono a vostra completa disposizione.
Ciao a tutti, ilsempre Vostro PEPPERINIX!!!!

 
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Un blog di: girini
Data di creazione: 18/10/2007
 
 

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