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Creato da: TomcatUSA il 15/08/2006
Fatti e situazioni di un Italiano in Cina

 

 
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Antichi Mestieri

Post n°146 pubblicato il 18 Aprile 2009 da TomcatUSA
Foto di TomcatUSA

Le trasmissioni televisive della domenica mattina in Italia propongono spesso descrizioni di antichi borghi medioevali di cui si descrive la storia, le tradizioni, la popolazione. Alla fine però questi ameni paesini che si stagliano su paesaggi splendidi hanno tutti sempre due caratteristiche in comune: 

1)      Il cinghiale. Non c’è paesino medioevale che non abbia come piatto caratteristico qualcosa che ha a che fare con il cinghiale.  Si passa dal raviolone al cinghiale, al cosciotto di cinghiale alle erbe selvatiche per finire all’insuperabile prosciutto di cinghiale. Se non ti piace il cinghiale non puoi vivere nel paesino medioevale e devi emigrare in città dove sicuramente troverai un McDonald.

2)      Gli antichi mestieri. Ogni paesino medioevale è sempre caratterizzato da qualcuno che ancora adesso, infischiandosene dello stress della vita moderna, continua a praticare delle attività che si credeva perdute. Il fatto è che anche in questo caso, indipendentemente dal paesino mediovale di cui si parla, gli antichi mestieri alla fine sono più o meno sempre gli stessi: c’è quello che ferra i cavalli usando ancora gli strumenti del suo bisnonno, il ciabattino che in un sottoscala confeziona scarpe su misura per tutto il paese oppure il fabbro ferraio che a colpi di martello crea ancora oggi spade per improbabili cavalieri senza macchia e senza paura del ventunesimo secolo.

 

Gli antichi mestieri (ma anche il cinghiale) sono decisamente interessanti ma alla fine un po’ ripetitivi.

Per questo motivo oggi vi propongo qualcosa che non credo possiate trovare in nessun borgo medioevale italiano: il pulitore di orecchie da strada, un sapiente artigiano di cui avevo effettivamente sentito parlare ma che a dire la verità credevo fosse più una leggenda metropolitana piuttosto che un reale professionista dell’igiene auricolare. Invece questa figura professionale in Cina esiste davvero come potete verificare anche voi guardando la foto del post che mi è stata inviata dall’amico Miguel che qualche giorno fa si trovava casualmente dalle mie parti e che mi ha riferito dell’insolita scoperta.

La cosa curiosa non è tanto il fatto che qualcuno vada effettivamente a farsi pulire le orecchie in strada da un apposito esperto, quanto piuttosto la tecnica sopraffina usata dallo stesso. La pulizia dell’orecchio infatti non avviene come vi potreste aspettare grazie a strofinamento meccanico con apposito Cotton Fiock ovvero come siamo abituati a fare noi che ormai, vittime del consumismo più sfrenato, consideriamo il Cotton Fiock come qualcosa di scontato. No, caro lettore, qui le cose vanno diversamente. La tecnica di pulizia utilizza niente po’ po’ di meno che la teoria della propagazione delle onde che io ancora ricordo con angoscia all’esame di fisica 2. La procedura prevede infatti l’inserimento all’interno del canale auricoalre da pulire di una sorta di spillone al quale viene appoggiato un diapason. A quel punto, utilizzando con maestria un martelletto,  il pulitore d’orecchie percuote il diapason il quale incomincia a vibrare alla sua frequenza propria. Le onde generate dal diapason vengono trasmesse allo spillone che trovandosi all’interno del canale auricolare eccitano il cerume che si stacca dalle pareti auricolari e si deposita sullo spillone stesso. Una volta estratto lo spillone, il cerume viene rimosso strofinando lo spillone sulla mano del pulitore che può a quel punto ripetere l’operazione per eseguire una passata di finitura.  Fatto questo l’orecchio è come nuovo e il cliente si può alzare con un udito perfetto lasciando felicemente il posto al cliente successivo nel cui orecchio verrà ovviamente inserito lo stesso spillone calibrato usato in precedenza.

Qualcuno si potrà domandare: «Ha senso andare a farsi pulire le orecchie da un esperto??»

La risposta probabilmente è positiva visto che, da quanto mi è stato detto e dalle altre foto che mi sono state mostrate, i pulitori di orecchie erano parecchi e c’erano comunque molte persone in fila in attesa di ricevere il trattamento.

Il tutto a prima vista potrebbe sembrare strano ma in effetti, a ben guardare, la situazione non è molto differente rispetto a quando andiamo a farci la pulizia dei denti dal dentista… Normalmente usiamo lo spazzolino. Poi, per fare una pulizia a fondo, ci affidiamo alle sapienti mani di un professionista… al quale  magari chiediamo che gli attrezzi usati su di noi non siano gli stessi utilizzati pochi minuti prima nella bocca di un altro. Ma questo, qui in Cina, potrebbe essere un po’ troppo…

 
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