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Creato da: TomcatUSA il 15/08/2006
Fatti e situazioni di un Italiano in Cina

 

 
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Nella Tana della Tigre

Post n°147 pubblicato il 24 Aprile 2009 da TomcatUSA
Foto di TomcatUSA

Da quando ho preso possesso della nuova posizione, uno dei problemi più grossi da risolvere è riscuotere i crediti da diversi clienti cinesi i quali per diversi motivi (alcuni piuttosto curiosi) si rifiutano di pagare. Tra la lista degli insolventi c’è anche tale Mr. Lin dal quale si cerca, ormai da diversi mesi, di recuperare una ingente cifra di denaro. Quando ho incominciato a prendere informazioni sul suddetto Mr. Lin, questi mi è stato descritto come una persona spregevole, di dubbia moralità, di etica questionabile oltre ad avere un caratteraccio tale per cui nessuno ci vuole avere a che fare. Come aggravante mi viene anche detto che questo Mr. Lin è in stretto rapporto con un personaggio anch’egli spregevole e per alcuni versi pericoloso che altri non è che la persona che io ho di fatto sostituito.

Ciò detto, rimane il fatto che il cash flow piange e io questi soldi li devo recuperare per cui, seppur sconsigliato da tutti, faccio contattare questo Mr. Lin richiedendo un incontro per chiarire la situazione e soprattutto per verificare la sua intenzione di pagare il dovuto. Incarico quindi una delle ragazze dell’ufficio di chiamare il buon Lin con me davanti sperando che mi dia udienza. Durante la telefonata capisco che Lin rimane piuttosto sorpreso dalla mia telefonata e si accerta di chi sia veramente. In particolare chiede se io sia effettivamente il general manager dell’azienda… quello vero ci tiene a specificare. Io faccio rispondere che, nonostante la Cina sia in genere piena di falsi, io sono effettivamente il vero, unico ed originale General Manager. Chiede inoltro da dove venga e gli si risponde che sono Italiano… La cosa sembra lo incuriosisca molto e alla fine accetta di incontrarmi il giovedì seguente  in campo neutro a Guanzhou.

Nei giorni prima dell’incontro tutti attorno a me mi mettono in guardia dalle possibili conseguenze di tale incontro sottolineando che nessuno sa come un incontro del genere possa finire. Inoltre Lin, che pochi giorni prima aveva categoricamente rifiutato di parlare con il nostro direttore commerciale, è persona imprevedibile per non parlare delle sue palesi connessioni con il nostro nemico numero uno. Per cui, durante il viaggio in macchina verso Guanzhou, ho passato il tempo a studiare diverse strategie a seconda del suo atteggiamento… «…Per cui io gli dirò questo, questo e anche questo… se lui mi tira fuori quest’altra storia allora io gli dirò quest’altro oppure posso anche fargli capire che è meglio che passi a più miti consigli altrimenti mi troverò costretto a fare così e così…»

Una volta arrivati a Guanzhou, dopo esserci persi un paio di volte come consuetudine,arriviamo all’albergo prefissato per l’incontro dove, pochi minuti dopo arriva Mr. Lin, un distinto uomo sulla cinquantina. Dopo essere entrati nella saletta riservata che Lin aveva fatto preparare, incominciano le presentazioni di rito con il consueto scambi di biglietti da visita. Con me avevo portato due ragazze della contabilità più una avocatessa che, per non allarmare Lin, viene presentata come la mia assistente e che farà anche da interprete visto che Lin non parla inglese. Nel frattempo vengono fatte entrare alcune zampe di pollo, qualche arachide e l’immancabile te verde. A quel punto tutto è pronto e Lin prende la parola:

-«Sono estremamente onorato di incontrarti e spero che il nostro incontro dia vita ad una fruttuosa collaborazione nel prossimo futuro»

-«Onorato un par di ciufoli… perché vede, caro signore, lei mi deve una svagonata di soldi e me li deve da tanto tempo… noi non siamo più disposti a tollerare questo suo comportamento… La situazione è diventata insostenibile… ma che razza di comportamento è questo??»

Lin, mentre ascolta la traduzione scuote la testa e alla fine, guardandomi con compassione riesce solo a dire:

-«Disappointing… very disappointing…»

-«Come disappointing?? Sono io che dovrei essere disappointed!!! Che sono mesi che cerchiamo di recuperare quello che lei, caro signore, ci deve. Troppo facile dire “disappointing”…  Qui bisogna che parliamo al più presto di un piano di rientro o altrimenti ne pagherà le conseguenze!!!»

Lin continua a scuotere la testa…

-«Voi occidentali non imparerete mai… Voi pensate di avere la Cina in pugno ma non siete in grado di capire come gestire le situazioni qui in Cina… per voi la Cina è ancora sconosciuta…»

-«Guardi che io ho vissuto quasi tre anni in Cina… Un po’ come funziona la Cina l’ho imparato…»

-«Non direi proprio… si vede che tre anni non sono stati abbastanza… Tu della Cina hai capito poco e la cosa mi rammarica molto…»

-«Guardi, invece di rammaricarsi per me, perché invece non mi dice perché è fuori con tutti questi soldi??»

-«Vedi, come ti dicevo tu devi imparare ancora molto della Cina. Tu vieni qui, con la tua agressività occidentale pensando che io mi spaventi e che questo possa risolvere i tuoi problemi…  Beh non è così… Ancora non ci conosciamo e tu già stai parlando di affari… in Cina non si parla d’affari con gli sconosciuti…»

-«Mah… veramente io volevo andare subito al problema…»

-«Sbagliato… Io ho accettato di incontrarti perché volevo conoscerti… il fatto è che ho già sentito parlare di te e quando mi hai contattato sono rimasto piuttosto sorpreso della cosa… non mi aspettavo che mi chiamassi…»

-«Mah… io sono praticamente appena arrivato qui… come è possibile che abbia sentito già parlare di me??»

-«In Cina le voci corrono veloci e soprattutto non ci sono segreti»

-«Mi scusi… posso sapere chi le ha parlato di me??»

-«Questo non è importante… ma sappi che si sa chi sei e cosa sei venuto a fare… Ma dimmi… cosa sai tu di me??»

-«Ad essere sincero quello che so non è molto edificante… sembrerebbe che Lei è una persona piuttosto difficile con cui trattare, un mezzo bandito… per alcuni versi anche pericoloso… inoltre ha amicizie discutibili in particulare con qualcuno il cui nome preferisco non menzionare…»

-«Lo immaginavo… e tu sai che la persona il cui nome preferiamo non dire è uno che non va tanto per il sottile… e recentemente si è lasciato andare anche a minacce piuttosto pesanti contro alcuni tuoi colleghi italiani…»

-«Si, lo so.»

-«E tu, pur sapendo tutto questo hai voluto comunque incontrarmi di persona… Interessante… e per alcuni versi sorprendente…»

-«Sa com’è… Fin da piccolo sono sempre stato uno scavezzacollo…»

-«In Cina abbiamo un detto: “Chi non ha il coraggio di entrare nella tana della tigre non potrà mai prendergli i cuccioli”»

-«… quindi sono entrato nella tana della tigre…»

-«Si, lo hai fatto… E di questo ti devo dare atto… ma dimmi, come vedi lo sviluppo del mercato per i nostri prodotti??»

-«Mah… secondo me in questo momento bisogna puntare soprattutto su…»

E da li è incominciata una discussione su moltissimi argomenti decisamente interessante che è durata in tutto quattro ore e venti. Alla fine, quando ormai mi ero anche dimenticato perché ero lì, Lin si rivolge alle ragazze che erano con me chiedendo a loro di mostragli brevemente i listati e le fatture, quasi ritenesse che parlare con me di soldi fosse uno svilire la lunga ed interessante conversazione che avevamo avuto fino a quel momento.

Dopo una decina di minuti Lin da istruzioni alle ragazze di contattare il giorno dopo il suo ufficio contabile il quale regolarizzerà i pagamenti al più presto.

-«Allora… hai altre domande per me??»

-«No. Nessuna domanda… solo un invito a venirmi a trovare nella nuova fabbrica che tra qualche settimana sarà completamente operativa… »

-«Ci verrò…   Vado sempre volentieri a trovare un amico…»

Questo post è dedicato ai cattivi… che poi così cattivi non sono mai…

 
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