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In fondo al mare
Post n°725 pubblicato il 17 Maggio 2015 da ilpasquino.controinf
La più grande tragedia del mare, così l’hanno descritta sia i media che i vari incravattati statisti venuti a insozzarci con la loro ignobile ipocrisia.
Siamo ad appena un mese da quella tragedia, da quelle lacrime, da quelle dichiarazioni di facciata, da quei morti utilizzati da tutti, sia da chi fa il “buonista” che da chi fa il “leghista”, entrambi complici di regimi dittatoriali e di veri e propri espropri di terre e libertà, di diritti e civiltà.
Alle lacrime di parata e di routine sono seguite le solite dichiarazioni di fuoco che, ad oggi, hanno prodotto lo zero assoluto, pari al livello di chi, dal palco mediatico, si innalza a difensore dei diritti dell’uomo.
La realtà è in fondo a quel mare, a 375 metri, dove corpi di innocenti in fuga dalle nostre guerre e dai nostri espropri di democrazia, giacciono intrappolati in quel relitto. Laggiù non c’è ipocrisia né falsità, laggiù c’è quella verità che facciamo finta di non vedere, quella verità che ci farebbe capire, in un batter d’occhio, qual è il vero nemico.
L’ipocrisia delle prime battute a caldo, buone per i giornali e le tv, ora lascia lo spazio al vero sentire di chi governa il nostro paese e l’intera Europa.
Il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, non ritiene “utile” salvare quei corpi…il costo, perché anche le nostre morti e quelle di gente come noi hanno un costo, non certo le loro, sarebbe troppo alto e per le indagini sarebbe inutile.
Nessun cenno ai familiari di quei morti affogati, nessun cenno a quella pietà invocata a tragedia appena avvenuta, nessun richiamo a quella solidarietà ed a quelle responsabilità che coinvolgono non solo il nostro paese, ma l’intero ricco occidente.
La comparsata mediatica ormai è stata fatta, le parole dovute dette e ripetute anche varie volte, inutile, secondo gli ipocriti assassini, spendere anche dei soldi per restituire il corpo a quelle famiglie e dare la giusta sepoltura a quelle vittime.
Ci prepariamo, in prima fila, a “combattere” chi fugge dalla fame e dalla guerra…distruggeremo i loro barconi, forse arresteremo qualche trafficante, o faremo finta di farlo, mentre stiamo distruggendo, tutti assieme, la verità e stiamo seppellendo la nostra anima e le nostre colpe…a 375 metri laggiù in fondo al mare.
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Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 12:49
Inviato da: ilpasquino.controinf
il 21/04/2016 alle 15:19
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:57
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:56
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 20:19