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Tric trac di civiltà
Post n°726 pubblicato il 18 Maggio 2015 da ilpasquino.controinf
Tag: Bella Milano, disabili, disoccupati, immigrati, Mattarella, Milano, pensionati, Pisapia, scritte sui muri
Il tric trac è un petardo che ha varie cariche esplosive di bassa intensità, tranne l’ultima, il botto finale, solitamente più fragoroso dei precedenti. Tra un esplosione ed un’ altra c’è il silenzio, quasi un attesa del successivo botto, poi il tutto, accompagnato dal boato finale, si esaurisce in fumo.
Di mille e trecento pennelli armati, con maschere e guanti, con piglio deciso e sorriso stampato, cittadini milanesi hanno voluto dimostrare il loro amore per la civiltà ed hanno cancellato scritte e dipinti dai muri della città, per quel decoro che ormai assomiglia sempre di più ad una vetrina da esposizione di un negozio dove, all’interno, scarseggia ogni merce.
Nel “furore” civico hanno anche cancellato murales dipinti da artisti (Pao, in questo caso, che rifarà l’opera) voluti dall’intero quartiere.
Dallo stesso impeto di civiltà sembra essere improvvisamente preso anche il nostro Presidente della Repubblica Mattarella. Dopo aver controfirmato una legge elettorale, che lui stesso, alcuni anni prima, aveva duramente contestato per i suoi caratteri di incostituzionalità, si taglia la pensione da docente universitario e rimane con soltanto lo stipendio di 240mila euro l’anno che gli spetta per il ruolo che ricopre.
Tra un botto ed un altro rimane il silenzio sui suicidi per la disoccupazione, sulle manifestazioni dei disabili che lottano da soli per i loro diritti, senza nessun “pennello” che li aiuti, sui pensionati a 500 euro al mese, costretti a rovistare i rifiuti dei pennelli e dei non-pennelli, per poter mangiare, sugli immigrati rinchiusi in veri e propri lager e sui corpi di quelli lasciati in fondo al mare per mancanza di fondi.
Il tric trac del senso di civiltà italico salta quei punti fondamentali che fanno di un paese la sua cultura e la sua civiltà. Le appariscenti manifestazioni di senso civico cozzano contro il reale sentire ed il materiale comportarsi.
Se i pennelli e le autoriduzioni di pensioni, che si aggiungono a stipendi che rimangono indecenti in un tale periodo di crisi, non si abbinano a quell’umanità che scompare dietro slogan razzisti e xenofobi, a firme indecenti di leggi incostituzionali, a quel mancato sentire comune che lascia isolati i disabili, gli immigrati, i pensionati alla fame, gli operai licenziati, i disoccupati alla disperazione…i tric trac di civiltà, dopo la botta finale, lasceranno, dietro di loro, solo il fumo del loro ipocrita niente.
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Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 13/09/2016 alle 12:49
Inviato da: ilpasquino.controinf
il 21/04/2016 alle 15:19
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:57
Inviato da: elektraforliving1963
il 20/04/2016 alle 15:56
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 20:19