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« L'Arte a palazzoDibattiti e fazioni. »

Atto terzo Scena quarta.

Post n°1265 pubblicato il 08 Giugno 2020 da fedechiara
 

Atto terzo Scena quarta. Rivivere il passato.

E se la seconda generazione è quella del riscatto dal male di vivere collettivo che ha oppresso le precedenti è la scena finale della mostra del pittore del film 'Opera senza autore' che meglio ci rappresenta il bagaglio di storie irrisolte congelate nei quadri-fotografie da lui esposte. Però l'autore c'è ed la Storia.
Quadri e fotografie che spaventano Herr Professor, il diavolo nazista irredento, perché lo imprigionano dentro un tempo soggettivo di colpe manifeste e responsabilità individuali non assolte dal clima sociale del periodo perché, come pretendevano quelli di Norimberga: '...obbedivamo agli ordini dall'alto'.
E il dibattito al proposito è ancora aperto e le vecchie ferite pure, se ogni anno, il 25 Aprile, scendono in piazza i 'nuovi partigiani' per ricordarci che i mostri della Storia sono solo addormentati e i ventri delle cattive madri sempre fecondi.

E fuori dalle macerie dei due sistemi di pensiero novecenteschi, il nazista e il comunista, che sono stati i pilastri maledetti delle storie di vita dei nonni e dei padri, ecco s'avanza uno strano soldato a noi ben noto: il buon soldato Schweik, canzonatorio e disincantato in veste democratica, redivivo dopo la prima guerra mondiale - che ingloba la seconda quale inesausta maledizione del 'secolo breve' e violentissimo che pretendiamo di esserci lasciati definitivamente alle spalle.

E la democrazia abbatte, si, il muro di Berlino e affossa l'idea stessa di comunismo economico e sociale, ma apre i varchi delle migrazioni globali a sei cifre dai 'paesi dell'est' verso un Occidente non così tanto generoso con i 'salvati' di ultima generazione che ci sognavano quale Bengodi e cornucopia di ogni delizia e ricchezza. Vedere e leggere i reportages dai ghetti degli immigrati male integrati, vere e proprie 'enclaves' nemiche incistate nelle metropoli degli attentati assassini dei 'radicalizzati sul web', per credere.

E il sud e l'est del mondo si travasano nel vaso comunicante dell'Occidente riaprendo la vecchia questione dei confini e dei nazionalismi/populismi e, forse, fascismi di ritorno - con l'islam radicale 'in coppa' a far da mozzarella indigesta e indigeribile di una 'sharia' che si imporrà con la forza dei grandi numeri delle nuove generazioni figliate dalle pie donne col velo coranico, - e l'interrogativo di 'quale Europa' sarà e quali connotati avrà ci dice che il sistema di pensiero democratico è un pensiero debole, debolissimo e che forse franerà a sua volta e ci è difficile immaginarne le macerie perché: 'Après nous le deluge'.

Parte terza. The end.

https://ilmanifesto.it/il-gran-ritorno-del-soldato-svejk/ 'Dopo di noi il diluvio'.

 
 
 
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