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« I 'mores' e i 'tempor...Lune di miele, cornucopi... »

O tempora o mores (due). (La solitudine dei numeri primi)

Post n°1671 pubblicato il 25 Giugno 2021 da fedechiara
 

… che, poi, rispetto ai miei tempi di fresco adolescente iper condizionato dal dettato religioso e da tutto l'immaginario alto e basso (paradisi e inferni, per intenderci) che ne derivava - e di dei nascosti e inconoscibili per ponderosa struttura teologica e definizione apodittica (Uno e Trino e dintorni) e tuttavia largamente operanti nei comportamenti nostri miserabili di esseri umani succubi e soggetti al Verbo pena il Castigo (e più non dimandare), vien da sottolineare la solitudine da numeri primi degli odierni adolescenti e giovinetti che, alla radio, intervistati sul merito di tutto quanto disposto dal ddl Zan-Vangelo nuovo del terzo millennio, si dicono serenamente lgbt+tutto il resto delle identità nuove per le quali non bastano i vecchi articoli determinativi, e l'Accademia della Crusca dovrà presto sfornarne di nuovi con l'aiuto dei Manesquin, di Fedez e la supervisione critica di Renato Zero e Platinette.
E quanto ingenua e miserabilmente semplice e 'terrestre' mi appare oggi la confessione timorosa che facevo, tredicenne, al feroce confessore dall'alito pesante dei 'trepateravegloria' a quei tempi di ormoni alle stelle - che, se gli sussurravo accosto alla grata che 'mi ero toccato', mi chiedeva 'quante volte' e mi ricordava che il nostro corpo era 'il tempio dello Spirito santo'.
Che se glielo racconti ai presenti adolescenti ti ascoltano a bocca aperta come se tu fossi un marziano caduto dall'astronave e piuttosto a disagio con le ragazze terrestri troppo 'facili' e con alte aspettative e le dinamiche erotico-sessuali sconosciute nel pianeta di origine e di ardua elaborazione.
E questa solitudine dei numeri primi dei presenti adolescenti-mutanti forse sarà temperata dalle esperienze nell'età matura e, prossimi anch'essi all'età fatale in cui la morte ti sovrasta, forse si pentiranno per gli eccessi e le confusioni identitarie della gioventù e torneranno all'idea del corpo come tempio, ma chissà se troveranno un confessore ancora disposto ad ascoltarli e assolverli perché, nel frattempo, le cronache ci avranno consegnato un ddl Zan due e tre con aggravamenti progressivi di pene fino a quindici anni senza condizionale, se solo ti azzardi a dirti etero e ancora sessualmente attivo pur se rsa-papabile.
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