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Lucciole e lanterne filosofiche.

Post n°2610 pubblicato il 01 Giugno 2023 da fedechiara
 

Di lucciole e filosofiche lanterne - 01 giugno 2018

Sono tornate le lucciole. Il che ci pone un grave dilemma filosofico – alla luce di quanto scriveva il Pasolini nel 1975. Sono tornate perché hanno deciso, dopo decenni di un sonno profondo simile alla morte, di convivere con la società dei consumi – la grande corruttrice/meretrice di quel popolo ante 1975 che Pasolini tanto amava? O sono tornate per dirci che un più luminoso futuro ci attende – oggi che il popolo è finalmente al potere, sia pure in veste salvinian-populista?
Per la verità ci sarebbe anche una terza e quarta ipotesi – una resurrezione legata al minor uso di pesticidi in agricoltura o quella, più cerebrale, che contempla le lucciole quali avanguardie di energia pulita del 'm'illumino di meno' del movimento politico dei Verdi. Contatteremo presto un entomologo per averne contezza, ma queste ultime ipotesi, ve lo devo dire, spazzerebbero via tutta la poesia legata allo sfogo filosofico del grande regista – così deluso dal nuovo che avanzava ai tempi suoi e dalle visioni delle classi sociali involgarite delle borgate romane che andavano seppellendo il mito contadino e la società agricola che aveva offerto vita e buio all'effimera luce delle lucciole.
E chissà cosa penserebbe Pasolini di questa nostra società post moderna - mutata al punto da aver sostituito gli amatissimi borgatari dei suoi films con gli extra comunitari e i clandestini e i profughi che si avviano a sostituire per intero le popolazioni indigene – e forse le lucciole spariranno di bel nuovo per protesta, sostituite da altre 'lucciole' che si guadagnano il pane, la notte, lungo le arterie periferiche delle città.
Forse si stava meglio quando si stava peggio, vien fatto di pensare - posti di fronte a tanta mutazione globale che seppellisce definitivamente le filosofie ingenue di quegli anni. Però le lucciole, in questo tratto di campagna che congeda le ultime case della cittadina in cui abito, sono davvero un bello spettacolo e danzano sul limitare del riflesso lunare di un fossato che ospita le rane di cui si nutre un airone stanziale. Stanziale forse per poco. Può essere che anch'esso verrà presto sostituito da una specie tropicale migrata qui da poco.
I tempi cambiano e con essi le classi sociali indigene e perfino gli animali. Non sarà che anche le lucciole tropicali siano clandestinamente migrate qui, dandoci l'illusione effimera di una rinascita?

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