Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Anniversari angosciosi.Del convivere con il terrore - 20 luglio 2016 Colleziona decine di migliaia di 'mi piace' (è un pregio?) il post di una tale che, con accorta iperbole, predice di essere destinata a morire per mano di un qualche terrorista assassino 'u akbar'. Iperbole giusto per dire perché, di questi tempi, morire per mano della varia genia di suonati e serpi in seno che si 'radicalizzano sul web' ha incidenza statistica maggiore del morire per malattia oncologica o incidente stradale. Un vaffa di gran cuore a tutti coloro, politici s-governanti e i loro supporters, che hanno contribuito a stiparne a milioni – senza alcun discernimento e valutazione realistica di integrarli e offrire loro un lavoro - nelle 'banlieues' parigine o nel Belgistan del famigerato quartiere di Molenbeec e hanno costruito, una scelta sbagliata via l'altra, questo nostro presente di assassini probabili e predicibili e un futuro perfino peggiore. E quella tale, una buonista da '...vi offro l'altra guancia' ci conforta in pubblico post dicendoci: 'non abbiate paura' - e continuate a viaggiare e conoscere gente e fare amicizie. Lieta esortazione francescana che lascia il tempo che trova, dal momento che il normale gioco di incontri ed inviti del nostro vivere associati non si può certo sospendere - e i treni e le metropolitane continuano a viaggiare nelle metropoli a convogli pieni, malgrado il rischio di attentato che Vals-il Pessimo dice che 'dobbiamo farci il callo' (sic). E l'esortazione della giovinetta è pubblicizzata in cronaca da 'Avvenire', il giornale dei vescovi, vedi caso, e risulta essere un cinguettio davvero poco confortevole se, di lì a poco, viene zittito dalle grida di passeggeri che si vedono assaliti in un treno da un folle criminale con coltello e accetta - e sembra a me piuttosto idiota l'accontentarsi di un calcolo delle probabilità (di esserne vittima) e non esigere, invece, con forte pressione politica e sociale, dalla Securitè e dagli uomini del ministero degli Interni e da tutti gli agenti preposti all'ordine pubblico di rendere quella probabilità minima o nulla. Convivere con il terrorismo assassino e accettarne l'ineluttabilità è davvero l'ultimo stadio di una demenza che origina dalle cattive politiche immigratorie e finisce col coro angelico e 'buonista' di chi predice la sua morte in pubblico post e se ne fa preventivamente una ragione. Pollice verso e sipario. LASTAMPA.IT La bandiera Isis in casa del 17enne afghano, in Germania l’incubo del “jihadista fai da te” |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
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Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38