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Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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« Luna, sole, affanni, vit... | La religione del nostro tempo. » |
E adesso che il vento di passioni politiche è scemato, in questo scampolo di estate ottobrina che ci risparmia un trancio di bolletta stellare mi capita di passare per la via dove hanno relegato i cartelloni delle affissioni riservate ai candidati e ai partiti di riferimento e di sorridere all'effige di quello stanco personaggio, il magro Fassino, che ha riempito le cronache paciose (rispetto alle presenti tregende di pandemie e guerre nucleari annunciate) di un quindicennio indietro e che tuttora viene candidato nel Veneto e chissà se è stato eletto di bel nuovo; quelli il seggio parlamentare lo portano attaccato dove di ruolo. E passo davanti ad una sorridente Bonino, con il cappellino che somiglia a quello dei Pashtun, che ci raccomanda di votare per 'restare liberi'. Liberi da cosa e da chi non è detto, forse dai fascisti sulla Luna che spaventano i suoi sogni, i neri per caso dei film di fantapolitica che quei tali si proiettano nelle chiuse stanze dei neuroni impoveriti dai troppi anni di militanza 'contro'. E Calenda non teme di sfidare il ridicolo affermando il suo un voto 'di serietà'. Che neanche una gag di Totò riuscirebbe a farci sbellicare uguale. Draghiano di ferro, corresponsabile, insieme al pd di s-governo, di ogni e tutte le vigliaccate filo Nato che ci hanno impoverito d'emblé, da un mese per l'altro, sanzionata la povera gente al posto dei Russi e con l'inverno alle porte delle tute da sci indossate per casa e le coperte di lana delle nonne indossate come tabarri per non accendere la caldaia dalle bollette stellari. E la guerra termo nucleare sull'orizzonte degli eventi a dirci tutti prossimi morituri. Serietà? Ci facesse il piacere di togliersi di torno e restituirci il sorriso e i colori dell'autunno, la sola 'nostra parte di ricchezza' della poesia sui limoni di Montale. (...) Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni. Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto, talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura, il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità. (...) |
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Limoni e cartelloni.
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Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38
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