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« Destrutturare gli strutturalismiMezze vigogne e vecchi merletti. »

Meduse e dintorni.

Post n°2742 pubblicato il 22 Agosto 2023 da fedechiara
 

La porpita porpita sembra un fiore blu, ma è una medusa parecchio urticante. Ce ne sono di varie e diverse galleggianti nei nostri mari surriscaldati e calmi, anche parecchio belle a vedersi.
Molte di loro sono 'immigrate' da mari-oceani più caldi del nostro ed ora sono stanziali, indigene, hanno 'cittadinanza' marina parecchio invasiva come il 'granchio blu' che si pappa a quintali i tesori atavici dei nostri fondali: vongole e cozze e tutto il vario brulicare di specie che, prima di loro, avevano diritti di cittadinanza esclusivi ed un equilibrio ahi quanto fragile, - visto con gli occhi di oggi e delle quintalate di maledetti granchi imprigionati vanamente nelle reti dei pescatori affranti e che proviamo a ri-esportare nelle Americhe dei ghiottoni da cui provengono.
E abbiamo, nei fossati delle campagne italiche perfino gli ibis, gli uccelli sacri degli affreschi dei Faraoni e, quando sono andato a vedere in rete la stranezza della loro presenza, lessi che non era un bene quel loro affluire nei tristi tropici mediterranei che stiamo diventando perché anche loro si pappano avidamente rane e insetti e topini e uova che saziavano gli aironi e le garzette, specie stanziali prima di loro e in possesso di regolare certificato di cittadinanza avifaunistica da lunga pezza.
Dove voglio arrivare, vi chiederete. Ma, perdiana e perdirindirina, voglio segnalarvi il 'troppo che stroppia' e la dolorosa rottura degli equilibri vigenti di ogni arrivo nuovo e vivente specie diversa e la perdita di 'biodiversità' che ne deriva nei luoghi di occupazione.
E gli uomini non sono diversi nel loro migrare e occupare nicchie ecologiche - e basta (come è successo più volte) che ti ammali e stai in ospedale quindici giorni per guarire da una grave patologia o torni da un mese di vacanza e/o viaggio di studio e ti ritrovi l'appartamento occupato (la tua privata 'nicchia ecologica') e hai voglia di segnalare la cosa alla polizia e alla stampa e alla magistratura e convocare i giornalisti perché 'menino scandalo' (ma quando mai!).
Dovrai percorrere in salita un tuo privato Calvario burocratico prima che arrivino gli assistenti sociali e si portino via i rom o chi per loro che, a quanto pare, godono di un diritto maggiore di assistenza del tuo (maledetto proprietario! La proprietà è un furto! pensano a sinistra) e sarà a tuo esclusivo carico la disinfezione delle cose e dell'appartamento occupato e persi per sempre gli oggetti e i denari passati di mano.
Pare non esista un 'giudice a Berlino' che decreti diversamente e condanni con la necessaria severità i rei e, se sei un filo benestante, troverai sempre qualcuno sui socials che ti chiederà:
'Di che ti lamenti'?
Correvan gli anni di disgrazia massima 2023 e dintorni.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo

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