Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Lo 'spirito della community' e le altre facezie del virtuale. 07 maggio 2022 Sono appena uscito da uno di quegli 'eventi collaterali' della lattea e sognante Biennale di quest'anno sommamente disgraziato e, nel vagare che facevo di sala in sala disturbato da una enorme quantità di messaggi artistici, mi veniva fatto di pensare alla molteplicità degli umani universi e alla Babele di linguaggi confusi che caratterizza la nostra stanca umanità. Stanca di guerre e pandemie, ma non sufficientemente al punto da scatenare una rivoluzione contro gli s-governanti di ogni genere e dramma nazionale ed europeo di marrani filo Nato alla loro prima (e forse l'ultima) crociata. E quel modo che avevamo noi visitatori di tutto distrattamente osservare di quell'arte offerta a chili e quintali, senza troppo capirci dell'intenzione concettuale e della relativa realizzazione (interrogata, l'opera non rispose), mi faceva andare ai mille linguaggi dei popoli diversi - e alle sfumature e alle frasi idiomatiche di ognuno - e mi chiedevo come facessero, Zuckerberg e compagnia profilante, ad affermare l'esistenza ( con le relative leggi e le sanzioni per chi sgarra) di un universale Spirito della Community. Comunità di milioni e milioni di esseri diversamente pensanti e politicamente opposti, ma uniti nella mordacchia censoria e dalla irreggimentazione sotto l'autorità (da nessuno riconosciuta e compiutamente autoritaria) dei tribunali speciali virtuali di questo novello Candide volteriano. Che ritiene di vivere nel migliore dei mondi possibili (lui di certo, ben fornito di pecunia), ma intorno a noi, popoli sofferenti, è solo pianto e stridore di denti. E noi, dannati di questo inferno in Terra, pretendiamo di poter alzare alti i lai e gridare le invettive di rito e maledire l' umana sorte e il chi è il quale, ma i diavolacci virtuali di Zuckerberg ci ficcano ognora l'infernale fango in bocca e ci zittiscono ed è, tutto intorno a noi, nel girone infernale di Facebook censorio, uno spaventoso urlare silenzioso e battere di denti e l'immensa pena. p.s. La didascalia nel riquadro nero dell'ultima foto è di Bruce Springsteen e consiglia di non prestare fede a sedicenti leaders o altri personaggi a noi prossimi. E' un buon consiglio. Teniamone artistico conto. |
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Commenti al Post:
Mordacchie e facezie.
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